|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY
CHE FINE HA FATTO?
Stefania Casini
Che fine ha fatto la prostituta malata
che fa l’amore con Depardieu e De Niro in “Novecento”?
Quella scena memorabile è rimasta un cult del cinema
d’autore e quella ragazza era Stefania Casini nata nel
1948 a Villa di Chiavenna tra le montagne di Sondrio. Si
trasferisce a Milano e si laurea in architettura al
Politecnico e contemporaneamente porta avanti gli studi
di recitazione. A 22 anni è la più giovane attrice
ad interpretare come protagonista “Sei personaggi in
cerca d’autore” di Luigi Pirandello. Conosce Maurizio
Nichetti, quello di “Ratataplan” e qualcuno l’avvisa che
Pietro Germi sta cercando una ragazza da affiancare a
Gianni Morandi per il suo film “Le castagne sono buone”.
Lei si presenta al provino e viene scelta. È il 1970 e
lei recita il ruolo di Carla, la ragazza di cui si
innamora il protagonista.
In questo periodo fa
teatro, appare in qualche film secondario, lavora nel
doppiaggio poi sale alla ribalta con la pellicola “La
cugina” di Aldo Lado del 1974 che parla di due cugini
che s'abbandonano fin dalla fanciullezza e poi durante
l'adolescenza, a una serie di giochetti erotici.
Finiranno per diventare amanti, quando lei per
convenienza sposa un ricco barone.
A Roma conosce
Joe Dallesandro il protagonista di “Dracula cerca sangue
di vergine… e morì di sete!!!”. I due hanno una storia
di circa due anni
Nel 1976 arriva il successo
grazie a Bernardo Bertolucci che la vuole in “Novecento”
nel ruolo di Neve, una prostituta epilettica che fa
l’amore con Robert De Niro e Gérard Depardieu. “Eravamo
tutti e tre nudi - ha dichiarato – ma io non ho mai
avuto problemi di pudore, il mio corpo nudo era come un
fiore: una cosa bella, non da coprire. Erano più i due
uomini ad avere problemi: per un uomo è più difficile
mostrare il sesso, questione di misure.”
Negli
anni seguenti lavora con registi importanti tipo Paul
Morrissey, Carlo Vanzina, Dario Argento e Marco Ferreri.
Considerata ormai tra i sex symbol italiani dell'epoca,
appare senza veli nell'edizione italiana di Playboy.
Quando le richieste al cinema iniziano a diradare
affianca Beppe Grillo nella conduzione del Festival di
Sanremo nel 1978, poi si trasferisce negli Stati Uniti
chiamata da Andy Warhol dove comincia l'attività di
giornalista e di regista sia al cinema che in tv. È
dietro la macchina da presa in “Lontano da dove” nel
1983 e “Un paradiso di bugie” nel 1997, entrambi con
Claudio Amendola, ma non lascia il suo primo amore di
attrice recitando in “Il ventre dell'architetto” nel
1987 di Peter Greenaway, in “Maledetto il giorno che
t'ho incontrato di Carlo Verdone nel 1992.
Per
quanto riguarda la vita privata, la Casini è legata
sentimentalmente (da oltre trent’anni) a Giancarlo Soldi
anche lui regista e sceneggiatore italiano e che i due
sono di recente convolati anche a nozze.
Da sex
symbol è diventata una icona del femminismo degli anni
’70 e successivamente protagonista del #MeToo: “Se uno
ti mette la mano sul ginocchio, gentilmente gliela
sposti, non occorre denuncia. Però il problema non è il
sesso, è l’esercizio del potere. Siamo in una società
maschilista.”
|
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Stefania_Casini
https://anticipazionitv.com/stefania-casini-vita-privata-biogradia-carriera
https://www.iodonna.it/personaggi/star-italiane/2019/04/01/stefania-casini
https://corrieredellumbria.corr.it/news/spettacoli/27631569/stefania-casini
FOTO GOOGLE IMAGE
Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori. Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti
|
|