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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Gypsy Rose Lee
La
Regina del Burlesque
Ballerina e attrice statunitense di
genere burlesque e vaudeville, soprannominata la Regina dello
spogliarello fu soprattutto una maestra di seduzione. «Che se
ne parli bene, che se ne parli male, l'importante è che se ne
parli»
(Seattle, 9 febbraio 1914 – Los Angeles,
26 aprile 1970)
.. .Madame le sue origini? Il mio
nome vero era Rose Louise e sono la sorella maggiore
dell'attrice June Havoc.
Infanzia difficile.
Quando mia madre Rose Evangeline Thompson, sposò mio
padre John Olaf Hovick, venditore di spazi pubblicitari
per il Seattle Times di origine norvegese, io ero già
nella pancia di mia madre.
Il suo anno di nascita
fu cambiato più volte da sua madre… Con mia madre e
mia sorella viaggiavamo moltissimo e per aggirare le
leggi dei vari stati sul lavoro minorile, le date di
nascita venivano costantemente spostate. Ancora oggi non
so quale sia il giorno del mio compleanno.
Perché
viaggiavate spesso? Mia madre sognava per noi un
futuro da star e voleva che sfondassimo da subito nel
mondo dello show business per cui ci faceva sottoporre
ad estenuanti provini.
Questo portò ad una
rottura tra i suoi genitori… Ci furono grandi liti,
alla fine divorziarono e mia madre si risposò l’anno
successivo con Judson Brennerman, un commesso
viaggiatore.
Nonostante sua madre non le
riconoscesse grandi qualità rispetto a sua sorella lei è
stata la più celebre spogliarellista e danzatrice di
Varietà degli anni trenta e quaranta... Vissi
praticamente sempre all’ombra di June, lei a due anni
sapeva già ballare sulle punte. Per me invece era sempre
mezzanotte, vale a dire l’ora in cui la carrozza si
trasforma in zucca! Per questo motivo faticai più del
previsto, ma a quindici anni già lavoravo come
spogliarellista alle Ziegfeld Follies e fui ispiratrice
delle future pin-up Betty Grable e Tempest Storm, più
giovani di me di alcuni anni.
Una vita a dir poco
tempestosa… Dicevano di me che fossi spregiudicata
come Mae West e sbrigativa come Bette Davis. Direi una
vita piena di incoerenze e colpi di scena che mi permise
di sostenere i ritmi frenetici del mondo dello
spettacolo e passare senza problemi da stella di
Ziegfeld alla più famosa stripteaser del mio tempo.
Una vita itinerante… Direi un interminabile
viaggio nelle risacche polverose dell’America della
Depressione tra gangster con la febbre del palcoscenico,
spogliarelliste contorsioniste, ballerine che
confondevano letti e palchi, stanze d’albergo sporche e
puzzolenti, squallidi camerini e vecchi comici patetici
condannati a ripetere in eterno la stessa battuta.
Dentro questa miseria lei si presentava in
Rolls-Royce con le iniziali in oro… Tutto faceva
parte della scena e del business dello spettacolo, come
i miei vestiti provocanti, il mio trucco pesante, le mie
pellicce vistose. Scendevo dall’auto come una vera
regina acclamata tra code di pubblico impazzite. La
gente aveva solo un compito: applaudirmi ovviamente dopo
aver comprato il biglietto.
Lei è considerata
l’inventrice del burlesque… Questa forma d’arte
esisteva da tempo, forse il mio merito fu quello di
portare il burlesque dai piccoli teatri malfamati di
periferia ai grandi palcoscenici di città compresa la
televisione.
Che cos’è il burlesque per lei?
In una frase direi: “Più tease che strip” ovvero l’arte
di rivelarsi a poco a poco, non solo di togliersi i
vestiti di dosso, ma di stuzzicare, con sapiente e
ironica malizia, chi sta a guardare.
Come mai
scelse il nome Gypsy Rose Lee? Gypsy perché mi
atteggiavo a zingara leggendo le foglie del thè poi
aggiunsi Rose in omaggio a mia madre e alla fine apposi
Lee per civetteria.
Più che per la bellezza si
fece strada per la sua intelligenza… Una sera la
protagonista dello spettacolo ebbe un malore ed io la
sostituii. Salii sul palco e dopo i primi passi finsi un
incidente ovvero la spallina del mio abito si staccò
tanto da scoprirmi la spalla e un po’ di seno. Fu
un’idea geniale! Il pubblico andò in delirio e impazzì
subito dopo quando per incanto il mio vestito scivolò ai
miei piedi…
Era nata una stella! Oh sì divenni
famosa ma i pericoli erano sempre in agguato. Venni
arrestata più volte per violazione delle leggi sul nudo.
Poi nel 1937 il sindaco LaGuardia pensò bene di chiudere
tutti i teatri di burlesque per cui non mi rimase che
trasferirmi ad Hollywood e tentare la via del cinema.
Come andò? Per paura che i benpensanti
disertassero le sale cinematografiche mi obbligarono a
cambiare il nome in Louise Hovick. Esordii con il film
Alì Babà va in città, ma non ebbe successo. Tra gli anni
’30 e ’40 interpretai cinque film, ma la mia carriera di
attrice non decollò.
A 23 anni si sposò… Mi
unii in matrimonio a Hollywood, il 25 agosto 1937, con
Arnold "Bob" Mizzy, lo sposai per insistenza degli
studios, da cui però divorziai poco tempo dopo. In
seguito, ebbi una relazione a dir poco burrascosa con il
produttore Mike Todd.
Lui era impegnato vero?
Per ingelosirlo mi sposai con l'attore Alexander
Kirkland, ma visti i presupposti il matrimonio durò
appena due anni, dal 1942 al 1944.
Intanto aveva
intrecciato una relazione con il regista Otto Preminger…
Da quella relazione nacque nostro figlio Erik Lee
Nel 1948 un nuovo matrimonio… Convolai a nozze
per la terza volta con Julio de Diego, ma anche questo
rapporto finì in un divorzio.
Tutti e tre i suoi
matrimoni sono durati meno di due anni, come mai? Sa
che le dico? L’amore romantico non faceva per me e di
certo non ha condizionato minimamente la mia vita.
L’unica persona da cui non mi sono mai affrancata è
stata mia madre!
Ma quel rapporto fu a dir poco
problematico! Mia madre nel corso della sua vita non
ha mai smesso di chiedere denaro sia a me che a mia
sorella. Stanca di questo le comperai un immobile di
dieci stanze a Manhattan da adibire a pensione per sole
donne.
Ebbene… cosa successe? Mia madre si
innamorò e perse la testa per una ospite della pensione
e un giorno per gelosia le sparò due colpi di
rivoltella, uccidendola. Grazie alla mia notorietà il
caso fu messo a tacere e archiviato come suicidio.
Scrisse anche un libro autobiografico, vero? Lo
intitolai Gypsy, una raccolta di citazioni ed aneddoti
della mia vita da cui sono stati tratti il musical Gypsy
diretto da Arthur Laurents nel 1959, trasposto poi nel
film Gypsy - La donna che inventò lo strip-tease,
diretto nel 1963 da Mervyn LeRoy. Nel 1993 fu realizzata
anche una versione per la televisione.
Gypsy Rose
Lee, negli ultimi anni della sua carriera, divenne
politicamente attiva sostenendo con ingenti somme di
denaro il Fronte Popolare durante la guerra civile in
Spagna. Fu anche indagata per attività antiamericane. Si
spense a soli 59 anni, a Los Angeles, il 26 aprile 1970,
a causa di un cancro ai polmoni.
. |
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://lesfoliesretro.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/Gypsy_Rose_Lee
https://www.adelphi.it/libro/9788845913228
FOTO GOOGLE IMAGE
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