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VIAGGIO NEL PIACERE
Le fantasie sessuali dei giapponesi

Non è certo un segreto che i giapponesi siano caratterizzati da passioni abbastanza estreme...




 

La sessualità è uno dei pilastri su cui è costruita la cultura giapponese e nel suo iter storico e religioso, non esiste una chiara linea di demarcazione tra ciò che è giusto ed etico e ciò che è sbagliato e immorale. E in fatto di stranezze guardare il Giappone attraverso la sua camera da letto rappresenta un osservatorio speciale per chi desidera capire dove stia andando la nostra sessualità.
Non è certo un segreto che i giapponesi siano caratterizzati da passioni abbastanza estreme. A Tokyo ad esempio è normale incontrare per strada delle ragazzine vestite come delle scolarette, che aspettano di essere fermate dagli uomini per appartarsi con loro.

E tra le pratiche più di tendenza vi è sicuramente lo Shibari, che consiste nel legare il partner sessuale. Tale pratica è strettamente legata all’umiliazione e alla sessualizzazione della sofferenza e della vergogna, che il bunny prova durante il momento di costrizione tra le corde. Tra le altre perversioni troviamo il Tentacle rape (letteralmente stupro tentacolare) presente in film horror a sfondo pornografico, dove creature mostruose dotate di numerosi tentacoli abusano di giovani donne.

Il Bukkake (letteralmente bagnare, colare), una pratica di sesso di gruppo in cui più uomini eiaculano a turno o contemporaneamente su una persona, spesso inginocchiata. L’omorashi che è una forma di sottocultura fetish e indica una pratica sessuale assimilabile all'urofilia e consiste nell'avere una soddisfazione sessuale dal vedere il proprio partner con la vescica piena e potenzialmente di bagnarsi, o vedere se stesso con la vescica piena. I sottogeneri di omorashi includono "omorashi yagai" (disperazione urinaria), "omutsu omorashi" (bagnare un pannolino o bagnare il letto). Il Dakimakura ossia dormire abbracciati ad un cuscino di dimensioni umane e con vaghe forme femminili, utilizzati spesso per la masturbazione.

Il tamakeri (letteralmente "colpo nei testicoli") che è una pratica di puro feticismo, in cui una donna si diverte a colpire, afferrare e torturare i testicoli di un uomo. Il Wakamezake e il Nyotaimori ossia l’arte di servire, ma anche di consumare i cibi tipo sashimi o sushi su un corpo femminile nudo. In pratica, una ragazza viene fatta sdraiare nuda sulla tavola, mentre lo chef la ricopre di sashimi e altri cibi. Altri sottogeneri includono le pratiche di eccitarsi guardando donne minute abbuffarsi di cibo. Il bakunyū, ovvero l'attrazione per i seni molto grandi. Il Furry Fetish ossia l'attrazione erotica nei confronti dei peluche. I giapponesi appassionati di questo genere amano a loro volta vestirsi come i loro idoli.

Molto in voga nel sol levante è la mania delle mutandine usate, molti sexy shop più o meno legali, vendono a feticisti del genere slip usati di ragazze. Da questo nasce il kaupan, ovvero la moda di indossare gli slip in faccia. Per le strade di Tokio sono presenti i famosi Burusera shop, dove si possono acquistare tute da ginnastica, divise scolastiche, biancheria intima e costumi da bagno scolastici usati dalle studentesse nelle lezioni di educazione fisica.

E poi le immancabili bambole le cosiddette waifu (le mogli virtuali), sempre più numerose e utilizzate dagli hikikomori ossia single che rifiutano ogni contatto sociale. La percentuale di questa tipologia di uomini è in forte aumento e molti di loro cercano di sostituire la figura della donna con bambole di dimensione reale a cui si possono scegliere nei minimi particolari tutti i componenti costruendosi cosi la donna ideale. Molto diffusa è anche la pratica di leccare i pomelli, in specie tra le ragazze più giovani. Via via la pratica è diventata un atto erotico per molti uomini, perché si presume che la maniglia sia considerata come forma fallica.

Ultima e non ultima è la pratica di palpeggiare. Esistono in Giappone gruppi clandestini chiamati Chican (letteralmente molestatori) che vanno sui mezzi pubblici affollati esclusivamente per palpeggiare le donne. Gli atti di libidine del chikan possono andare dal semplice sfregamento di alcune zone del corpo su quelle della vittima, a toccamenti, sino a fotografie a scopo parafiliaco, spesso anche delle sue parti intime (ad esempio fotografie o riprese sotto la gonna). Per arginare quella che sta diventando una vera e propria piaga sociale in Giappone, alcune compagnie ferroviarie hanno deciso di creare appositi vagoni "rosa" sulle principali linee della metropolitana, cui è permesso l'accesso a sole donne.







FONTI:
https://www.corrierenerd.it/lerotismo-in-giappone/
https://www.giapponeonline.com/erotismo-giapponese/



 






 
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