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STORIE DI ROMA
RADIO LUNA
La prima e unica radio sexy italiana
1975
 


 
Adamo cos’erano le Radio Libere?
Secondo una legge che riservava allo Stato l'esercizio esclusivo della radiodiffusione in Italia fino al 1974 i privati non potevano aprire una stazione radio. Dopo quell’anno tutto cambia quando con una storica sentenza contro il monopolio statale la Corte Costituzionale concesse ai privati la facoltà di trasmettere via cavo in ambito locale, ovviamente era solo un primo passo in quanto la trasmissione via etere rimaneva interdetta ai privati.

Qualcuno però senza aspettare la totale liberalizzazione iniziò a trasmettere in la modulazione di frequenza …
Gli apparecchi radio che gli italiani avevano in casa erano in grado di ricevere l’FM per cui si iniziò a trasmettere illegalmente e per questo motivo le prime radio libere presero il nome di Radio Pirata. L’FM però aveva un limite di ampiezza geografica e difficilmente una stazione poteva coprire un'intera provincia, ma questo limite si trasformò ben presto in un punto di forza perché l’informazione locale e l’interattività con gli ascoltatori andava a coprire uno spazio non coperto dalla Rai Nazionale.

Quali furono le prime radio pirata?
Nel novembre del 1974 iniziarono le trasmissioni di Radio Bologna che trasmise per solo otto giorni musica e informazione. Il mese successivo fu la volta di Radio Parma sulla frequenza 102 MHz. A Milano la prima radio libera fu Radio Milano International, che si posizionò sui 101.00 MHz. Tieni conto che al tempo, per non disturbare la Rai, tutte le radio private si collocarono sopra i 100 MHz.

Poi nel 1976 vi fu la liberalizzazione totale…
Sempre una sentenza della Corte Costituzionale diede il via libera alle trasmissioni via etere, ma sempre in ambito locale, limite che fu aggirato facilmente creando reti interconnesse che coprirono l'intero territorio nazionale.

A Roma cosa accadde?
La prima radio romana fu GBR radio nel 1974, ma ben presto l’assenza di una regolamentazione creò un sopraffollamento dove vigeva la legge del più forte. Infatti capitava che sulla stessa frequenza si trovassero più segnali che interferivano tra loro.

Nel 1975 prese vita Radio Luna.
L’emittente, per iniziativa dell’editore Sergio Talia, già fondatore di “Radio Elle”, nacque in un piccolo appartamento di Via Poma trasferendosi successivamente nella mega sede di via Trionfale. Trasmetteva sulla frequenza 98.70.

Perché questa radio divenne molto popolare tra i romani?
La fortuna dell’emittente fu legata ad un incontro casuale in un ristorante di Trastevere tra Talia e una sconosciuta ragazzina ungherese di nome Ilona Staller. Figlia di un funzionario del Ministero dell’Interno e di un’ostetrica, sbarcata in Italia dopo una rapidissima carriera di modella culminata con l’elezione a Miss Ungheria, era una ragazza vivace e piene di iniziative e il fiuto di Talia intuì immediatamente le potenzialità della giovane e decise di affidarle due ore di trasmissione, dalla mezzanotte alle due. In poche parole alcune settimane dopo le venne cucito addosso un programma dal titolo preso in prestito da una canzone allora in voga: “Voulez-vous coucher avec moi?”. Così alla mezzanotte del 30 ottobre 1975 iniziò la vera Rivoluzione dell’Amore via etere.

Di cosa si trattava?
Semplice. La Staller nella fascia notturna rigorosamente in diretta sussurrava ai radioascoltatori, chiamandoli Cicciolini, frasi sensuali dispensando consigli sulla libera sessualità. Ovviamente nessuno aveva mai visto Ilona e nessuno conosceva il suo aspetto fisico per cui inevitabilmente quella voce erotica alimentò desideri e fantasie da parte degli ascoltatori. Molti si innamorarono di quella voce e della sua voglia di amare liberamente.

Ma erano frasi esplicite?
Beh no, la censura era sempre in agguato, si puntava maggiormente sulla vocina e sull’improbabile italiano della Staller. Al massimo si poteva sentire: “Vieni a letto con me stasera?” E poi una serie di sottintesi che facevano viaggiare la fantasia

Immagino ebbe molto seguito…
Radio Luna al tempo era conosciuta per la buona programmazione musicale e per i suoi conduttori, tra cui Marta Flavi, Gianni Elsner, Foxy John e Fiorella Gentile, ma con Cicciolina esplose grazie alle luci rosse e diventò un vero e proprio fenomeno di costume. In breve il programma ebbe un enorme successo aumentando esponenzialmente gli ascolti della radio. I grandi giornali nazionali iniziarono ad interessarsi pubblicando qui e là foto della ribattezzata Cicciolina. Visto il successo la radio ebbe immediatamente dei cloni trasformandosi in poco tempo in un network che trasmetteva su tutto il territorio nazionale.

Quindi fu il primo network nazionale italiano...
Nella sede di Roma venivano registrati una serie di trasmissioni, poi distribuite alle emittenti associate che dovevano avere il nome “Radio Luna” abbinato a quello della città da cui trasmettevano. I programmi registrati su bobine e poi su cassette venivano trasmessi alla stessa ora dando così l’illusione di una diretta nazionale. Nell’epoca di maggiore espansione si contarono in Italia 50 “Radio Luna”. L’idea in seguito fu sfruttata da Silvio Berlusconi che successivamente portò al successo Canale5, Rete4 e Italia1.



 






L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
FONTI
https://storiaradiotv.wordpress.com/2017/12/21/radio-luna/
https://soundcloud.com/voci-fm/radio-storia-speaker-radioluna
https://voci.fm/eventi/1649-radio-storia-speaker-radioluna.html
https://stonemusic.it/24647/radio-luna-sexy-italiana/
https://storiaradiotv.wordpress.com/2020/01/27/radio-luna-roma/



 










 
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