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GIALLO PASSIONE
AMARSI? CHE CASINO!
INTERVISTA IMPOSSIBILE A
Séverine Serizy
Bella di giorno
Séverine, signora
borghese e giovane moglie insoddisfatta
decide di fare la prostituta in una casa di
appuntamenti con il nome d’arte “Bella di
giorno”, per dare sfogo alle proprie
fantasie sessuali.
.Madame qualche parola di
presentazione?
Mi chiamo Séverine Serizy, sposata
con giovane chirurgo. Vivo a Parigi, grazie anche a mio marito
sono una donna benestante. Pierre è spesso impegnato in ospedale
ed io inevitabilmente passo giornate avvilenti da sola. Faccio
lunghe passeggiate rilassanti, ma comunque noiose e
insoddisfacenti.
Sin dalle prime scene traspare
la sua insoddisfazione.
Ho difficoltà nel
relazionarmi con le altre persone e con mio marito, nonostante
il reciproco affetto, abbiamo un rapporto molto freddo e
distaccato.
Quindi tra voi non parlate,
immagino…
Oh no, mi vergognerei a farlo. Faccio
sogni fortemente erotici al limite del sadomasochismo e lui
certamente non capirebbe. A lungo andare quei sogni sono la mia
doppia vita.
Si sente abbandonata da suo marito,
per questo?
No, no, non è lui il problema. È la mia
vita affettiva che è profondamente distorta, nessuno riesce a
conoscermi a fondo, nemmeno mio marito! Dopo un anno di
matrimonio cerco di reagire.
Cosa fa?
Da un amico di famiglia vengo a sapere dell’esistenza di una
casa di appuntamenti, nella quale si ricevono clienti di giorno.
Bussa a quella porta?
Beh io tengo molto
alla mia riservatezza per cui ho forti dubbi, più volte passo
sotto quella casa ma poi desisto e torno a casa, finché mi
faccio forza e busso.
Chi l’accoglie?
La proprietaria della casa Madame Anaïs.
Come va
il primo approccio?
Madame
Anaïs
è un personaggio molto materno e affettuoso, a volte è
severa, a volte complice e confidente come un'amante,
praticamente rispetta le mie paure e il mio riserbo. E da brava
madre riesce a scrutare dentro me stessa ed a mettermi a mio
agio senza farmi troppe domande. Nel contempo però mi tratta con
polso fermo non esitando a farmi conoscere il lato oscuro di
quel lavoro per fare di me una vera professionista.
In
quella casa praticamente lei rivive i suoi sogni, la sua doppia
vita……
Diciamo che diventa una specie di limbo tra
il reale e l’irreale. Il reale è rappresentato dalla stessa
Madame che mi fa da guida e dalle colleghe, molto diverse da me,
che si prostituiscono per un bisogno prettamente materiale,
mentre d’altro lato l’irreale è rappresentato dai momenti di
intimità con i vari clienti e le loro bizzarre fantasie
sessuali.
Perché lo fa?
Nell’estremo
tentativo di ritrovare me stessa cerco, attraverso quell’impegno
quotidiano, di neutralizzare le mie fantasie. Ha presente delle
sedute di psicanalisi? Ecco ogni giorno varco la soglia di
quella casa con un fine molto preciso, ovvero uscire dalle mie
fobie e dalla mia frigidità.
Madame posso sapere
in cosa consistono i suoi sogni?
Direi emblematici.
Durante queste visioni immagino di essere maltrattata, di essere
sottomessa, subire rapporti d’ogni tipo contro la mia volontà e
di essere chiamata cagna.
Assume così il nome di
"Bella di giorno…
Beh essendo sposata e facendo
l’attività in gran segreto all’insaputa di mio marito sono
disponibile solo dalle 14 alle 17.
Nel film è
rappresentata da Catherine Deneuve, le assomiglia?
Catherine ha un volto perfetto di porcellana, da bambola
inespressiva, bella e algida credo davvero che sia adatta ad
impersonare una donna che scinde l’amore dal piacere e riesce ad
avere rapporti sessuali solo se maltrattata.
Sa
cosa diceva Luis Bunuel di lei? "È bella come la morte e fredda
come la virtù."
Credo che Catherine riveli
nell’essenza la mia indole, il mio profondo segreto desiderio di
trasgredire, sentirmi completamente dominata e allo stesso tempo
apparire una perfetta donna borghese con i miei tailleur
castigati e chiari.
Come la scena dei cocchieri?
Esatto, pensavo proprio a quella. In compagnia di mio marito mi
sto godendo una serena escursione in carrozza. Lui tenta un
approccio, ma io mi nego. Le sue carezze mi irrigidiscono e
allora sogno di essere fatta scendere a forza dalla carrozza da
mio marito, che, finalmente comprendendo i miei desideri, mi
lascia alla mercé dei due cocchieri, in balia dei loro frustini
e della loro depravazione.
Ho capito… Come vive
l’esperienza della casa?
Vivo le perversioni dei
clienti e le esperienze umilianti e vergognose come se fossero
un atto liberatorio vissuto in uno stato di trance per poi
sentire il piacere di tornare in famiglia e diventare la donna
di tutti i giorni.
I rapporti con suo marito
migliorano?
Decisamente c’è un lento miglioramento e
visto il mio appagamento tutto potrebbe procedere
tranquillamente in questo modo ancora molto a lungo, se tra i
clienti della casa non si presentasse Marcel un giovane
malavitoso. Lui ha i modi arroganti, violenti e infantili, e
purtroppo mi desidera a tutti i costi unicamente per sé.
Quindi nella sua soddisfacente attività di bella di
giorno, dai ruoli nettamente separati, Marcel è l’elemento di
disturbo a quanto pare…
Direi l’elemento di unione
tra le due vite. Nei suoi confronti comunque mi dimostro
passionale e amorevole, così come non sono mai stata con mio
marito.
Molto diverso da suo marito…
È emblematico il fatto che sia proprio un tipo arrogante,
capriccioso ed irascibile, a scatenare i miei desideri, e non
invece mio marito, paziente e devoto.
Mi faccia
capire, Marcel è il primo che riesca a farla godere?
Lui scatena i miei desideri sessuali e sazia i miei appetiti. Da
preda divento seduttrice, lo ammalio cerco di affascinarlo e di
ricevere piacere. In quella casa passiamo dei momenti stupendi
salvo poi ripensarci quando mi rendo conto che la situazione
rischia di sfuggirmi di mano.
Cosa succede?
Lui diventa troppo possessivo, ho il timore che la mia
riservatezza possa essere contaminata, decido quindi per evitare
lui e ulteriori rischi di non andare più in quella casa.
Una volta tornata alla tranquilla vita familiare, cosa
succede?
Sono costretta a confessare a Marcel il
motivo per il quale non voglio frequentare più quella casa,
ovvero che sono sposata e che non frequento quella casa per
denaro. Ovviamente Marcel non accetta il mio ravvedimento, lui è
innamorato di me e mi chiede di lasciare mio marito.
Lei cosa fa?
Naturalmente rifiuto senza
dargli alcuna spiegazione convinta che non capirebbe che essendo
solo un cliente non è altro che un personaggio che vive
esclusivamente nel mio sogno.
Immagino che
Marcel non demorda…
Non si rassegna. Non capisce che
ha ineluttabilmente rotto l’equilibrio nella mia mente
mescolando fantasie e vita reale. Anzi, alla fine, nei suoi
continui pedinamenti, riesce a sapere dove abito e quando
incontra mio marito non esita a sparargli riducendolo in fin di
vita e su una sedia a rotelle per tutta la vita.
E lei?
Beh il sogno si è spezzato, la realtà
più cruda prende il sopravvento sui miei sogni, da quel momento
non mi resta che votarmi alla cura di mio marito e ovviamente
alla castità per tutta la vita.
Bella di giorno
(Belle de jour) tratto da un romanzo di Joseph Kessel del 1929 è
un film drammatico del 1967 di Luis Buñuel. Vinse il Leone d'Oro
alla 32ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
ma fu rifiutato al Festival di Cannes con l'accusa di
"insufficienza artistica".
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://argonautilazzatesi.wordpress.com/bella-di-giorno-bunuel/
http://www.spietati.it/z_scheda_dett_film.asp?idFilm=4780
http://riflessocinefilo.blogspot.it/2008/05/bella-di-giorno-di-luis-buuel.html
http://www.cinema4stelle.it/bella_di_giorno_recensione.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Bella_di_giorno
http://www.edizionieo.it/review/3441
FOTO GOOGLE IMAGE
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