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RADIO REPORTAGE
Le AutoInterviste




 


Bandiera gialla
Ci sarà la rivoluzione,
nemmeno un cannone però scoppierà!
Era il 16 ottobre del 1965 quando iniziò le trasmissioni e andò in onda per cinque anni fino al 9 maggio 1970 con la collaborazione artistica di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore






(1965)


 

 

Adamo mi parli di Bandiera gialla?
Era una trasmissione alla radio che andava in onda ogni sabato alle 17,45 sul Secondo Programma Rai (oggi Radio 2) nella seconda metà degli anni sessanta. In realtà veniva registrata nei giorni precedenti negli studi di via Asiago a Roma e messa in onda in finta diretta. Poi visto il successo fu sposata nello studio A dove i ragazzi diventarono duecento. Gli ultimi due anni il programma si registrava all'Auditorium del Foro Italico con duemila scatenati in sala, armati di palette e buonumore.

Quando nacque?
Era il 16 ottobre del 1965 quando iniziò le trasmissioni e andò in onda per cinque anni fino al 9 maggio 1970 con la collaborazione artistica fra Gianni Boncompagni, che era anche il conduttore e Renzo Arbore, in quale rimase dietro le quinte per un anno a causa della sua timidezza.

Una trasmissione così detta di rottura…
Era dedicata alle novità mondiali della musica e destinata a un pubblico giovanile.
Beh sì un programma di rottura tanto che anche gli autori se ne resero conto e fecero precedere il programma da un avviso, per evitare che provocasse disturbo agli altri.

Di chi fu l’idea?
L’idea fu di Gianni Boncompagni, che propose il titolo Sound richiamando le origini angloamericane della musica giovane allora all'avanguardia, ma la dirigenza RAI, nella persona di Luciano Rispoli, pensò di chiamarlo Bandiera gialla collegando tali generi musicali, all'epoca ancora pressoché banditi dalla radio italiana, al simbolo della quarantena per epidemia nelle navi appestate, appunto la bandiera gialla.

Ecco perché venne chiamata Bandiera Gialla…
In realtà la bandierina gialla serviva ai ragazzi che partecipavano come pubblico per votare le proposte musicali internazionali che venivano fatte ascoltare in studio. Ogni puntata prevedeva dodici canzoni, pubblicate di recente o ancora inedite sul mercato italiano. Venivano presentate tre alla volta e il pubblico composto tutto da ragazzi era chiamato a votare la migliore di ciascuna. Le quattro canzoni rimanenti andavano in finale. Il brano vincitore assoluto veniva proclamato Disco giallo e sarebbe ritornato anche la settimana successiva.

Da chi era composto il pubblico?
Era composto da 40 adolescenti, di cui i tre quarti erano ospiti fissi, selezionati fra i frequentatori della discoteca romana Piper Club e alcuni figli di dirigenti RAI; i rimanenti erano scelti di volta in volta tra gli aspiranti che si presentavano agli studi. Si trattava di un pubblico selezionato: i ragazzi non erano spettatori passivi, ma erano essi stessi i protagonisti dell'animazione gridando, cantando, e sebbene si trattasse di programma radiofonico, abbigliandosi alla moda beat e ballando. Alcuni dei ragazzi divennero successivamente noti personaggi dello spettacolo tra i quali: Mita Medici, Loredana Bertè, Giuliana Valci, Renato Zero, Giancarlo Magalli e Valeria Ciangottini.

Una trasmissione che ha segnato una svolta quindi…
Era caratterizzato da una grande spontaneità del linguaggio e da una connotazione fortemente giovanilistica, non per niente lo speaker ad ogni inizio trasmissione pronunciava: «A tutti i maggiori di anni 18, a tutti i maggiori di anni 18, questo programma è rigorosamente riservato ai giovanissimi. Ripeto: ai giovanissimi. Chi volesse, nonostante il nostro avviso, rimanere in ascolto, lo farà a proprio rischio e pericolo. Grazie. Sigla, prego». Insomma è stato un programma che ha cambiato le regole dell'intrattenimento musicale in Italia, aperto le porte al nuovo rock e pop e, soprattutto, dato voce all'universo giovanile.

Fenomeno di costume quindi…
La trasmissione introdusse scelte musicali totalmente nuove rispetto al gusto corrente, presentando novità discografiche provenienti soprattutto da Gran Bretagna e USA, senza tuttavia trascurare i gruppi e gli interpreti italiani dell'ondata beat. Ed alla fine è stata una vera e propria rivoluzione che ha contribuito a cambiare profondamente i gusti musicali di quella generazione e di quelle a venire. Da lì nasce la musica beat e i disc-jockey e soprattutto nascono i giovani, quelli che con il loro nuovo modo di pensare avrebbero provato a cambiare il mondo!

Qual erano i dischi più famosi mandati in onda?
Per la prima volta vennero fatti ascoltare i dischi dei Beatles, Rolling Stones, Beach Boys, Bob Dylan, Troggs, Donovan, Barry Mc Guire ma anche Rokes, Equipe 84, Nomadi, New Dada, Kings, Roby Crispiano, Patty Pravo, Caterina Caselli, spesso presentati in anteprima, ancor prima della pubblicazione e messa in commercio. Tra i pluri-premiati nel corso delle settimane del programma ricordiamo "È la pioggia che va" dei Rokes, "29 settembre" dell'Equipe 84, "These boots are made for walking" di Nancy Sinatra, "Eloise" di Barry Ryan. La sigla originaria, T-Bird, era eseguita da Rocky Roberts accompagnato dal suo gruppo, gli Airedales (il brano è stato poi inciso anche in cover dai New Dada di Maurizio Arcieri). Il nome della trasmissione ha ispirato successivamente il testo italiano dell'omonimo brano cantato da Gianni Pettenati, Bandiera gialla, cover di The Pied Piper di Artie Kornfeld e Steve Duboff, e presentato esso stesso in gara nel 1966.











Bandiera gialla
Paese Italia
Anno 1965 - 1970
Genere musicale
Durata circa 50 min
Lingua originale italiano
Crediti
Conduttori Gianni Boncompagni, Renzo Arbore
Ideatori Gianni Boncompagni, Luciano Rispoli
Emittente radiofonica Radio 2








 


 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:


https://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_gialla_(programma_radiofonico)
https://www.raiplayradio.it/audio/2015/10/Pezzi-da-90----Buon-Compleanno-Bandiera-Gialla-9f414bc7-c2d3-4052-a05a-1063dfd90a39.html
https://www.radiospeaker.it/blog/bandiera-gialla-programma-rai-arbore-boncompagni.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2015/10/14/50-anni-fa-nasceva-alla-radio-bandiera-gialla-con-la-strana-coppia-boncompagni-arbore_15cc9a86-b6fc-4826-a708-a167e8ed503b.html


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