Sophie
Mi scrivi che vuoi conoscermi, che hai letto
ogni mio racconto, che vorresti diventare la mia amica speciale. Certo che
sono d'accordo! Mi dici che per educazione e mentalità, noi donne, non
possiamo dare libero sfogo ai nostri desideri. E' vero, purtroppo certe
sensibilità non sono la caratteristica dei maschietti. Quanti anni hai? E
soprattutto il tuo nome. Non so come chiamarti e la cosa mi imbarazza.
Sophie
Aurore
Aurore il mio nome. Aurore la
mia voce. Ho 23 anni (anche se ne dimostro molti di più, credo di essere
molto matura rispetto la mia età). Tu invece quanti ne hai? Il bello del
nostro rapporto è che dobbiamo fidarci l'una dell'altra, senza sapere
troppe futilità dobbiamo esplorare la parte più narcisista, che a persone
"comuni" non riveleremmo mai.
Sai da quando ti ho mandato l’email non
ho fatto altro che chiedermi se mi avessi risposto, ho persino provato ad
immaginarti, ma non sono molto brava in queste cose. Io sono alta 1,75
peso 60 kg, ho i capelli lunghi (color mogano), gli occhi grandi
(castani), le gambe snelle (forse fin troppo per come sono alta!). Di seno
porto una terza abbondante (è una parte di me che mi piace molto e gli
uomini ci fanno poesia ed altro) Poi, non so... vorrei iniziare a
raccontarti qualcosa ma... che tu ne dici? Sono anche io in imbarazzo.
Spero che mi arrivi un tuo sì convinto! Sophie sei pronta ad entrare nel
mio mondo?
Tua Aurore
Sophie
Cara
Aurore. Mia bella narcisista!
“Se mi giudico sono nulla, se mi comparo
sono tanto.” Da queste poche righe mi pare di vedere una donna sublime,
sicura che la propria spiritualità debba essere vissuta e provata oltre
ogni limite che la morale ci imponga. Anzi è proprio questo scavalcare e
tornare indietro che ci dà l’estrema certezza di essere uniche. Io non
voglio sapere come si compone il tuo corpo, di quale carne tu sia fatta!
Credo che tu voglia parlare direttamente alla mia anima, che in quanto
tale, non ha sesso, non porta gli anni che porto. Mi ha incuriosito la tua
voglia di conoscermi, di entrarmi in contatto, come se la tua vita fuori
fosse anonima e sola. Il tuo mondo ti va stretto? Ti senti non capita?
Credi che nessuno lo potrà mai fare? Uomini, donne nessuno di queste
specie potrà mai sintonizzarsi sulle tue gambe snelle, sui tuoi occhi
castani, sul tuo seno abbondante? Ne vai fiera e me ne parli. Me ne fai
voglia, come per tutte le cose che non conosco, che danno mistero.
Dico in qualche mio racconto che l’erotismo nasce dalla nostra psiche,
mentre il sesso semplicemente dalle nostre gambe. Ogni volta che lo scrivo
mi convinco che è proprio cosi’! Che l’evidenza è piatta quanto un corpo
nudo, mentre il mistero è la fonte principale dell’erotismo.
Tua Sophie
Aurore
Mia amica il mio mondo è stretto (vivo
in provincia) ma mi permette di fare grandi sogni. Il primo di questi ora
è pensare di venire da te, incontrarci, fare una passeggiata insieme alla
luce del giorno. Vivi in una grande città vero? Lo intuisco dai tuoi
racconti. La grande città è caotica ma ci permette di nasconderci. Sì ecco
ora ti penso e in questa notte di pioggia e noia vorrei essere con te. Ti
piacciono le coccole? Le mie sarebbero troppo particolari per te? So che
il nostro rapporto sarebbe molto inteso e so che tu odi la superficialità.
Vorrei davvero che la mia anima fosse per te un libro aperto. Ho tanto da
raccontarti sai…
Tua Aurore
Sophie
Mia
bella narcisista!
A passi felpati entrerò nel tuo mondo, sempre che tu
voglia lasciare la porta aperta o meglio un piccolo spiraglio dove posso
spiarti quando non credi d’essere vista.
Hai ragione mia bella
narcisista! Niente di banale, niente di chiacchiericcio superficiale, se
vuoi scavarmi sarò per te un secchio sotto la pioggia, sarò il tuo angelo
nero, sarai la mia anima rossa, il desiderio nascosto di essere se stesse
almeno nel segreto delle nostre pulsioni. Ti aspetto Sophie
Aurore
Piccola ed importante amica,
la mia
giovane vita al quanto ricca di amicizie, di rapporti importanti, si ferma
nel silenzio delle emozioni di qualcosa che nessuno (sin ora) ha potuto
darmi, di cui nulla, ha potuto parlarmi; ammirando la mia immagine davanti
ad uno specchio non ritrovo la ragazza dal corpo quasi perfetto che tutti
stimano ed apprezzano, ma una tenera e calda passione che ogni giorno,
ogni momento, ogni brevissimo istante cerca di prevalere sulla mia forzata
immagine, creata dall'ambiente in cui vivo, dalle necessità di chi mi
circonda e da quelle indiscutibili idee che mi legano forzatamente alla
mia personalità costruita. Per quanto riguarda la mia vita in generale,
sono del tutto soddisfatta di quello che faccio, ma perlustrando sino in
fondo la mia anima scopro piccoli ma forti raggi di sole che
inesorabilmente mi invadono, che non posso mostrare a nessuno perché
verrebbero considerati come tracce di peccati da eliminare. In fondo però
sento che l'erotismo che vive in me è in ogni momento parte di me, e
questo, da alito al vento di passione che ora caldamente mi conduce da te,
vento che mi spingerà nella tua anima, ribelle e sottomessa, tra
insicurezza e ragione ti aprirò il mio cuore pieno di porte sin d'ora
aperte al tuo erotismo che si unirà al mio creando un'emozione che solo le
nostre anime sapranno condividere.
A presto angelo mio
Sophie
Mia bella narcisista,
i miei giorni si
snodano nella ossessiva ricerca d’essere amata da chiunque m’illuda di
amarmi, ma ogni volta, all’inizio di un’intesa mi chiedo se sarò capace di
fare altrettanto, se la scintilla che sento sia davvero un fuoco che
brucerà il mio cuore simile ora all’emozione che sale in ogni sfera del
mio corpo, sia essa spirito, carne o ragione.
Che sia uomo, che sia
donna, questo non ha importanza e la differenza non potrebbe aggiungere
nulla alla mia smania, al mio volere di sentirmi unica.
Scrivo perché
nella vita materiale non avrei il tempo e lo spazio per accogliere in me
tanta attenzione. Scrivo perché nulla mi basta, nulla mai sarebbe
sufficiente a gratificarmi.
Mi chiedi davvero, ma davvero chi sono? Si
sbriciola il tempo nella notte che cala, come flusso che macchia lenzuola
di lino. S’avvolge il mistero come nebbia tra i rami, ma dall’utero un
giorno qualcosa ne è uscito, un mistero di donna in cerca d’Adamo, porca e
puttana che chiamano Eva. Mi chiedi davvero, ma davvero chi sono?
Insegnami a leggere tra le righe la mano, perché da sola non riuscirei mai
a darmi una definizione.
Vorrei avere gli anni della tua immaginazione,
avere il colore dei capelli che pensi, il taglio come quella stupenda
ragazza che hai guardato per strada ed un piccolo dubbio se fatto
convinzione: “E se fosse lei?”
Sophie
Aurore
Oh Sophie…
E se fossi davvero tu quella che ti dicevo? Quella che ho
incontrata stanotte mentre tornavo a casa? Avevi i capelli di grano e gli
occhi di grano, due tette abbondanti come le mie da covarci uova e
passioni. Portavi una mantella gialla e una valigia di ciondoli. In
effetti ora che ci penso, non mi ha detto il suo nome, non mi ha dato un
suo contatto. Eri tu vero? Chissà come avrai fatto a scoprire il paese in
cui abito, la via, la casa, i miei occhi e le mie gambe belle. No, no, non
abbiamo fatto l’amore, ma è stato solo un bacio. Se fossi stata tu te lo
ricorderesti, è stato intenso e distruttivo, poi sei andata via ed io ho
seguito la tua ombra finché sei scomparsa del tutto.
Tua Aurore
Sophie
Mia bella narcisista,
Aurore sono
proprio io! La tua Sophie, quella che la notte mi tinge di giallo e invade
i tuoi sogni. Sono fatta di smania, di desideri infecondi, sono signora e
padrona della mia astinenza, di questi pugni che premono e m’arrossano
calmandomi il ventre
Sono proprio io! La tua Sophie quella che la
notte trasforma ogni volta, come se nei suoi buchi, di rifiuti e
sporcizia, ci fosse quello che vado cercando, quello che di giorno mi fa
ribrezzo e lo vomito convinta di schifo e disgusto.
Ma a quest’ora la
luna è già alta e mi invoca e m’implora di fasciarmi di trama di seta, ed
andare incontro al mistero che mi riempia almeno d’ansia e paura, se
proprio di null’altro io fossi all’altezza.
Vorrei ora uscire e venirti
incontro, Aurore, alla tua ombra senza forme che mi scurisce e mi dà luce,
che unica mi darebbe ragione, a scrollarmi di dosso ogni buon senso, che
mi vuole ammuffita ogni giorno che passa, aggrovigliata dentro questo
perbenismo laccato, e marcita da queste lenzuola che odorano di detersivo
e digiuno.
Sophie
Aurore
Oh mia Sophie
ora ti sento. Non puoi immaginare quante volte abbia bramato queste parole
da sola nel letto. Le ho rilette tanta volte da emozionarmi ed eccitarmi
come una piccola adolescente alle prime armi. Certo non ti ho incontrata,
era solo una metafora per farti sentire quanto ora ti voglio, quanto le
mie cosce e quanto i miei seni abbondanti sarebbero caldi per te. Non so
se tu ti possa rendere conto quanto io faccia fatica a dirti queste
parole, è insolitamente inconsueto per me, per la mia cultura, per la mia
religione, ma io ti voglio, sì tu una donna, una persona col seno uguale
al mio, con le labbra tinte di rosso. Sono sicura da narcisista che sono,
che ti piacerebbero le mie labbra, sono gonfie sai e baciano bene, ma ti
giuro e ti prego credimi, non ho mai baciato una donna, tu saresti la
prima, la prima che mi concederebbe l’onore di esaudire i miei desideri.
Sarebbe una pazzia ed io vorrei ora annegare in questa follia. Sempre che
tu lo voglia.
Tua Aurore.
Sophie
Cara
mia bella narcisista!
Apri le tue porte come labbra che chiedono. La
mia anima è vuota e nelle pieghe del giorno cerco affannata chi ne sia
all’altezza per poterla riempire. Leggo tra le tue righe, cerco di capire
cosa ti spinga a catturarmi attenzione, ad avvolgermi nelle tracce di
piacere che colano, nei veli di parole erotiche dove l’unica risorsa che
offro, che offri è affidare la propria anima. Perché non c’è erotismo, non
c’è magia se non ci si annulla, se non ci si vende compresa la mente che
ogni tanto faremo a meno d’avere!
Ti aspetto Sophie
Aurore
Tesoro mio,
la notte è ormai vicina, la luce
della luna illumina fiocamente la stanza in cui sono rinchiusa ormai da
ore con un solo pensiero, il tuo. Hai catturato la mia mente, ti sei
appropriata dei miei sensi come fa il mare quando furtivo ruba le onde
alla sua tanto amata spiaggia che continua ad aspettare il suo venire;
così io aspetto che la tua anima si avvicini alla mia, immaginando di
vederti sola con me in una stanza, mentre il mondo fuori corre ignaro
delle emozioni che possiamo provare e riempirci.
Le tue mani iniziano
ad esplorare ogni centimetro del mio corpo, i miei seni impazziscono al
tuo tocco dolce ma possente, al contatto delle tue labbra con i miei
capezzoli un sussulto mi sconvolge l'anima e la mente presa dal tuo dolce
profumo si perde tra i baci.....io provo ad accarezzarti, lo desidero con
tutta me stessa, voglio esplorare ogni parte di te, sentire come fremono
le tue membra al mio tocco, ma tu mi fermi, dedicando le tue attenzioni
alla parte più preziosa di me, a cui tu sola puoi accedere perché io ti ho
regalato le chiavi. Tua Aurore
Sophie
Mia
bella narcisista! Mia dolce ribelle,
ti aspettavo in trepida attesa,
minuti, ore che si contorcevano nel mio ventre cavo. Anche qui è notte, la
luna mi assale e mi rischiara, t'assomiglia e m'invoca, mi chiama oltre
ogni buonsenso. Sento orgasmi di piacere, densi e copiosi come solo una
donna può provocare.
Ho paura che essendo notte sia un sogno soltanto,
che l'alba appiattisca i tuoi occhi profondi, che mi spogliano nuda e mi
mirano al cuore, e suppliscono carenze di fede e d'amore. Come se in cielo
non ci fosse rimasto che niente, come se non ci fosse nessun Dio o fosse
assente e distratto. Non posso non credere che domani sia notte, che la
luna d'adesso sia sole domani, che le ore che passano rimangano sole.
Lecco il mio sudore per sentirmi più sveglia, per sentirlo più acido tra
le pieghe della tua carne. Lo stringo più forte perché non sia
evanescente, che da un momento all'altro non rimanga che vuoto. M'aggrappo
alla tua voce che silente risponde, che domani è già oggi e non può essere
altro, ma ho paura che il giorno mi sorprenda da sola in un letto disfatto
ancora nel sonno, che la notte finisca e domani sia giorno, un giorno
normale aspettando la notte!
Buonanotte tesoro
Ti aspetto
Aurore
mio piccolo tesoro,
Questo è stato il
mio primo pensiero oggi, pensiero che mi tormenterà sempre......il giorno
ci ha sorprese sole in un letto, ma le nostre anime sono vicine, anche se
la voglia di guardarti, di toccarti è sempre più forte, voglia che mi
tormenta troppo perché ora ti sento un’anima vicina, ma un cuore lontano e
triste. Io voglio volerti bene amica mia, voglio amarti per quella che
sei, sotto questo cielo senza stelle, davanti ad un Dio padre dolce che ci
comanda amore. Parlami della tua anima e delle sue tristezze, io con il
mio calore tormenterò le tue angosce, con la mia passione riscalderò il
vuoto di questo letto...................
Buongiorno Amore mio
Sophie
Mia anima.
I tormenti di questa
notte m’hanno addensato il sangue ed assonnato le palpebre ancora pesanti.
Sto bevendo un caffè e ti penso, penso a quanto eri bella nel sogno,
indossavi un cappello di mare e dei guanti bianchi di rete. T’aggraziavano
il viso ed il desiderio d’essere amata. Ma la mano, perfettamente
incavata, cullava volgari sessi incontrati per strada. Tormenti!
Vorrei rimproverarti per il tuo ardire, per essere entrata senza preavviso
come un temporale d’estate che sbatte porte e finestre e ti lascia uno
strascico d’odore di terra. Come hai potuto generarmi istinti di passione
e lame di gelosia che ora sento lungo la pelle di questo seno in
astinenza, lungo queste labbra che parlano e non servono ad altro.
Stamattina non indosserò pantaloni, ma un vestito a fiori per sentirmi
leggera. Mi vestirò di trasparenza per sentire il caldo del sole che
filtra e mi scalda.
Dovessi incontrarti, vorrei che ti fermassi
impietrita, socchiudendo le labbra inebetite: “E’ lei. Non può essere che
la mia stupenda creatura che amo e che m’ama.”
Vorrei essere più
femmina di quanto lo sia stata fin d’ora. Più donna, alla larga da grate
di ferro dove s’impigliano e si spellano i miei sandali alti.
Vorrei
essere io stessa un buco dove depositare le tue voglie impazienti, un
misero buco da riempire dei tuoi sogni, come questi occhi secchi incapaci
di piangere e partorire deliri più sani di quanti ne trattengo in mezzo
alle gambe.
Se solo io fossi capace! Se solo tu fossi più vera! Vorrei
essere un ricovero per la tua brama, che ammansisci prima della luce,
prima d’ogni alba, unica a ridarti misura e contegno, unica a sgravarti
pensieri indecenti appagandoli con le mie grazie. Sono grazie di donna che
cercano la loro stessa essenza, ormai convinte che nessun contrario potrà
mai renderle divine. Solo a te amore mio permetterò di entrare tra queste
cosce, solo a te baciarmi nell’intimo dell’anima che fluida mi bagna per
soddisfare l’unico piacere a cui mi dedicherò da oggi e per sempre.
Anima mia, anima fragile, parlami se puoi di te. Dei tuoi lunghi capelli,
del tuo viso, perfettamente modellato all’incavo del sogno. Parlami della
tua amica Giovanna che non ti conosce così a fondo, ma pretende di
giudicare. Di quello che tra poco farai, se rimarrai assopita ad attendere
nuove o uscirai indossando il tuo corpo migliore.
Parlami se oggi
dovessi incontrarmi, se riconoscerai il mio volto tra i tanti, le mani, il
vestito di stoffa leggera che si gonfia ad ogni soffio di vento.
Vorrei
che ci fossi tu a guardarmi, affondata nel mare dei tuoi occhi lattosi,
inghiottita a mulinello dentro il tuo desiderio che m’assale e mi spazza.
Mia anima.
Aurore
Mia anima, oggi sono
andata a messa e mi sono confessata. Non potevo sottrarmi. E davanti a Don
Egidio, mi sono sentita nuda. Le sue parole erano ficcanti. Forse tu non
puoi capire, qui si assolverebbe una puttana con quattro Ave Marie, ma mai
si accetterebbe una persona che brama amore per lo stesso sesso. Non ci
sono Pater Nostri, non ci sono Ave Marie o Atti di Dolore sufficienti per
lavare l’onta. Per cui dapprima ho mentito. Ma io non volevo mentire a
Dio! Lui ha insistito e allora ho fatto piccole ammissioni, niente di
scandaloso, no. Tu sei nel mio cuore e nessuno mai riuscirà ad arrivare
così in fondo alla mia intimità. Ma lui qualcosa ha capito. Ora sto male,
ti penso e sto ancora male. Mi capisci vero?
Tua
Sophie
Tesoro penso che sia giunta l’ora di incontrarci. Non
voglio perderti! Dimmi tu quando e dove, dimmi tu come mi devo vestire,
dimmi tu se devo baciarci oppure aspettare. Dimmi come faremo l’amore.
Sarà bello vero? Sono certa che sarà come sempre lo abbiamo immaginato!
Anche io non resisto. Vorrei passeggiare con te, mano nella mano, sulla
spiaggia del tuo mare. Vorrei saziarmi dei tuoi seni, sanno di fragola
vero? Non so se Don Egidio sia all’altezza di capire l’amore, quello
assoluto senza alcuna classificazione! Se davvero esiste il Paradiso
vorrei andarci con te, ma se tutto ciò ci porterà all’inferno per me sarà
sempre il Paradiso!
Ti amo. Sophie
Aurore
Amore mio
Non posso più scriverti. Don Egidio, dopo quella
confessione, ha detto a mia madre di fare attenzione, di starmi vicina e
controllarmi. E mia madre rovistando nei miei cassetti è riuscita a sapere
la mia password ed è entrata nella mia casella di email. Ha letto tutto!
Mi ha concesso di scriverti per l’ultima volta e mi ha detto che mi
porterà in collegio, dove dovrò scontare la mia pena. E se farò la brava
non dirà nulla a mio padre. Sì so che è un ricatto ma dovrò obbedire.
Domani ho già il primo incontro con una psicologa, ma è una suora! Grazie
amore mio, grazie per sempre. Ti ho amata tanto sai e chissà se un giorno
non troppo lontano possa vedere i tuoi occhi di mare, i tuoi capelli di
grano. Porterò quest’immagine sempre con me. Non ti lascerò mai.
Tua
Aurore.
Sophie
Mio infinito amore, chissà
se mi leggi, ho aspettato per giorni e giorni tue notizie, ma non ci sei
più, io sto impazzendo, ma forse è davvero finita. Rileggo la nostra
corrispondenza e credo davvero che sia stata il preludio di un grande
amore, ma purtroppo solo l’inizio. Grazie per le tante emozioni, ma
sinceramente avrei voluto che quei desideri bollenti si fossero un giorno
o l’altro materializzati. Ci ho creduto sai, come sono sicura che anche tu
non vedevi l’ora. Va bene è andata così ed io ti porterò per sempre con
me.
Grazie, tua per sempre Sophie.
FINE