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LA STORIA DEL DILDO
Il vibratore nasce con l’umanità, di legno, cuoio vetro, imbottito di stoffa e lubrificato da olio di oliva, ne facevano uso le greche per giochi ludici, le romane addirittura lo tenevano in bella mostra in casa, Cleopatra se ne fece regalare uno d’oro da Giulio Cesare, le persiane lo usavano per perdere la verginità… i cinesi per scongiurare il tradimento delle loro mogli




 


 
Adamo da dove partiamo?
Sicuramente dall’Antica Grecia dove le donne facevano uso dell’Olisbos, un fallo artificiale di quasi 15 cm, con l’interno in legno foderato in pelle. Veniva spesso utilizzato nei giochi lesbici. Secondo una leggenda, invece, la prima donna al mondo che fece uso di un dildo, nel I secolo a.C., fu Cleopatra: si pensava che la regina facesse utilizzo di una zucca vuota riempita di api ronzanti e secondo una leggenda se ne fece regalare uno tutto in oro dal suo amante Giulio Cesare.

Nell’Antica Roma invece?
Le romane si dilettavano con dildo di legno o di cuoio bollito, imbottiti di stoffa, lunghi non meno di 15 cm e ben lubrificati da olio di oliva. Per le patrizie l’uso non era affatto scandaloso tanto che tenevano i loro giocattoli in casa in bella vista, in vasi e oggetti di uso domestico. Con l’avvento del Cristianesimo le cose cambiano notevolmente e il dildo viene utilizzato di nascosto e in solitudine.

Vi sono testimonianze anche dalla Cina e dalla Persia, vero?
In Cina, il dildo veniva utilizzato dagli uomini di alto rango sulle mogli, infatti l’uomo poteva avere più mogli, e per assicurarsi la loro fedeltà, regalava un vibratore al fine così di soddisfare le proprie necessità. Questo era possibile perché la masturbazione veniva considerata come un aspetto innocuo per la donna, sconsigliato invece per l’uomo in quanto vi era il timore, che oltre al seme, si disperdesse l’energia. In Persia, invece, il dildo veniva usato per rompere l’imene delle giovani ragazze vergini, in quanto i mariti non potevano sporcare il proprio pene con il sangue, considerato impuro.

E per quello moderno da dove partiamo?
Direi dal 1734 quando in Francia compare il tremoussoir, ossia il primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile. Un oggetto azionato tramite un meccanismo a molla e inventato per curare l'isteria. Infatti sin dall’antichità si pensava che i disturbi come l'insonnia, il nervosismo e la mancanza di appetito fossero riconducibili a un malfunzionamento dell'utero da curare con un incremento dell'attività sessuale. Tieni conto che questo strumento all'epoca non era considerato un oggetto per la stimolazione erotica, perché si credeva che la donna non potesse ottenere l'orgasmo in assenza della penetrazione maschile.

Ancora rudimentale immagino…
Negli anni seguenti venne perfezionato e la nascita ufficiale è datata 1869, quando il fisico statunitense George Herbert Taylor inventa il manipulator, azionato da una macchina a vapore. La sua invenzione viene ancora più perfezionata nel 1880 da Joseph Mortimer Granville, che crea il primo vibratore elettromeccanico, cui segue nel 1899 il primo vibratore a batteria.

Parliamo ancora di strumento medico per curare l’isteria…
Solo nel 1920 il vibratore acquisisce un significato ludico e strumento di piacere sessuale in quanto il suo utilizzo permette di raggiungere l'orgasmo più velocemente e facilmente rispetto alla semplice stimolazione manuale.

Lo sdoganamento culturale e sociale dell’oggetto avviene però alla fine del Novecento…
Nel 1968 vi è il brevetto del primo vibratore senza fili e nel 1998 con invenzione del vibratore Rabbit, reso celebre dalla serie tv Sex and the City assume il significato di strumento per l’emancipazione femminile tanto che in quel periodo, secondo la rivista Harper's Magazine, il 46% delle donne statunitensi possedeva un vibratore.

C’è ancora qualche resistenza culturale nel mondo vero?
La vendita è vietata in alcuni stati nella parte meridionale degli Stati Uniti d'America. Nello stato del Texas la vendita è tecnicamente illegale, ma molti negozi li vendono ugualmente a patto che l'acquirente firmi una liberatoria dove afferma di usare l'oggetto solo per scopi educativi. Acquistare un vibratore è illegale anche in Georgia, Alabama, Mississippi, Indiana, Virginia, Louisiana e Massachusetts.

Oggi nel mondo com’è la situazione?
Da un recente sondaggio circa il 40-60% delle donne si masturba e la maggior parte usa sex toys discreti, accattivanti, colorati, silenziosi, impermeabili, ricaricabili con USB con più modalità di vibrazione, per uso interno o esterno.

Da dove viene il nome dildo?
L’origine è incerta. Tra le ipotesi il nome potrebbe venire dal latino "dilectum", ossia piacere, ma anche dall’inglese "dill", che significa "cetriolo", oppure da "dil doul", un termine gergale statunitense che fa riferimento ad una ballata triviale sul pene che non si alza.










L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
Realizzato grazie a:  
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ma-quand-rsquo-
che-donne-quando-hanno-iniziato-infilarsi-415736.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Vibratore_(sessualit%C3%A0)
https://donna.fanpage.it/storia-del-vibratore-dal-700-a-oggi-
chi-lha-inventato-e-perche-usarlo-e-diventato-un-tabu/
https://iissweb.it/il-dildo-e-la-loro-storia/








 
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