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Adamo Bencivenga
La Vendetta
TERZA PARTE
6 September 1891 Poulton-le-Fylde,
Sunday
Madame, ho urgenza di parlarvi. Non
so se siete ancora tra le grazie di Julien… si fa per
dire… ma ho delle novità importanti delle quali vorrei
farvi immediatamente partecipe. Rispondetemi presto.
George Duca di Rutiland
Ps. Ho dato
istruzioni al mio servitore di attendere la vostra
risposta prima di rimettersi in cammino.
**********
Poulton-le-Fylde, Sunday
Mio
caro George, purtroppo l’ora tarda non mi permette
di farvi visita e una signora dabbene per nessun motivo
si avventurerebbe per strade notturne che per giunta
volgono fino alla casa del proprio amante. Qualunque
sia il motivo della vostra reticenza, vi concedo di
riferirmi con lo stesso mezzo. Attendo con ansia
notizie.
Clotilde
**********
Poulton-le-Fylde, Sunday
Madame, perdonate
la ceralacca, ma non avrei mai potuto consegnare al mio
servitore questa mia aperta. Quello che sto per dirvi è
estremamente confidenziale e per quanto abbia avuto modo
di accertare completamente veritiero. Mentre gli
ospiti si dilettavano nella caccia alla volpe e le
affascinanti signore, smarrite nel mio intricatissimo
labirinto di siepe d’alloro venivano intrattenute da
giochi e scherzi d’acqua, ho trascorso una piacevole
giornata con la signorina Marianne. Ma solo dopo che gli
ospiti sono andati via ho avuto modo di approfondire ciò
che più stava a cuore ad entrambi. Come da vostre
istruzioni, una volta soli, comodamente seduti in
terrazza, ho fatto leva sulle tecniche più persuasive,
decantando la sua bellezza e declamando il mio interesse
autenticamente platonico nei suoi confronti. La
ragazza, all’inizio incredula, guardava distante i
filari grigiastri di abeti che segnano i confini della
mia tenuta. Senza guardarmi negli occhi lentamente si è
sciolta accogliendo le mie dita che ad arte giocavano e
stringevano con fare apparentemente distratto i
polpastrelli della sua mano sinistra.
Solo quando
le ore volgevano all’imbrunire e sempre con la precisa
intensione di ottenere la confessione sperata, ho
invitato la gradita ospite nei miei appartamenti
privati.
Or dunque madame, non avendo percepito
la benché minima resistenza, il passaggio nella stanza
da letto, che voi ben conoscete, è avvenuto in modo
molto naturale. La sua bocca era ben disposta, le sue
labbra erano fresche e frizzanti come una fonte per un
assetato, i suoi seni picchi da scalare, la sua pelle un
velluto da accarezzare come un petalo di rosa. Al
culmine delle nostre effusioni, Marianne spontaneamente
si è lasciata andare, confessandomi che se la mia
passione fosse andata oltre, per lei sarebbe stata la
prima volta in assoluto. Non credendo alle mie
orecchie, e per meglio esaudire il vostro e in quei
frangenti anche il mio desiderio, sono andato
personalmente a verificare incontrando le tipiche
adolescenti resistenze femminili.
A quel punto
non ho potuto esimermi dal chiedere le dovute
spiegazioni sul tipo e la natura del rapporto tra la
ragazza e vostro marito. La signorina, trasalendo, è
letteralmente esplosa in una fragorosa risata dandomi
del pazzo e asserendo solennemente che tra loro due non
v’è mai stato alcun rapporto né di tipo sentimentale, né
tantomeno sessuale.
Data l’illibatezza
riscontrata poco prima, ho cercato di conoscere se
fossero dediti ad altri tipi di effusioni. Marianne
questa volta sdegnata ha giurato su quanto di più caro,
che vostro marito non l’ha mai sfiorata neanche con un
dito.
Perplesso da quelle parole ho cercato di
sapere quanto meno il motivo dei preziosi regali e delle
frequentissime apparizioni in pubblico. Al che ho visto
il suo volto arrossire e subito dopo con fare sbrigativo
coprire le sue nudità, pregandomi di farla accompagnare,
non prima di avermi offerto la sua bocca voluttuosa.
Ho dato immediatamente ordine alla servitù di
predisporre la carrozza ed accompagnare la signorina
nella sua abitazione. Marianne, mentre scendeva le
scale, mi ha ringraziato per lo stupendo pomeriggio
pregandomi di non farne cenno con suo fratello Julien.
Madame sono spiacente di non essere stato in grado
di avere ulteriori spiegazioni e l’informazione
ricevuta, pur sollevando alcuni dubbi, non chiarisce la
situazione. Mi riprometto a breve di invitare nuovamente
la signorina Marianne con il preciso intento di
conoscere quanto meno la causa di quel rossore sul viso.
Con deferenza George
7 September 1891
Poulton-le-Fylde, Monday
Mio George ho
preferito scrivervi oggi sulla mia terrazza che volge ad
Ovest, immersa dal profumo delle mie rose bianche. Un
leggero raggio di sole illumina il mio animo ben
disposto, uno spiro lontano di vento salmastro tonifica
i miei polmoni.
Mio caro, avevo necessariamente
bisogno di riflettere, e non vi nego che ieri notte,
durante la lettura della vostra lettera, distesa sul mio
letto, ho cercato di assopire invano i miei istinti,
essendo stata io stessa l’artefice di quell’incontro.
Ho notato la delicata accortezza con la quale avete
sorvolato i dettagli più intimi pur decantando le doti
della vostra giovane amante e asserendo più volte che
tutto ciò faceva parte di un disegno concordato. Ebbene
mio caro, fate attenzione, ho saputo da Julien che la
ragazza ha solo diciassette anni e quindi quel vostro
insistere fino alla meta può in qualche modo arrecarvi
seri fastidi.
Dunque, pur essendo spossata
dall’intensa giornata trascorsa in compagnia di Julien,
e soprattutto istigata da aculei di gelosia, mi sono
lasciata andare sulle ali della mia fervida fantasia,
congratulandomi con me stessa ed inorgogliendomi per
averle già provate. Il pensiero di voi affaccendato
nell’arte di amare, per giunta con una ragazzina che ha
esattamente la metà dei miei anni, mi ha trovata
indifesa e ricettiva, pronta a donarmi alle mie sole
dita che, seppur esperte, non potranno mai competere con
i vostri strumenti naturali.
Lascio a voi
immaginare la rotondità dei miei respiri e la profondità
delle mie carezze, ma veniamo a noi mio caro,
innanzitutto non posso che ringraziarvi per
l’abnegazione dimostrata anche se so che la vista e il
tatto di una giovane preda con un corpo ben fatto, non
può che avervi provocato un immenso e succulento
piacere. La notizia in sé non può che lusingarmi,
anche se il mancato chiarimento dei doni e delle
continue frequentazioni in pubblico, ammantano di
mistero questo ancor più insolito rapporto. Mi chiedo
quale sia la ragione di tanta sfrontatezza, se tra loro
non vi è alcun interesse sessuale e affettivo. Spero
che a breve la ragazza si decida a fornirvi altri
elementi più significativi, per il resto, come al
solito, combattuta tra conoscenza e gelosia, pendo dalle
vostre labbra non ponendo alcun ostacolo ad un vostro
ulteriore incontro.
Con smisurato affetto
Clotilde
Ps. Ho fondati elementi per dedurre
che passerò il prossimo week-end in completa solitudine.
Se voi foste disponibile potremmo portare a termine ciò
che abbiamo lasciato in sospeso la volta scorsa…
**********
Poulton-le-Fylde, Monday
Mia cara amante, non smetterò mai di ringraziarvi per
essere stata la causa di quell’incontro e per avermi
condotto tra quelle fresche e dolci labbra che ancora
questa mattina, per la loro inesperienza, sentivo
premere e turbare i miei sensi. Ho letto degli
aculei, gli stessi che vi ho accennato non appena seppi
di Julien, ma credo che la nostra complicità non debba
mai rappresentare un intralcio alle nostre relazioni
esterne, anche se devo darvi merito che, relativamente a
Marianne, avete colto il giusto senso e sicuramente la
giovane ricalca un caso anomalo di difficile
collocazione.
Giusto in questo momento ho
ricevuto dal mio servitore la conferma sperata.
Incontrerò Marianne sabato prossimo con la remota
speranza, che il the alle cinque nella mia serra di
piante tropicali, dia le risposte che tanto attendiamo.
Con affetto George
Ps. Riguardo il
nostro prossimo incontro, come voi sapete, non lascio
mai nulla di incompiuto e specialmente se si tratta di
regioni femminili mai da me esplorate. Sento già il
sapore del vostro fiore che dolciastro fa da richiamo
come il polline per l’ape. Sento altrettanto fragrante
il deflusso delle vostre copiose voglie che tracimano
imponenti come l’Avon alla foce. E’ sempre fervido in
me il desiderio di ciò che abbiamo trascurato la volta
scorsa, in quanto, nel gioco, non era compreso nei patti
delle mille ghinee. Ma ora che abbiamo avuto modo di
chiarirlo, immagino ad occhi aperti la circostanza con
la brama dei sogni all’alba, anche se, per evidenti
motivi e con forte rammarico, mi vedo costretto a
rimandare.
**************
8 September
1891
Poulton-le-Fylde, Thursday
Caro George, non ero a conoscenza del vostro
incontro, ma sposo pienamente la vostra teoria circa la
complicità per cui, perdonate il mio ardire, sto
mentalmente calcolando l’ora che intercorrerà tra la
vostra meravigliosa serra e il letto, in modo da
sincronizzarmi e partecipare attivamente con la mia
fantasia alle vostre espansioni d’affetto e oltre.
Considero la circostanza alquanto trasgressiva e
fortemente erotica, che nulla togliendo alle nostre
relazioni, per così dire esterne, prepara degnamente il
nostro prossimo incontro. Non di meno è vivo in me
quel sottile senso di vendetta tipicamente femminile,
immaginandomi d’essere stata parte attiva alla
deflorazione d’ogni centimetro di pelle che voi, mio
caro Duca, vi accingerete a completare in barba alle
accortezze nei riguardi di suo fratello Julien.
Orbene, mi abbiglierò come se dovessi ricevervi, avendo
cura di non trascurare alcun dettaglio alla stregua di
un’amante impaziente, pronta ad essere polline e fiume,
ma anche trofeo di una nostra personalissima caccia alla
volpe. Le aggrada fissare il momento alle 5,45 pm?
Sua Clotilde
Ps. Se non ricevo risposta
alcuna, considererò vincolante l’ora proposta.
**************
Poulton-le-Fylde, Thursday
Cara Clotilde, considero questa vostra
richiesta un ordine e non mancherò, all’ora stabilita,
di entrare in quelle grazie floreali spiegate al
bisogno, ma la mia immaginazione mi porta a fantasticare
situazioni ben più appaganti. Ebbene madame,
sincronizzando al secondo i nostri tempi, vorrei che voi
faceste altrettanto con l’aiuto fattivo di Julien o di
chiunque altro abbia la benevola sorte di assaporare le
vostre carni ben stimolate dal nostro intrigante patto.
Aspetto vostre ulteriori istruzioni, anche tecniche, in
modo che le due circostanze, seppur distanti qualche
chilometro, abbiano specularmente la stessa intensità e
lo stesso gemello appagamento.
Sempre vostro,
George
Ps. Adoro il vostro modo di intendere
il gioco e la vostra perseveranza nella ricerca del
reciproco piacere. So bene che nessuna adolescente
seppur esperta potrà mai raggiungere le vostre altezze e
lo spirito esclusivamente disinvolto dei vostri
passatempi. Men che meno Marianne, ma l’aver colto il
suo fiore illibato con estrema facilità, la colloca
nelle altezze più vertiginose dei miei interessi anche
di natura non esclusivamente sessuale. Vogliate non
considerare queste mie parole alla stregua di una
ritirata. Onestamente vi posso confidare che qualunque
sia la strada, il nostro cammino correrà parallelo.
************** Poulton-le-Fylde,
Thursday
Caro George, sono in partenza.
Andrò per due giorni nell’Essex ospite di mia cugina
Mary Ann. Purtroppo non potrò ricevere la vostra
squisita corrispondenza, ma ho dato ordine al mio
servitore di conservare segretamente le vostre missive.
Al mio ritorno sarò lieta di rispondervi.
Buona
fortuna Clotilde
12 September
1891
Poulton-le-Fylde, Saturday
Cara
Clotilde, senza preamboli, mi corre d´obbligo il
riferirvi che Marianne, per vostro marito, è
semplicemente una copertura, una bella facciata da
esibire, e questo è il motivo dei reiterati doni nonché
delle assidue frequentazioni in pubblico. Tenetevi
forte mia cara, se per caso foste in piedi, sedetevi su
una comoda poltrona, perché la delusione sarà doppia. Io
stesso ho chiesto più volte conferma a Marianne
facendole ripetere quello che sto per dirvi.
Premetto che di questa storia è a conoscenza soltanto
Marianne oltre chiaramente i protagonisti. Or
dunque, tra le lacrime, Marianne mi ha confessato fra
non poche interruzioni e ripensamenti, che Julien ha un
rapporto intimo con vostro marito e lei, come detto, si
presta a fare da copertura. Naturalmente, al
contrario di vostro marito, Julien non è innamorato, ma
tacitamente acconsente, per questioni di denaro.
Stessa sorte sta accadendo a voi, io non so quanto
denaro finora abbiate elargito al giovane, Marianne dice
una somma tanto grande da comprarci almeno tre case al
centro di Londra, ma credo che voi possiate essere più
precisa.
Madame, credendo nella buona fede di
Marianne, vi imploro, prima che sia troppo tardi, di
allontanare da voi quel giovane senza scrupoli, un
arrivista sociale che ha individuato nelle fragilità di
entrambi, le sue fonti di guadagno.
Mi spiace
avervi dato un così grande dispiacere, ma questa è la
nuda e cruda verità.
George
Ps. Stanotte
e domani non ho impegni. Marianne non fa più parte della
cerchia di ospiti gradite. Se la vostra proposta del
weekend fosse ancora valida, sarei lieto di ricevervi
sin da ora in questo letto miseramente spoglio. Avendo
sempre quel piccolo particolare in sospeso...
**************
Poulton-le-Fylde,
Saturday
Caro George, non fa piacere
sentirsi ripetere che mio marito ed io abbiamo lo stesso
amante segreto. Sono profondamente delusa, avendo da
sempre creduto che questi figli del popolo non potendo
millantare beni, non si sarebbero mai prestati a questo
tipo di bassezze. Purtroppo quello che mi dite era già
di mia conoscenza. Ed ora sono io a riferirvi qualcosa
che non sapete.
Ricordate il nostro primo
incontro? Ricordate chi fu a presentarci? Ebbene George,
quel ragazzo era proprio Julien. Lui mi impose di
prestarmi a quel gioco. Dovevo fare da cavia, per cui,
entrare nelle vostre grazie, significava per lui crearsi
un’altra fonte, visto che la mia e quella di mio marito
erano rovinosamente esaurite.
Per amor suo e per
paura di perderlo ho acconsentito, in attesa del vostro
invito che puntualmente è arrivato. La storia delle
mille ghinee era semplicemente un modo per verificare la
vostra disponibilità a quel tipo di rapporto dietro
compenso.
Ormai la strada era ampiamente aperta
e Julien l’avrebbe percorsa nei modi e nei tempi a lui
congeniali compreso il mio sfruttamento e, entrando in
diretto contatto con voi, avere la verifica delle vostre
tendenze sessuali.
Mio caro duca, la storia delle
mie rovinose risorse finanziarie è purtroppo vera, le
case che Julien potrebbe acquistare in contanti a Londra
sono di numero ampiamente superiore a tre. Più volte
ha manifestato l’intenzione di lasciarmi e l’avrebbe
sicuramente fatto dopo il mio rifiuto netto di
concedermi ad altri sotto compenso. A maggior ragione se
avesse individuato in voi la certezza di un’altra fonte
di denaro. Il discorso con mio marito è leggermente
diverso, in quanto lui possiede beni di famiglia a me
non accessibili.
In questo gioco non sarebbe mai
entrata Marianne se non come facciata, come del resto
era successo con mio marito. Julien è morbosamente
attaccato alla sorella tanto che, oltre ad averne
un’attenzione fraterna, sovraintende alla sua
illibatezza.
Orbene mio Duca, se la decisione di
venire a letto con voi era stata presa di comune accordo
con Julien, la mia successiva richiesta da voi
ampiamente esaudita, era frutto della mia vendetta,
maturata nei confronti di Julien. Del resto vi avevo
immediatamente confidato la situazione di mio marito,
cambiando leggermente la storia per dare alla mia
richiesta un sapore di cacciagione e quindi stimolarvi
alla presa.
La domenica della caccia alla volpe
era il giorno giusto per procedere, visto che avevo
attirato a me Julien con il pretesto delle mille ghinee
e lasciandovi libero corso.
George, dopo questa
mia, non credo che tra noi possa esserci altro rapporto,
pur restando nella convinzione che voi ne avete
beneficiato dal giusto compenso avuto dalle grazie di
una diciassettenne senza macchia, oltre alle mie,
naturalmente.
Ora, per quanto avete fatto e ve ne
sarò sempre riconoscente, non mi resta che comunicare a
Julien il sapore deliziosamente gustoso del mio piatto
freddo.
Un bacio d’addio.
Clotilde
Marchesa di Essex
|
FINE
Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti è
puramente casuale..
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