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Merle Oberon
Bellezza esotica
"La mia vita come un melodramma!"
Britannica ma naturalizzata statunitense, fu un’attrice dal
fascino esotico molto amata dal pubblico
Bombay,
19 febbraio 1911 – Malibù, 23 novembre 1979)
Madame, Merle Oberon è uno pseudonimo
vero? Il mio nome vero è Estelle Merle O’Brien
Thompson
Le sue origini? Sono nata in India,
allora parte dell’Impero britannico. Mio padre Arthur
O’Brien Thompson era un l’ingegnere ferroviario inglese,
mia madre Charlotte Selby, era un’infermiera originaria
di Ceylon di padre britannico
Le sue origini sono
molto controverse… So che una fonte australiana ha
sostenuto recentemente che in realtà quelli citati sono
i miei nonni, io sarei figlia di un padre diverso e di
Costance la figlia di Charlotte partorita a 14 anni.
Lei non ne sa nulla? Ho sempre saputo che
Charlotte era mia madre e Costance mia sorella più
grande.
E’ vero che per questioni di carriera
tenne nascoste le origini miste di sua madre? Quando
mia madre mi raggiunse in America consigliata dal mio
agente e dal mio entourage la presentai come la mia
cameriera personale. Per anni dichiarai di essere nata
in Tasmania, la località australiana che risultava
essere più prestigiosa dell'India.
Infanzia
difficile vero? Nel 1914, all’età di tre anni,
durante la prima guerra mondiale persi mio padre, che
morì a causa di una polmonite. Con mia madre vivemmo in
serie difficoltà e in assoluta povertà a Calcutta.
Come mai si appassionò al cinema? Mi iscrissi
alla Calcutta Amateur Dramatic Society e lì conobbi un
ragazzo che mi promise di introdurmi nell’ambiente
cinematografico ma scomparve quando scoprì che ero di
sangue misto. Poi insieme a mia madre partimmo per
l’Europa.
Nel 1928 la troviamo in Inghilterra…
La prima tappa fu Nizza, qui conobbi il regista Rex
Ingram. Colpito dalla mia fotogenia mi scritturò per
piccole parti. A Londra trovai lavoro presso un night
club con il nome d’arte di “Queenie” in onore della
regina Mary che aveva visitato l’India nel 1911.
Poi conobbe il regista Alexander Korda… La mia
carriera ebbe una svolta, Alexander mi fece recitare nel
ruolo di Anna Bolena nella pellicola Le sei mogli di
Enrico VIII del 1933 a fianco di Charles Laughton e nel
1934 interpretai la parte della moglie di Sir Percy
Blakeney ne La primula rossa al fianco di Leslie Howard,
con il quale ebbi una breve relazione.
Era bella
vero? Ero bruna, dai lineamenti orientaleggianti,
venivo scelta soprattutto per il mio sguardo enigmatico
e malizioso adatto per ruoli di giovani donne
intraprendenti e tormentate dalla sensualità insinuante
e spesso dal passato oscuro.
Poi la decisione di
provare l’avventura americana… Nel 1935 ero già a
Hollywood sotto contratto per la MGM. Esordii con una
commedia musicale accanto a Maurice Chevalier ma fu con
L'angelo delle tenebre, melodramma su due fratelli
innamorati della stessa donna, Kitty Vane.
Come
andò? Iniziai più che bene visto che il film mi valse
una nomination all’Oscar come migliore attrice.
Successivamente, ottenni il ruolo di Cathy in Cime
tempestose a fianco del grande Laurence Olivier.
Il film era tratto dallo straordinario romanzo di Emily
Brontë. Il film narrava l’amore romantico e tragico
tra Catherine e Heathcliff ma in realtà era un triangolo
perché Catherine nutre anche affetto, seppur di natura
molto diversa, per il marito. Il film seppe rendere a
meraviglia l’amore cupo e allucinato, fatale e
distruttivo, che spezza i cuori di tutti non lasciando
spazio a nessuno, tutto distruggendo e calpestando
intorno a sé con ferocia e disperazione, compresi gli
stessi protagonisti.
Purtroppo durante la
lavorazione del kolossal Claudio del ’37 lei subì un
grave incidente automobilistico … Le ferite riportate
nell’incidente lasciarono profonde e indelebili
cicatrici sul mio viso. Dovevo interpretare Messalina ma
la lavorazione del film fu interrotta e quelle ferite
pregiudicarono la mia carriera futura.
Solo
grazie all’abilità dei tecnici delle luci e dei
truccatori dei suoi film, il pubblico non si accorse mai
di questo tragico mutamento nel suo aspetto... Grazie
anche all’aiuto di Alexander Korda, che sposai nel 1939.
Nel 1945 divorziò da suo marito dopo sei anni di
matrimonio. Mi risposai con Lucien Ballard, direttore
della fotografia statunitense. Ci eravamo innamorati sul
set. Lucien si prese cura della mia immagine e studiò
una particolare tecnica di luce per eliminare durante le
riprese le cicatrici del mio viso.
Nel 1949 un
altro divorzio… Mi fidanzai con Giorgio Cini, figlio
del nobile finanziere italiano Vittorio Cini e
dell’attrice Lyda Borelli. Purtroppo nel settembre dello
stesso anno fui colpita da una tragedia personale:
Giorgio morì sotto i miei occhi in un incidente aereo,
appena dopo il decollo dall’aeroporto di Cannes.
Nel 1957 sposò l’industriale italiano Bruno Pagliai dal
quale divorziò nel 1973, col quale visse in Messico,
adottando due bambini. Dal 1975 sino alla sua morte
visse con il quarto marito Robert Wolders, un attore
televisivo olandese che divenne poi il compagno
dell’attrice Audrey Hepburn. La Oberon morì d’infarto
il 23 novembre 1979 a Malibù in California, all’età di
68 anni, dopo che si era da tempo ritirata dalle scene.
Fu sepolta al Forest Lawn Memorial Park Cemetery di
Glendale, nei pressi di Los Angeles. Il nome di Merle
Oberon è iscritto fra quello delle Celebrità della
Hollywood Walk of Fame. La sua storia è la base del
romanzo Queenie scritto dal nipote Michael Korda dal
quale venne poi prodotta nel 1987 la miniserie
televisiva Queenie - La stella di Calcutta.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Merle_Oberon
http://www.treccani.it/enciclopedia/merle-oberon_(Enciclopedia-del-Cinema)/
http://www.persinsala.it/web/personaggi/merle-oberon-attrice-di-leggendaria-esotica-bellezza-972.html
http://www.desordre.it/desordre/2014/11/merle-oberon-.html
http://it.paperblog.com/merle-oberon-2599520/
FOTO GOOGLE IMAGE
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