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INTERVISTE
IMPOSSIBILI Margaret Sullavan
La donna che odiava
Hollywoood
«Forse mi abituerò a questo bizzarro
posto chiamato Hollywood, ma ne dubito... » Bassa di statura,
di normale bellezza e voce roca è stata un’attrice
cinematografica di scuola teatrale non amò mai particolarmente il
cinema malgrado fosse considerata la migliore attrice di
Hollywood del repertorio melodrammatico
(Norfolk, 16 maggio 1909 – New Haven, 1º gennaio 1960)
Madame le sue origini? Il mio nome
completo è Margaret Brooke Sullavan Hancock. Sono nata a
Norfolk, in Virginia. Mio padre Cornelius Hancock era un
facoltoso broker e mia mare Garland Sullavan
un'ereditiera.
La sua infanzia? Vissi i miei
primi anni spesso isolata dagli altri bambini in quanto
soffrivo di una debolezza muscolare dolorosa alle gambe
che mi impediva di camminare e socializzare con gli
altri. La malattia fortificò il mio carattere e quando
mi ripresi la mia indole era da vero maschiaccio tanto
che preferivo giocare con i bambini del quartiere più
povero, ovviamente con grande disapprovazione dei miei
genitori.
La sua adolescenza? Per il mio
carattere forte e ribelle ebbi diversi problemi di
condotta nell’esclusiva scuola privata Chatham Episcopal
Institute. Dopo aver terminato gli studi superiori, mi
trasferii a Boston dove andai a vivere con la mia
sorellastra Weedie.
Cosa fece a Boston?
Frequentai la sede bostoniana della scuola di
recitazione Denishawn, frequentando contemporaneamente i
corsi teatrali presso il Copely Theatre. I miei non
approvarono quella scelta e mi tagliarono l’assegno
mensile per cui per mantenermi lavoravo come commessa
all'Harvard Coop.
Lì ebbe modo di conoscere
Charles Leatherbee il presidente dell'Harvard Dramatic
Club… Grazie a lui feci il mio debutto teatrale nel
1929 nel musical Close Up, scritto dal futuro
compositore di Broadway, Bernard Hanighen.
Tra i
componenti del cast dello spettacolo c'era un giovane
attore di nome Henry Fonda.. Ci piacemmo quasi subito
e tra noi nacque una tenera relazione sentimentale e un
forte sodalizio artistico. Sempre con lui feci il mio
debutto nel teatro professionale con lo spettacolo dal
titolo The Devil in the Cheese.
Nel 1931
finalmente Broadway… Venni scritturata da Lee Shubert
per interpretare lo spettacolo A Modern Virgin. Al tempo
soffrivo di una laringite cronica che rendeva la mia
voce più roca e sensuale. Lo spettacolo fu un successo
ed io giurai che per tutta la mia vita avrei coltivato
quella meravigliosa raucedine.
Nello stesso anno
si sposò… Sposai Henry Fonda, ma ci accorgemmo
immediatamente che non eravamo fatti l’uno per l’altra
per cui ci separammo quasi subito e avviammo le pratiche
di divorzio dopo appena due mesi.
Visti i
successi teatrali fu chiamata ad Hollywood. A quel
tempo avevo già rifiutato offerte della Paramount e
della Columbia. Il regista John M. Stahl mi convinse
offrendomi la parte della protagonista nel suo film
drammatico Solo una notte e un triennale da 1200 dollari
a settimana. In quel contratto pretesi una clausola,
nella quale ero libera di rifiutare l'incarico qualora,
nei primi 10 giorni di lavorazione mi fosse risultato
ripugnante l'ambiente hollywoodiano.
Quindi?
Portai a termine la lavorazione e a mia insaputa ero
diventata una star del cinema di successo. Poi nel 1934
nella pellicola E adesso, pover'uomo? Interpretai il
ruolo di una donna che doveva affrontare la vita
quotidiana nella Germania all'indomani della prima
guerra mondiale.
Il temperamento di quel
personaggio sarà in futuro il suo marchio di fabbrica.
Oh sì, si trattava di una donna esile e apparentemente
fragile destinata a vivere grandi e drammatiche
disillusioni.
In quel periodo si parlava molto di
lei nelle cronache rosa… Dopo Fonda mi ero legata
sentimentalmente al produttore teatrale Jed Harris e la
nostra relazione fu alquanto tempestosa. Coinvolta fino
alle ossa cercai di sottrarmi da quel rapporto
accettando senza troppa esitazione il matrimonio con il
regista William Wyler. Lo sposai il 25 novembre del
1934, ma anche questo matrimonio si rivelò un completo
fallimento.
In quel periodo fu diretta da grandi
registi come lo stesso Wyler e King Vidor… Il mio
nome ormai era una sicurezza per il botteghino, ma solo
nel 1938 riuscii ad ottenere una nomination al Premio
Oscar per la migliore attrice grazie al film Tre
camerati.
Nonostante i successi il suo
atteggiamento verso Hollywood non mutò nel tempo. Non
riuscii mai ad abituarmi a quel mondo, tanto che
soffrivo frequentemente di attacchi d’ira e profonde
depressioni. Questo atteggiamento mi portò a frequenti
scontri con gli Studios, sia alla Universal prima e sia
alla Metro-Goldwyn-Mayer dopo. Per questo motivo feci
solo sedici film di cui quattro al fianco di James
Stewart. Non furono rare le mie fughe e i miei
improvvisi ritorni a Broadway.
Nella sua carriera
ci fu anche il provino per il personaggio di Rossella
O'Hara nel celebre film Via col vento… Non andò bene,
ma mi consolai con la deliziosa commedia brillante
Scrivimi fermo posta, diretta da Ernst Lubitsch e
interpretata a fianco di James Stewart.
Lei
soffriva di un'accentuata forma di sordità vero? Già,
alla fine non riuscivo più a sentire gli applausi del
mio pubblico. Purtroppo quel difetto mi portò ad uno
stato di grave depressione. Per curarlo fui costretta al
ricorso degli psicofarmaci, anche ad alti dosi.
Margaret Brooke Sullavan nella sua vita ebbe in
tutto quattro matrimoni e tre divorzi. Dopo le brevi
unioni con Henry Fonda e William Wyler, si sposò nel
1936 con il produttore teatrale, suo agente, Leland
Hayward, dal quale ebbe tre figli: Bridget, morta
suicida a 21 anni, un anno dopo la madre, Brooke,
scrittrice e William, anche lui morto suicida nel 2008.
Nel 1947 Margaret chiese il divorzio dopo aver scoperto
che suo marito intratteneva una relazione clandestina
con Slim Keith, un’icona della moda tra gli anni
quaranta e sessanta. Infine nel 1950 Margaret sposò il
campione di tennis Kenneth Wagg. Durante la sua vita le
vennero attribuiti diversi flirt con personaggi del
mondo dello spettacolo, tra i quali il produttore Howard
Hughes, il regista teatrale Jed Harris e gli attori
Humphrey Bogart e James Stewart.
Il suo stato di
depressione peggiorò ulteriormente con il passare degli
anni. Il 1º gennaio 1960 venne trovata morta suicida in
una stanza d'hotel di New Haven, il medico stabilì il
decesso per causa accidentale provocata da una overdose
di barbiturici. Aveva 50 anni. E’ sepolta a Santa Maria
di Whitechapel Episcopale Churchyard a Lancaster,
Virginia. Per il suo contributo all'industria
cinematografica, Margaret Sullavan ha una stella sulla
Hollywood Walk of Fame al 1751 di Vine Street.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Margaret_Sullavan
http://www.cinekolossal.com/star2/s/sullavan/
https://en.wikipedia.org/wiki/Margaret_Sullavan
FOTO GOOGLE IMAGE
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