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FASCINO E SEDUZIONE
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Little Black Dress
Little Black Dress o LBD o Petite Robe Noir, oppure tubino nero,
come preferite chiamarlo, più che un capo di abbigliamento è una
vera e propria icona Dire che ha fatto la storia della moda è a
dir poco riduttivo, il Little Black Dress è qualcosa di più...
Minimale nella sua
semplicità, impeccabile nel modo di fasciare il corpo
femminile, il taglio consiste semplicemente in un abito
corto e senza maniche e si presenta sempre nel
non-colore per eccellenza, dettando le regole della
moda, decennio dopo decennio. Quel "piccolo abito
nero" un must di ieri e di oggi per le dive, ma non
solo. Una vera e propria divisa, simbolo della "povertà
di lusso", che appare per la prima volta nel 1926 su
Vogue America.
Storicamente considerato indecente
se indossato al di fuori dei periodi di lutto, il
sofisticato abitino nero, viene sdoganato da quel genio
di Coco Chanel. Pratica e anticonformista, ha ideato un
passepartout per far sentire la donna sempre femminile
con il minimo indispensabile, lasciando poi agli
accessori la novità. Da lì il boom: da Givenchy a
Balenciaga, da Yves Saint Laurent a Prada, ogni designer
ha detto la sua in fatto di tagli e forme. Minimale,
versatile, accessibile ed elegante, the little black
dress è considerato da quasi un secolo ormai,
l’evergreen che ogni donna dovrebbe avere all’interno
del proprio guardaroba, nonché il precursore del più
celebre manifesto ideologico contemporaneo in fatto di
stile: less is more.
Un successo destinato a
durare nel tempo e crescere perfino in periodi di
assoluta crisi come la Grande Depressione, per via del
suo carattere economico ed elegante. Nel dopo guerra
e negli anni 50, con la nascita del New Look, è
Christian Dior a restituire all’abitino nero la sua
femminilità, mentre il cinema hollywoodiano lo fa
indossare alle sue numerose femme fatales e la
diffusione delle fibre sintetiche ne moltiplica le
fogge. Negli anni 60 gli orli si accorciano e la
popolarità del capo aumenta dopo che Audrey Hepburn lo
indossa nel celebre film Colazione da Tiffany. Il
modello portato dalla Hepburn, disegnato da Hubert de
Givenchy e modificato per la scena in quanto considerato
troppo corto, è stato venduto all'asta da Christie's per
410.000 sterline nel 2006!!!
Negli anni 80 il
Little Black Dress diventa una sexy divisa da lavoro per
le nuove business women, arricchito da accessori quali
le spalline o le cinture altissime. Ma la sua
flessibilità si riconferma pochi anni dopo, con
l’avvento del grunge e le sue inedite reinterpretazioni,
tra cui il noto accostamento agli anfibi. Tuttavia,
se il Little Black Dress è ancora uno degli indumenti
più popolari oggi, non è solo per la sua indiscutibile
versatilità ma anche per la fedeltà dimostrata da
personaggi indimenticabili come Wallis Warfield Simpson,
Duchessa di Windsor, solita affermare che "quando un
abitino nero è quello giusto, non c’è niente che possa
sostituirlo".
La rivista inglese Daily Mail ha
pubblicato un sondaggio dal quale è risultato che
secondo il 75% delle donne intervistate, il tubino è
risultato essere il capo d'abbigliamento più importante
nella storia dell’abbigliamento. Adatto per da sera o da
cocktail femminile insomma per una Colazione da Tiffany
quell’abito insieme ai fili di perle, la sigaretta, i
lunghi guanti e i grandi occhiali da sole, oltre a
descrivere magistralmente il personaggio nel film di
Black Edwards, ha reso la Hepburn un’icona indiscussa.
In definitiva, se Coco Chanel ha dato i natali al
little black dress, rivoluzionando l’abbigliamento del
secondo dopoguerra come solo lei sapeva fare, la potenza
dell’immagine di Audrey sulla Fifth Avenue, riflessa
nella vetrina di Tiffany, gli ha regalato l’eternità!
Esempi famosi
L'abito nero Givenchy di
Audrey Hepburn nei panni di Holly Golightly in Colazione
da Tiffany, disegnato da Hubert de Givenchy, incarnava
lo standard per indossare abitini neri accessoriati con
perle (chiamati insieme "nero di base"), come è stato
spesso visto nei primi anni '60. L'abito ha stabilito un
record nel 2006 quando è stato venduto all'asta per £
410.000, sei volte la stima originale. Betty Boop, un
personaggio dei cartoni animati basato in parte sulla it
girl Helen Kane degli anni '20, è stata disegnata con
indosso un vestitino nero nei suoi primi film, anche se
con il Technicolor in seguito, il vestito di Betty è
diventato rosso.
Wallis Simpson , duchessa di
Windsor, era nota per possedere diversi abitini neri e
ha detto molto in lode degli indumenti. Una citazione
della duchessa: "Quando un vestitino nero è giusto, non
c'è nient'altro da indossare al suo posto". Edith Piaf,
l'icona popolare francese, si è esibita in un tubino
nero per tutta la sua carriera: per questa abitudine è
stata soprannominata "piccolo passero nero". Si pensava
che il vestito aiutasse il pubblico a concentrarsi
maggiormente sul canto di Piaf e meno sul suo aspetto.
Diana, Principessa del Galles, indossava un abito nero
di Christina Stambolian durante la festa estiva della
Serpentine Gallery, ospitata da Vanity Fair nel giugno
1994, la notte in cui Carlo, Principe di Galles, ammise
di avere una relazione adulterina con Camilla Parker
Bowles. L'abito di Diana è stato paragonato a un
"vestitino nero". In un incidente a Londra s'Covent
Garden teatro nel 2004, un direttore licenziato l'allora
obesi soprano Deborah Voigt da una lirica perché non
riusciva a inserirsi in un 'piccolo abito da cocktail
nero', in sostituzione di lei con la più sottile Anne
Schwanewilms .
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L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga FONTI:
Alice Abbiadati
http://www.vanityfair.it/fashion/abbigliamento
/13/11/14/little-black-dress-gli-abiti-neri-più-belli-dell%27autunno-inverno
http://it.wikipedia.org/wiki/Tubino
http://en.wikipedia.org/wiki/Little_black_dress
Irene Salvadorini
http://www.vogue.it/encyclo/moda/b/il-little-black-dress
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