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AMARSI CON I FIORI
 
 

Storia, origine, leggenda e significato
Il Papavero
Da sempre conosciuto per le sue proprietà sedative, per i greci era il simbolo dell’oblio e del sonno
 






Il papavero con i suoi petali dall'inconfondibile colore rosso cresce spontaneamente ovunque ed ogni pianta può arrivare a produrre anche 400 fiori. All'interno del fiore è presente un cerchio nero, ossia i semi che rappresentano il suo organo di propagazione.

Esistono in natura diverse specie di papaveri che vanno dal classico papavero rosso, "il papaver rhoeas", al papavero d'Islanda, che presenta una coloritura dal giallo all'arancio, al papavero d’oppio che dona fioriture rosse, ma anche bianche, rosa e viola.

I petali rossi del papavero sono estremamente sottili e delicati e proprio per via di questa natura gli Egizi associavano questi fiori alla giovinezza e alla bellezza. Un antico mito molto caro sia ai Romani che ai Greci è quello che narra la storia di Venere e Adone. Secondo questa leggenda la dea, dopo aver scoperto che il suo amato Adone era venuto a mancare, ha pianto per 7 giorni consecutivi. Nei punti esatti in cui le sue lacrime cadevano crescevano dei magnifici fiori rossi, ossia i papaveri.

Dai papaveri rossi prende vita anche un’altra famosa leggenda mitologica che vede questa volta protagonista Proserpina, la bellissima figlia di Giove e Demetra, dea della Terra. Un giorno di giugno Proserpina mentre coglieva fiori venne rapita da Plutone, il Dio degli inferi, e la costrinse a diventare sua moglie.
Quando Demetra venne a sapere che la figlia sarebbe stata costretta a vivere per sempre nel mondo sotterraneo, corse da Giove e gli chiese aiuto per la liberazione di sua figlia. Giove però, non ne era tanto contrariato, poiché l’unione con Plutone avrebbe fatto di lei una regina.
Disperata Demetra, decise di non curare più la Terra, quindi Giove, preoccupato per il benessere della specie umana parlò con Plutone e riuscì a convincerlo a lasciar tornare indietro Proserpina almeno sei mesi all'anno. Il suo ritorno sarebbe stato scandito proprio dalla fioritura dei papaveri, che con il loro colore rosso ricordano alla Dea la passione dello sposo che la attende negli Inferi.

Simbolo di pigrizia, il papavero rosso è da sempre conosciuto per le sue proprietà sedative, per i greci infatti era il simbolo dell’oblio e del sonno perché lo stesso Morfeo viene rappresentato con un mazzo di papaveri in mano, mentre nel Medioevo è associato al sacrificio di Cristo e quindi ripreso in molti affreschi.
Anche il grande imperatore mongolo Gengis Khan è legato ai papaveri, si narra infatti che portasse sempre con sé dei semi di papavero da spargere sui campi di battaglia dopo le sue vittorie, in ricordo e rispetto di coloro che vi erano caduti con onore. Già gli egizi conoscevano le proprietà antidolorifiche di questo fiore, e i greci utilizzavano i semi in segno di salute e forza, veniva infatti preparato un infuso di semi di papavero da far bere agli atleti prima delle gare.

Nel linguaggio dei fiori il papavero assume diversi significati a seconda del colore dei suoi petali. Ad esempio, il papavero dai petali gialli rappresenta il successo, quello rosso il sonno e l’oblio, quello bianco simboleggia la sfortuna mentre quello rosa, la serenità.









ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://www.meteo.it/notizie/leggenda-dei-papaveri
https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/
https://www.eticamente.net/41710/la-fiaba-della-nascita-dei-papaveri
https://www.piantechepassione.it/la-tragica-leggenda-del-fiore












 
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