Madame lei è inglese vero?
Sono nata in un paesino vicino Londra nel’29 da
Winifred Aida Loveland e da Charles Simmons. Mio
padre era un campione olimpico di ginnastica
artistica, purtroppo morì per un'ulcera quando avevo
solo 13 anni.
La sua adolescenza, madame?
Ho praticato danza per molti anni, poi all’età di 14
anni iniziai a recitare e pochi mesi dopo fui scelta
per il ruolo della sorella di Margaret Lockwood in
“Give Us the Moon”.
Da lì una strada in discesa…
Il primo film importante fu “Cesare e Cleopatra” nel
‘46 accanto a Vivien Leigh. Poi “Grandi speranze”
nel ’46, “Narciso nero” nel 47, accanto a Deborah
Kerr. Nel ’48 ottenni la mia prima nomination
all'Oscar come migliore attrice non protagonista per
il ruolo di Ofelia nel film “Amleto” di Laurence
Olivier.
A 21 anni il matrimonio…
Sposai Stewart Granger, l'attore di "Scaramouche".
Stewart aveva 16 anni più di
me. Ci sposammo a Tucson in Arizona, il 20
dicembre 1950. Con lui
girai
numerosi film e mi trasferii definitivamente a
Hollywood. Dalla nostra relazione nacque mia figlia
Tracy.
Nel 1953 era stata scelta da William Wyler per il
ruolo di protagonista femminile di "Vacanze romane"…
Purtroppo non se ne fece nulla, al tempo avevo una
disputa legale con
il
produttore Howard Hughes, il quale per ripicca non
mi concesse alla Paramount e fui allora sostituita
da Audrey Hepburn, all'epoca una perfetta
sconosciuta.
Una carriera intensissima, sostenuta dal talento e
dall’entusiasmo, da una gran voglia di far bene...
Nella Mecca del cinema la sua ascesa fu rapida…
Ricordo con piacere “La tunica” con Richard Burton,
“La regina vergine” con mio marito, “Bulli e pupe”
di Joseph Mankiewicz, con Brando e Frank Sinatra,
“Paura d'amare” con Guy Madison. Nel ’56 ricevetti
il David di Donatello quale miglior attrice
straniera.
Recitò con i migliori attori e fu diretta da famosi
registi …
Fui diretta da William Wyler, Richard Brooks,
Stanley Kubrick e recitai accanto a Cary Grant,
Robert Mitchum, Kirk Douglas, Laurence Olivier,
Charles Laughton, Peter Ustinov, Burt Lancaster…
Nel ‘69 per “Lieto fine”
diretto da
Richard Brooks ricevetti la seconda nomination
all'Oscar.
A proposito di Richard Brooks…
Divorziai da Stewart il 12 agosto 1960. Vivevamo nel
nostro piccolo mondo in una fattoria in Arizona.
Alla fine decidemmo di separarci consensualmente. Il
primo novembre dello stesso anno mi risposai con
Richard, anche lui aveva 16 anni più di
me. Lui non era chiuso nel suo microcosmo,
non aveva i paraocchi, per il suo lavoro era portato
a guardare la vita, il mondo, la gente. Dalla nostra
relazione nacque nostra figlia Kate.
Ha girato prevalentemente film storici, come mai?
Ebbi il solito destino degli attori britannici
teatrali d’America. Il mio accento fortemente
inglese appariva retrò ed accademico per le masse
rurali dell’Ohio
e dell’Arkansas
come per quelle industriali della Pennsylvania e del
Michigan. Così
Hollywood ci impiegava prevalentemente nei film
storici.
Si è mai domandata perché entrambi i suoi mariti
erano molto più grandi di lei? Forse una carenza di
affetto paterno?
Effettivamente mio padre venne a mancare quando ero
ancora molto giovane, ma non credo che sia questa la
causa. Mio padre era un uomo dolcissimo, i miei
mariti si sono rivelati ben presto presuntuosi e
supponenti anche per via dell’età.
Lei ha avuto due figlie nate in matrimoni diversi:
Tracy Granger e Kate Brooks..
Entrambi i nomi vennero scelti in nome della mia
amicizia con Spencer Tracy
e Katharine
Hepburn.
Madame è vera la storia con l’allora senatore
Kennedy?
Con lui non ci fu storia. Successe una volta quando
per caso alloggiavamo nello stesso albergo. Mio
marito era altrove per lavoro, il senatore
bussò di notte con insistenza alla mia porta della
camera d’albergo. Credo avesse alzato il gomito e
pretendeva che io aprissi quella porta, ovviamente
non la aprii e lui preso dalla rabbia tentò di
sfondarla a spallate.
A fine carriera ha avuto problemi di alcool vero?
Alcol e droga sono stati il flagello di Hollywood.
Una sola persona mi sono trovata accanto, nel
periodo più drammatico della mia vita: Elizabeth
Taylor. E' stata lei a condurmi a forza nel centro
di recupero in cui si erano salvate lei e Liza
Minnelli. Devo a lei la mia salvezza.
Come mai era entrata in quel tunnel?
Un tunnel dal quale molte mie colleghe non sono più
uscite. E’ terribile, per un’attrice che ha
conosciuto il successo, la popolarità, la ricchezza,
sentirsi finita a cinquant’anni, dimenticata da
tutti, produttori, registi, ex mariti, amici.
L’unica a ricordarsi di me, a tendermi una mano, è
stata lei, la grande Liz, con tanta generosità e
tanto, tantissimo affetto.
Com’era la vita nel centro di recupero di Palm
Springs?
Fu dura, lavavo pavimenti come aveva fatto Liz e
come facevano tutte le altre. Lì entravano rottami
ed uscivano persone vive. Ed io rinacqui per
davvero...
Divorziò da Richard Brooks nel 1977.
Sempre negli anni '70 vinse un Emmy Award per la sua
partecipazione alla serie televisiva "Uccelli di
Rovo".
Nel corso della sua carriera è apparsa in circa 55
lungometraggi e quasi altrettanti produzioni
televisive.
Nel 1986 l'attrice si sottopose ad una terapia per
dipendenza da alcol.
Circondata dai suoi animali, un cane e due gatti, ha
vissuto a Santa Monica fino alla morte, avvenuta il
22 gennaio 2010, nove giorni prima di compiere 81
anni, a causa di un tumore ai polmoni.