HOME       CERCA NEL SITO       CONTATTI      COOKIE POLICY

1




Erotico
 Il conte Roland e la sua insoddisfatta ed annoiata consorte
Eugénie aspettano l'arrivo di alcuni ospiti nel castello in cui
vivono.





Si tratta del banchiere Loewensdhal e della sua
poco innamorata sposa Isabelle, e dell'affascinante
avventuriere Manuel da Silva accompagnato dalla sua bella
amante. 





Isabelle, smaniosa come al solito di tradire il marito, cede immediatamente alle lusinghe di Manuel, da questo momento
tra le mura del castello, con la complicità della giovane serva,
non sarà altro che un susseguirsi di adulteri, tradimenti
e inganni...








E’ questo il cinema erotico? Questa la trama, il prologo?



 



     
Certo che parlare di cinema erotico, mi rendo conto, non è facile.
Il film in questione, con protagonista la meravigliosa icona del genere: Edwige Fenech, s’intitolava: “Alle dame del castello piace molto fare quello”, ma potrei citare migliaia di titoli, del tipo: La cameriera seduce i villeggianti, La liceale nella classe dei ripetenti, La dottoressa al Distretto militare, L'insegnante, Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda e così via.
Ma forse ho sbagliato decisamente strada, questi sono filmetti degli anni settanta/ottanta prodotti a dozzine in concomitanza con la crisi del cinema italiano.
Popolavano le sale di seconda e terza visione traboccanti di fumo di sigarette, pop-corn, militari, signorine del giovedì pomeriggio e personaggi ambigui seduti nelle ultime file.

Ed allora che cos’è il cinema erotico? Certamente non è il genere pornografico. La distinzione?
Il porno non ha una storia mentre l’erotico anche detto softcore mescola scene più o meno esplicite di rapporti sessuali con una storia d'amore.
Quindi la discriminante è la storia? La struttura del film?
Potrei azzardare dicendo che nella pornografia i rapporti sessuali sono preminenti rispetto al contesto psicologico.
Quindi una scarsissima attenzione all'emotività.
Non esiste innamoramento, non esiste attesa. Quindi la pornografia si riduce a una mera rappresentazione dell'atto sessuale.
Poco importa il prima e il dopo.
Quindi l'erotismo è comunicazione, la pornografia è rappresentazione?
Mi rendo conto che la definizione è comunque opinabile sia dal punto di vista culturale che storico.

Qui entriamo nella sensibilità personale, nel livello di scolarità e nel comune senso del pudore di una nazione o un popolo, ciò che era erotico qualche decennio fa ora non lo è più, oppure ciò che è erotico in Turchia o in India, in Europa o negli USA può essere considerato commedia, dramma o altro.
Ed allora che cos’è il genere erotico? Tento.

Il più delle volte è un film incentrato su una relazione amorosa a forte tensione passionale, con molte scene esplicite che possono arrivare, senza superarlo, al limite della pornografia.
Mi rendo conto che è una definizione molto blanda, forse forse l’erotico non è un genere, ma un sottogenere e di conseguenza “Ultimo tango a Parigi” può essere definito di genere Dramma-erotico, “9 settimane e mezzo” un Thiller-erotico e le famose 50 sfumature di genere Romantico-erotico. Grazie zia e Malizia di Samperi possiamo farli rientrare nel genere Commedia-erotica. Ecco forse ci siamo.

Mai come in questo caso la letteratura, vale a dire i romanzi, sono fonte primaria di ispirazione. Incredibilmente sono stati trasposti al cinema quasi tutte le principali opere erotiche.
E’ chiaro che in questo caso la forza delle immagini ha un peso imprescindibile
rispetto a quella della parola.
Ed in effetti molte trasposizioni hanno rivitalizzato opere che sotto forma di libro erano passate quasi inosservate al grande pubblico, ad esempio L'Amant di Marguerite Duras, Henry & June dedicato ad Henry Miller o Il Delta di Venere sempre di Anais Nin.

E quali film ci mettiamo in questa nicchia da intellettuali sopraffini?
Ecco, sicuramente Il Decameron, Lolita, Le età di Lulù, L'amante di Lady Chatterley, Basic Instinct, Ecco l'impero dei sensi, Emmanuelle, Légami!, Tokyo Decadence, Historie d'O.
E ancora Nymphomaniac di Lars Von Trier, La chiave di Tinto Brass, Melissa P.
Film sicuramente erotici, ma con alcune scene di sesso degne di una pellicola a luci rosse

Ma per un buon film erotico ci vuole sicuramente una bellissima attrice
protagonista icona del genere stesso.
Ed allora come facciamo a non citare Bo Derek e via scorrendo: Zeudi Araya, Edwige Fenech, Laura Antonelli, Sylvia Kristel, Kim Basinger, Sharon Stone, Hanna Schygulla nei film di Fassbinder.
Tuttavia per salvare l’erotico dal sottogenere e nobilitarlo a genere vero e proprio ho cercato di vedere qualche film denominato tale.
Dio che noia! Il filo che regge la narrazione è sempre lo stesso: Lui tormentato da un passato difficile, lei con l’animo da crocerossina che tenta di salvarlo. Inevitabile lo sviluppo emotivo-sentimentale e successivamente scene di sesso stereotipate.
Il tentativo di trovare qualcosa di originale si concentra piuttosto nella creazione di un passato, ma non nello schema della narrazione.

Ok, torniamo alla domanda iniziale, ossia come definire un film erotico…
Mi viene da pensare che indipendentemente dalle scene, l’erotico non è il film stesso, ma pindaricamente gli occhi di chi lo guarda e così un erotico può essere assimilabile ad un porno ed un porno vero e proprio ad un erotico.
Del resto nel film erotico lo spettatore non può non pensare al porno e la mente si riempie del porno non visto.
E’ sempre questione di vedo e non vedo.
Il regista di un film erotico ferma la gonna della bella protagonista molto prima del paradiso ed è lo spettatore stesso che, con la forza dell’immaginazione, la fa andare oltre!
Quindi non è una questione di storia più o meno valida che supporta il film, non è il prima e dopo la scena di sesso.

Alle volte mi chiedo se non sono le recensioni degli intoccabili critici cinematografici a determinare il genere dei film, come del resto ne determinano il successo.
E quindi Nymphomaniac diventa un film scandalo con una forte carica erotica!
Ma nessuno dice che le scene di sesso sono state girate da attori
e attrici professioniste del cinema porno.
E allora la domanda è sempre la stessa: Tinto Brass è porno e Lars Von Trier è erotico???
Ma fatemi il piacere!








FINE


 


































 
 
 





A CURA DI
ADAMO BENCIVENGA





Torna alla pagina del Cinema


1






 
Tutte le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi autori. Qualora l'autore ritenesse improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione verrà ritirata immediatamente. (All images and materials are copyright protected  and are the property of their respective authors.and are the property of their respective authors. If the author deems improper use, they will be deleted from our site upon notification.) Scrivi a liberaeva@libero.it

 COOKIE POLICY



TORNA SU (TOP)


LiberaEva Magazine Tutti i diritti Riservati
  Contatti