Madame quando e dove si
svolge la sua vicenda
Nell’Inghilterra vittoriana
intorno alla metà del diciannovesimo secolo, tra il 1867 e il
1870. Vivevo nella cittadina di Lyme Regis, vicino Londra, sulla
costa del Devon. Sola, mi mantenevo da vivere facendo la
governante ad un’anziana bigotta di provincia. Nel tempo libero
disegnavo.
La storia inizia con l’immagine di lei
all’estremità di un molo deserto che fissa il mare in tempesta.
Cosa faceva?
Attendevo il mio tenente francese.
Chi era?
Varguennes era un ufficiale
della Marina francese. Tempo prima avevo avuto una breve
relazione con lui, ma poi lui mi aveva abbandonata. Follemente
innamorata, da qual giorno non ho più smesso di pensare a lui.
Per questo motivo ogni giorno mi recavo al Cobb, il molo, e
guardavo il mare in attesa che lui tornasse.
A
Lyme Regis era ben vista?
Assolutamente no, ero
emarginata e bersaglio di pettegolezzi feroci per via di quella
vicenda passata. Mi consideravano una donna disonorata e fuori
di testa. Alcuni di loro addirittura mi identificavano come "La
puttana del tenente francese" perché la mia figura malinconica,
la mia libertà di sentimento e il mio comportamento tendeva ad
infrangere le ferree convenzioni della morale vittoriana.
Come aveva conosciuto il suo tenente?
Avevo un posto di governante, lui fu portato nella casa dove
lavoravo dopo il naufragio della sua nave. Aveva una ferita
orribile, la carne era lacerata dal fianco fino al ginocchio,
soffriva moltissimo. Eppure non gridava, nemmeno il più piccolo
lamento. Ero ammirata dal suo coraggio! Mi sono occupata di lui,
non sapevo a quel tempo che gli uomini possono essere molto
coraggiosi e anche molto falsi. Era bellissimo! Nessuno mi aveva
degnato di tanta attenzione, continuava a dire che ero
bellissima e che non riusciva a capire come mai non fossi
sposata.
Poi immagino che sia guarito…
Le mie cure lo hanno guarito ma lui, nonostante la mia
dedizione, non ha esitato a dirmi che da lì ad una settimana
sarebbe partito per la Francia. La mia solitudine era così
profonda che mi sembrava di annegarci! Allora l’ho seguito, sono
andata alla locanda dove aveva preso una stanza. Non le descrivo
gli sguardi della gente! Comunque mi sono fatta forza e sono
salita nella sua camera. In quel preciso momento mi sono resa
conto di non essere uguale alle altre donne, stavo sposando il
disonore e la vergogna, ma lo amavo. In quel momento ero
consapevole di essere la puttana del tenente francese…
Mi faccia capire lei dopo quell’addio andava sul molo
perché credeva che il tenente facesse ritorno?
Sapevo che non sarebbe stato possibile, anche se in cuor mio ci
speravo. Lui era sposato. Ma io su quel molo guardavo il mare,
nel punto preciso dove era arrivata e dove era ripartita la mia
felicità.
Lei non sapeva che Varguennes fosse
sposato?
Oh no, lui si era guardato bene dal
dirmelo, io lo avevo soltanto intuito e lui me lo aveva
confessato soltanto il giorno prima della partenza.
Torniamo a noi… un giorno, Charles Smithson e la sua
fidanzata Ernestina Freeman l’hanno vista camminare lungo la
scogliera…
Esatto sì. Charles era un gentiluomo di
Londra quindi non mi conosceva e non sapeva nulla della mia
storia. Vedendomi lì sul molo si è incuriosito e ha chiesto
informazioni ad Ernestina. La fidanzata per sommi capi lo ha
messo al corrente circa la mia vicenda e i pettegolezzi sul mio
conto, ma lui, essendo d’animo nobile ha sentito il dovere di
andare oltre quelle dicerie maligne nei miei confronti.
Cosa faceva Charles Smithson?
Charles, anche
se nato in una famiglia con stretti legami con la nobiltà, non
possedeva alcun titolo nobiliare, ma aveva comunque un reddito
notevole e un'istruzione considerevole. Di formazione
naturalista svolgeva nel tempo libero l’attività di paleontologo
cercando fossili lungo la costa.
Quindi un tipo
illuminato?
Oh sì, ma era comunque ancorato agli
ideali della società vittoriana ovvero il timor di Dio, la
riservatezza, la discrezione e l’autocontrollo. Solo dopo avermi
conosciuto subì il contrasto interiore tra ragione dell’onore e
della buona società, impersonata da Ernestina, e il fascino del
proibito e della trasgressione rappresentato dal marchio
dell’infamia sulla mia figura.
Perché lui era a
Lyme Regis?
Doveva chiedere ufficialmente la mano
della sua fidanzata al padre di lei. Ernestina, figlia di un
ricchissimo commerciante, possedeva tutte le caratteristiche del
tempo e rappresentava la classica ragazza dell’epoca vittoriana.
Ma Charles, immagino, mostrò interesse per lei e
per la sua storia…
Anche in un periodo storico ricco
di certezze assolute, il fiume della vita può travolgerti
dandoti nuove opportunità. Ovviamente immagina bene. Con Charles
ci siamo incontrati tre volte clandestinamente, anche se il
primo incontro è avvenuto per puro caso al mio ritorno dalla
scogliera, mentre le altre due volte lui mi ha cercata
volontariamente ed io mi sono fatta trovare più o meno
intenzionalmente.
Cosa è successo in questi
incontri?
Charles desiderava conoscere la mia
storia. Anche se per ragioni di casta non lo avrebbe mai
confessato sentiva un vago trasporto, mescolato a pena, nei miei
confronti.
E lei?
Io nel frattempo, a
causa delle malelingue, ero stata licenziata ed ero rimasta
senza casa, soldi e lavoro. Lui era l’unica persona in paese
della quale mi potessi fidare e chiedere aiuto. Disperata non
gli ho chiesto altro che un minimo sostegno emotivo e sociale.
Si rendeva conto che lo stava mettendo in serie
difficoltà? Se in paese si fosse venuto a sapere per lui sarebbe
stata la fine e sarebbe saltato il fidanzamento con la giovane e
ricca Ernestina…
Ripeto non avevo alcun appoggio e
lui mi ha aiutato dandomi del denaro e agevolando la mia
partenza per Exeter. Ovviamente mi ha detto che quello sarebbe
stato l’ultimo incontro e non ci saremmo più visti.
Ma non è stato così… immagino.
Oh no,
Charles dopo essere stato a Londra, prima di tornare a Lyme
Regis dalla sua fidanzata è passato per Exeter. Entrando nella
locanda dove alloggiavo ha chiesto di me. Un’inserviente lo ha
accompagnato nella mia stanza. Ho riconosciuto la sua voce per
le scale, ho aperto la porta… in fin dei conti lo aspettavo
anche se la mia ragione mi convinceva che non lo avrei mai più
rivisto.
Cosa è successo in quella stanza?
Qualcosa di imprevisto, ma che in fin dei conti entrambi
sapevamo. Mi ha baciata e poi mi ha portata di peso sul letto.
Ho sentito il suo desiderio dirompente. Mi ha spogliata ed
abbiamo fatto l’amore. E’ stato un amore intenso, passionale, io
mi sono concessa completamente ai suoi baci, al suo ardore, al
suo desiderio, al suo sesso.
Qui è successo
qualcosa che ha cambiato la storia…
Durante il
rapporto lui si è reso conto che ero vergine e quindi che gli
avevo mentito.
Mi faccia capire… con Varguennes,
il tenente francese non c’era stato alcun rapporto?
Anche lui me lo ha chiesto: “Perché mi ha mentito sul conto del
tenente francese?” E poi: “Ma lui esiste o è solo nella tua
mente?”
E lei cosa ha risposto?
Che
davvero era esistito. Che il giorno quando sono andata da lui in
quella locanda davvero volevo far l’amore con lui, davvero
volevo essere sua per l’eternità. Ma mentre salivo quelle scale
l’avevo visto uscire con un’altra donna. Il tipo di donna su cui
non si può sbagliare. Aveva preferito una donna da divertimento
senza aspettarmi.
A questo punto immagino che le
abbia chiesto il motivo del segreto e perché mai non lo abbia
detto prima, invece di farsi trattare come la puttana del
tenente francese.
Ho risposto che non sarebbe
servito a nulla. Quando hai un’etichetta addosso non c’è verità
che possa cambiare la tua immagine. La verità non è forte quanto
la malignità delle persone.
Immagino che
quell’incontro abbia avuto dei risvolti…
Quel giorno
Charles mi ha amato davvero. Su quel letto, dopo l'amore, mi ha
detto convinto: “Devo rendermi libero!” Io gli ho risposto che
da parte mia non ci sarebbe stata alcuna richiesta e che mi
bastava il regalo che mi aveva fatto. Venire da me ed amarmi.
Quindi lui ha deciso di porre fine al suo
fidanzamento con Ernestina?
Musica per le mie
orecchie! Ma è andato oltre… mi ha chiesto di aspettarlo, un
giorno soltanto, e sarebbe stato di nuovo da me. Sarebbe tornato
e mi avrebbe sposato.
Invece?
Come
mi aveva promesso lui si è recato dalla sua fidanzata e ha rotto
la promessa. Il padre di Ernestina alla fine ha acconsentito a
patto che Charles firmasse una carta sulla quale era scritto a
chiare lettere che rinunciava per sempre alla qualifica di
gentiluomo distruggendo in questo modo la sua reputazione in
società.
Poi cosa è successo?
Lui è
tornato nella locanda di Exeter e con estremo stupore ha appreso
dalla padrona della pensione che ero andata via senza lasciare
alcun recapito.
Perché era fuggita senza
informarlo? Perchè gli ha fatto questo?
A quel tempo
c’era una specie di follia in me. Mi sentivo indegna e
sicuramente non meritavo Charles, perché mi ero imposta a lui
pur sapendo che aveva altri obblighi e legami. Dopo l’amore e la
sua promessa ho sentito troppo pesante quella responsabilità e
allora ho pensato di distruggere quello che c’era stato tra noi.
Charles cosa ha fatto?
Per sfuggire al
suicidio sociale e alla depressione provocata dalla rottura del
fidanzamento e dalla mia fuga, prima ha fatto un lungo viaggio,
ma poi, vittima del suo sentimento, ubriaco e distrutto, mi ha
cercata ovunque nei bassifondi di Londra, nei bordelli, tra la
gente malfamata, ma senza risultato. Ha scritto centinaia di
annunci pubblicandoli sui giornali di Londra e provincia, ma
senza esito. Poi sfinito ed annientato dal dolore ha pregato il
suo avvocato di proseguire le ricerche affidandogli il compito
di rintracciarmi ovunque e ad ogni costo.
La
ritroverà?
Tre anni dopo nella casa londinese di un
architetto.
Cosa faceva in quella casa?
Lì avevo trovato una sistemazione lavorativa insegnando ai figli
dell’architetto. Conducevo una vita artistica e creativa ed ero
libera di esprimermi attraverso il disegno e la pittura. Intanto
avendo visto gli annunci sui giornali avevo cambiato nome e agli
occhi del mondo mi ero finta vedova.
Charles cosa
le ha detto?
Charles appena mi ha vista ovviamente
mi ha maltrattata, ingiuriata accusandomi di essere stata la
rovina della sua reputazione, della sua vita, del suo sentimento
e non ultimo del suo benessere. Mi aveva cercata per mari e
monti per tre lunghi anni fino alla sfinimento.
Poi?
Mi ha chiesto se mi fossi nel frattempo
sposata. Mi ha chiesto se davvero lo avessi amato o mi fossi
fatta scudo di lui per ottenere ciò che avevo sempre desiderato,
vale a dire la mia libertà da tutto e tutti senza alcun
condizionamento. Mi ha chiesto quanto fossi stata felice e
quanto ora vedendolo così distrutto. Ed io non ho potuto che
dirgli, che in fin dei conti aveva tutto il diritto di
condannarmi, maltrattare una donna che aveva cercato la propria
libertà infischiandosi del sentimento di un’altra persona, ma se
davvero ancora avesse provato qualcosa per me non avrei potuto
che chiedergli di perdonarmi.
E lui?
Lui in quel momento non poteva farlo, il suo livore e la sua
rabbia erano più forti di qualsiasi sentimento, ma poi quando
gli ho rivelato che quella notte alla locanda ero rimasta
incinta ed avevo avuto una bambina della quale lui è il padre,
allora mi ha abbracciata, mi ha baciata… ma allo stesso tempo
non era difficile intuire che non eravamo più gli stessi.
Siete rimasti insieme?
L’autore qui ha
confezionato due finali o addirittura tre, ovviamente spero che
questa intervista abbia fatto venire a lei e ai suoi lettori la
curiosità di vedere il film o quanto meno di leggere il libro…
Libro
Titolo originale: The
French Lieutenant's Woman
Autore: John Fowles
Anno: 1969
Lingua originale: inglese
Ambientazione: Inghilterra,
1867-1870
Personaggi: Sarah Woodruff, Charles Smithson,
Ernestina Freeman, Mr. Freeman, Mrs. Poulteney, dott. Grogan,
Sam Farrow, Mary, zia Tranter
Film
Titolo originale: The French Lieutenant's Woman
Paese di
produzione Gran Bretagna
Anno 1981
Durata 127 min
Genere drammatico, sentimentale
Regia Karel Reisz
Soggetto
dall'omonimo romanzo di John Fowles
Sceneggiatura Harold
Pinter
Produttore Leon Clore
Fotografia Freddie Francis
Montaggio John Bloom
Musiche Carl Davis
Scenografia
Assheton Gorton
Costumi Tom Rand
Interpreti e personaggi
Meryl Streep: Sarah / Anna
Jeremy Irons: Charles Henry
Smithson / Mike
Hilton McRae: Sam
Emily Morgan: Mary
Charlotte Mitchell: Mrs. Tranter
Peter Vaughan: Freeman
Liz Smith: Mrs. Farley
Leo McKern: Dr. Grogan
David
Warner: Avvocato Murphy
Richard Griffiths: Sir Tom
Alun
Armstrong: Grimes
Penelope Wilton: Sonia
Riconoscimenti
Premio Oscar
Nomination Miglior
attrice protagonista a Meryl Streep
Nomination Migliore
sceneggiatura non originale a Harold Pinter
Nomination
Migliore scenografia a Assheton Gorton e Ann Mollo
Nomination
Migliori costumi a Tom Rand
Nomination Miglior montaggio a
John Bloom
Golden Globe
Miglior attrice in un film
drammatico a Meryl Streep
Nomination Miglior film drammatico
a Karel Reisz
Nomination Migliore sceneggiatura a Harold
Pinter
Premio BAFTA
Miglior attrice protagonista a Meryl
Streep
Miglior colonna sonora a Carl Davis
Miglior sonoro
a Don Sharpe, Ivan Sharrock e Bill Rowe
Nomination Miglior
film
Nomination Migliore regia a Karel Reisz
Nomination
Miglior attore protagonista a Jeremy Irons
Nomination
Migliore sceneggiatura a Harold Pinter
Nomination Migliore
fotografia a Freddie Francis
Nomination Migliore scenografia
a Assheton Gorton
Nomination Migliori costumi a Tom Rand
Nomination Miglior montaggio a John Bloom
David di Donatello
Miglior sceneggiatura straniera a Harold Pinter
Nomination Migliore attrice straniera a Meryl Streep