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FASCINO E SEDUZIONE
LA STORIA DELLA CALZA ANNI DUEMILA
La rivincita della vera
calza
.
Il Terzo Millennio si apre
all’insegna della rivincita delle “vere calze”, già
timidamente riapparse a fine secolo. Ma questa volta
grazie alla Lycra di ultima generazione si presentano
sotto forma di innovative autoreggenti, calze lunghe
fino alla coscia, dotate di una balza elasticizzata
o siliconata che funge da giarrettiera, e non richiedono
perciò l'uso di reggicalze o giarrettiere.
Le
calze in genere di questo inizio secolo parlano di
femminilità e seduzione, magari arricchite da intrecci
di lacci sul retro che ricordano audaci corsetti.
Come la “calza-bustier” Cocò di La Perla, che si chiude
con i caratteristici gancetti da corsetteria e lascia
intravedere una maliziosa fettuccia colorata che si
intreccia sulle gambe. L’allure anni ’40 della riga
posteriore torna a slanciare le gambe abbinata
addirittura ad un fiocco “bon –ton” sulla caviglia.
La microfibra ruba al pizzo la sua trama per una
calza in bilico tra passato e presente Il collant si
veste dei colori e tessuti luccicanti e preziosi, con
tocchi di vintage che scoprono maliziosamente la pelle
sotto l’orlo della gonna, tutte rigorosamente in un una
morbidissima combinazione cachemire e seta. La Calza
compie (quasi) settant'anni, ma è energica e pimpante e,
incredibile, il simbolo della femminilità per eccellenza
ha origine ancora più antiche della sua età ufficiale.
Sensualità è la parola d'ordine nella quale calze e
collant diventano protagonisti della moda, abbandonando
completamente il loro ruolo di complementi. La
sensualità più grintosa concentra l'attenzione magari su
alcune zone delle gambe, concedendosi il piacere di
disegnature "trompe l'oeil", mentre quella modernamente
romantica osa fantasie piazzate d'ispirazione floreale.
Se invece la sensualità si vuole fondere col narcisismo,
la scelta non può che andare verso il decorativismo,
anche di sapore etnico. Una sensualità "romantica"
in cui bianco e toni naturali si equilibrano per dare
vita a trasparenze di colore e alternanza di lucidi e
opachi.
E per finire, una sensualità "esotica"
che richiama i colori profondi e vibranti, oltre alla
ricerca di simboli ornamentali che glorificano il corpo
femminile. Resta il fatto che, nonostante l'amore
per il nero delle donne italiane, il must della stagione
sarà comunque il nudo. II tutto a sottolineare quel
sexy falsamente ingenuo amato dalle donne e,
sicuramente, anche degli uomini.
L'intimo donna
di pari passo continua la sua evoluzione. Fa mostra
di sé e appare maliziosamente dai vestiti, i più grossi
stilisti creano intere collezioni e lo fanno sfilare in
passerella come un qualsiasi capo di abbigliamento. Non
più aggressiva o eterna adolescente, la donna del
duemila è caratterizzata da un'eleganza antica che
attinge dal fascino discreto di altri tempi.
Guepiere, corpetti di pizzo, reggiseni a coppa, ricamati
con sete e pizzi, fanno parte comunque della storia del
costume degli ultimi duecento anni. Prima che la tunica
divenisse un vero e proprio soprabito, più pesante e un
po' più lungo, le dame per ripararsi dal freddo,
potevano (o volevano) usare solo degli scialle.
FINE
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