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Queen Charlotte’s Ball
IL GRAN BALLO DELLE
DEBUTTANTI
“Donau so blau, so schön und blau…” Sulle
note di “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss jr si apre come ogni
anno il Queen Charlotte’s Ball. Le location sono incantevoli come il
castello di Highclere, a Newbury, dove è stata girata la
popolarissima serie tv Downton Abbey
Ogni donna sogna, anche solo per una
notte, di sentirsi una vera principessa e vivere come in una favola.
Giovani fanciulle vivono l’emozione del loro primo ballo tra le
braccia di affascinanti cavalieri in alta uniforme. Una notte
romantica e coinvolgente che lascia ricordi, emozioni e sogni che
possono avverarsi proprio come nelle fiabe
Snobbato da tempo dall’aristocrazia, le debuttanti di
oggi appartengono generalmente a famiglie straniere
benestanti e alla ricca borghesia britannica che
desiderano rivivere una delle leggende del passato della
colta Inghilterra e contemporaneamente ostentare la loro
ricchezza. L’evento si ripete da 234 anni e fu
introdotto nel 1780 da re Giorgio III per festeggiare il
compleanno di sua moglie. Storicamente lo scopo del
ballo era quello di aiutare le donne a trovare un marito
adatto. Il ballo era un modo per le figlie delle
famiglie più prestigiose di fare il loro debutto in
società e di essere presentate al monarca a Buckingham
Palace in un abito bianco virginale.
Le ragazze
di buona famiglia si presentavano dopo giorni e giorni
di preparativi, il vestito, il trucco, l’acconciatura e
soprattutto dopo le ultime prove di danza rigorosamente
al suono del neonato valzer. In gioco le signorine
mettevano il proprio futuro, tanto più lieto se
accompagnato da una dote sostanziosa. Belle o meno,
blasonate per lo più, ricche quasi sempre, le debuttanti
diciottenni sognavano il principe azzurro.
Oggi
il ballo ha perso le sue origini aristocratiche.
L'allure non c'è più, i bei nomi dell'aristocrazia,
rigorosamente annunciati all'ingresso in sala, sono
stati sostituiti dai blasoni fatti di petrolio, mattoni
e alta finanza. “The Queen Charlotte’s Ball” è aperto
essenzialmente a chi può permetterselo. E’ più probabile
incontrare la figlia di un gestore di hedge fund che la
figlia di un Duca. Quel mondo ormai è sparito,
sicuramente ipocrita, perché trasformava in una serata
indimenticabile una promessa di matrimonio già combinata
da tempo, ma di certo meno volgare.
I tempi
cambiano, ovviamente, e il Ballo delle Debuttanti ha
perso il suo valore di agenzia matrimoniale, ora ci sono
altri modi per conoscersi, ma il Ballo rimane
un'occasione per le ragazze di indossare abiti da red
carpet e ondeggiare sulla pista da ballo. Il candore è
assicurato dal solo abito bianco, ma il concetto che sta
alla base e i rituali della tradizione rimangono li
stessi. Abiti pomposi, pizzi, crinoline, sottogonne,
guanti e un valzer al braccio di un ufficiale continuano
a tenere presa nell'immaginario femminile come del resto
la ricerca del buon partito da parte delle ragazze messe
in spolvero dalle loro famiglie altolocate come fossero
un buon affare.
Il Principe Filippo l'ha
definita una “selezione sanguinosa” ed i critici dicono
che l'idea delle debuttanti che si presentano
all'aristocrazia è obsoleta e fuori dal tempo, ma per
gli inglesi il ballo della regina Charlotte è l'evento
finale dell'estate e per le debuttanti la serata è vista
come un'opportunità di indossare abiti di famosi
designer e di mostrare al mondo le loro doti di
ballerine di walzer. La lista degli invitati è
raccolta rigorosamente a mano: un comitato organizzatore
sceglie 18 ragazze tra i 17 e 20 anni. Dopo mesi di
attenta preparazione e migliaia di sterline spese per il
biglietto (pari a 2.500 euro), le giovane debuttanti
vengono messe in grado di mostrare le loro abilità e la
loro bellezza.
La manifestazione prevede
incontri con l'aristocrazia, lezioni di galateo e
raccolte fondi per cause benefiche e l’elezione della
"debuttante dell'anno", la quale viene scelta in base al
lavoro svolto durante tutta la stagione e che ha
mostrato più entusiasmo (è di solito anche la più bella,
anche se questo non è ufficialmente uno dei metri di
giudizio).
Significativa è l’entrata: tutte le
debuttanti si presentano sotto braccio ai loro padri e
subito dopo, in una sorta di passaggio del timone, due
cavalieri, uno in smoking e l’altro in uniforme
militare, l’affiancheranno per il resto della serata. A
parte la rigida etichetta i tempi sono decisamente
cambiati, sicuramente non sarà la sera adatta per
cercare il principe azzurro. Andrà come andrà, per
l’amore c’è tempo... l’importante è farsi notare…
Tra i numerosi esempi in tutta Europa, oltre al
Queen Charlotte’s Ball è famoso l'Opernball, che si
svolge ogni anno presso l'Opera di Vienna. Nato nel
XVIII secolo, era una tradizione tanto consolidata che
si svolse perfino durante il Congresso di Vienna nel
1814. Fu questa, in particolare, l'occasione in cui
l'imperatore Francesco Giuseppe consolidò ulteriormente
i suoi fasti, dando luogo al citato Opernball.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
.http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/lady-giorno di
Stefano Biolchini -
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-02-22/parabola-aristocratiche
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