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INTERVISTE IMPOSSIBILI
Fiammetta Michaelis
La "damigella di singolare beltà"
Firenze, 1465 – Roma, 1512
A pensarci bene, la città eterna ha sempre
offerto molto materiale agli amanti della
chiacchera ed anche alle chiacchiere sugli
amanti. Nella Roma rinascimentale accanto
alle donne in qualche modo legate alle vicende
dei Borgia, ossia Vannozza Cattanei,
Lucrezia Borgia e Giulia Farnese, le grandi
protagoniste del pettegolezzo capitolino
erano le cortigiane.
In quel periodo si calcola che nella
Roma dei cardinali lavorassero circa 6800
prostitute. La maggior parte di loro viveva in
condizioni misere, soprattutto nelle zone di
Campo Marzio, Ponte Sisto e in Vicolo Calabraghe
a Campo de' Fiori (odierno Vicolo Cellini).
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Risalendo la scala sociale troviamo: le
cortigiane de lume o de candela e le cortigiane da
gelosia e da impannata, che attiravano i clienti
dalle finestre socchiuse; le domenicali che
lavoravano solo nei giorni festivi e infine le
cortigiane oneste, vale a dire quelle dotate di
buona cultura e di una certa educazione ed accettate
ai livelli alti della società romana. Erano
generalmente donne agiate, capaci di accumulare una
grande fortuna nel corso della loro carriera e
vivere circondate dal lusso.
Tra queste
cortigiane di buon livello culturale che sapevano
all’occorrenza recitare una poesia o sostenere una
dotta discussione spiccava la figura leggendaria di
Fiammetta Michaelis, così famosa e importante che i
romani le dedicarono addirittura una piazza. Nulla
di scandaloso per i romani visto che nel VII secolo
il Papa Leone X istituì una tassa sulla
prostituzione per la realizzazione della costosa
costruzione di Via Ripetta.
Madame le sue origini?
Le mie origini
sono fiorentine, ma alla morte di mio padre Michele
e ancora tredicenne arrivai a Roma assieme a mia
madre Santa Cassini.
Come mai Roma?
Mamma per via del suo lavoro aveva degli agganci
presso la curia romana per cui fu facile per lei
introdurmi negli ambienti cardinalizi.
Cosa faceva sua madre?
L’antico
mestiere.
Quindi fu sua madre stessa
ad avviarla alla professione…
In breve
tempo riuscii ad entrare nelle grazie dei potenti
signori della chiesa, ed in poco tempo riuscii ad
accumulare una vera fortuna.
Immagino
fosse molto bella..
Beh sì, ma
soprattutto, nonostante fossi molto giovane, ero
apprezzata per le mie arti amatorie. Ovviamente
grazie agli insegnamenti di mia madre.
Oltre bella allora anche ricca…
Il mestiere mi consentì di acquistare alcune case,
come quella che ancora oggi fa bella mostra di sé in
Piazza Fiammetta, nei pressi di via dei Coronari.
Piazza Fiammetta?
Sì
certo, nonostante non fossi di origini romane, fui
molto apprezzata ed amata dai romani tanto che mi
dedicarono una piazza nel cuore della romanità nella
zona di Campo de’ Fiori all'angolo con Via degli
Acquasparta praticamente dove si trovava la mia
casa.
Tra gli altri conobbe il
cardinale umanista Iacopo Ammannati Piccolomini.
Purtroppo il cardinale morì un anno e mezzo dopo il
mio arrivo a Roma e nonostante ci fossimo
frequentati per un solo anno nel testamento Iacopo
mi donò tutti i suoi beni.
Una
fortuna ingente…
Sì lo era, ma fu
considerata scandalosa tanto che Papa Sisto IV in
persona bloccò il testamento. Poi istituì una
commissione di quattro prelati incaricata di salvare
capra e cavoli.
Ovvero? Cosa fece la
commissione?
Dichiarò legittimo il
testamento, ma ridusse notevolmente il lascito
sfruttando un cavillo che prevedeva di devolvere la
metà dei beni "all’amore di Dio". E la “damigella di
singolare beltà" come mi chiamò la stessa
commissione ricevette a titolo di dote, una vigna
dotata di casino presso la Porta Viridaria del
Vaticano e tre case: una in via dei Coronari 157,
una in via degli Acquasparta 16 ed una con torre in
vicolo della Palma presso la chiesa dei Santi Simone
e Giuda.
Però il vero salto di
qualità, se così si può chiamare, fu quando conobbe
Cesare Borgia…
Nottetempo vestito della
porpora e armato di spada, con cui si difendeva da
eventuali assalti di banditi di strada, faceva
visita alle cortigiane della zona in cui abitavo.
Ben presto divenni la sua preferita e si innamorò di
me.
Chi era?
Era il
figlio del papa Alessandro VI, chiamato il
Valentino, essendo stato nominato dal re di Francia
Luigi XII Duca di Valentinois. Ovviamente per me fu
motivo d’orgoglio essere l’amante di un componente
della famiglia più prestigiosa della Roma del tempo.
La bella donna morì a Roma nel 1512. Nel
testamento rilasciato in data 19 febbraio 1512, nel
quale è indicata come "Fiammetta del Duca di
Valentino", lasciò in eredità al figlio Andrea, il
quale per ovvie ragioni nel testamento fu indicato
come fratello, la casa di Piazza Fiammetta, l’altra
su via dei Coronari e la vigna con casino presso il
Belvedere Vaticano.
Dopo la sua morte, Fiammetta,
per sua volontà, fu addirittura sepolta in una delle
chiese principali della città, Sant'Agostino in
Campo Marzio, dove aveva predisposto per sé una
cappella e dove era sepolto lo stesso cardinale
Ammannati.
Pietro Aretino e il Vasari confermano
la singolare sepoltura, ma occorre tenere presente
che le cortigiane romane prediligevano per le loro
preghiere proprio Sant’Agostino e si mostravano
molto generose nelle elargizioni alla chiesa.
Così nell’austero edificio, accanto a Santa Monica
giacevano anche le spoglie di cortigiane d’alto
bordo, come Giulia Campana e la famosissima Tullia
d’Aragona. Purtroppo non rimane traccia di nessuno
dei loro monumenti sepolcrali, probabilmente
spazzati via dal vento di intolleranza alzatosi con
la controriforma.
Nello stesso testamento
Fiammetta imponeva a suo “fratello” di corrispondere
6 carlini alla chiesa di S. Maria della Pace e 6 a
quella di S. Agostino, affinché fossero celebrate
messe annuali in suffragio della sua anima.
Di lei ci resta l'edificio quattrocentesco, a due
piani con altana e porticato antistante sorretto da
colonne e pilastri, situato all’angolo tra piazza
Fiammetta e via degli Acquasparta. Seppure
trasformato dalle semplici e gradevoli strutture
originarie, conserva tuttora un fascino ed un alone
di mistero e romanticismo che i tanti secoli
trascorsi non sono ancora riusciti a cancellare.
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