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GIALLO PASSIONE
AMARSI? CHE CASINO!
Il mistero
della Fornarina
Chi era la donna che stregò Raffaello?
Su di lei molte leggende e poche notizie certe.
Una sola però si rincorre da secoli. Per
quegli occhi scuri e profondi, Raffaello Sanzio
perse la testa. Al punto che ancora oggi il
suo nome evoca il mistero e a lei sono stati
dedicati libri e testi teatrali.
.Allora Adamo… ma cos’è il
mistero della Fornarina?
Benedetto ragazzo… ci siamo
dati all’Arte vero?
Visto che si tratta di un
mistero non risolto ho pensato a te!
Prima di tutto
devi sapere che la Fornarina è un quadro di Raffaello. La
leggenda vuole che all'inizio del 1500 il giovane Raffaello
Sanzio, già molto famoso, soggiornasse a Roma e fosse incaricato
di affrescare la villa di Agostino Chigi a via della Lungara in
zona Trastevere, l’attuale Villa Farnesina.
Ok e
allora?
Chi conosce l'arte sa bene che Raffaello in
quel periodo dipingeva a più riprese nei vari affreschi sempre
la stessa donna e nella stessa posa come se l’ideale di bellezza
femminile avesse per Raffaello sempre le stesse caratteristiche,
vedi ad esempio la "Madonna sistina", la "Donna
velata", la "Madonna della seggiola”...
Parlavi di leggenda…
Ah sì… avevamo lasciato
Raffaello alle prese con gli affreschi della villa di Agostino
Chigi. Si racconta che durante una pausa dei lavori passeggiando
per Via di Santa Dorotea il celebre pittore, volgendo lo sguardo
verso l’alto, notasse una bellissima ragazza affacciata alla
finestra intenta a pettinarsi i capelli.
Chi era
costei?
Quella ragazza si chiamava Margherita Luti
ed era di origini umili, figlia di un fornaio, al pianterreno di
Santa Dorotea 19 il padre aveva un forno, e per questo lei era
soprannominata da tutti "la Fornarina".
Come
continua la storia?
Non è una vera e propria storia,
sono più che altro voci tramandate nei secoli, infatti per
alcuni la ragazza non abitava in via di Santa Dorotea, ma in
vicolo del Cedro o in via del Governo Vecchio 48. Comunque
Raffaello camminava…
E cosa fece?
Nulla, l’ammirò semplicemente. L’incontro vero e proprio avvenne
qualche giorno più tardi sulle rive del Tevere. Qui la giovane
donna si stava bagnando nuda quando incontrò appunto lo sguardo
di Raffaello.
Quindi Raffaello l’aveva seguita…
Letteralmente folle sembra che fosse arrivato a minacciare di
interrompere l’affresco della loggia a cui stava lavorando se
non gli fossero state date indicazioni su come rintracciare la
bramata ragazza.
Quindi immagino che ammirò quel
corpo nell’acqua!
Bravo ragazzo! Immaginati la
visione di un corpo caldo che si bagna nell’acqua candida del
Tevere. E quindi immaginati Raffaello. Praticamente rimase
folgorato da quella posa romantica fino a innamorarsi della
ragazza, farla diventare la sua musa, la sua amata, e
pretenderla come modella per le sue opere.
Scusa, ma come è possibile che una ragazza di umili origini
possa farsi ritrarre a seno nudo?
Arguta domanda
ragazzo, infatti non è del tutto strampalata l’ipotesi di alcuni
che la vogliono certo figlia di un fornaio, ma che in realtà
facesse anche la cortigiana e che compatibilmente con la moda
dell’epoca, avesse scelto come soprannome, o meglio come nome
d’arte, proprio quello con il quale il quadro divenne poi
celebre. Ma possiamo anche andare oltre e pensare che si alluda
ad altro forno ed altri pani da infornare, in un eufemismo
diffuso nella nomea delle cortigiane del tempo.
Così però viene meno l’ipotesi romantica…
Raffaello
era un artista e guardava oltre, quindi sicuramente sarà stato
stregato da quella bellezza e sicuramente la ragazza affacciata
alla finestra della sua abitazione, oltre che a pettinarsi i bei
capelli era intenta ad adescare clienti.
E’ solo
una leggenda o c’è qualcosa di vero?
Ultimamente
sono emerse nuove ipotesi, dapprima ritenute frutto solo della
fantasia popolare, mentre adesso alcuni ritengono la Fornarina
fosse realmente esistita e con un ruolo anche rilevante nella
breve vita dell'artista. Raffaello morì il 6 aprile 1520, a soli
37 anni, nel giorno di Venerdì Santo. La morte sopraggiunse dopo
quindici giorni di malattia, iniziata con una febbre "continua e
acuta", causata secondo il biografo da "eccessi amorosi", e
inutilmente curata con ripetuti salassi…
… Vuoi
dire che morì a casa dell’amata?
Tutto fa pensare
che sia andata davvero così e cioè che Raffaello morì nel letto
della sua amata. Sulle mura di una casa in via del Governo
Vecchio è scritto “Qui abitò colei che fu amata da Raffaello
Sanzio”. E in effetti quella donna lo amò, rimanendogli fedele,
anche dopo la morte. Pare appunto che dopo la scomparsa
dell’artista, la Fornarina si rinchiuse, distrutta dal dolore,
nel convento di Sant’Apollonia.
Avevo sempre
pensato che in quei quadri fossero raffigurate Madonne!
Assolutamente no… Meglio dire: il sacro nato dal profano. Quei
connotati, quei seni acerbi e nudi, quel velo trasparente a
coprire il ventre, quel turbante di seta a righe annodato tra i
capelli, insomma quelle grazie, quella sensualità appartengono
semplicemente alla figlia di un fornaio di Trastevere.
Dove posso vederlo?
Il quadro restaurato di
recente fu acquistato dai Barberini, negli anni Settanta fu
trasferito alla Galleria Borghese, per poi fare ritorno nelle
sale di Palazzo Barberini. Qui si può ammirare ancora oggi,
gioiello nel gioiello della Roma barocca. Quando ti troverai di
fronte la Fornarina nota la perla sulla fronte alquanto
inconsueta per il tempo, Raffaello ci ha lasciato un indizio
ovvero il nome dell’amata: in latino infatti "perla" si dice
"Margarita". E nota anche la scritta sul monile al braccio,
ovvero Raphael Urbinas, Raffaello di Urbino. E’ il nome
dell’uomo che l’ha resa immortale. .. .. |
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://www.repubblica.it/
http://romaleggendaria.blogspot.it
FOTO GOOGLE IMAGE
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