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RACCONTI
 
 

Adamo Bencivenga
La Conseguenza






Photo David Benhaim

 


 
 


... 
.Tommaso è nudo appoggiato alla spalliera del letto, sta fumando una sigaretta dopo l’amore e guarda Beatrice che si sta rivestendo in fretta.

Tommaso: Beatrice sei stata fantastica… Più ti guardo e più mi fai voglia…
Beatrice: Amore devo andare… Mi hai fatto fare tardissimo…
Tommaso: Quando stiamo insieme Il tempo passa troppo velocemente… Scommetto che ti piacerebbe farlo ancora…
Beatrice: Sai quanto… ma è tardi, lui mi aspetta.
Tommaso: Che scusa ti inventi?
Beatrice: Non se la beve stavolta, cavolo! È la terza volta che faccio tardi questa settimana ed ho esaurito le scuse, ruota bucata, mamma malata e thè con Cecilia, l’amica che mi regge il gioco.
Tommaso: Alle volte le mezze verità sono più credibili delle bugie.
Beatrice: Dici? Io so invece che la bugia non deve essere per forza credibile, ma coerente con le altre dette in precedenza.
Tommaso: Oh signora, lei mi sembra molto esperta…
Beatrice: Cosa vuoi dire? Non ci provare sai? Tu sei il primo uomo in assoluto che mi abbia fatto perdere la testa!
Tommaso: Se hai esaurito le scuse digli che hai incontrato un amico che non vedevi da tempo… Più sincera di così…
Beatrice: Eh già semplicissimo come bere un bicchiere d’acqua! Ma lo sai che sei ancora un bambino tesoro, devi crescere. Secondo te dovrei ora chiamarlo e dirgli che faccio tardi perché sto scopando con un amico molto particolare?
Tommaso: Ho detto mezze verità.
Beatrice: E che vuol dire? Mezza amante? Mezza scopata? Così quando arrivo a casa mi fa trovare mezza valigia e mi caccia di casa. E poi scusa che faccio?
Tommaso: Tuo marito non accetta che tu abbia un amico maschio? È così all’antica?
Beatrice: Antico è dire poco. Si farebbe subito un bel film in testa… e mi farebbe il terzo grado.
Tommaso: Addirittura?
Beatrice: Posso anche provarci a dirglielo, ma poi che faccio? Vengo a stare qui e mi mantieni tu?
Tommaso: Lo sai che non lavoro… Devo ancora prendere questa cazzo di laurea…
Beatrice: E poi non dimenticarti che ho anche due figli minorenni, che fai te li accolli?
Tommaso: Guardandoti così bella mi sembra assurdo che tu abbia fatto due figli.
Beatrice: Oh grazie sei gentile, ma ti giuro che non sono adottati.
Tommaso: Vorrei essere io un figlio adottato da te.
Beatrice: No no, due figli sono più che sufficienti, e poi tu mi servi come amante.
Tommaso: Rischieremo un incesto vero?
Beatrice: Altroché… Con quel visetto d’angelo mi fai morire. Sei tenero e maschio allo stesso tempo.
Tommaso: Sicura che sia il viso quello che ti fa impazzire di me?
Beatrice: Scemo, lo sai che non è solo quello!
Tommaso: E tu ora mi stai facendo morire… quando ti infili le calze così sei tremendamente erotica.
Beatrice: Ti sono piaciute vero? Ora te lo posso dire, costano un occhio della testa e vengono direttamente da Parigi…
Tommaso: Sì sì, ma tu dimmi che ti piace tanto scopare con me…
Beatrice: Diciamo che senza di te avrei dei forti problemi di astinenza.
Tommaso: Solo per quello?
Beatrice: Oh no, io ti amo tesoro, sono pazza di te. Ormai non potrei più vivere senza di te.
Tommaso: Non esagerare.
Beatrice: Non esagero, ma so che a te questi discorsi danno fastidio…
Tommaso: A me piace pensare che ti affanni per venire da me, che mentiresti pure a Dio per passare due ore con me…
Beatrice: Non ci fare l’abitudine, un giorno o l’altro potrei anche rinsavire…
Tommaso: Sai cosa pensavo prima? Ma come fa tuo marito a non avere voglia di te? Mi sembra incredibile.
Beatrice: Conosci il concetto di minestra riscaldata? Comunque se vuoi chiederglielo… accomodati pure…
Tommaso: Sarebbe interessante sentire la sua risposta.
Beatrice: “Signor Bruno come mai non si scopa sua moglie? Comunque continui così perché ci penso io.”
Tommaso: Chi ha il pane non ha i denti, diceva mia nonna. Meno male che è ricco e tu puoi tranquillamente non lavorare…
Beatrice: Almeno questo! Anche se… se lavorassi avrei qualche scusa in più… qui oltre allo shopping si fa difficoltà a dire cazzate.
Tommaso: E invece io penso che a lui conviene crederti e farti fare la vita da signora così è tranquillo e non deve fare i conti con la propria coscienza.
Beatrice: Anche a me sta bene così, l’importante è che non mi tagli la carta di credito.
Tommaso: Ci credo “Pecunia non olet” diceva il grande Vespasiano…
Beatrice: A proposito di pecunia… ti ho lasciato centocinquanta euro vicino al lavello della cucina. Mi raccomando non farli evaporare come è tuo solito...
Tommaso: Beatrice la tua generosità mi commuove al pari delle tue tette.
Beatrice: Beh dai nonostante abbia superato i quarantacinque sono ancora belle vero?
Tommaso: Grandi e perfette come piacciono a me.
Beatrice: Mica stanno su per volontà divina! lo sai vero quanto spendo per te dall’estetista?
Tommaso: Beh lo fai anche per te no?
Beatrice: Meno male che mio marito foraggia alla grande, altrimenti…
Tommaso: Guarda che non vengo con te per i soldi.
Beatrice: Dai non te la prendere… lo so che non vieni con me per quelli, ma sicuramente potresti avere più scelta. Sei bello e chissà quante ragazzine squattrinate ti girano intorno.
Tommaso: A me piaci solo tu tesoro.
Beatrice: Oggi sei particolarmente romantico, quasi smielato, cosa ti è successo?
Tommaso: Forse ti desidero, che ne pensi?
Beatrice: Ne sono lusingata, non ho mai avuto uomini che dopo due ore d’amore avessero ancora voglia…
Tommaso: Forse era una platea come dire… andata un po’ avanti con gli anni…
Beatrice: Ma non sei contento che questa settimana abbiamo fatto l’amore tre volte?
Tommaso: Ho sempre voglia di te.
Beatrice: Ti stancherai vedrai, ne ho un esempio in carne ed ossa a casa.
Tommaso: Prima lo facevate spesso?
Beatrice: Anche due volte al giorno, la mattina appena svegli e la sera quando i figli non rompevano… poi ad un certo punto ha deciso di appendere il suo pisellino al chiodo e buonanotte ai suonatori.
Tommaso: Pensi che abbia un’altra? Del resto è un uomo di potere chissà quante segretarie belle in tacchi a spillo gli gireranno intorno…
Beatrice: Non credo sai, è troppo pantofolaio per avere un’amante.
Tommaso: E se l’avesse?
Beatrice: Buon per lui…
Tommaso: E come fa?
Beatrice: Ecco questa è un’altra domanda che dovrai fargli, mi raccomando annotale altrimenti te le scordi.
Tommaso: Quindi non sei stata tu a rifiutarlo?
Beatrice: No, ma ora le cose sono cambiate.
Tommaso: Parli di questo?

Lui scopre il lenzuolo e ride.
Beatrice: Copri quel coso altrimenti stasera mi fai divorziare.
Tommaso: Dimmi che lo desideri… ma non ti avvicinare!
Beatrice: Sei una calamita amore… Non nascondo che quando esco di qui sono molto ma molto soddisfatta. Ma non è solo quello, io ti amo lo sai?
Tommaso: Quando ti ho conosciuta già non ci facevi più nulla vero?
Beatrice: Diciamo che sei arrivato nel momento giusto.
Tommaso: Te la ricordi quella sera in quel locale?
Beatrice: E come faccio a scordarmela. Tutto ad un tratto è cambiata la mia vita.
Tommaso: Eri con le tue amiche a quel tavolo, ho buttato un occhio ed ho visto una bomba sexy, le tue amiche neanche le ho viste!
Beatrice: Non è vero, perché ti sei avvicinato ed hai fatto un invito “Urbi et orbi” per ballare. Diciamo che ho preso l’occasione al volo e sono stata la prima ad alzarmi.
Tommaso: Però poi mentre ballavamo non ho perso tempo. E poi con quel tubino corto e scollato, non potevo di certo fallire…
Beatrice: Vero, ci ha provato subito, ma forse avrai pensato: “Se questa non ci sta posso sempre provare con le altre.”
Tommaso: E invece le altre sono andate via e tu sei rimasta con me.
Beatrice: Beh mi avevi già invitata a casa tua ricordi? “Sai ho un loft in centro, possiamo bere qualcosa lì…”
Tommaso: E tu non ti sei fatta scappare l’occasione…
Beatrice: Devo dire che sei stato molto tempestivo… avevo la scusa dell’uscita con le amiche per cui potevo fare tardi. Alle volte bisogna pur reagire all’astinenza…
Tommaso: Me ne sono accorto! Comunque ho avuto una fortuna sfacciata! Abbordare una donna così calda non è da tutti…
Beatrice: E non sapevi che ero anche ricca!
Tommaso: Quella è stata la ciliegina sulla torta, l’amante ricca è il sogno di ogni ragazzo su questa terra.
Beatrice: Dimmi che se fossi stata povera sarebbe stata la stessa cosa. Anche se a volte mi viene il dubbio che fossi lì alla ricerca di qualche signora ingioiellata avanti con gli anni.
Tommaso: Ma dai! Ma cosa vai a pensare?
Beatrice: Dimmi che sei venuto con me solo perché ero bella!
Tommaso: Certo, hai dei dubbi?

Squilla il telefono di lei. La donna fruga nella borsa poi va verso la finestra.
Beatrice: Amore sto arrivando… Carla cosa ha preparato di buono questa sera? Ok ok ora arrivo.
Tommaso: Lo chiami amore?
Beatrice: Questo fa parte del pacchetto chiamato compromesso.
Tommaso: Chi è Carla, tua figlia?
Beatrice: No no è la governante.
Tommaso: Ah ecco allora si spiega tutto… ha un’altra donna in casa…
Beatrice: Ma che vai a pensare… Carla ha sessantasei anni… è l’ex tata di mio marito.

La donna si avvicina per dargli un bacio.
Beatrice: Senti tesoro ora però devo andare, ma mi spiace lasciarti così… Sei incontentabile.
Tommaso: Non ti sto trattenendo.
Beatrice: Hai ragione scusa, ma con quel coso ancora così super efficiente… Mi fa voglia sai…
Tommaso: Mi sa che sei tu l’incontentabile…

Lui fa finta di afferrarla…
Beatrice: No! Cavolo devo andare… No, non baciarmi ho messo il rossetto.
Tommaso: Tesoro, ma non ti sto baciando, volevo solo vedere la tua reazione. Comunque profumi d’amore.
Beatrice: Davvero? Aspetta metto un po’ di profumo.
Tommaso: No, non metterlo mi piace che sai di sesso quando torni a casa. Mi intriga…
Beatrice: Tu sei pazzo. Pensa solo cosa potrebbe dirmi.
Tommaso: Che sei una…
Beatrice: Non dirlo sai! Quelle paroline le accetto solo in determinati momenti…
Tommaso: Quando sei bollente e ti abbandoni a me è un piacere anche per me dirle…
Beatrice: Tu davvero mi ci stai facendo diventare… una di quelle… quando sono lontana da te ho sempre quel pensiero fisso…
Tommaso: Ovvero? Pensi a lui?
Beatrice: Certo che ci penso, lo vorrei sempre con me, ma ho anche paura che qualcun’altra ne possa apprezzare le doti.
Tommaso: Pensa a te cherì e a quanto mi attrai, mi sembra che finora lui non si sia mai risparmiato… Per cui non hai modo di essere gelosa.
Beatrice: Cosa vuoi dire? Che finché facciamo l’amore non devo preoccuparmi?
Tommaso: Quello che ho detto, ma dai ora vai, sia mai che dovessi ospitarti stanotte.
Beatrice: Solo stanotte?

Beatrice guarda l’orologio, Tommaso il telefono.
Beatrice: Tesoro hai ragione, ora devo proprio scappare.
Tommaso: Ok… ci sentiamo domani. Non ti accompagno alla porta, ormai sei la padrona di casa qui…
Beatrice: Non sei contento che hai un’amante che ti viene a domicilio e poi non sei costretto ad accompagnarla?
Tommaso: Benedico il giorno quando ti ho conosciuta. Bella, attraente, signora disponibile e moglie in astinenza.
Beatrice: Eh già, hai fatto un terno a lotto, io ci metterei anche che sono ricca.
Tommaso: Questo non guasta mai, anche se spero di guadagnarmi la tua generosità.
Beatrice: Non potrei più fare a meno di te tesoro, però ricordati che sei mio e quel coso tra le tue gambe ancora sveglio è di mia proprietà.
Tommaso: Non mi spiace affatto l’idea!
Beatrice: Alle volte mi chiedo come fai a stare con me, tu ami le ragazzine bionde, alte, stile lampione senza tette… Al contrario di me che sono mora, bassina, rotondetta e tettona.
Tommaso: Se non amassi le tue forme tu non saresti qui ora.
Beatrice: Ci voglio credere, ma se dovessi scoprire che esci anche con altre ti ammazzo! E in particolare con le tue coetanee, perché non avrei armi con cui combattere.
Tommaso: Ma che dici? Lo sai che a me piacciono solo le donne della tua età e tu sei il massimo.
Beatrice: Ci pensi mai che ho solo cinque anni meno di tua madre?
Tommaso: Anche se fossi sua coetanea a me non interesserebbe nulla.

Lei si infila il soprabito.
Beatrice: Grazie tesoro mi mandi a casa tranquilla. Peccato però che non ci possiamo sentire la sera, mi piacerebbe augurarti la buonanotte e magari farlo anche al telefono...
Tommaso: Fai la brava… mandami un messaggino prima di addormentarti e non preoccuparti io non rispondo.
Beatrice: Vai dai tuoi a cena?
Tommaso: No… sono stanco, stasera mangio un boccone davanti alla tv, mi vedo la mia serie preferita e poi mi metto subito a nanna, sai che la prossima settimana ho il penultimo esame.
Beatrice: Hai già dei progetti?
Tommaso: Mio padre insiste che vada a lavorare con lui.
Beatrice: Beh lui è un architetto famoso…
Tommaso: Vuole che vada a lavorare nella sua azienda di designer, ma purtroppo è anche avaro per cui vuole che prima mi laurei e nel frattempo mi fa vivere con una paghetta da fame.
Beatrice: Sì vabbè, non ti lamentare però. Quale ragazzo della tua età ha a disposizione un loft così elegante e suggestivo? E poi ci sono sempre io no? Cercherò di essere più generosa…
Tommaso: Grazie Beatrice, in questo periodo ne ho davvero bisogno. Comunque non mi lamento, anche se considero questi studi una perdita di tempo, visto che potrei già essere indipendente.
Beatrice: Dai vedremo tesoro, è solo questione di tempo, così quando sarai laureato avremo più tempo per noi e se mi organizzo potremmo uscire qualche volta la sera a cena.
Tommaso: Dai poi ci penseremo, ma non voglio che tu rischi per me.
Beatrice: Tranquillo ho la testa sulle spalle. E mi piacerebbe uscire a cena con te. Ti rendi conto? Un’uscita insieme come due fidanzatini, non lo abbiamo mai fatto tranne quella sera quando ci siamo conosciuti.
Tommaso: Credi a me non piaccia? Ci penseremo a tempo debito!
Beatrice: Dai dimmi che lo faremo, amore… magari ci scappa anche una passeggiata romantica mano per la mano sulla spiaggia a piedi nudi…
Tommaso: È inutile ora! Quando sarà vedremo…
Beatrice: Cos’hai tesoro? Ti stranisce il pensiero? Oppure ti vergogni di me…
Tommaso: Ma che dici? Farei un figurone accanto a te!
Beatrice: Troppo anziana o grassa?
Tommaso: Smettila con le tue fisse, per favore.
Beatrice: Guarda che se mi metto in tiro…
Tommaso: Non ce n’è bisogno… Tu sei bella anche nuda.
Beatrice: Grazie amore… ma non mi prendere per bambina, mi piace fantasticare. A volte vorrei che mio marito fosse al corrente ed io fossi libera di amarti, ma penso che l’importante per ora sia stare insieme, vero?
Tommaso: Ecco, poi vedremo, per ora va bene che tu mi venga a trovare il pomeriggio qui.
Beatrice: Beh certo l’amore tra noi è qualcosa di meraviglioso… ma non vorrei che fosse solo quello. Poi ti stanchi di me.
Tommaso: Non mi stanco. Te l’ho detto.
Beatrice: Ok ora vado.

La donna si avvicina di nuovo e lo bacia.
Beatrice: Trattienimi dai…
Tommaso: Pazza… devi andare.
Beatrice: Vuoi ancora baciarmi le tette? Le desideri tanto vero?
Tommaso: Ti desidero tutta.
Beatrice: Allora dimmelo, anche se devo andare.
Tommaso: Se te le bacio poi non vai più via e fai tardi…
Beatrice: Dai, dimmi che sono la tua… che mi vuoi scopare così ora, anche vestita. Dai alzati vieni qui, io faccio finta di scappare e tu mi afferri e lo facciamo in piedi vicino alla porta.
Tommaso: Tesoro ora no dai, e poi mi è passata la voglia…
Beatrice: Ma perché? Cosa ho fatto? E poi non ci credo, sei ancora eccitato!
Tommaso: Ho solo paura che tu faccia tardi…
Beatrice: Non dirmi che c’è un’altra dietro la porta che sta aspettando e dopo che sono uscita...
Tommaso: Ti prego Beatrice, basta…
Beatrice: Hai ragione… Ti preoccupi che faccio tardi, sei un amore…
Tommaso: Dai ora vai.
Beatrice: Ok. Ciao tesoro.
Tommaso: Ciao, chiamami domani.
Beatrice: Sì ti chiamo io. Ma dimmelo che mi ami…
Tommaso: Si Beatrice ti amerò per tutta la vita!

Beatrice chiude la porta. Tommaso aspetta di sentire il rumore della macchina di Beatrice che si allontana, poi prende il telefono e chiama:
“Amore, scusa se non ti ho chiamata prima, sono stato impegnato con mio padre, l’ho aiutato in azienda e mi sono guadagnato qualche soldino. Come sta tuo padre? Sai che domenica andiamo allo stadio insieme? Tu cosa hai fatto oggi? Hai studiato? Dai che anche a te manca solo un esame e poi penseremo in grande… Ascolta, avverti tua madre che stasera esci con me. Cinema, cena e dopo cena qui a casa mia, ok? A dopo tesoro.”








 









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Il racconto è frutto di fantasia.
Ogni riferimento a persone e fatti
realmente accaduti è puramente casuale.


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