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INTERVISTE IMPOSSIBILI
Maureen
O'Hara
La Regina del Technicolor
Dublino,
17 agosto 1920 – Boise, 24 ottobre 2015
NEW
YORK 25/10/2015 - Maureen O'Hara, l'attrice
irlandese la cui fama è legata in gran parte
ai film di John Ford e in particolare a "Com'era
verde la mia valle" del 1941, è morta nella
sua casa di Boise, in Idaho, all'età di 95 anni.
Ad annunciarne la scomparsa è stato il suo
vecchio manager Johnny Nicoletti.
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Nessuna ha fatto perdere la testa
come lei a John Ford e John Wayne, pazzi dei suoi capelli color
rosso irlandese. La sua, una vita complicata, tre mariti e una
relazione importante. Trai i quali un ricchissimo politico e
banchiere messicano Enrique Barra e un altro miliardario,
Charles F. Blair, pilota e fondatore e padrone di una sua linea
aerea, la U.S.Virgin Islands, che sposerà nel 1968 e che,
morendo a bordo di un aeroplano nel 1978, le lascerà tutto. Era
chiamata la “Regina del Technicolor”: quando arrivò il colore, i
suoi capelli rossi, occhi blu e carnagione chiara bucavano lo
schermo... Ha recitato con qualsiasi tipo di regista, da Alfred
Hitchcock a Henry King, passando per Jean Renoir e Nicholas Ray.
Ha avuto partner come Henry Fonda, Tyron Power, Erroll Flynn ed
Anthony Quinn, ma amava John Wayne ed era reciprocamente
corrisposta. Ha girato tantissimi western, ma anche noir
d’autore.
Madame le sue origini?
Io sono di origini irlandesi nata con il nome di Maureen
FitzSimons da Charles, di religione cattolica, e da Marguerita
Lilburn, protestante.
Un’infanzia tranquilla
vero? Ero la seconda di sei figli, la mia famiglia
era piuttosto agiata. Mia madre faceva l'attrice.
Fu sua madre ad inocularle in virus dell’Arte
Drammatica… In realtà sono una cantante lirica
mancata. (Sul web è disponibile una rara versione di Danny Boy
da lei registrata nel 1960 per l'album della Columbia Maureen
O'Hara Sings her Favorite Irish Songs, che mette in evidenza le
sue qualità vocali)
Quando decise di
intraprendere la carriera di attrice? Dopo alcune
esperienze in radio come cantante, non del tutto entusiasmanti,
ho iniziato a recitare con la compagnia dell'Abbey Theatre
all'Ireland's National Theatre di Dublino. Avevo 14 anni.
A 17 un matrimonio precoce… Sì, ma il
matrimonio durò assai poco e fu successivamente annullato.
Poi la chiamò il cinema. Amavo il teatro
e seppur riluttante, appena diciottenne accettai di sottopormi
ad un provino cinematografico a Londra.
Come
andò? Il provino non ebbe successo, ma in
quell’occasione incontrai l'attore Charles Laughton, in quale
assistette per caso alla mia audizione e apprezzò le mie doti di
attrice.
Da cosa fu colpito? Lui
disse il temperamento e lo sguardo dell'aspirante star. Mi pregò
di sottopormi ad una seconda prova di esame.
Come
andò il nuovo provino? Sinceramente meglio e mi
garantì un primo contratto della durata di sette anni.
Quindi debuttò davanti alla macchina da presa?
In due film minori - My Irish Molly e La danza dei vagabondi.
Era il 1938, ma subito dopo sotto la direzione di Alfred
Hitchcock girai il mio primo film importante, La taverna della
Giamaica. Fu da questo film che adottai il cognome O'Hara.
Il grande maestro ebbe per lei parole di elogio…
Oh sì toccai il cielo con un dito quando alla fine delle riprese
mi disse che ero stata magnifica, dotata di charme e di
particolare grazia.
Sempre nello stesso anno girò
Notre Dame diretto da William Dieterle Beh credo che
quello sia stato il mio film più importante. Senza dubbio verrò
ricordata per il ruolo di Esmeralda accanto a Charles Laughton
nella parte del campanaro gobbo Quasimodo.
… beh
sì, ma anche per la sua avvenenza, per la fluente chioma di
capelli rossi che le incorniciava il viso e per l’indubbio
fascino che emanava dallo schermo… Ero
soprannominata La Rossa. Non nascondo che il mio aspetto
estetico mi ha aiutata molto lungo tutta la mia carriera durata
oltre cinquant’anni.
Lavorò con i migliori
registi del tempo… Lavorai ad Hollywood negli Anni
Quaranta e Cinquanta interpretando film di successo quale
Com'era verde la mia valle. Oltre a Hitchcock lavorai con
Dieterle, Renoir, Daves, Peckinpah e soprattutto con Ford. Lui
mi considerava la controparte femminile ideale di John Wayne
sulla scena.
Star di tanti classici del cinema - dal 'Cigno Nero' con
Tyron Power a 'Simbad il Marinaio' con Douglas Fairbanks jr - la
O'Hara aveva ricevuto nel febbraio scorso l'Oscar alla carriera,
una sorta di ricompensa tardiva per una grande attrice che in
decine di film da protagonista non aveva mai ottenuto una
nomination. La sua filmografia è lunghissima. Ha lavorato
molto con John Ford (cinque film) e recitato in molti film
western diretti da suoi emuli. Ford la volle e la diresse in
Com'era verde la mia valle, Un uomo tranquillo (film per i quali
il regista vinse l'Oscar) e Rio Bravo, ma lei recitò anche per
Carol Reed, Henry Hathaway and Jean Renoir e interpretò film di
grande successo al botteghino come Il miracolo della 34esima
strada' del 1947 di Seaton e Il nostro agente all'Avana del
1959. Nel 1965 Delmer Daves la scelse quale protagonista di
Accadde un'estate con Rossano Brazzi, mentre pochi anni prima,
nel 1961, lavorò con Sam Peckinpah in The deadly companions. Il
suo ultimo film, Cara mamma mi sposo di Chris Columbus, è del
1991. Il suo nome è scritto fra le celebrità della Hollywood
Walk of Fame. È morta nel sonno il 24 ottobre 2015, all'età
di 95 anni.
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