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GIALLO PASSIONE
AMARSI? CHE CASINO!
TAVERNA FLAVIA
La Dolce Vita
Adamo ho sempre sentito tanto parlare
della Taverna Flavia, ma non ci sono mai
stato.
Beh ne rimarresti affascinato, anche solo
varcare la soglia dà una certa emozione.
..Perché?
Dietro questo nome si nasconde ben più di un
ottimo ristorante; con più di mezzo secolo di storia la taverna
Flavia è stata senz’ombra di dubbio il fulcro di quella Dolce
Vita tanto “amata” e raccontata dal maestro Fellini.
Amori, passioni, tradimenti si sono avvicendati tra le
mura di questa taverna romana…
Sicuramente è uno
spaccato di vita vissuta tra sogno e realtà, tra divi di
Hollywood e persone comuni nella città eterna in uno dei periodi
più belli della nostra storia.
A rendere speciale
questo posto è stato il suo ideatore Mimmo Cavicchia…
Purtroppo ci ha lasciato proprio in questi giorni. Dal
suo locale sono passati attori, principi, nobili decaduti,
prostitute, stellette in cerca di gloria e morti di fame in
cerca di fama, ma la sua passione e la sua determinazione ha
portato la taverna Flavia ad essere uno dei locali più
importanti ed in vista di Roma già dagli ’60.
Chi era Mimmo Cavicchia…
Un personaggio unico,
affabile e simpatico, dalla memoria ferrea e dall’ospitalità
proverbiale. Conosceva tutti nel cinema e tutti conoscevano lui.
Sui tavoli del suo gioiello a due passi da Via Veneto infatti,
sono passati tutti gli attori del cinema italiano e non solo,
anche quelli stranieri.
Figlio d’arte…
Figlio del ristoratore abruzzese Bernardino, Mimmo da
giovane agli studi in giurisprudenza comunque conclusi
brillantemente, preferiva la mondanità, quella celebrata dalle
pagine del settimanale. L’esordio fu nientemeno con la Regina
Elisabetta. Per farsi notare si piazzò dietro di lei a un derby
all’ippodromo delle Capanelle, e da quel momento il suo volto
cominciò a comparire un po’ ovunque.
Si parla di
una sua amicizia particolare con Liz Taylor…
L’aveva
conquistata mandandole un prosciutto intero al Grand Hotel e
poi, cesti di frutta a ripetizione. Comunque restò un amore
platonico e indimenticabile al punto che Mimmo decise di
dedicarle addirittura un'intera sala del suo ristorante che ha
allestito con tutte le foto della diva alla Taverna Flavia, le
pagine dei giornali che li ritraevano insieme e addirittura una
teca in cui sono conservati i sandali di Liz, che lasciò dopo
una serata in cui aveva ballato a piedi scalzi il cha cha cha
nel locale mentre i fotografi impazzivano coi loro scatti e
Vincent Minnelli e Kirk Douglas battevano il tempo della danza
con le mani.
Ci fu un episodio particolare vero?
Racconta Mimmo Cavicchia: “Ero all’Olimpico a vedere il
Derby dall’altoparlante venne scandito il mio nome. Telefonai al
ristorante e mio padre mi disse che la Taylor mi cercava, era
nella sua villa sull’Appia Pignatelli, era disperata, l’aveva
lasciata il suo amante. Mi precipitai da lei con una mozzarella
per cercare di tirarla su. Pioveva, ma lei mi portò a bordo
piscina e mi sussurrò: Mimmo, kiss me”. Io esterrefatto risposi,
perché? E così persi l’attimo per baciarla. Da quel giorno
divenni Mr. Why?”.
Da quel giorno la regina del
cinema dagli occhi viola scelse la taverna Flavia come suo luogo
preferito…
Qui si consumò la tormentata love story
che polarizzò i media internazionali, fra lei e Richard Burton,
a Roma per girare insieme il film “Cleopatra”. In quelle sale i
due divi hollywoodiani iniziarono la loro relazione che ha fatto
epoca, tra matrimoni, divorzi, liti e riavvicinamenti.
E poi tanta gente famosa…
Appunto da Liz
Taylor a Stallone, passando per Audrey Hepburn e Hugh Grant,
Frank Sinatra, Tony Curtis, Grace Kelly. Quentin Tarantino ne
era pazzo e ogni volta che è venuto nella Capitale non ha mai
saltato l'appuntamento con questo ristorante dal sapore vintage
dove si respira Roma. Lui, Mimmo, seguiva personalmente ogni
cliente, raccontava i suoi aneddoti, scherzava e non si faceva
mai scappare un bacio per il gentil sesso.
Com’è
il locale?
E’ composto da ambienti separati da archi
in stile romanico, le pareti fitte di cornici dalle dimensioni
più disparate che ritraggono big immortalati mentre consumavano
fettuccine al sugo, mozzarelle di bufala imbarazzanti e sontuose
spigole al forno. Una storia fatta di persone famose e non ed è
impossibile non soffermarsi e rimanerne affascinati. E’ inutile
che mi soffermi sul servizio impeccabile e cucina che spazia dai
tradizionali piatti tipici romani a quelli gourmet il tutto
immerso in un atmosfera unica, magica.
I piatti
migliori?
Nei sapori della cucina prevale il mare,
suggestivo ad esempio tra i primi è il risotto gamberi e zucca,
ma tra le specialità non mancano fiori di zucca, mozzarelle,
abbacchio arrosto con patate, penne cacio e pepe, Carbonara,
bucatini alla amatriciana e molto altro…
Un punto
di incontro delle notti romane…
Qui si consumavano
finte scenate e veri affari. Qui ogni sera c’era l’assedio dei
paparazzi in cerca di Vip da immortalare e storie da narrare.
Qui, alla Taverna ci andava anche la gente della moda, come la
celebrata modella Veruschka a cui Mimmo dedicò uno dei suoi
piatti più famosi, l’insalata Veruschka. Qui appunto qui e ti
assicuro che chiunque abbia avuto la fortuna di cenare tra
quelle pareti ci ha lasciato un pezzo di vanità e di cuore.. ..
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
hhttp://www.dagospia.com/rubrica-29/
http://www.globalist.it/culture/
http://www.scenariomusica.com/
http://www.secondome.me/
FOTO GOOGLE IMAGE
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