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CINEMA PASSIONE
AMARSI? CHE CASINO!
INTERVISTA IMPOSSIBILE A
Bess McNeill
Le onde del destino
Siamo in una
fredda terra del Nord Europa, l’unico calore tra
quel gelo è il dolce amore di Bess per suo
marito Jan. Lei non è una donna come le
altre, lei parla con Dio e seguirà il volere del
suo uomo fino alla morte
.Bess la descrivono come una
ragazza graziosa…
Sono scozzese, sì carina, vivo in
una comunità chiusa di tessitori, il mio problema è che, essendo
sempre vissuta in famiglia, non conosco la vita.
Dicono anche estremamente semplice…
Direi
pura di cuore e da lì nascono i miei problemi nell’affrontare la
vita.
Anche molto religiosa…
Durante
le mie frequenti visite in chiesa, prego Dio e parlo con Lui
convinta che Egli mi risponda attraverso la mia voce.
La sua vita ha una svolta quando incontra Jan… Chi è?
Jan è un operaio della piattaforma petrolifera. Essendo lui
ateo, vado incontro alla disapprovazione della comunità a cui
appartengo, fortemente condizionata dalla religione cristiana di
stampo calvinista. Comunque mi innamoro di lui e vengo
ricambiata, alla fine ci sposiamo sotto lo sguardo perplesso e
severo di mia madre e degli altri abitanti del paese.
Come va il matrimonio?
Jan lavora la maggior
parte dell’anno sulla piattaforma petrolifera ed io a lungo
andare mi accorgo di essere molto possessiva e ho grandi
difficoltà a vivere senza Jan quando lui è costretto a partire.
Ma lei sapeva del lavoro di suo marito…
Certo che lo sapevo, infatti Jan, ogni tanto mi chiama
riempiendo i miei vuoti. In quelle telefonate ci diciamo tutto,
parliamo anche del nostro amore e dei nostri desideri sessuali,
ma soprattutto del fatto che mi manca da morire, non riesco a
vivere senza di lui.
Mi faccia capire, lei lo
incita a tornare lasciando il lavoro?
Lo so è una
cosa irrazionale, ma In preda alla solitudine lo prego di
tornare immediatamente da me.
Il destino
l’ascolta e l’accontenta a quanto pare…
Purtroppo
sì, un giorno Jan viene investito da una esplosione e rimane
gravemente ferito. Con sospetto di lesioni cerebrali e una
paralisi totale viene subito riportato sulla terraferma. In quel
frangente mi convinco che la mia preghiera sia stata la ragione
per cui si è verificato l'incidente, ritenendo che Dio mi abbia
punita per il mio egoismo nel chiedere che lui trascurasse il
suo lavoro e tornasse da me.
Immagino i sensi di
colpa, ma questo non è l’unico problema…
Purtroppo
no, Jan non è più in grado di soddisfarmi sessualmente ed è
mentalmente provato dalla paralisi.
Cosa le dice?
Mi impone di trovare un amante. Inizialmente, per la mia
religione e per il modo in cui intendo il matrimonio, sono
inorridita dalla richiesta, poi però quando lui tenta il
suicidio i miei pensieri sono più propensi ad assecondarlo.
Quindi? Si decide a tradirlo?
O no,
anche se fosse, non sarebbe mai un tradimento, comunque prendo
tempo, ma lui mi esorta giorno dopo giorno a trovarmi un amante.
Non si rende conto che suo marito non è più lo
stesso, che è cambiato?
Lui ne è consapevole, il
male lo ha trasformato e diventa egli stesso il male, ma io
continuo ad amarlo anche quando mi rendo conto che dovrò passare
attraverso prove molto difficili. Parlando con Dio mi persuado
di essere io il Bene e lui il Male e per questo abbiamo bisogno
l’una dell’altro, perché il Male ha bisogno del Bene da
corrompere, così come il Bene si lascia corrompere se è per
amore.
Mi scusi, ma Jan cosa ci proverebbe?
Lui dice che raccontargli i dettagli dei miei incontri sessuali
con altri uomini, sarebbe come se io e lui fossimo insieme o
meglio facessimo di nuovo l’amore e questo rivitalizzerebbe il
suo spirito.
Quindi lo fa?
Nonostante i medici mi dicano che non c’è speranza e Jan non
tornerà più normale sono disposta a fare ogni cosa pur di
dimostrare a Dio e a Jan che il mio amore è assoluto e per
questo comincio a ritenere che sia nella volontà di Dio che io
segua i suggerimenti di mio marito. Con le preghiere e con il
sacrificio voglio salvare a tutti i costi la vita di Jan e so di
riuscirci affinché lui torni normale.
Cosa fa?
Nonostante sia convinta di andare incontro al disprezzo di mia
madre, della mia chiesa e di tutto il paese mi getto sul primo
uomo disponibile ovvero il medico di Jan.
Immagino
la sua sorpresa…
Infatti è così allibito che mi
respinge, ma io non la prendo bene. Sento dentro di me una forte
umiliazione, ma non demordo. Allora inizio a curare il mio
aspetto, accentuò la mia femminilità al limite del grottesco, in
pratica inizio a vestirmi come una prostituta in modo da
attirare l’attenzione degli uomini.
Ci riesce?
Il mio cuore in quel momento non pensa ad altro, sono
concentrata su ciò che considero una missione e alla fine mi
concedo a diversi uomini, subendo umiliazioni sempre più
crudeli.
E la sua comunità cosa ne pensa del suo
cambiamento?
L'intero villaggio è scandalizzato,
ovviamente cercano di redimermi, ma la mia strada è segnata. Per
amore di Jan mi concedo apertamente e loro mi minacciano di
espellermi dalla comunità.
Funziona?
Non non funziona perché il mio bene è supremo. Anche il medico
di Jan interviene, costringono mio marito a firmare una carta
per il mio ricovero in una casa di cura psichiatrica.
Lei non la prende bene immagino.
Assolutamente no, io sto nelle grazie del Signore e nel Volere
di mio marito, quello che faccio è a fin di bene per cui come
ultimo sacrificio mi dirigo in una nave in disuso abitata da
malviventi e mi faccio stuprare fino all’ultimo respiro.
Bess muore e su insistenza del medico di Jan, i
sacerdoti del villaggio le concedono un rito funebre, ma durante
la cerimonia proclamano che Bess brucerà per sempre all'Inferno.
Ma il sacrificio di Bess non è vano perché miracolosamente
Jan guarisce e straziato dal dolore consegna il corpo di Bess al
mare.
Le onde del destino è un film del 1996
diretto dal regista danese Lars von Trier. La pellicola rivelò
al grande pubblico il talento del regista (che vinse il Gran
Premio della Giuria al Festival di Cannes) e della protagonista
Emily Watson (che ottenne una nomination agli Oscar come
migliore attrice).
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Titolo Le onde del destino Titolo originale
Breaking the Waves Lingua originale inglese Paese
di produzione Danimarca, Svezia, Francia, Paesi Bassi,
Norvegia Anno 1996 Durata 159 min Genere
drammatico Regia Lars von Trier Sceneggiatura Lars
von Trier, Peter Asmussen, David Pirie Produttore
Peter Aalbæk Jensen, Vibeke Windeløv Produttore
esecutivo Lars Jönsson Casa di produzione Zentropa
Entertainments Fotografia Robby Müller Montaggio
Anders Refn Effetti speciali Lars Andersen Musiche
Joachim Holbek Scenografia Karl Júlíusson Costumi
Manon Rasmussen
Interpreti e personaggi Emily
Watson: Bess McNeill Stellan Skarsgård: Jan Nyman
Katrin Cartlidge: Dodo McNeill Jean-Marc Barr: Terry
Adrian Rawlins: dottor Richardson
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_onde_del_destino
http://xoomer.virgilio.it/luciote/Ondestino.htm
http://www.persinsala.it/article515.html
http://www.cinematografo.it/
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