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AMARSI? CHE CASINO!
VIAGGIO NEL PIACERE

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IL MESTIERE ANTICO
San José di Costa Rica
“Hola! Pura vida!”

 
 


 
San José è la capitale della Costa Rica, sorge sulla Meseta Central, un altopiano fertile circondato da montagne e piccoli fiumi. Oggi da queste parti piove e la mia guida Alejandro mi dice che siamo in piena stagione delle piogge che ti solito dura da maggio fino a novembre.


È una terra molto ricca e incontaminata con spiagge di sabbia bianca, fauna esotica, paesaggi mozzafiato, clima perennemente ventilato e soleggiato da fare invidia, con temperature mai al di sotto ai 18 gradi, e soprattutto una piacevole vita notturna. Il paese offre una miriade di opzioni dalle feste in spiaggia agli eleganti pub, alle discoteche sfrenate, alle cene romantiche passando per i bar con narghilè.

Gli abitanti hanno più di un motivo per vivere felicemente e a lungo. Sarà per questo che accolgono i turisti con un sorriso sincero ed una frase gioiosa ed inequivocabile: “Hola! Pura vida”.

È notte sono circa le dodici, passeggiamo lungo il Paseo Colón, Alejandro mi sta portando al Club Vertigo, un night club con una strepitosa musica sfornata fino alle sei del mattino da alcuni dei migliori DJ del paese. Questo famoso club ospita anche numerosi eventi durante l'anno con grande musica techno, hip hop e house.

Seduta su un tavolo in disparte è seduta Conchita un’amica di Alejandro. Sta smanettando freneticamente il suo cellulare Samsung. Vive nella capitale ed ha 19 anni. È un ex modella e dopo aver vinto vari concorsi di bellezza si è ritrovata a fare la vita. Indossa un tubino rosso molto scollato, il suo seno è generoso e pieno di vita, ma, nonostante la sua giovane età, ha l’espressione di donna adulta e disillusa tipica di chi ha dovuto ricredersi e adeguarsi alla dura vita di tutti i giorni.

Prima di iniziare a parlare mi chiede il pattuito ovvero settemila Colón costaricane, l’equivalente di 100 euro per mezz'ora di conversazione. Con i soldi in tasca ora la vedo più rilassata e mi dice che a lungo ha sognato di diventare una top model internazionale, ma ora sei giorni su sette lavora in un bordello al centro di San Jose e nel giorno libero, si fa per dire, frequenta questo ed altri locali dove cerca di vendere il suo bellissimo corpo per sopravvivere in questo paese martoriato da una endemica e terribile disoccupazione.

Aveva sedici anni quando ha vinto il suo primo concorso di Miss belle gambe ed è stato a quel punto che ha lasciato il suo piccolo villaggio per trasferirsi nella capitale, ma ben presto si è resa conto che la realtà era molto diversa dai suoi sogni di bambina. A soli 19 anni oggi è una veterana e con il suo lavoro mantiene i suoi tre fratelli e suo padre disoccupato. Quando le va bene riesce a guadagnare poco più di diecimila Colon (circa 140 euro), ma andando a letto con una ventina di uomini locali al prezzo di sette euro per una prestazione di mezz’ora. Ovviamente con i turisti il prezzo lievita.

Dice che nel bordello si sente protetta, ma lavorare per locali è estremamente rischioso, comunque, nonostante il lavoro, i clienti violenti e le vessazioni della polizia ritiene di essere fortunata perché comunque vada riesce a guadagnare più di un medico o di un professore universitario. “All’inizio è stata dura, ma poi ci si fa il callo, se il lavoro fosse solo vendere il proprio corpo senza rischi annessi, come del resto fanno le escort occidentali, sarebbe anche piacevole.”

Dice di non essere fidanzata, anzi fino a poco tempo fa aveva un compagno, ma poi lui una sera è entrato nel bar dove lei stava intrattenendo un cliente. “È stato davvero imbarazzante, ma da quel giorno mi sono sentita libera. Qui del resto non mi conosce nessuno e posso fare la puttana a viso aperto.” La madre ha intuito qualcosa, ma il padre non sa nulla, crede che si sia sposata e che i soldi provengano da suo marito molto ricco e sempre in viaggio per lavoro. Lei evita di tornare a casa, non vede i suoi da mesi perché non vuole che suo padre e i suoi fratelli scoprano la verità, e allora spedisce i soldi ogni mese tramite un corriere sicuro.

Il bordello trattiene il 25 per cento del suo guadagno, mentre fuori, non avendo un protettore, riesce a trattenere l’intero incasso della prestazione. Del resto qui la prostituzione non è illegale, ma molte delle attività che la circondano sono illegali come la legge che vieta il favoreggiamento e quindi lo sfruttamento, anche i bordelli sono illegali, ma la prostituzione viene praticata apertamente in tutto il paese e in particolare nelle località turistiche.

Il turismo cresce molto rapidamente ed è la seconda fonte d’introiti del paese e mi dice che da un recente sondaggio 10 visitatori su 100 vengono in Costa Rica per turismo sessuale, che dà lavoro a oltre 10 mila persone su 4,7 milioni di abitanti.

La mezzora è finita, Conchita guarda l’ora sul telefono e poi si alza. Qualcuno la sta aspettando. Mi saluta e sorridendo mi dice: “Ehi giornalista! La Costa Rica è un paese incontaminato con migliaia di chilometri di spiagge vergini, ma non ti illudere perché non puoi dire altrettanto delle donne.”

 

 



 





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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
WEB REPORTAGE
© All rights reserved
FONTI
https://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_31/
https://it.travelsafenotsorry.com/
https://mastroviaggiatore.it/


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