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MUSICA PASSIONE
 

STORIA E SIGNIFICATO DELLE CANZONI
Summer on a Solitary Beach
Franco Battiato
1981


 


 
Adamo mi parli del brano “Summer on a Solitary Beach”?
È una canzone di Franco Battiato inserita nella raccolta “La voce del padrone”, undicesimo album in studio del cantautore siciliano, pubblicato nel settembre 1981 dall'etichetta EMI Italiana; l'album fu pubblicato in Spagna con il titolo La voz de su amo.

Ebbe successo?
Altroché! Fu il primo long playing a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia. Rimase al primo posto in classifica per diciotto settimane non consecutive fra il maggio e l'ottobre del 1982.

Venne anche apprezzato dalla critica…
Considerato una pietra miliare della discografia italiana nonché probabilmente il lavoro più popolare di Battiato, la rivista Rolling Stone Italia lo ha collocato al secondo posto della classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre. Più in generale, la critica lo ha definito "un raffinato connubio di pop e poesia" secondo solo a “Creuza de mä” di Fabrizio De André.

Quali erano i pezzi più famosi?
Tra gli altri citiamo pezzi indimenticabili come “Bandiera bianca”, “Cuccurucucù”, “Centro di gravità permanente”, oltre ovviamente a “Summer on a Solitary Beach”

Parliamo di quest’ultimo?
Il brano racconta le immagini di un’estate solitaria impresse nella memoria, in cui si rincorrono, sospesi nel tempo, i ricordi di cinema all’aperto, di voci, di grandi hotel, di pomeriggi assolati e del caldo tropicale. Man mano che il pomeriggio avanza, grida lontane rompono il silenzio, rendendo tutto surreale.

È un’estate intesa più come stagione che come vacanza
Esatto, tutt’intorno la presenza umana è rarefatta, e non c’è alcuna continuità, sono immagini fisse, come quando si ammira un quadro e ci si lascia trasportare dalla sua bellezza. Qui un giorno vale un altro, un posto vale l’altro e l'Hotel Sea-Gull Magique potrebbe stare in qualsiasi posto del mondo.

Poi però il ritornello si trasforma in una vera e propria invocazione.
“Mare! Mare! Mare, voglio annegare! Portami lontano a naufragare! Via, via! Via da queste sponde! Portami lontano sulle onde!” Rapiti da quell’atmosfera non si può non desiderare di annegare nella bellezza! Come se quelle onde, il naufragare lontano, senza destinazione e facendo dimenticare le proprie tracce, svincolato da ogni impegno e responsabilità, fosse l’unica reale salvezza nella consapevolezza che il mare non potrà mai farci male, ma solo bene.

Conclusioni?
Nel complesso, L'estate su una spiaggia solitaria di Battiato rappresenta un desiderio di fuga, più metaforica che fisica, un percorso intimo per ricercare la propria dimensione che trova la sua apoteosi nella connessione con la natura.










L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
FONTI
https://diapasone.altervista.org/summer-on-a-solitary-beach-significato-
interazioni-effetti-collaterali/?doing_wp_cron=1719666986.6917200088500976562500
https://www.musicaememoria.com/summer_on_a_solitary_beach.htm

 
















 
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