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MUSE
 


INTERVISTA IMPOSSIBILE

Michelina Terreri

Intervista impossibile alla musa adolescente di Balthus






Madame lei è ricordata come la modella adolescente di Balthus…
Più che un’adolescente ero ancora una bambina. Posai per lui durante il suo soggiorno romano negli anni Sessanta e lo feci per vari anni, tutti i giorni dalle 3 alle 5 del pomeriggio, nella casa del pittore dentro Villa Medici.

Che ricordo ha di quel periodo?
Attraversavo il giardino, percorrevo il viale degli aranci, arrivavo alla sua porta, bussavo. Nello studio c’era una luce bellissima, un raggio di sole entrava dalla finestra e illuminava solo metà della stanza. C’erano un letto, dei divani verdi, delle poltrone rosa. Ricordo come se fosse ora il profumo di fiori di tiglio misto all’odore pungente dei colori. Lui era vestito con un raffinato kimono, era molto paziente con me e al termine delle sedute mi preparava il tè.
Rivedendo quei quadri a cosa pensa?
Al tempo non capivo bene quello che il pittore volesse rappresentare attraverso il mio corpo. Oggi da adulta vedo delle pose con una grande carica sensuale rappresentata tramite la grazia di un corpo acerbo. Ne sono lusingata perché penso che grazie a lui sarò immortale, anche se spesso mi preoccupo di quello che gli altri pensano di me ignorando il valore artistico delle opere.

Molti dipinti di Balthus mostrano fanciulle adolescenti ritratte in un contesto erotico…
Beh lui sostenne ripetutamente che il suo lavoro non aveva alcun intento di tipo pornografico, ma che si limitava a mostrare l'esistenza della sessualità infantile.

Sì ok, ma dopo di lei lui continuò a ritrarre ragazzine in pose oscene…
A 15 anni mi stufai e smisi di andare nel suo atelier, quelle sedute mi portavano via molto tempo ed io avevo bisogno di studiare. Lui ci rimase molto male e poco dopo andò via da Roma. Sì certo continuò a ritrarre i suoi soggetti preferiti ripetendo che l’oscenità era solo negli occhi e nella mente di chi guardava i suoi quadri perché il suo intento era solo quello di rappresentare la grazia dell’infanzia, ossia un bene effimero che si cancella nel tempo.

Nelle sue opere si distinguono oltre a lei modelle come Thérèse Blanchard, Natalie de Noailles, Sabine, Katia…
Katia era mia sorella più grande, è la bambina con la gonna rossa, il suo ritratto più famoso è stato spesso usato per copertine di romanzi.

Quindi in quell’atelier non succedeva nulla di particolare…
Mi rendo conto che l’interesse del pittore polacco possa far pensare ad un atteggiamento vizioso, ma lui non ha mai commesso alcun atto osceno nei miei confronti. Mi ripeteva spesso che il suo desiderio era ritrarre l’anima. Durante quei lunghi momenti di posa mi guardava intensamente, e capivo che non mi vedeva più come una persona, ma come un’emozione che andava oltre il mio aspetto fisico.

Balthus, pseudonimo di Balthasar Kłossowski de Rola (Parigi, 29 febbraio 1908 – Rossinière, 18 febbraio 2001), è stato un pittore francese di origine polacca. Ha dipinto soprattutto la figura umana in un'epoca in cui l'arte figurativa è stata sostanzialmente ignorata e trascurata. Attualmente è diffusamente riconosciuto come uno dei più importanti artisti del XX secolo.



















ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://www.vogue.it/news/article/arte-muse-segrete-quadri-pittori-famosi-botticelli-balthus
https://www.linkiesta.it/blog/2020/10/le-muse-nascoste-scoperte-da-lauretta-colonnelli/

















 
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