HOME   CERCA NEL SITO   CONTATTI   COOKIE POLICY
 
 
MUSICA PASSIONE
 


Je t'aime... moi non plus
La canzone scandalo
L’autore del celebre duetto d’amore è Serge Gainsbourg, l’interprete femminile è Jane Birkin. Il 45 giri fu pubblicato nel 1969, in Italia uscì con etichetta Fontana.


.

 
Adamo mi parli della canzone Je t'aime... moi non plus?
Il 19 ottobre del 1967 Brigitte Bardot e Serge si erano incontrati per la prima volta in uno studio di registrazione parigino. Tra B.B., estroversa e seducente, e Serge, ombroso e introverso, fu subito intesa. Andarono a cenare in un ristorante di Montmartre: ballarono, bevvero, risero. Insomma ebbe inizio una relazione segreta: lei era sposata con il miliardario, Gunter Sachs.

Interessante questa storia…
«Ho amato Serge alla follia», ha ammesso la Bardot pochi anni fa. Comunque durante la loro relazione segreta durata all’incirca tre mesi lei chiese espressamente a lui di scrivere "la più bella canzone d'amore". E così si arrivò alla canzone dello scandalo.

Quindi la scrisse veramente…
In realtà non compose un nuovo brano musicale, ma si limitò a riarrangiare una precedente composizione ideata per la colonna sonora del film Les coueurs verts, scrivendo solo il testo apposito. Brigitte e Serge la registrarono allo studio Barclay, Avenue Hoche, a Parigi. Le cronache del tempo suggeriscono che quei gemiti e sussurri registrati erano frutto di un vero amplesso consumato in sala.

Brigitte Bardot era allora all'apice della fama e simbolo del desiderio per eccellenza.
Beh sì ed infatti dopo averlo registrato ci ripensò e implorò Gainsbourg di non pubblicare la canzone forse perché temeva lo scandalo e soprattutto l’ira del marito. Sta di fatto che il nastro rimase ad ammuffire finché una ventina d'anni più tardi, nel 1986 verrà pubblicato come "7" dall'etichetta Philips.

Com’era quella versione?
La Bardot nella sua interpretazione è un tantino algida: non traspare dalla canzone un vero trasporto sensuale e il tutto alla fin fine ha lo stesso sapore di un esercizio ginnico.

Torniamo alla “Je t'aime” della Birkin…
Dopo il rifiuto della Bardot, tra le altre cose si erano già lasciati, Gainsbourg ricercò disperatamente una partner con cui registrare la canzone, arrivando a proporla a varie cantanti, tra cui Marianne Faithfull, Valérie Lagrange, Mireille Darc ecc…

Come finì a Jane Birkin..
L’aveva conosciuta nel film Slogan. L’attrice inglese era reduce dal successo di Blow-Up di Michelangelo Antonioni, anche grazie alla scena in cui era apparsa a seno nudo. Nasce tra loro una forte simpatia che li porterà in poco tempo ad avere una vera e propria relazione decidendo insieme di andare ad abitare all'Hotel di rue des Beaux Arts, dove il 30 novembre 1900 era deceduto Oscar Wilde.

Immagino a quel punto che Gainsbourg propose alla sua nuova compagna di registrare la canzone…
Veramente fu Mirelle Darc a consigliare il buon Serge dopo aver sentito cantare la Birkin. Risulterà sicuramente una interpretazione molto più efficace rispetto a quella della Bardot. Ancora oggi, dopo diversi decenni, il brano cantato dalla Birkin mantiene un impatto notevole e probabilmente mai superato nella sua narrazione dell'"amour physique".

Quindi vanno in sala di incisione…
Era il dicembre del 1968 esattamente 58 settimane dopo la registrazione con B. B., Serge si presentò di nuovo allo studio Barclay, accompagnato questa volta dalla Birkin. E con lo spartito di Je t’aime... moi non plus. Lei cantò un’ottava sopra Brigitte ma questa volta non ci fu amplesso! La canzone fu pubblicata l'anno successivo. Ovviamente provocò un enorme scandalo facendo di conseguenza vendere al disco più di cinque milioni di copie e rendendo la coppia assai celebre.

Serge Gainsbourg e Jane Birkin…
Lui era un geniale ed eclettico protagonista dello spettacolo francese, brutto ma affascinante. Lei era una presenza fissa del jet-set dell’epoca, icona della moda con il seno al vento quando ancora era tabù, bella e sensuale. Insomma la coppia dello scandalo per eccellenza, i meravigliosi e spregiudicatissimi interpreti di Je t’aime… moi non plus, ovvero un successo senza precedenti.

Parlami dello scandalo.
La canzone è una delle prime in assoluto a trattare il tema dell'erotismo in modo così esplicito, con i suoi sospiri e le sue parole, che descrivono l'atto sessuale tra un uomo e una donna, e, con passaggi come «vado e vengo tra le tue reni» (Je vais et je viens entre tes reins), lascia poco all'immaginazione. Nonostante l'erotismo esplicito il brano non poteva essere considerato pornografico: il carattere del brano era infatti malinconico e romantico, tipico esempio culturale della rivoluzione sessuale.

Dalla Francia il singolo suscitò altrettanto successo in tutta Europa.
In Italia fu pubblicato su 45 giri nel luglio del 1969. La canzone divenne ben presto oggetto di scandalo. Ovviamente fu censurata in radio. Pensa che il 15 agosto la Rai arrivò perfino a vietare a Lelio Luttazzi, conduttore della trasmissione radiofonica Hit Parade, di nominare il titolo e la posizione nella classifica delle vendite quindi alterando di fatto la classifica!

Gli italiani come fecero a conoscere la canzone?
I pochi fortunati l’ascoltavano attraverso le radio straniere di Radio Monte Carlo e Radio Capodistria, entrambe ricevibili in Italia ed acquistavano il disco al mercato clandestino ovviamente privo di copertina ed un prezzo che lievitò dalle 750 lire iniziali a 3000 lire e più.

Una vera e propria censura!
Addirittura la Santa Sede intervenne scomunicando il responsabile della distribuzione in Italia… Nell’occasione Gainsbourg ebbe a dire che il Papa era stato il suo miglior promotore commerciale. Il 28 agosto La Procura della Repubblica di Milano ordinò il sequestro e la distruzione del disco su tutto il territorio nazionale per "oscenità". In base al codice Penale n. 528 sulle pubblicazioni e gli spettacoli osceni vennero sequestrate tutte le copie presenti sul territorio nazionale. Nel magazzino del distributore nazionale, la Phonogram di Milano, vennero trovate e sequestrate 569 copie.

Nel mondo?
Fu bandita dalle radio di Spagna, Svezia, Brasile, Regno Unito, Polonia, Portogallo e – prima delle ore 23 – anche in Francia. In Inghilterra il governo proibì la diffusione alla BBC e ne vietò categoricamente la vendita.

Censura senza limiti!
Non ci furono più dubbi: con Je t’aime... moi non plus il coito, non più metaforizzato, faceva il suo trionfale esordio discografico, spiazzando la cultura degli struggimenti da cuore infranto e il senso cattolico del peccato. Entrava finalmente in scena a reclamare la sua parte di piacere, lei, la donna. Scandalo, ma anche oltraggio al pudore, attentato alla morale. In poche parole una rivoluzione a tutti gli effetti!

Parlami del titolo…
La traduzione esatta del titolo è Io ti amo... (voce femminile) - io nemmeno (voce maschile) e crea un complesso gioco di parole: la seconda frase presuppone infatti la falsità della prima, dato che l'uomo mostra di credere all'esatto contrario di ciò che sente dire. Si tratta di un gioco contraddittorio di parole spiazzante e provocatorio. Infatti ci si aspetterebbe un "anche io" ed invece c'è un "nemmeno io", molto probabilmente Gainsbourg voleva lanciare il dubbio che l'amore è anche inganno, e voleva rifuggire dalle banalità della canzone d'amore.

Raccontata così è stata davvero una rivoluzione…
Ci sono brani che hanno fatto la storia di un’epoca, e Je t’aime, moi non plus è sicuramente tra questi. Eppure, da un punto di vista strettamente musicale è un brano insignificante. Il testo, minimo, ripetitivo e inutile; il cantato, banale e insipido.

Quale, allora, la ragione di tanto successo?
Semplice: lo scandalo dei sussurri e sospiri di Jane Birkin durante il brano, a suggerire un amplesso che milioni di persone nel mondo all’epoca hanno sicuramente invidiato.


In seguito allo scandalo e all'enorme successo ottenuto Je t'aime... moi non plus ha dato vita a un ampio fenomeno di reinterpretazione e di emulazione durante il decennio successivo. Tra le cover italiane più celebri vi figura quella di Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer del 1968 intitolata Ti amo... ed io di più, con testo in italiano tradotto da Daiano che ne rese molto meno esplicito il contenuto (ad esempio un passaggio come «Je vais et je viens entre tes reins» viene tradotto con «vado e vengo dentro gli occhi tuoi»). Tra le innumerevoli cover internazionali (tutte inferiori all'originale) da segnalare quella (in inglese) in chiave lesbo della cantautrice Cat Power in coppia con la modella Karen Elson, moglie dal 2005 di Jack White dei White Stripes.

Nel 1976 Serge Gainsbourg dirige il film Je t'aime moi non plus, ispirato alla canzone omonima da lui composta. Interpretato da Jane Birkin e Joe Dallesandro, il film racconta della relazione tra il camionista gay Krassky e la ragazza Johnny, chiamata così a causa del suo aspetto androgino.






ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI
.https://it.wikipedia.org/wiki/Je_t'aime..._moi_non_plus
Monica Maggi da Non solo Eros
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=36586&lang=it
http://www.musicaememoria.com/je_taime_moi_non_plus.htm
http://www.lastampa.it/2015/07/19/spettacoli/due-donne-e-uno-scandalo-dentro-una-sola-canzone-UuHi0c0vTlCWAMNx4dyaGJ/pagina.html
http://fascinointellettuali.larionews.com/je-taime-moi-non-plus/
http://www.gastrolabio.it/je-t-aime-moi-non-plus/








 
Tutte le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi autori. Qualora l'autore ritenesse improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione verrà ritirata immediatamente. (All images and materials are copyright protected  and are the property of their respective authors.and are the property of their respective authors. If the author deems improper use, they will be deleted from our site upon notification.) Scrivi a liberaeva@libero.it

 COOKIE POLICY



TORNA SU (TOP)


LiberaEva Magazine Tutti i diritti Riservati
  Contatti