Madame lei proviene da una
famiglia benestante…
Oh sì i miei erano molto
facoltosi. Sono figlia del presidente della Pioneer Fruit
Company. Studiai a San Francisco, Londra e Parigi.
Il
suo vero nome?
Aileen Bisbee, ma iniziai a lavorare
con il nome di Aileen Savage.
Le biografie dicono
che iniziò a recitare tardi…
Vero, iniziai a
recitare dopo il mio matrimonio con Charles McKenzie Pringle.
Chi era Sir Charles McKenzie Pringle?
Era il Governatore della Giamaica britannica. Abitammo in
Giamaica e a New York.
Dapprima recitò a teatro…
A Londra a fianco di George Arliss recitai per due anni in The
Green Goddess, uno dei cavalli di battaglia dell'attore che
portò ben due volte sullo schermo il personaggio del rajah,
gentiluomo raffinato e folle. Poi l’anno dopo recitai in Stolen
Moments, il protagonista maschile era un ancora sconosciuto
Rodolfo Valentino.
Il primo film a venticinque
anni?
Al cinema mi offrivano parti modeste finché
nel 1924 ebbi la mia occasione. Venni scelta dalla mia amica
Elinor Glyn, famosa scrittrice dell'epoca, che mi volle come
protagonista in un film tratto da uno dei suoi romanzi: Three
Weeks. Lo girai a fianco del fascinoso Conrad Nagel, era una
storia molto intrigante, una sorta di "L'amante di Lady
Chatterley" che piacque molto al pubblico. Finalmente ottenni
quel successo popolare che sognavo da anni.
Nel
novembre 1924 rimase coinvolta nello scandalo dello yacht
Oneida…
Quello scandalo travolse mezza Hollywood…
Ebbene sì c’ero anch’io sullo yacht del potentissimo editore
miliardario William Randolph Hearst. Ci imbarcammo da San Pedro,
in California, per festeggiare il compleanno del produttore
Thomas Ince.
Una tragedia dai risvolti oscuri...
Thomas H. Ince venne colpito da una colpo di
pistola e fu portato in gran fretta a terra dallo yacht, morì
dopo qualche giorno. Era rimasto ferito a bordo della barca
probabilmente colpito per sbaglio ma non si è mai saputo chi fu
a sparare. Io ricordo solo un enorme trambusto con protagonisti
Hearst, Chaplin e Marion Davies, l’amante di Hearst. Tra gli
ospiti sullo yacht, oltre a me c’erano la giornalista Louella
Parsons, Elinor Glyn e alcune attrici famose tra le quali Seena
Owen, Jacqueline Logan e Julanne Johnston.
Il
problema è che fu data una versione non veritiera alla polizia…
Ince morì nella sua residenza di "Dias Dorados". Il suo medico
accertò la morte e forse imboccato da qualcuno scrisse sul
certificato che il decesso era avvenuto per attacco cardiaco.
Purtroppo il giorno dopo il Los Angeles Times riportò a
caratteri cubitali l’uccisione di Ince sullo yacht di Hearst,
versione che, magicamente, sparì nell'edizione della sera.
Inoltre tenga conto che il corpo di Ince venne cremato il giorno
stesso e Nell, la vedova, partì improvvisamente per un viaggio
in Europa.
I pettegolezzi sulla morte di Ince
continuarono per anni, senza che si sia mai riusciti ad arrivare
a una versione dei fatti accettata da tutti.
Beh io
le ho raccontato quello che ho visto quella sera, poi leggendo i
giornali e confrontandomi con altri presente mi sono fatta una
opinione diversa.
Ossia?
Mi sono
ricordata alcuni dettagli e oggi credo che sia stato lo stesso
Hearst a sparare colpendo per errore alla testa il povero Ince.
In effetti Hearst sospettava che Marion Davies e Chaplin fossero
amanti e, per controllarli, li aveva voluti ambedue insieme a
bordo. Sorpresi in un atteggiamento compromettente, Hearst li
avrebbe minacciati con la sua pistola. Alle grida di Marion
Davies, sarebbe accorso Ince che si sarebbe preso per sbaglio la
pallottola destinata a Chaplin.
La versione più
accreditata però sostiene che Ince, sofferente di ulcera, mentre
si aggirava per la barca, si fosse trovato vicino a Marion
Davies quando era arrivato Hearst che, scambiandolo per Chaplin,
gli aveva sparato.
Beh io non conosco i dettagli, ma
non vedo molta differenza da quello che le ho raccontato. La
motivazione è sicuramente da ricercare nella gelosia di Hearst
e, come vede, siamo tutti concordi nel dire che il colpo partì
per sbaglio.
Lei intanto era diventata una delle
più note dive di Hollywood…
Lo scandalo mi sfiorò
minimamente, del resto pur essendo in quella barca non ero stata
una testimone oculare. La mia carriera proseguì a gonfie vele.
In quel periodo recitai da protagonista in diversi film accanto
ai maggiori divi del cinema muto: John Gilbert, William Haines,
Ronald Colman, Adolphe Menjou, Nils Asther.
Anche
per lei l’avvento del sonoro fu problematico…
Interpretai piccoli ruoli talvolta non ero neppure accreditata.
Ad Hollywood veniva definita sprezzante ed
altezzosa, ma anche il tesoro degli intellettuali…
I
miei amici erano figure letterarie ed artisti di grande cultura
come lo scrittore e fotografo Carl Van Vechten, gli scrittori
Joseph Hergesheimer e Rupert Hughes, oppure come il giornalista
HL Mencken a cui fui legata da una profonda e duratura amicizia.
Dicono anche sentimentale…
La nostra
affettuosa relazione terminò quando Henry Louis sposò Sara
Haardt una professoressa in inglese di diciotto anni più giovane
di lui. Ero rimasta davvero sorpresa e delusa dal quel
matrimonio in quanto Henry Louis aveva sempre definito il
matrimonio come "la fine della speranza" teorizzando
l’incompatibilità tra i due sessi.
Nel 1944 si
sposò nuovamente…
Mi legai al romanziere James M.
Cain, autore di "Il postino suona sempre due volte", ma il
matrimonio durò soltanto due anni e alla fine divorziammo.
Aileen Pringle si ritirò dalle scene, dopo aver
girato dal 1920 al 1944 un'ottantina di film. Visse a New York,
da benestante. Morì nel 1989, all'età di 94 anni. Per il suo
contributo all'industria del cinema, Aileen Pringle ha una
stella sull'Hollywood Walk of Fame al 6723 Hollywood Blvd. di
Los Angeles.