|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY
INTERVISTE
IMPOSSIBILI
May McAvoy
Le ragioni del cuore
Attrice statunitense del cinema muto si
ritirò per amore all’apice della carriera (New
York, 8 settembre 1899 – Los Angeles, 26 aprile 1984)
Torniamo ad immergerci
nell’atmosfera in bianco e nero degli anni ’20, e in
quell’epoca misteriosa ed affascinante incontriamo la
divina May McAvoy.
Madame le sue origini?
Sono nata in un lussuoso appartamento di New York, in un
giorno di settembre di fine secolo, da una famiglia
benestante e fin da piccola, dopo aver visto uno
spettacolo di varietà in un teatro vicino casa,
alimentai la mia vocazione per lo spettacolo.
Come iniziò la sua carriera? Attratta dal quel mondo
al terzo anno di Liceo lasciai definitivamente gli studi
e i miei progetti di diventare insegnante. Iniziai a
lavorare come modella per spot pubblicitari ed esordii
nel cinema ancora minorenne nel film muto Hate del 1917
diretto da Walter Richard Stahl, un regista che girò
nella sua carriera appena due pellicole.
Poi cosa
fece? Sulla scia della celebrità firmai un contratto
con la Paramount a 3000 dollari a settimana girando una
trentina di film. Mi sentivo già una attrice affermata!
Ma la popolarità la ottenne con un Kolossal… Fui
scritturata nel 1925 per il ruolo di Esther in Ben-Hur,
il kolossal della MGM diretto da Fred Niblo. Una delle
più costose e spettacolari produzioni degli anni venti
che vedeva nel cast anche il sex symbol messicano Ramón
Novarro e Francis Xavier Bushman.
Cos’è che
piacque di lei al pubblico? Ah non lo so, tra l’altro
ero bassina di statura, ma mi ritrovai ad essere
improvvisamente una star, forse la mia mimica facciale,
i miei grandi occhi oppure il linguaggio del corpo, doti
essenziali per un’attrice del muto. Mi adattavo molto
bene ai ruoli romantici e della ragazza innocente
maliziosamente inesperta.
Nonostante il successo
si congedò dalla MGM… Ebbi un dissidio con il regista
e produttore Cecil B. DeMille. Lui, per il ruolo in
Adam's Rib, avrebbe voluto che mi tagliassi i capelli e
indossassi un costume cortissimo. Dissi di no e fui
liquidata con 12.500 dollari. Credevo davvero che dopo
quel plateale rifiuto al boss la mia carriera fosse
finita.
Il sonoro era alle porte… Il successo
di Ben Hur mi aveva aperto altre porte. Mi chiamò la
Warner Bros, e benché non fosse prevista per me alcuna
scena parlata, ebbi la fortuna di recitare nel film
manifesto della nascita del cinema sonoro: Il cantante
di jazz del 1927, di Alan Crosland, con Al Jolson ed
Eugenie Besserer.
Poi trovò il tempo di sposarsi…
Nel 1929 mi legai in matrimonio al banchiere e tesoriere
dell'United Artists, Maurice Cleary. Per oltre dieci
anni rimasi lontana dai set cinematografici. Qualcuno
pensò e scrisse che tale decisione fosse stata presa per
la mia incapacità di recitare nel sonoro, ma in realtà
non era così, fu solo una questione privata.
Ovvero? Quel matrimonio forse non fu una scelta
azzeccata visto che a mio marito non piaceva che io
frequentassi l’ambiente del cinema e quindi fece di
tutto per allontanarmi dai riflettori. Alla fine ci
riuscì e immancabilmente la mia popolarità subì un
inevitabile declino. Comunque da quel matrimonio nacque
mio figlio Patrick. Con Maurice ci separammo nel 1940.
Dopo la separazione provò a tornare nel mondo del
cinema… In troppi si erano dimenticati di me che per
amore avevo buttato alle ortiche una brillante carriera.
Comunque nel 1940 ottenni una piccolissima parte nel
film Two Girls in Broadway, con Lana Turner e Joan
Blonde…
Ma la mia carriera non decollò più.
Dopo una trentina di piccole parti, qualcuna addirittura
tagliata nel montaggio, e il rifacimento di Ben-Hur
diretto da William Wyler con Charlton Heston, dove ero
semplicemente una donna tra la folla, abbandonai il
cinema.
Una carriera che avrebbe potuto essere a
dir poco folgorante... Al tempo le ragioni del mio
cuore prevalsero su ogni altro tipo di ambizione, feci
ciò che era giusto fare e non rimpiansi mai nulla.
May morì a Los Angeles il 26 aprile del 1984
a causa di complicazioni legate ad un infarto. Venne
sepolta a Culver City nello stesso cimitero che accoglie
numerose star del cinema, tra queste Rita Hayworth e
Sharon Tate. Prima del matrimonio, è stata amante del
regista A. Edward Sutherland e dell'attore Robert Agnew.
Per il suo contributo alla storia del cinema mondiale la
sua stella brilla sulla Hollywood Walk of Fame, al 1731
di Vine Street.
|
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://dentroloschermo.altervista.org/gli-anni-del-muto-may-mcavoy/
https://it.wikipedia.org/wiki/May_McAvoy
http://www.cinekolossal.com/star2/m/mcavoy_may/
https://en.wikipedia.org/wiki/May_McAvoy
http://www.imdb.com/name/nm0564219/bio?ref_=nm_ov_bio_sm
FOTO GOOGLE IMAGE
Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti
|
|