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RACCONTI
 
 

Adamo Bencivenga
Vita provvisoria di un bancario permanente 5
Ovvero l’amore eterno dura al massimo tre mesi
(Autobiografia non ufficiale)
FRASI, MODI DI DIRE, CITAZIONI, AFORISMI PRESI DALLA RETE.
SI RINGRAZIANO TUTTI GLI AUTORI COMPRESO IL SOTTOSCRITTO









CALCIO SESSO E LA COLLEGA BRUTTINA

Ero troppo crudele con me stesso, del resto le mie due preferenze erano il sesso ed il calcio. Cercai di analizzare i vantaggi di entrambi, in modo da far a meno definitivamente delle donne. Ne dedussi che le ragioni per le quali il calcio fosse meglio del sesso erano nell’ordine: Si può giocare sia in casa che fuori casa; dura 90 minuti; puoi chiedere una sostituzione quando sei stanco; puoi stare sicuro che lo farai almeno una volta alla settimana; il pubblico gioisce quando segni; le attrezzature protettive si possono lavare e riusare; puoi baciare i compagni senza essere preso per omosessuale; puoi segnare con la testa e le gambe.

Con la speranza di aver già effettuato la mia scelta a favore del calcio analizzai le ragioni per le quali il sesso è meglio del calcio: si possono usare anche le mani; non devi aspettare il fischio d'inizio per cominciare; non devi aspettare per 90 minuti prima di poterti levare la maglietta; non c'è l'intervallo; ti puoi rilassare dopo avere segnato; non ti becchi lesioni ai legamenti crociati; i campi sono praticabili anche d'inverno; puoi fumare una sigaretta dopo aver segnato.

Quindi il dilemma rimase anche se in quel periodo dovevo subire la corte incessante di una mia collega particolarmente brutta. Naturalmente non volevo ferirla per cui ogni volta mi inventavo una frase diversa per respingere le sue avances: Sei come una sorella per me, c'è una piccola differenza d'età..., la mia vita è già abbastanza complicata in questo periodo, sono fidanzato, non mi metto mai assieme a qualcuno con cui lavoro, non sei tu, sono io, sto dedicando tutte le mie energie alla carriera, sono un single per vocazione, restiamo amici…


MASTER DEL PERFETTO MARITO

La sera mi annoiavo da morire, allora mi iscrissi ad un master del perfetto marito. Gli argomenti in tema erano:
Il ferro da stiro: dalla lavatrice all'armadio, questo processo misterioso;
I rischi di riempire il portacubetti di ghiaccio;
Tu e l'elettricità: Come contattare un tecnico competente per le riparazioni;
Tu e la lampadina: come contattare un tecnico competente per la sostituzione;
Come aprire le confezioni del DomoPack;
Cucinare NON provoca impotenza;
Perché non è reato regalarle fiori;
Il rullo di carta igienica: "La carta igienica nasce nel portarullo"?
Come abbassare la tavoletta del bagno: passo a passo
Fare la valigia: "Incompetenza innata o incapacità mentale progressiva?"
E' possibile orinare senza schizzare fuori dal water? (Pratica di gruppo)
La tazzina della colazione. Come va a finire nel lavandino?
Forno questo sconosciuto: Accensione, tempi di cottura, raffreddamento.
Programmi di intrattenimento: lavatrice, lavastoviglie e microonde.
Reazioni e autocontrollo (esercizio di accompagnamento in un grande shopping commerciale senza protestare).
Come lottare contro la atrofia cerebrale: alla fine potrai ricordare date di compleanni, anniversari, date importanti, etc..


MASTER PER DONNE

Visto il successo mi iscrissi al master per donne, volevo conoscere quel misterioso e magico mondo tutto al femminile. I temi in argomento erano:

MODULO I:
Conoscendo il tuo habitat naturale: la cucina.
Superando la dipendenza dalle tue amiche, teoria e pratica.
Imparando ad organizzare il tuo portafoglio. Esercizi pratici.
Imparando a fare shopping in meno di 4 ore. Nozioni di base.
Programmazione di base: Tu e il forno a microonde.
Programmazione avanzata: Tu e l’aspirapolvere.

MODULO II: "Guidando."
La macchina: questo grande mistero.
Cosa serve quando si sale in macchina? Dinamica di gruppo.
A Cosa serve il volante?
Parcheggiando la macchina I: Nozioni di base.
Parcheggiando la macchina II: Nozioni di base.
Parcheggiando la macchina III: Nozioni di base.
Freno e acceleratore: una sfida che puoi vincere.
Cambiare la marcia: guida completa e intuitiva.
Tutto quanto hai desiderato conoscere: la sinistra/destra
L'uso delle frecce oltre a quello decorativo: teoria e pratica.
Giochi di colori: conoscendo il semaforo (esperienze pratiche).
Geometria descrittiva avanzata: parcheggiando la macchina nel box.

MODULO III: "Vita di coppia."
Definizione e uso della parola "SI".
Definizione e uso della frase “Hai ragione”
Definizione e uso della parola "Scusa".
Esercizi pratici alla precisa domanda: "Sei pronta?"
Definizione del concetto "5 MINUTI".
Come evitare domande tipo: "Sono grassa?", "Come mi sta?", "Cosa noti di diverso?"
Shopping I II III IV: La carta di credito e quella parola sconosciuta: "LIMITE DI CREDITO".
Il fenomeno del tempo: la cena all'ora di cena.

MODULO IV
Uso del Telefono I: Quando riagganciare?
Uso del Telefono II: regolazione del tono di voce?
Uso del Telefono in macchina: Auricolari questi sconosciuti.
Destrezza I: Guidare nel mentre ti stai truccando, ti stai dipingendo le unghie, parli con il cellulare litighi con i bambini durante il tragitto verso l'appuntamento con tua madre.
Uso della macchina I: parcheggiare in quarta fila davanti alla scuola di tuo figlio.
Uso della macchina II: parcheggiare.
Uso della macchina IV: non serve l’elettricità nel parcheggio a spina
Cosa succede al tuo corpo? Tu e la legge di gravità.
Accettare te stessa I: gli specchi non mentono mai.
Accettare te stessa II: manuale di primo soccorso.
Fare la valigia: Non decidere cosa portarsi, ma decidere cosa lasciare a casa.

MODULO III BIS Lezione di fascino
Truccarsi, rifarsi le unghie, portare le ciglia finte, usare extensions, rifarsi le tette, labbra e quant’altro… Come cercare un vero uomo.


BACIO & PASSATO

Ora sì che mi consideravo un esperto di donne! Loro sanno perfettamente se hanno davanti un uomo interessato. Alle donne un bacio non sollecitato fa lo stesso effetto che agli uomini fa un biglietto gratis per il derby. Come del resto un regalo lontano dai giorni tipo San Valentino, compleanni, anniversari e simili.
Tornando al bacio occorre metterci labbra e dolcezza. Anzi più dolcezza che labbra. Non bisogna fiondarsi con la lingua come se fosse un trapano a percussione oppure una pennellessa che tinteggia il soffitto. I punti da tenere a mente per un bacio sono nuca, dietro l'orecchio, interno cosce, ombelico, il palmo della mano. Un piccolo morso occasionale, inserito nel suo contesto, fa sempre la sua parte.
Gilberto nell’occasione tirò fuori una citazione delle sue: “Amo le labbra perché sono costrette a non toccarsi se vogliono dire "Ti odio" e obbligate a unirsi se vogliono dire "Ti amo".”

Comunque se vi salta in mente di chiedere ad una donna del suo uomo precedente e lei si illumina in un largo e sognante sorriso, cambiate argomento! S'intende: voi non avete donne precedenti! Rimanete comunque sul vago, dite che al tempo avevate altro per la testa, non so Università, studi in genere, tennis ad alto livello, impegno politico, sensibilità ecologica, viaggi in India, lo studio del cinese ecc.

Naturalmente non vi crederà ed a quel punto fate una piccola apertura ammettendo che una effettivamente c'è stata, ma era stupida, grassa, aveva i peli sotto le ascelle, si vestiva stile Oviesse, era una frana a letto, non sapeva cucinare nemmeno due uova al tegamino e aveva orrendi nei sul seno.
E poi con evidente ironia, sarcasmo e senso sfacciato dell’humor: “Solo una volta siamo riusciti a fare l’amore per un’ora e tre minuti filati, ma è successo quando c’era stato il cambio dell’ora legale. Comunque la mia velocità a letto non superava i 68 km orari visto che a 69 sul manto umido è inevitabile il testa coda.”


AVVERTENZE PER FIDANZATO PERFETTO

A volte le donne hanno voglia di fare l'amore quando a voi proprio non va. Non dite loro che avete mal di testa (conoscono il trucco) e sarà usato contro di voi in futuro.
Del resto ci sono giorni che non accadono mai per cui negate, negate fino alla morte: non stavate fissando al ristorante quella meravigliosa signora piena di charme al tavolo di fronte, gli occhi fuori dalle orbite è un vostro difetto quando mangiate una spigola al forno con le patate! Al primo appuntamento: non vestitevi troppo, non vestitevi troppo poco, non mettetevi in mostra troppo presto, non fate i timidi troppo a lungo, non parlate troppo di voi stessi, non parlate poco.

Compratevi un’agendina e segnate: data del compleanno, anniversario, nome della madre, nome del gatto, nome della migliore amica (se bella lasciate perdere), la misura del reggiseno (se sotto alla seconda abolite questa voce). Sperticatevi nel dire che amate immensamente i bambini e gli animali domestici, (non insieme mi raccomando!), anzi inteneritevi alla vista di un bimbo, andate vicino alla carrozzina, chiedete alla madre il nome, e lasciatevi andare in un puccipuccibaubau. Ecco quello è il momento, se il povero bimbo per qualche motivo strano non dovesse piangere, ritenetevi fortunato avete conquistato il cuore della vostra donna per l’eternità!

ASP: Avvertenza Sindrome Premestruale. In tali occasioni non ricordatele mai la causa del suo cattivo umore. Mi raccomando non fate cenno per nessun motivo alla cosa, ma non state zitto, potrebbe accusarvi che lo state pensando… Dite qualcosa, qualsiasi cosa, magari stupida così le date l’agognato pretesto di dirvi che siete ancora una volta un emerito cretino insensibile!
Ah dimenticavo… quando lei vi rimprovera il vostro pessimo umore, non ricordatele quanto siete stati pazienti durante la sua ultima Sindrome Premestruale. Non funziona!!!!!!!

Tutti gli uomini tendono a sovrastimare le dimensioni del seno delle loro donne e sottostimare quelle dei loro fianchi.
Non importa quanto siete stati rapidi e furtivi: una donna si accorge sempre quando state sbirciando nella sua scollatura.
Tranquilli: le donne non vanno pazze per i superdotati, però se ne trovano uno lo raccontano subito alle amiche. Quindi stiate tranquilli nessuna amica conoscerà, mai il vostro nome.
Non è vero che le donne considerano un segno di emancipazione pagarvi la cena.
Siate evasivi, non dite mai che non vorrete mai avere dei bambini, o che li vorreste subito.
Dimenticate la mamma: se a qualche donna fa piacere cucinare, a nessuna, davvero a nessuna, piace stirare le vostre camicie.
Per mandarla in bestia nulla di meglio che prenderla in giro se ha ordinato un dolce.

Meno dello 0,5% della popolazione maschile è abbastanza attraente da poter ignorare le regole della cavalleria. E gran parte delle donne giuste per voi preferisce ammirare quello 0,5%.


DANIELA, IL CANE E IL CETRIOLO

Queste e tante altre cose ancora per cui alla fine riuscii a capire per quale razza di motivo non trovavo una donna bella, piena di charme, ma soprattutto intelligente. L’illuminazione venne leggendo il diario della mia amica Daniela. Una sorta di manifesto per donne libere che avevano rinunciato all’uomo come partner. Il titolo era molto accattivante: “I principali motivi per cui un cetriolo è meglio di un uomo”

La lunghezza media è di 25 cm, se vuoi, lo puoi mangiare, quando lo compri, puoi prima vederlo e toccarlo, prima di decidere se portartelo a casa, puoi prendertene quanti vuoi, sai sempre dove è stato prima, non è mai sposato, né gay, né è già andato a letto con tua sorella, non gli importa quanti anni hai, la mattina puoi essere lasciata in pace, lascia sempre il coperchio del water come lo trova, non gli importa che periodo del mese sia, non è mai geloso del ginecologo, del massaggiatore, del parrucchiere, del personal trainer, non arriva mai tardi la sera ubriaco, non ti lascia mai per un'altra donna, un altro uomo, un suo simile, non ti chiederà mai di mettere biancheria di cuoio e di farti frustare, non ti lascia mai a metà, non ti farà mai una scenata se ti trova con suoi simili, non ti dirà mai che le dimensioni non sono importanti.
Non chiederà mai: "Ti è piaciuto?", non chiederà mai: "Sono il primo?", te lo puoi portare al cinema, rimane duro per tutta la settimana, non ti chiederà mai di fare dei cetriolini, non lascia in giro i suoi calzini e le sue mutande, non ascolta le tue telefonate, non sbircia i contatti del tuo Whatsapp, non ha una squadra del cuore, non fa di tutto per sapere la password della tua email, non frugherà mai nella tua borsa, non ti chiederà mai “Cosa fai per cena? E soprattutto ha capito che, se una donna dice “5 minuti e scendo”, vuol dire che tra 5 minuti scenderà. Ed è perfettamente inutile citofonare ogni mezz’ora! Beninteso i cinque minuti sono come gli anni dei cani: li devi moltiplicare per sette!

Hai capito Daniela??? Però mi aveva talmente illuminato che rinunciai temporaneamente alle donne e mi feci un cane, o meglio lo prelevai da un canile convinto che un cane è felice se il padrone butta i vestiti sul pavimento, non pretende mai di ricevere una telefonata affettuosa durante il giorno, i genitori non verranno mai a passare un fine settimana con voi, non si arrabbia se dimentichi il suo compleanno, non si sente frustrato se si fa mantenere completamente, meno amici ed estranei si invitano a cena e più è felice, non è geloso dei cani che hai avuto prima di lui, non pretende di essere festeggiato l'8 marzo, se ha figli, se li dimentica in fretta e non si aspetta mai telefonate da loro, meno cose gli regali da mettere al collo e più è contento, non ha l'assurda pretesa di conversare mentre mangia, non va mai a fare shopping, non vede Beautiful o una qualunque soap opera quando sulla prima rete danno la partita della tua squadra del cuore, non soffre di improvvisi e fulminanti mal di testa al momento di andare a letto, più tardi rincasi e più ti fa festa…

Il mio amico Gilberto mi convinse che non dovevo demordere e l’idea del cane era una vera e propria stupidaggine. Il cane serve per i primi approcci e per sfoggiare charme e diplomazia: “Ciao bel cagnone! Che dolce che sei!”... Fino a quando non riesci a trovare una pietra o fotterti la padrona.


PICCOLO VADEMECUM: IL SENO

Gilberto da super esperto di donne, tra le righe mi disse di fare attenzione alla misura del seno che gran parte delle volte determina il loro carattere.

Ad esempio le donne con il seno grande riescono a trovare un taxi anche nei momenti peggiori, rendono lo jogging uno sport per spettatori, riescono a leggere una rivista e mantenerla all'asciutto anche mentre si fanno il bagno, di solito riescono a trovare dove è andato a finire il resto del popcorn alla fine del film, galleggiano meglio, sanno dove andare a cercare quando perdono gli orecchini, hanno un posto dove poggiare gli occhiali quando sono sedute su una sdraio…

Le donne con seni piccoli invece, non provocano incidenti stradali ogni volta che si piegano in pubblico, sanno che le molliche vanno a finire nel tovagliolo sulle loro gambe, riescono a dormire a pancia in giù, sanno che la gente riesce a leggere l'intero messaggio sulle loro magliette, possono arrivare in ritardo a teatro senza disturbare un'intera fila…

Rimasi di stucco davanti a questo iperrealismo del mio amico. Poi se ne uscì con qualche frase rubata su internet:
“Le idee sono come le tette: se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare.”
“Una donna senza seno è un letto senza guanciale.”
“Le donne col seno piccolo sono intelligenti, ma io preferisco le brutte.”
“Sotto la quarta non può essere vero amore!”
“Se ti innamori di un paio di tette non fare l'errore di sposare l'intera donna.”
“Se devi scegliere tra due mali, scegli quello con le tette più grosse.”

Lui da grande amatore di seno conosceva a memoria un centinaio di aforismi sulle tette e avrebbe continuato per ore...
Si affrancò con due citazioni spicciole: “Un crocifisso che pende su un bel seno è un accostamento particolarmente erotico per il contrasto di sacro e profano che si viene a creare, laddove il sacro, ovviamente, in questo caso è rappresentato dal seno…”
E concluse con una frase di Anita Wise: “Molti uomini pensano che più grossi siano i seni di una donna, minore sia la sua intelligenza. Non penso funzioni in questo modo. Al contrario, penso che più grossi siano i seni di una donna, minore diventa l'intelligenza degli uomini.”

Allontanandosi mormorò con fare malizioso: “Ma se la poppa sta dietro perché le poppe stanno davanti?”



ROSETTA

Un tardo pomeriggio, mentre guardavo il rosso intenso di un tramonto romano, mi lasciai andare a qualche considerazione e feci un piccolo sunto della mia vita. Quindi niente cani, calcio, sesso con donne dai seni piccoli o grandi per cui decisi di dedicarmi perlopiù ai piaceri della tavola. Preferivo di gran lunga la cena al dopo-cena e soprattutto alle collezioni di farfalle e visto che il riso abbonda sulla bocca dei cinesi, ogni lecitina è bella a mamma soja e tutti i funghi sono commestibili almeno una volta, dicevo, non sapendo cucinare, mi alimentavo a fette biscottate.
La cosa strana era che, stanco morto, tutte le fette mi cadevano dalle mani dal lato imburrato, allora provai ad imburrarle dal lato opposto.

Comunque mi ero davvero stancato di mangiare panini ed allora mi fidanzai con Rosetta, la figlia del panettiere sotto casa. Venne a stare con me. Vivevamo in un angolo cottura e spigolo cucina. Risolsi comunque il problema della cena. Si dice che l'appetito vien mangiando, ma a me sembra che venisse digiunando.

Rosetta mi preparava delle cenette niente male. Lei prendeva la pillola del giorno dopo per digerire i peperoni del giorno prima, io la pillola dell’ora prima per facilitare la consistenza del cetriolo, ma l’unico problema di Rosetta era che adorava mangiare il filetto al sangue, così crudo che, secondo me, un bravo veterinario sarebbe riuscito ancora a salvarlo. Comunque ripetevo a Rosetta che il preferire le patate alle bistecche non significava essere necessariamente vegetariani. Per la frutta adorava i mandaranci ovvero l’unione dei mandarini con gli aranci, io di contro ero pazzo dei pompelmi con i pini.

Comunque per andare d’accordo cercai di stilare un elenco di “regole” nel buon nome della convivenza, sostenendo che le tette erano fatte per essere guardate chiunque fosse la titolare, che la tavoletta del water agli uomini serve su, alle donne giù, io non mi sarei mai lamentato se l’avessi trovata giù per cui…
Inoltre la domenica è sinonimo di sport, anzi di calcio. E’ un evento naturale come la luna piena o il cambiamento delle maree. Chiaramente non avrei messo bocca su messe, novene, vespri e qualsiasi altra funzione che non m’avesse coinvolto in prima persona.
“Se si vuole qualcosa basta chiederlo! Cerchiamo di essere chiari” Le dissi. Sottili sottintesi non funzionano. Forti sottintesi non funzionano. Ovvi sottintesi non funzionano. Semplicemente occorre dirlo! E di conseguenza sì o no sono risposte perfettamente adeguate a praticamente tutte le domande!

Rosetta mi guardava sbigottita, ma almeno ascoltava. Ed allora aggiunsi che un mal di testa non poteva durare tre mesi ininterrottamente, che qualsiasi cosa avessi detto 6 mesi prima non era utilizzabile in una discussione. Più precisamente: il valore di qualunque affermazione scadeva improrogabilmente dopo 7 giorni!
Se pensava di essere grassa, molto probabilmente era vero, ma l’importante era non chiedermelo e di sottopormi solo problemi da risolvere, per la solidarietà c’erano sempre le sue amiche! Ovviamente la raccomandazione era di parlare solo durante la pubblicità.
E poi, il genere maschile ha solo 16 colori come il primo Windows per cui “Pesca” è un frutto, non un colore. Anche “Melone” è un frutto. “Malva”, noi uomini, non abbiamo la più pallida idea di cosa sia. Se proprio ci impegniamo possiamo arrivare ad un “Canna di fucile” ma per noi sarà sempre e comunque un grigio scuro tendente al marrone.
Se a mia domanda precisa di cosa avesse la risposta fosse stato “niente”, mi sarei comportato esattamente come se non ci fosse stato nulla che non andava. Qualsiasi domanda che presupponeva una risposta poteva seguire anche una risposta non gradita. Quando saremmo andati da qualche parte, tutto quello che avrebbe indossato sarebbe stato bellissimo.

Venivano quindi abolite dal nostro quotidiano le seguenti parole: BENE, se usata per terminare una discussione, 5 MINUTI, se si stava vestendo, NIENTE, vedi sopra, FAI PURE, inteso come sfida e non come permesso, OK, GRAZIE, QUELLO CHE VUOI, NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO…

Rosetta non era bella ma almeno si dava da fare azionando la lavatrice e stendendo la biancheria. Purtroppo immancabilmente ogni volta al rientro in casa si lamentava: “Che sia la Terra a girare intorno al Sole l’ho accettato, ma che il Sole giri l’angolo appena metto fuori lo stendino no!!!”

Dopo alcuni giorni le cose migliorarono nettamente, ma purtroppo Rosetta continuava a non essere bella, più che altro era poco cotta, ma poi mi convinsi che non esistevano donne brutte. Dipendeva molto da quanto vino od affini bevevo e soprattutto dalla qualità. Mi convinsi in seguito che lo Champagne è il solo vino che rende una donna bella ed in effetti bevevo troppo, circa una bottiglia a pranzo che corrispondeva esattamente ad un meraviglioso tramonto dai colori che mai avrei potuto riprodurre.

Per la cena e il dopo cena invece mi affidavo al principio di Indeterminazione di Brunello da Montalcino: “Si è certi d’ogni cosa tranne che del numero di bicchieri di vino che hai bevuto la notte scorsa.” Ma poi mi convinsi che il modo migliore per smettere di bere era imparare a nuotare… Avevo un mio stile, libero da ogni cognizione respiratoria, tra la farfalla e la rana, una specie di girino in bozzolo.


ROSETTA NON ERA BELLA

Dicevo, Rosetta non era assolutamente bella ed era piuttosto grassa. Ero sempre convinto che per sapere quanti anni avesse sarebbe bastato segarla e contare i cerchi al suo interno. Lei poverina mi ripeteva: “Cerco di perdere peso... ma è lui che continua a trovarmi!” E intanto si aiutava con i detergenti che eliminavano anche il grasso più impossibile, ma niente da fare. Finché decise di andare in palestra tre volte a settimana. Ogni santo giorno si faceva cinque chilometri di passeggiata nel parco. Le mattine del sabato e della domenica le passava in piscina. Mangiava solo cibi sani e beveva solo latte intero. Cercò anche di fare la dieta, eliminò totalmente qualsiasi tipo di grassi e zuccheri, niente alcol e niente abbuffate. Il risultato fu che dopo quattordici giorni, aveva già perso due settimane! Concluse sconsolata: “Ci sarà un motivo se ci hanno messo il frigorifero così vicino e le palestre così lontano.”

Nel mio sano scetticismo le ripetevo: “Se camminare fosse veramente salutare, il postino sarebbe immortale. La balena nuota giorno e notte, mangia solo pesce e beve solo acqua, eppure è grassa. Il coniglio salta, corre come un forsennato, ma vive solo dieci anni mentre la tartaruga che non corre e non fa niente, vive 450 anni! Mi spieghi perché fai la dieta, cammini, vai in piscina e in palestra?”

Tra l’altro Rosetta vestiva davvero male, il suo grado di eleganza era un misto tra la Piccola Fiammiferaia e il Tenente Colombo, tra l’altro era anche poco intelligente e piuttosto smemorata, ricordo che prendeva la pillola per sapere quale giorno della settimana fosse. Per anticoncezionale invece usava la famosa pillola anti-peperoni del giorno dopo, poi, visto che non la digeriva, passammo al famoso metodo O Gino in House, nel senso che portava a casa il fratellino di tre anni Gino e naturalmente dormendo nel nostro letto impediva qualsiasi contatto.

Una volta Rosetta perse il suo cane Bobby, le consigliai di mettere immediatamente un’inserzione sul giornale, lei rise a crepapelle dandomi dello stupido. “Ma caro, Bobby non sa leggere!” Poi Bobby tornò, ma quando perse il laptop allora seguì il mio consiglio sostenendo che avendo il lettore… Ma si fece dei pianti enormi… un giorno la sorpresi a spargere pezzettini di formaggio sul pavimento… sperava che almeno il mouse tornasse!

Dicevo, Rosetta non era assolutamente bella, ma parlava anche troppo. Vabbè che una donna silenziosa è un dono di Dio, ma in questo caso avevo la netta sensazione che Dio si fosse dimenticato di tutti i miei compleanni! Di contro l’uomo parla poco perché considera quasi inutili le parole del resto l'uomo saggio non dice quello che sa e lo stolto non sa quello che dice.
Però devo ammettere che le donne qualche volta stanno zitte… Ma mai quando non hanno niente da dire. Credo davvero che il silenzio sia la sola cosa d’oro che loro detestino.

Si stima infatti che in media un uomo pronunci 4000 parole al giorno mentre una donna 9500. Il problema è che al rientro dal lavoro quando io avevo finito le mie 4000, Rosetta secondo me doveva ancora iniziare a parlare.

La sera prima di dormire le ripetevo: “La mattina non è bello ciò che è bello, è bello ciò che tace.” Più che una raccomandazione era un condensato tra supplica e speranza.

Comunque non mi fidavo delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media. Ma la prendevo con filosofia cercando di emulare il mio amico Gilberto e mi ripetevo: Ogni mattina un pettirosso si alza e vola. Ogni mattina un canarino si alza e canta. Non importa che uccello hai, l'importante è che si alzi!


VIAGGIO IN CINA E STATI UNITI

Visto che, oltre che per amore, ci si può sposare anche per vendetta, (soprattutto dopo esser stati invitati a 15 matrimoni in un anno…), e viste le incomprensioni che iniziavano ad affiorare decidemmo di fare una bella vacanza in giro per il mondo: Cina e Stati Uniti. Capii visitando quei due paesi che il capitalismo era una ingiusta ripartizione della ricchezza, mentre il comunismo una equa ripartizione della miseria, ma compresi anche che il capitalismo è lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e il comunismo esattamente il contrario. Dapprima comunque facemmo scalo in Svizzera, e compresi che se Dio avesse fatto l’uomo per volare gli avrebbe dato un sistema per recuperare il bagaglio, comunque alloggiammo al Guglielmo Hotel, ricordo che alla reception il portiere ci chiese se fossimo sposati e prontamente rispondemmo: "Sì, sì, tutti e due!"

A Pechino invece vedemmo cose incredibili: cinesi giocare a Shangai, altri leggere dei gialli Mondadori, pechinesi che portavano al guinzaglio pechinesi, ombre cinesi, un nero di China, una donna china, altri cinesi mangiare dei mandarini, ed erano tanti tanti al punto che mi convinsi che si riproducevano con il copia e incolla. Ma visto che un involtino non fa primavera e can che abbaia non è cotto decidemmo di anticipare il nostro soggiorno negli Usa.

Paese a dir poco incredibile… In America vi è la più ampia possibilità di scelta, ma non vi è purtroppo nulla che valga la pena di scegliere. Solo in America la gente ordina un Big Mac, maxi patatine fritte, pollo fritto, gelato alla cioccolata e da bere una Diet Coke!!! In realtà questo paese è soltanto un errore di navigazione e sinceramente fu un uovo di Colombo scoprirlo! Visto che era un tenente fu davvero un gioco da ragazzi!
A proposito di Colombo mi sono sempre domandato perché è passato alla storia e non alla geografia! Comunque non mi è piaciuta affatto New York, soprattutto per l’inquinamento (un signore che si dava troppe arie è svenuto) e i ristoranti… Si mangia davvero male lì… è considerata una brava cuoca quella che aprendo una scatoletta non riesce a tagliarsi!
E’ l’unica nazione dove la pizza arriva prima dell’autoambulanza e l'unico stato dove puoi sposare il tuo amante gay, farti un tiro con la marijuana negli ospedali, essere una celebrità e sparare a tua moglie; il tutto senza avere nessun problema legale. Ovviamente finché non esci per strada e provi ad accenderti una sigaretta o rubi una merendina al supermercato.

Una sera rientrando in albergo un ragazzo ubriaco diede della spiaggia a Rosetta. Mi sono sempre chiesto se fosse la traduzione più giusta.

Certo fa pensare un Paese altamente alfabetizzato come l’America che fa pubblicità alle Camel con l’immagine di un Dromedario. Allora, mi chiedo, quando parla di Pace, cosa vuol dire? Gli americani oggi hanno veramente tutto in comune con gli inglesi, tranne naturalmente la lingua… Finora di intelligente hanno costruito solo le bombe… ed hanno dichiarato guerra all’Afghanistan. Forse perché era la prima nazione in ordine alfabetico? Ma non voglio essere totalmente disfattista verso questo nuovo mondo, in fin dei conti non tutto volge al peggio, ad esempio le rapine alle diligenze sono quasi scomparse!

Anche nelle altre parti del mondo le cose non vanno meglio, ad esempio in Italia si investe molto di più nella ricerca di farmaci contro le disfunzioni erettili che in quelli per l'Alzheimer… Immagino un futuro con tanti piselli durissimi, anche se non ci saremmo più ricordati dove metterli.


ROSETTA E LA SORELLA

Con Rosetta continuavo a fare l’amore regolarmente, spesse volte mi chiedeva se il nostro fosse un rapporto a rischio, ma io non rispondevo, era evidente che lo sarebbe stato se avessero acceso le luci del cinema! Anche a casa le nostre notti erano di fuoco, al punto che credevo davvero di essere un amante eccezionale, finché non scoprii che lei era affetta da asma. Una sera dopo l’amore, per pura curiosità le chiesi se avesse mai desiderato sapere cosa si provasse ad essere un uomo in quei momenti. Rosetta rispose serafica: “Io no, tesoro, e tu?”

E visto che gli italiani medi hanno solo due cose in testa e l’altra sono gli spaghetti, provammo ancora, le provammo tutte, cambiammo anche marche di preservativi, dopo Control provammo Alt Canc, ma il risultato fu sempre lo stesso. Poi lei si mise il diaframma, non ho mai capito come diavolo funzionasse, ma sapevo che andava tra l’utero e il dilettevole.

Non mi spiegavo perché essendo l’amore cieco nel rapporto sessuale fosse tanto importante la lingerie come invece mi spiegavo benissimo che essendo cieco si poteva benissimo fare con eguale piacere anche al buio. Lei alle volte mi provocava dicendomi che dopo una giornata di lavoro era davvero a pezzi, ma in realtà me lo diceva perché sperava che confondendo i verbi la montassi.

Durante i nostri rapporti, devo ammettere che più di una volta pensavo a sua sorella Matilde. La mia futura cognata aveva tre anni più di Rosetta, un fisico da modella e due occhioni blu grandi come piscine olimpioniche.
Beh Matilde portava minigonne e magliette attillate, e ad ogni occasione si chinava quando era davanti a me, mostrandomi maliziosamente le sue mutandine ed altro ancora. Un giorno per caso capitai a casa dei genitori. Rosetta rimase in giardino conversando del più e del meno con la madre. Io entrai un attimo in casa per un’urgenza.

Incontrai Matilde… lei non perse tempo e mi fece delle avances dicendomi che avrebbe voluto far l'amore con me almeno una volta prima che mi legassi definitivamente a sua sorella. Ero totalmente scioccato che non riuscii a spiccicar parola.
Lei disse: "Io sto andando al piano di sopra, nella mia camera da letto, se te la senti, vieni su con me."
Ero letteralmente congelato dallo stupore, mentre la vedevo salire lentamente le scale. Quando raggiunse il piano superiore, si voltò, si sfilò le mutandine e me le lanciò contro.

Rimasi là per un momento, poi presi la mia decisione: mi voltai e andai dritto verso la porta d'ingresso, l'aprii e uscii dalla casa andando dritto verso la mia macchina. Mentre aprivo lo sportello, il mio futuro suocero, che aveva assistito a tutta la scena, con le lacrime agli occhi, mi abbracciò e mi disse:
"Siamo felici che tu abbia superato la nostra piccola prova! Non potevamo sperare in un marito migliore per nostra figlia Rosetta. Benvenuto nella nostra famiglia!"
Lo abbracciai a mia volta e naturalmente mi guardai bene da dirgli che per mia abitudine e per qualsiasi evenienza conservavo sempre una confezione di preservativi in macchina.

Nonostante quell’abbraccio dentro di me sapevo benissimo che con Rosetta non sarebbe finita sull’altare.
Ogni volta che si usciva non sopportavo attenderla. Penso che più lungo di quei “Cinque minuti e sono pronta” c’è solo “Resti in linea per non perdere la priorità acquisita.”
La convivenza era dura e non faceva per me ed incredibilmente il lavoro era diventato una lunga pausa di relax tra le parole: “Cara vado in ufficio!” e le parole “Tesoro sono tornato!”
Iniziammo a discutere su cose futili, era il segnale! Un collega per rincuorarmi mi disse che c’erano solo due modi per discutere con una donna, ma nessuno dei due funziona!
Alla fine di comune accordo arrivammo alla conclusione che l’amore eterno dura al massimo tre mesi e quindi decidemmo di prenderci un attimo di pausa e, visto la vita come va, mi ritrovai di nuovo single.
Però dovevo accorgermi fin da bambino quando la nonna mi leggeva le favole: “Alla frase - …e vissero felici e contenti - mancava la parola insieme!”


TEMPI MODERNI

E a proposito di tempi moderni, Gilberto ripeteva: “Non vendere la pelle dell'orso, soprattutto se non è d'accordo con il prezzo!” La sera andavo a dormire relativamente presto, il problema era che alle 11 in punto, iniziavano sopra la mia testa dei rumori molto sospetti. Da quanto ne sapevo la casa sopra di me era abitata da un architetto quarantenne da poco divorziato.

Mi sorprendevo a pensare che il soffitto di un uomo era il pavimento di un altro uomo e soprattutto chi va a dormire con problemi di astinenza sessuale si risveglia puntualmente con la soluzione in mano.
Persuaso dalla mia sveglia personale, ovvero il gallo dei vicini che andava ripetendo meglio una gallina oggi che un uovo domani, mi dicevo spesso che il sesso è come il gioco delle carte: se non hai un buon compagno... è meglio avere una buona mano, ma il mio gallo non era per nulla d’accordo visto che lui non aveva le mani e per giunta le galline non avevano le tette!

Poi mi misi con Claudia una mia collega davvero bella! E grazie a lei mi accorsi di certi gesti inutili e quotidiani: una donna impiega tre ore al giorno per truccarsi e poi quando esce tutti le guardano il sedere. La prima sera mi disse: “Credo nell'amore sopra ogni cosa: (per esempio sopra il letto, divano, tavolo, sedia, scale)”. L’unico suo problema era la tendenza ad ingrassare … e non solo. Lo capii quando mi disse: “Ma chi l'ha detto che il nero sfina? E' una settimana che vesto di nero e non ho perso un grammo!”
Sconfitto ne parlai con Gilberto. Lui rimase qualche secondo in silenzio poi mi disse: “Il cervello è un organo eccezionale lavora 24 ore al giorno da quando nasci a quando ti innamori…” Io replicai che non ero assolutamente innamorato ma avevo intenzione di mettere in ordine la mia vita. E lui di rimando: “Un diamante è per sempre ma anche un mutuo non scherza.”

Dio com’era diventato realista Gilberto. Non perse l’occasione per applicare la sua filosofia agli oggetti. La vita è un vero caos e nulla ha più senso. Guarda ad esempio attentamente una pizza: Il contenitore è quadrato, la pizza è tonda e gli spicchi sono triangolari!

Poi viste le mie esitazioni cercò di consolarmi: “Lascia perdere se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno, quello che conta è la bottiglia.”


OGGI

Il tempo passa, inesorabilmente passa. Le segretarie non scrivono più sotto dittatura come ai tempi del fascismo ed il vero motivo per il quale non ho fatto figli è stata la paura fottuta di arrivare tardi al saggio di fine anno.
Mi consolo pensando che se la fine del mondo è oggi, in Australia è già domani.

Gilberto mi ripete ogni volta: “Sai di essere vecchio quando le candeline costano più della torta.” E poi con fare compiaciuto aggiungeva con un aforisma di Oscar, ormai diventato a tutti effetti il suo vate: “L'unica differenza fra un santo e un peccatore è che il santo ha un passato e il peccatore ha un futuro.”

Del resto chiosava: “Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.” Ma nonostante tutto ciò continuo a guardarmi allo specchio e paradossalmente ti accorgi che non sono le rughe che ti fanno percepire quanto il tempo passi velocemente, ma le tue abitudini e le mode che rincorri per non sentirti vecchio e fuori dal tempo stesso.

Ti rendi conto di vivere nel 2015 quando:
1. Per sbaglio inserisci la password nel microonde.
2. Sono anni che non giochi a solitario con carte vere.
3. Sul tuo cellulare hai una lista di 50 numeri di telefono per contattare i tuoi 5 familiari.
4. Mandi e-mail alla persona che lavora al tavolo accanto al tuo.
5. Il motivo per cui non ti tieni in contatto con alcuni amici e familiari è che non hanno indirizzi e-mail oppure non sono su Facebook.
6. Rimani in macchina sotto casa e invece di citofonare, col cellulare chiami a casa per vedere se c'è qualcuno che ti aiuta a portare dentro la spesa.
7. Ogni spot che guardi in tv ha un sito web scritto in un angolo dello schermo.
8. Uscire di casa senza cellulare (cosa che hai tranquillamente fatto per i primi 20, 30 o 60 anni della tua vita) ora ti crea talmente il panico da farti tornare indietro per prenderlo.
10. Ti alzi al mattino e ti metti al computer ancora prima di prendere il caffè.
11. Cominci ad arrovellarti il cervello alla ricerca di modi alternativi per sorridere.
12. Mentre leggi tutto questo ridi e fai "sì sì" con la testa, mentre le finestre di msn suonano, come la tua musica, la televisione, il cellulare, il clacson delle auto in coda e l'allarme di una casa.
13. Sei troppo occupato per accorgerti che su questa lista manca il punto 9...
14. ... ma sei tornato indietro per vedere se davvero manca il punto 9.
15. E adesso stai ridendo da solo come uno scemo !!!

Ebbene mi sono arreso all’evidenza e non credo esista un altro epilogo per questa mia prima biografia non ufficiale.
Non so perché in questo caso mi vengono in mente le parole di George Best: “Ho speso molti soldi per alcool, belle donne e macchine veloci. Il resto l'ho sperperato.” Ovviamente tento di emularlo, ma visto che scarseggiano le donne non mi rimangono che macchine ed alcool, anche se il buon Gilberto non fa che ammonirmi ogni volta: “Non bere mentre guidi. Potresti avere un sobbalzo e rovesciare la tua birra.” Del resto le vie del Signore sono infinite. E' la segnaletica che lascia a desiderare”


SMARTPHONE E CELLULARE

Secondo uno studio tre oggetti sono considerati essenziali nella vita moderna: le chiavi, i soldi e lo smartphone.

Oddio lo smartphone! Pensate quanto possa essere stato complicato spiegarlo a mia nonna! Cos’è? Non penso che abbiamo capito tranne il fatto che: è quella cosa che ti avvicina alle persone lontane e ti allontana dalle persone vicine.

Lessi sul giornale tempo fa che un ragazzo, avendo lasciato lo smartphone a casa per un giorno intero, è stato catapultato in un mondo parallelo chiamato realtà. Del resto il corpo umano è in grado di sopravvivere 3 giorni senz’acqua, 6 senza cibo e solo 5 ore senza il telefonino.

Il mio quartiere quando ero bambino era tutta campagna, poi arrivò Facebook e altri mille social, il problema ora è che ho più network che tempo per scriverci. Meno male che su twitter non si possono superare i 140 caratteri, sì sì mi rendo conto che per la maggior parte delle persone non sono pochi.

La mia anima poetica mi fa pensare che è bello svegliarsi la mattina, allungare la mano e sentire di avere accanto la cosa più preziosa che hai. Ossia lo smartphone!
Le cose sono peggiorate quando invece che col lume della ragione, abbiamo cominciato a farci strada col display del telefono. Del resto un mio amico ha cambiato la moglie con un Ipad perché aveva bisogno di qualcosa di più sensibile al tatto
E purtroppo ora mi rendo conto che l’unica emozione che prova una persona è quando sta per caderle lo smartphone. Anche se devo dare atto che è stato il più grande avanzamento verso l’uguaglianza tra uomini e donne. Adesso anche gli uomini fanno la pipì seduti.

Un altro vantaggio è che al semaforo quando scatta il verde nessuno più suona. E poi non capisco perché ci si debba scagliare così tanto contro: sarebbe stata davvero dura passare le nostre giornate in una cabina telefonica a twittare o a scrivere su Facebook.

Certo ora come prima odio le domande stupide tipo:
“Sei al telefono?”
“No, lo tengo vicino all’orecchio per sentire il mare!”

Oppure:
“Ciao, dove sei?”
“Al supermercato.”
“A fare la spesa?”
“No, raddrizzo le ruote ai carrelli!”

L’unico dubbio è sapere secondo il galateo dove debba andare lo smartphone: alla destra o alla sinistra del piatto?

A proposito di tavola tempo fa lessi su un cartello al ristorante: “il Wi-fi non funziona. Parlatevi! E sempre a proposito di tavola sai che la persona che hai invitato è quella giusta quando durante la cena non ha bisogno di controllare lo smartphone. E se i rapporti umani durassero più di un carica batterie avremmo già fatto la nostra rivoluzione.
Comunque se continuiamo così presto le vecchine aiuteranno le adolescenti che chattano ad attraversare la strada


EPILOGO

Ed ora non posso che tornare ai miei vecchi e fedeli film porno. Del resto “Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti potuto essere.” Del resto per noi uomini i film a luci rosse sono bellissime storie d’amore dove tutte le parti terribilmente noiose sono state già tagliate.

Così ho fatto ed a forza di rivedere le scene a rallentatore mi sono innamorato di Jessica Qualcosa, una pornostar protagonista di film altamente erotici. Il suo volto rotondo simile ad una luna piena spaccata in due mi è molto familiare.
Vedo il suo fare perverso ed anche per l’altro o alle volte per tutte e due contemporaneamente perché tra nobili ci si capisce, anche se poi quel tipo di attività mobilita più l’uomo che la donna intenta a raccogliere funghi da far seccare e farci il sugo quando viene Natale…

…E siamo ritornati al punto di partenza quando va la ronda del piacere, ai famosi esami con l’ode, alle misure più o meno sproporzionate, che non è la terza, forse la quarta, oppure la quinta con tanto di licenza di maturità scientifica o per dirla come il latte e rimanere in argomento, intero, anche se poi quello parzialmente scremato dentro un tetra-pack di carne e muscoli, agitato per l’uso, conclude la bella serata. E lì inevitabilmente s’ode con le acche mute (maledetta tastiera) il canto dei galli e la pioggia regina che nel sogno continua a battere…



FINE


   

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Il racconto è frutto di fantasia.
Ogni riferimento a persone e fatti
realmente accaduti è puramente casuale.


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