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FASCINO E SEDUZIONE
La sensualità del
bocchino
«Una storia lunga 150 anni»
Necessario dettaglio
di moda tra gli anni venti e trenta e segno di seduzione e fascino
se non addirittura di consenso o di sfida al maschio in
contemplazione
COS’È Ma che cos’è un bocchino? Essenzialmente è un
tubo in cui viene inserita una sigaretta. Quello
destinato al mondo femminile, ovvero l’inconfondibile
arma di seduzione, era fatto di argento, giada, ambra,
avorio e persino in oro o bachelite (oggi completamente
sostituita con la plastica). Si pensi che il bocchino
era un necessario dettaglio di moda tra gli anni venti e
trenta ed è ancora molto popolare in molti aspetti della
moda giapponese. Poteva essere lungo da pochi centimetri
fino a 25 centimetri o oltre. Prima dell'avvento delle
sigarette con filtro avevano anche una funzione pratica
filtrando il fumo della sigaretta.
FILM
Alcuni film d’epoca ne hanno fatto un feticcio seducente
come ad esempio la diafana e dolce Audrey Hepburn in
Colazione da Tiffany. Anche l'antagonista del film La
carica dei 101, la famosa Crudelia De Mon, utilizza un
bocchino bianco e nero. Oppure come non ricordare il
fascino dell’Angelo Azzurro che immortalava Marlene
Dietrich come simbolo della sensualità femminile
perversa e irresistibile… Certo è estremamente difficile
ricordare il volto della Dietrich senza una sigaretta o
un bocchino tra le labbra: simbolo di eleganza, fascino,
mascolinità sensuale ed emancipazione femminile. Ed
in effetti la donna che porta il suo bocchino alle
labbra è concordemente riconosciuto come un segno di
seduzione e fascino se non addirittura un consenso o una
sfida al maschio in contemplazione, insomma se proprio
si deve fumare che almeno sia fatto con classe, stile ed
eleganza! Ce lo insegna Gloria Swanson in Sunset
Boulevard, uno dei film più famosi e più apprezzati
della Hollywood degli anni Cinquanta, che narra la
tragica decadenza di Norma Desmond o le tante attrice in
bianco e nero americano: fumare può risvegliare i sensi
di chi ti guarda! Come poi possiamo dimenticare la
celebre scena di Malena nel film di Tornatore in cui la
bella e sensuale Monica Bellucci viene circondata da un
gruppo di uomini intenti ad accenderle una sigaretta? Ci
sarebbero inoltre decine e decine di esempi di film
legati a dive del passato o del presente, le cui gesta
sensuali sono legate inscindibilmente all’atto di fumare
sia essa una sigaretta o il più elegante ed intrigante
bocchino.
STORIA La storia del bocchino
inizia da metà dell’Ottocento in un salotto parigino
ricco e alla moda quando uomini e donne dell’alta
società della Ville Lumière conversavano piacevolmente,
sorseggiando cognac sulle note della musica di Claude
Debussy, oppure nella Londra dandy, snob e
antivittoriana di Oscar Wilde, con il cognac sostituito
da un bel bicchiere di Porto. Ecco in entrambi i casi
gli uomini per apparire più intellettuali desideravano
essere avvolti da una nuvola di fumo mentre per le donne
il fumo era sinonimo di emancipazione e di tendenza.
Comunque in questi casi il bocchino oltre che seducente
diventava accessorio fondamentale in quanto le
intriganti signore avrebbero rischiato di bruciare quei
peccaminosi guanti di seta sfoggiati nelle occasioni di
gala senza contare che le sigarette, non avendo filtro
perdevano facilmente tabacco e che la carta con la quale
era avvolto il tabacco tendeva ad incollarsi alle
labbra. Ma il bocchino divenne indispensabile perché
consentiva di tenere il fumo della brace lontano dagli
occhi evitando lacrimazioni e impedendo l’ingiallirsi
dei denti e delle dita.
Nasceva così il bocchino,
accessorio ormai in via di estinzione, ma all’epoca
simbolo fondamentale di agiatezza tra le classi più
abbienti e danarose. Da allora, e per molti decenni, il
bocchino è stato un articolo di lusso, una sorta di
“status symbol” che insieme agli abiti, alle scarpe,
alle calze, ai gioielli, agli orologi, veniva sfoggiato
in pubblico come simbolo della propria condizione
sociale. Si potevano acquistare di diverse misure e i
più lunghi e i più decorati erano desinati
immancabilmente alle signore di alta classe.
TARGET Ecco si parliamo di un target ben preciso, non
la ragazzina inesperta ed impacciata, ma la signora di
una certa età, quella che ha imparato che il fumo oltre
che al vizio è anche un'arma di seduzione, lo fa con
calma, con fascino, abbassando lo sguardo e portando con
lentezza alle labbra il lungo bocchino, accavallando le
sue gambe aggraziate da seta nera, con una sicurezza che
fa traballare vistosamente le certezze dell'uomo.
Parliamo appunto di raffinatezza, di ricercatezza e
femminilità disarmante, cosa ben diversa dall’uomo che
negli anni cinquanta amava portare la sigaretta dietro
l’orecchio o peggio parlare tenendo mozziconi di sigaro
in bocca! Eh già questione di stile! E se oggi l’atto
del fumare può essere considerato volgare un tempo era
considerato un simbolo di eleganza unico nel suo genere.
Piano piano però con l’avvento delle sigarette
con filtro la loro diffusione è andata via via scemando,
ma i bocchini hanno però mantenuto una loro dignità e un
preciso simbolismo di donna fatale, ricca di intrighi,
di triangoli amorosi, di richiesta più o meno velata al
limite dell’adescamento.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Bocchino_(fumo)
https://www.gustotabacco.it/arte/224-il-bocchino-una-storia-lunga-150-anni/
https://girlpower.pianetadonna.it/psicologia/dipendenze/donne_che_fumano.php
https://www.travelfashiontips.com/2016/03/donne-fumo-dal-cinema-le-fumatrici-piu-sensuali.html
https://journals.openedition.org/viatourism/1733
FOTO GOOGLE IMAGE
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