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STORIA DELLA PROSTITUZIONE
Il
mestiere Antico
'900
Nel Mondo
Nel mondo
In alcuni
stati dell'Australia qualsiasi persona di età superiore
ai 18 anni può offrire prestazioni sessuali in cambio di
denaro. Una persona che desideri svolgere l'attività di
prostituta può richiedere una regolare licenza di
esercizio.
In Brasile la prostituzione in proprio
è legale, ma guadagnare dalla prostituzione altrui è
illegale.
In Canada, la prostituzione in sé è
legale, ma anche in questo caso la maggior parte delle
attività collaterali non lo sono. Non è legale ad
esempio vivere esclusivamente di prostituzione senza
essere di alcuna utilità alla società ed è illegale
inoltre (per ambo le parti) negoziare in un luogo
pubblico, (incluso nei bar). La Corte Suprema
Canadese ha stabilito nel 1978 che, per essere
condannati per adescamento, l'atto deve essere
persistente.
In Giappone il sesso a pagamento non
è illegale ma ci sono dei limiti: la prostituzione
vaginale, ad esempio, è vietata dalla legge, mentre il
sesso orale a pagamento è permesso. Colei che lo compie
non è considerata affatto una prostituta. L'attività
si svolge in appositi saloni del sesso chiamati love
hotel. Si calcola che oltre un milione di ragazze
svolgano regolarmente l'attività. I giapponesi
considerano il sesso a pagamento un'esperienza
collettiva da vivere in particolar modo con i colleghi
di lavoro.
In Nuova Zelanda è in vigore una legge
del tutto simile a quella olandese.
Negli Stati
Uniti il sesso a pagamento è illegale. Le misure di
repressione cambiano da Stato a Stato con esclusione del
Nevada dove l'esercizio è consentito unicamente in
determinate strutture.
In Thailandia la
prostituzione è illegale e fortemente repressa al fine
di scongiurare il turismo sessuale e lo sfruttamento dei
minori.
In Turchia la prostituzione è
perfettamente legale e regolamentata. Non ci sono ancora
veri e propri quartieri a luci rosse, ma i bordelli
ufficiali sono statali. Prima di intraprendere la
professione, le ragazze devono registrarsi per avere una
sorta di carta d'identità. I controlli medici sono
severissimi: ogni due settimane. In questo modo chi fa
l’attività è schedata per sempre. Alle prostitute non è
consentito sposarsi e ai loro figli non è permesso
entrare nell'esercito o nella polizia. Nonostante sia
legale esiste anche in fenomeno clandestino: si calcola
che a fronte di 15mila prostitute legali ci siano oltre
100mila che lavorano in completa clandestinità. Inoltre
sono presenti nel paese numerose “agenzie” che
organizzano tour sessuali in Moldavia e altri paesi
dell’est europei. Le agenzie offrono “un pacco standard”
di servizi: una “lucciola” come da catalogo,
sistemazione in un albergo in genere da 2-3 stelle
(raramente di 4). La prostituzione maschile è
severamente proibita, ma tantissimi sono i transessuali:
solo nel 2007 se ne contavano circa 5000. Arrivano ad
Istanbul “da tutto il paese con molte speranze. Per loro
rifarsi una vita è impresa ardua e la stragrande
maggioranza, date le difficoltà a trovare un lavoro, non
ha alternativa che il mercato del sesso. Il 99% si
prostituisce.
Paesi Arabi e Asia
Dubai. La prostituzione non conosce confini, non
occorre conoscere propriamente una lingua ed
essenzialmente va di pari passo con la ricchezza o,
guardandolo sotto un altro aspetto, con la povertà. E
nella ricchezza sfrenata a vendersi ai ricchi uomini
d'affari arabi che pullulano in città sono per lo più
cinesi, indiane, filippine, bengalesi e pakistane. Donne
che per sfuggire alla miseria dei rispettivi paesi
affrontano il trasferimento con l'idea di fare la
badante o la baby sitter. Poi si sa le cose vanno come
vanno. Le organizzazioni criminali ben radicate nel
territorio sequestrano i passaporti ed avviano le
ragazze nei labirinti della prostituzione. La maggior
parte finisce in strada o nei locali di infimo ordine.
Certo ci sono pure le volontarie europee, modelle ed
escort, attratte dalla ricchezza sfrenata. Le più carine
finiscono nelle discoteche, nelle case private e negli
hotel di lusso.
Nel vicino Bahrein, la piccola
isola nel Golfo Persico, generalmente la prostituzione
si pratica nei centri massaggi, tanto che la capitale
Manama è denominata la Bangkok del Medio Oriente. A
gestire i centri, veri e propri bordelli, sono
soprattutto i russi. Le donne provengono dalla Turchia,
Siria e Marocco. La sera l’attività, regolata da leggi
meno rigide rispetto ad altri paesi limitrofi, si sposta
negli hotel di lusso affollati dai ricchi abitanti dei
vicini Emirati o Arabia Saudita disposti a spendere, per
fiumi di champagne e avvenenti donne, anche cinquemila
dollari a sera.
In Arabia Saudita, invece, il
fenomeno è molto limitato e rischioso. Nello stato etico
dove le leggi sono regolate dal Corano i rapporti
sessuali fuori del matrimonio sono puniti con il
carcere. E’ impensabile pensare ad una vera e propria
attività professionale.
Nel vicino Yemen la
prostituzione, assolutamente illegale, viene punita con
tre anni di prigione. L’unico modo per aggirare la legge
è il famoso matrimonio a tempo, vale a dire sposare una
prostituta, consumare il rapporto sessuale e poi
ripudiarla. Tutto questo per non essere accusati di
avere rapporti sessuali fuori dal matrimonio.
Varchiamo il confine e ci accorgiamo immediatamente che
nel Regno di Giordania la situazione è molto diversa. I
ricchi del Golfo in vacanza, pur con mogli velate e
figli al seguito, non hanno alcun pudore/problema ad
affittare interi piani di lussuosi alberghi, le cui
stanze vengono trasformate in veri e propri bordelli.
Comunque anche per uno straniero occidentale, avendo le
giuste conoscenze, non è affatto difficile pagare per
fare l’amore. L’attività di richiamo, anche se molto
discreta, è generalmente praticata negli alberghi. Lì
ancora vige la tendenza che una donna seduta da sola su
un comodo divano della hall è sicuramente una donna in
attesa di clienti. Quindi non è un’impresa ardua
riconoscerle la donna con cui passare la notte. La
maggior parte delle signore di piacere proviene da paesi
asiatici come lo Sri Lanka, le Filippine o l’Indonesia
portate in Giordania con l’inganno dei lavori domestici.
Le ragazze belle invece provengono dall’Est Europa e
sono quasi tutte volontarie.
Nel vicino Libano la
prostituzione è legale, o forse è meglio dire
consentita. Il governo combatte il fenomeno non
rilasciando più licenze per aprire bordelli, per cui di
fatto le lucciole lavorano illegalmente. La maggior
parte proviene dall’Est Europa, mentre le libanesi e le
siriane sono più richieste dai clienti di altre
nazionalità arabe. Anche qui, pur essendo uno dei Paesi
del medio oriente più liberi, il sesso è un tabù e un
bacio in pubblico costa l’arresto. Diversamente dagli
altri paesi visitati finora qui vi è la comparsa del
fenomeno maschile. Molti giovani dei paesi limitrofi
cercano guadagni e ricchezze nei tantissimi hamman
frequentati da uomini disposti a pagare anche 200
dollari per una prestazione.
In Iran nonostante
le pene severissime si stimano almeno 300mila donne
praticanti. Cifra esorbitante se si considera che qui
fare la prostituta o meglio, vendere il proprio corpo,
significa rischiare di essere condannate a morte per
lapidazione, ma c’è sempre la scappatoia del matrimonio
a tempo. Sotto il chador, quindi, si cela una diffusa
prostituzione. Sembra quasi che, l’intransigenza di
mullah e ayatollah abbia ottenuto l’effetto opposto.
E giungiamo nella confinante Iraq, dove, nonostante
l'assoluta illegalità c'è un mercato del sesso più che
sviluppato. Vista la miseria imperante, dopo l’invasione
americana, a prostituirsi sono spesso donne che cercano
di sfamare i propri figli, oppure ragazze rimaste
orfane. Il dopo Saddam ha trasformato il sesso in un
vero e proprio business illegale, si calcola che a
Kirkuk vi siano almeno 200 bordelli e case private
clandestine nelle quali è possibile trovare i piaceri di
belle donne. Sempre a causa della guerra, molte donne
sono fuggite nella vicina Siria, dove si stima lavorino
almeno 50mila profughe!
In Palestina il sesso
fuori dal matrimonio è assolutamente proibito,
figuriamoci la prostituzione, però come in tutti i paesi
dilaniati dalla miseria e dalla fame esistono sacche di
attività illegali tra le quali la prostituzione.
Alcune donne palestinesi preferiscono varcare il confine
e prostituirsi nella più ricca Israele, dove la
prostituzione è legale, ma è proibito lo sfruttamento e
la creazione di bordelli. Anche qui esiste un trust di
russi che gestisce centri massaggi e si stimano che
siano almeno mille le russe in attività. Il business è
enorme, si calcola che il settore genera un fatturato di
almeno due miliardi di dollari all'anno.
Anche in
Egitto la prostituzione è illegale, il cliente sposato
rischia sei mesi di prigione per adulterio, se invece è
celibe non rischia nulla, Tuttavia, può testimoniare
contro la prostituta che, invece, rischia dai tre ai 36
mesi di carcere. Se minorenne viene rinchiusa in un
carcere correttivo.
In Pakistan le danzatrici si
tramandano la professione di madre in figlia,
contribuendo al bilancio familiare. Le ballerine di
danza del ventre, ad esempio, anche se sono artiste
spesso viene loro richiesto sesso da parte dei clienti
locali. Le famiglie gestiscono il business come un clan
mafioso ed una non può sottrarsi. E’ la famiglia a
decidere il prezzo di una notte e a rifiutare bei
giovani per timore che le ragazze s’innamorino, si
sposino e cessino di essere una fonte di reddito.
La prostituzione nelle Filippine è vietata e punita
con pene severe, fino all’ergastolo. In realtà il paese
è un mercato del sesso a cielo aperto. Secondo
statistiche recenti qui lavorano 800 mila prostitute,
metà delle quali minorenni. Epicentro del fenomeno è
Angeles City, dove anni fa avevano sede basi militari
Usa. E che adesso sono la meta prediletta dei turisti
sessuali.
Africa
In Marocco la
prostituzione è illegale, ma diffusa specialmente a
Marrakech. I punti di raccolta sono negozi alla moda,
fast food e brasserie; di notte, discoteche e
ristoranti. Si stima che siano almeno 50 mila le
prostitute in attività. Qui non esistono intermediari,
le ragazze si offrono liberamente. E si contendono il
mercato con le colleghe che arrivano dal centro
dell'Africa. Hanno tra i 18 e i 20 anni e costano più o
meno dai 50 ai 70 euro, a prestazione o 300 per una
intera notte, cena inclusa a carico del cliente.
Impossibile affittare camere in hotel, perché proprio
per evitare il diffondersi della prostituzione una legge
del regno vieta ai marocchini di soggiornare con altri
che non siano i legittimi consorti. Chi non esibisce il
certificato di matrimonio è passibile di arresto e mette
nei guai anche l'albergatore che rischia di chiudere
l'attività. Vi sono anche donne che si prostituiscono
nella medina, ma non sono belle, e si vendono per 2 euro
per un rapporto sessuale consumato a due passi dal souk.
Nella vicina Tunisia il mestiere più antico del
mondo è illegale ma le leggi che lo vietano tendono a
punire l’adescamento pubblico considerato come una
provocazione alla dissolutezza e attacco alla moralità.
Di contro se una persona consente di avere rapporti
sessuali dietro compenso non è punibile, per cui le case
d'appuntamento sono tollerate e regolate da parte delle
autorità locali. Le ragazze che lavorano nei bordelli
vengono sottopongono regolarmente a controlli sanitari
gratuiti e pagano regolarmente le tasse e molte di loro
fungono da informatori della polizia.
La
prostituzione in Algeria è legale ma la maggior parte
delle attività correlate, come la gestione di bordelli e
l'adescamento, sono criminalizzate. Infatti il codice
penale algerino proibisce di adescare in un luogo
pubblico, di assistere o trarre profitto dalla
prostituzione altrui, di vivere con una persona
impegnata nella prostituzione. Durante il dominio
ottomano, la prostituzione era tollerata e
regolamentata. Prima della presa del potere francese nel
1830, si stimava che ci fossero dalle 300 alle 500
prostitute ad Algeri. Le donne erano moresche, arabe e
africane sub-sahariane. Alle ebree non era permesso
diventare prostitute. Dopo la colonizzazione francese,
le autorità regolamentarono la prostituzione, gli esami
medici divennero obbligatori.
In Ghana, anche
se la prostituzione è illegale, il paese sta diventando
meta ambita dai turisti sessuali di mezzo mondo.
Definito «la Thailandia d’Africa», il Ghana è
considerato anche un paradiso per i pedofili. Il
fenomeno è così diffuso che stanno fiorendo agenzie di
escort. Molti clienti sono olandesi, ma non mancano
tedeschi, americani e britannici
La prostituzione
in Kenya è illegale, ma il turismo sessuale è in pieno
boom nelle località sull’Oceano Indiano, da Mombasa a
Malindi. La compravendita di sesso avviene sotto gli
occhi della polizia turistica, che non la contrasta con
forza per non scoraggiare gli arrivi. Secondo uno studio
dell’Unicef, nel 2006 circa il 30 per cento dei
minorenni kenyoti di età compresa fra i 12 e i 18 anni
era coinvolto in attività sessuali.
Cinema e
Novecento
Ampia documentazione del fenomeno è
riscontrabile nella produzione cinematografica di questo
secolo. Nel film "Roma" di Federico Fellini descrive
minuziosamente la vita in due bordelli, uno popolare e
l'altro lussuoso. Nei film "La Romana" e "Ieri, oggi
e domani" sia la Lollobrigida che la Loren rappresentano
figure di prostitute protagoniste. All'estero
spiccano "Casco d'oro", con la Signoret e "Bella di
giorno", con Catherine Deneuve, una moglie borghese
insoddisfatta, che cerca di liberarsi dalle frustrazioni
prostituendosi tutti i giorni dalle 2 alle 5 E poi
ancora il francese "Quell'oscuro oggetto del desiderio"
di Bunuel, l'inglese "Ballando con uno sconosciuto",
l'americano "Whore-Puttana" e i film tedeschi di
Fassbinder
E poi ancora. Commedie: Irma la
dolce, Colazione da Tiffany. Film drammatici: Mamma
Roma, Rocco e i suoi fratelli, Adua e le compagne,
Filumena Marturano, Le notti di Cabiria, Un uomo da
marciapiede, In nome del popolo italiano, Film d'amore e
d'anarchia, Belli e dannati, Monster, Pretty Baby,
Proposta indecente, Taxi Driver, Via da Las Vegas, Human
Trafficking, La sconosciuta, "The Girlfriend
Experience", Irina Palm - Il talento di una donna
inglese. Film romantici: Pretty woman, Moulin Rouge,
Questa è la storia della mia vita, Belle tout jour,
seguito di Bella di giorno di M. De Oliveira, La
viaccia, Lola, donna di vita, Ballando con uno
sconosciuto, Paprika, Mai di domenica, Cheri.
|
ARTICOLO
A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Prostituzione_sacra
http://www.diogenemagazine.eu/home/index.php
Fonte:
www.golemindispensabile.it (l'articolo integrale è
QUI)
http://www.metaforum.it/archivio/2005/indexe791.html?t7103.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Prostituzione_nella_Grecia_antica
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