HOME       CERCA NEL SITO       CONTATTI      COOKIE POLICY


INTERVISTE IMPOSSIBILI

1

Anna Nicole Smith
La celebre coniglietta

Mexia, Texas, USA 28 novembre 1967 - Hollywood, 8 febbraio 2007

Una vita esagerata come le sue forme, una morte a sorpresa come tutta la sua vita.
Se n'è andata a 39 anni, in una stanza d'albergo, Anna Nicole Smith, "coniglietta"
fra le più celebri della storia di Playboy.

Modella e regina della lap-dance, bella e bionda, accattivante come
Marilyn Monroe e soprattutto sposa scandalosa e vedova ricchissima
del petroliere miliardario J. Howard Marshall, 63 anni più anziano di lei.


 

Madame le sue origini?
Sono nata a Mexia, un paesino del Texas a 127 km da Dallas. Mio padre abbandonò la famiglia quando ero ancora in fasce e fui cresciuta da mia madre e da mia zia materna.

Il suo nome vero?
Vickie Lynn Hogan. A quindici anni lasciai la scuola e lavorai in un ristorante come cameriera. Lì conobbi Billy Smith, un cuoco sedicenne. Presi una sbandata per lui tanto che non appena diciottenne lo sposai. Era il 1985 e l’anno successivo nacque nostro figlio Daniel.

Quanto durò quel matrimonio?
Naufragò in meno di due anni e ci separammo. Con tutta probabilità non avevamo ancora raggiunto una sufficiente maturità per affrontare quel tipo di responsabilità. Vissi di fatto e per molto tempo in una condizione di ragazza madre.

Tempi duri?
Durissimi direi, per mantenere una infanzia decente a mio figlio decisi di lavorare come spogliarellista. Sin da adolescente, grazie alle mie forme prosperose, desideravo somigliare a Marilyn Monroe per cui non fu difficile esibirmi anche in locali di dubbia fama.

Più che mai determinata…
Diventai nota nell'ambiente della lap-dance e mi trasferii a Houston, qui mi sottoposi ad un intervento di chirurgia plastica per aumentare le dimensioni del seno.

Entrò così nel mondo patinato delle modelle…
La mia carriera ebbe una svolta nel marzo del 1992, quando posai per la prima volta per Playboy. Ero ancora una emerita sconosciuta, ma quelle foto furono molto apprezzate tanto che la rivista mi fece firmare un contratto milionario.

Alcune cronache riferiscono che la rivista era a corto di modelle e soprattutto doveva rimpiazzare il vuoto creatosi a causa del rifiuto della top model Claudia Schiffer…. E’ vero?
Assolutamente no! Dopo la pubblicazione delle prime foto ebbi un successo immediato. Nella primavera dello stesso anno posai per la prima volta senza veli e nel 1993 venni nominata "Playmate dell'anno". Oltre a Playboy apparvi sulla copertina della rivista tedesca Marie Claire, fotografata da Peter Lindbergh, e in editoriali per Vanity Fair, Harper 's Bazaar, Vogue Italia, The Face, ecc.

Nel 1994 sposò l’anziano e ricchissimo imprenditore James Howard Marshall…
L’avevo conosciuto anni prima mentre mi esibivo allo strip club "Gigi's" di Houston. Lui già al tempo mi faceva una corte spietata chiedendomi di sposarlo.

Tutto bene tranne la differenza di età: lei 27 lui 89! Secondo alcune riviste di gossip lei non ebbe mai un particolare interesse per Marshall…
Diciamo che era una relazione sui generis vista l'età, tra l’altro non convivemmo mai. Comunque amavo James. Naturalmente finimmo sui tutti i giornali e non solo di gossip, anche per le dichiarazioni del figlio di James, il quale, dal giorno delle nozze, non rivolse più la parola né al padre né tanto meno alla sottoscritta.

Era davvero amore?
Nessuno mi ha mai rispettata, nessuno ha fatto qualcosa per me, nessuno mi ha mai amata e così, quando è arrivato James Howard, è stata una benedizione. L'unica persona, nella mia vita, che non abbia fatto caso a quello che si diceva sul mio conto. Mi ha amata davvero, e io l'ho amato per questo.

J. Howard Marshall il 4 agosto del 1995, quattordici mesi dopo le nozze morì lasciando a lei tutti i suoi averi, vale a dire un patrimonio di 1 miliardo e 600 milioni!
Da quel giorno iniziò una controversia legale infinita per l’eredità. Gli avvocati del figlio James tendevano a dimostrare che il mio fosse stato solo un matrimonio di interesse senza amore.

Vari tribunali emisero sentenze contrastanti…
Nel settembre del 2000 un giudice fallimentare texano riconobbe come legale il contratto prematrimoniale firmato da me e mio marito per cui mi riconobbe metà del patrimonio all’incirca 800 milioni di dollari.
Il figlio però ricorse in appello e nel giugno del 2001 vinse la causa: un giudice di Houston mi condannò a rinunciare all'eredità e a pagare le ingenti spese processuali. Un nuovo ribaltone giudiziario, avvenne nel marzo del 2002, in quel caso mi furono riconosciuti 88 milioni di dollari.

Tuttavia la causa non si chiuse…
Assolutamente no! Una sentenza della Corte d'appello, stabilì nel dicembre del 2004 che non dovessi essere inclusa nella lista degli eredi di Marshall. Ovviamente feci ricorso… E così via…

Morale?
Non riuscii mai a entrare in possesso di tutto il patrimonio di mio marito o quanto meno la parte che mi spettava. Mi dovetti accontentare delle briciole… seppur molto, ma molto consistenti.

La carriera artistica ne risentì?
Altro che… la mia carriera d'attrice cinematografica non decollò mai del tutto e l'eccessiva esposizione mediatica risultò comunque deleteria per la mia carriera offuscando la mia immagine di sex symbol e femme fatale e trasformandomi in una agguerrita moglie determinata a salvaguardare i propri diritti.

Stava anche ingrassando… strano per una modella
Mi sfogavo con il cibo. Praticamente la mia dieta consisteva essenzialmente in pollo fritto finché non decisi di dimagrire. Divenni testimonial dell'azienda di dimagrimento TrimSpa, la quale mi aiutò a perdere 31 kg nel giro di un anno.

Alcuni suoi interventi televisivi suscitarono scandalo…
Durante la mia esibizione dal vivo, agli MTV Australia Video Music Awards di Sydney, per non essere da meno alla cantante Janet Jackson, che durante la pausa del Super Bowl, rimase per alcuni secondi a seno nudo, mi tolsi in diretta il reggiseno...

Poi la nascita della seconda figlia…
Nel 2006 nacque Dannielynn Hope. Il padre della bimba era il mio avvocato, colui il quale mi era rimasto accanto per tutta la durata del processo con mio marito. Ci trasferimmo nelle Bahamas per rilassarci dopo le estenuanti battaglie legali.

Purtroppo non andò così…
Il 10 settembre, tre giorni dopo la nascita della piccola Dannielynn, il mio primogenito Daniel morì a soli 20 anni a causa di un abuso di alcool e droga. La scomparsa di Daniel mi gettò in una profonda depressione.

A circa sei mesi dalla morte del figlio, l'8 febbraio 2007, Anna Nicole Smith venne trovata priva di sensi nella sua stanza dell'Hard Rock Cafe and Casino di Hollywood in Florida. Morì durante il trasporto in ambulanza verso il Memorial Regional Hospital. Le circostanze del decesso rimasero avvolte nel mistero per qualche settimana, finché le autorità competenti non dichiararono ufficialmente che la Smith morì per un collasso in seguito all'uso eccessivo e contemporaneo di almeno nove sostanze diverse che lei consumava abitualmente per combattere la depressione, l'insonnia e i dolori.

Poco dopo la sua morte, si scatenò una battaglia legale tra i pretendenti alla paternità della figlia, dichiarata unica erede, tra l'ultimo compagno Howard K. Stern e la madre Virginia. Tra questi ultimi ci furono anche controversie per stabilire il luogo dove tumulare la salma. Il giudice Larry Seidlin mise tutti d’accordo disponendone l'imbalsamazione e sentenziando: «La bellezza è stato un fattore importante della sua esistenza, è giusto che resti intatta, così come la sua dignità».
Il tribunale delle Bahamas interpellato sulla paternità sancì che, a seguito del test di paternità, il padre biologico di Dannielynn Hope era il fotografo Larry Birkhead, amante della modella. Anna Nicole si era evidentemente sbagliata...



  







 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Nicole_Smith
https://en.wikipedia.org/wiki/Anna_Nicole_Smith
http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/persone/anne-nicole-smith/anne-nicole-smith/anne-nicole-smith.html
http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/persone/anne-nicole-smith/nicole-paternita/nicole-paternita.html
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=2200&biografia=Anna+Nicole+Smith



IMAGE GOOGLE






 







 
Tutte le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi autori. Qualora l'autore ritenesse improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione verrà ritirata immediatamente. (All images and materials are copyright protected  and are the property of their respective authors.and are the property of their respective authors. If the author deems improper use, they will be deleted from our site upon notification.) Scrivi a liberaeva@libero.it

 COOKIE POLICY



TORNA SU (TOP)


LiberaEva Magazine Tutti i diritti Riservati
  Contatti