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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Susan Peters
Star of Tomorrow
Attrice americana di grandi prospettive,
costretta sulla sedia a rotelle a 24 anni per un incidente
fortuito durante una battuta di caccia e morta a soli 31 anni nel
momento di maggiore visibilità
(Spokane, 3 luglio 1921 – Visalia, 23 ottobre 1952)
.Madame le sue origini? Il mio nome
vero è Suzanne Carnahan. Sono nata a Spokane, nello
stato di Washington, ero la maggiore di due figli. Mio
padre Robert era un ingegnere civile di origine
irlandese mentre mia madre Abby era una casalinga di
origine francese.
La sua infanzia? A soli
sette anni persi mio padre, deceduto per un incidente
automobilistico. Andammo a vivere con la nonna a Los
Angeles. Lì completai i miei studi lavorando come
commessa in un grande magazzino, mia madre invece trovò
lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento.
Ma il suo sogno era diventare un’attrice… Oh sì,
con l’aiuto dei miei mi iscrissi alla School of Dramatic
Arts e sotto gli insegnamenti di Max Reinhardt affinai
le mie doti recitative.
Iniziò a lavorare molto
presto… Con il mio nome vero interpretai brevi ruoli
secondari in film come Peccatrici folli di George Cukor,
I pascoli dell'odio di Michael Curtiz, e Arriva John Doe
di Frank Capra. Tutti nel 1940.
La gavetta fu
abbastanza dura… Pensi che inizialmente il mio primo
impiego fu quello di porgere la battuta nei screen test
di altri attori, ma presto le mie qualità drammatiche
vennero notate dagli esecutivi degli Studios, e mi
guadagnai le prime scritture come attrice.
Come
mai cambiò nome? Venni messa sotto contratto prima
dalla Warner Brothers e poi dalla MGM, furono loro a
darmi un nome più adatto ad un’attrice del tempo. Da
quel momento giunsero ruoli sempre più interessanti
tipo: Il terrore di Chicago del 1942, al fianco di
Humphrey Bogart, Tish, La doppia vita di Andy Hardy
dello stesso anno insieme a Mickey Rooney, e Il segreto
del golfo del 1943.
Nel 1943 ottenne una
nomination all'Oscar… Sì, interpretai il personaggio
di Kitty e ottenni la nomination come miglior attrice
non protagonista per il film Prigionieri del passato del
1942 di Mervyn LeRoy.
Fu a quel punto che le
offrirono ruoli da protagonista… La MGM mi offrì
ruoli sempre più importanti come nel successivo Song of
Russia del 1944. Purtroppo il film fu apprezzato dalla
critica, ma non ottenne un gran successo di pubblico.
Intanto nel 1943 c’era stato il matrimonio… Prima
del matrimonio, avevo stretto due importanti relazioni
sentimentali, con l'attore Philip Terry e il magnate
dell'aviazione Howard Hughes. Ero titubante, ma durante
le riprese del film Tish del 1942, accettai la corte di
Richard Quine, attore e futuro regista. Ci sposammo
l’anno dopo l’11 luglio del 43 nella Westwood Community
Church a West Los Angeles.
Le cronache del tempo
parlano di una cerimonia sfarzosa… Oh sì, ero felice!
C'era un enorme raduno di amici, fan e stampa. Indossavo
l’abito con il quale si era sposata la mia bisnonna.
Purtroppo l’anno dopo ebbi un aborto spontaneo che mi
tenne distante dai set per oltre un anno.
Ma
Hollywood ormai la considerava un’attrice di rango. Come
si sentiva nei panni di una star? Ero ancora giovane,
avevo ventitré anni, e non mi pareva vero recitare
accanto ad altri interpreti del calibro di Van Johnson,
Esther Williams e Gene Kelly!
Era ormai avviata
ad una carriera piena di soddisfazioni… Apparvi in
copertina di diverse riviste del settore ma, purtroppo,
il primo gennaio del 1945 sii Monti Cuyamacaa vicino San
Diego accadde qualcosa che non doveva accadere, una vera
tragedia che cambiò la mia vita.
Cosa successe?
Durante una battuta di caccia alle anatre, in compagnia
di mio marito, mio cognato e sua moglie, rimasi
accidentalmente ferita alla schiena da un colpo d'arma
da fuoco, un fucile calibro 22.
Cosa provocò quel
proiettile? Aveva colpito in pieno la spina dorsale.
Ci precipitammo al Mercy Hospital, circa 65 miglia di
distanza da lì. Subii un'operazione di emergenza, ma non
ci fu nulla da fare, quel proiettile mi causò una
paralisi permanente dalla vita in giù costringendomi per
tutta la vita futura su una sedia a rotelle. Già
duramente provata, nel dicembre dello stesso anno persi
mia madre per un attacco cardiaco.
Qui venne
fuori tutto il suo temperamento… Non mi diedi per
vinta. Pensavo davvero di poter camminare di nuovo e mi
facevo beffe dei medici, i quali ovviamente mi dicevano
il contrario. Nel 1946 io e Richard adottammo un
bambino, Timothy, e nonostante la mia infermità tentai
di proseguire la carriera.
Ovviamente non fu
facile trovare dei ruoli adatti a lei… La MGM
continuò a corrispondermi l'ingaggio previsto dal
contratto, ma non riuscii più a interpretare ruoli degni
di nota. Alla fine mi convinsi e rescissi il contratto.
Qualche anno dopo però qualcuno bussò alla sua
porta… Era il 1948 e quell’anno segnò il mio ritorno
sul grande schermo con il melodramma Il segno del
capricorno, in cui ebbi il ruolo della protagonista Leah
St. Aubyn.
Un ruolo confezionato per la sua
disabilità vero? Interpretavo il ruolo di una giovane
donna paralitica che tiranneggiava il marito, un
facoltoso uomo d'affari. La donna riuscì a mandare a
monte i matrimoni dei due figliastri e mettere in
pericolo la vita della segretaria del marito, prima di
suicidarsi quando i suoi intrighi vennero alla luce.
Poi lavorò ancora… Partecipai a due produzioni
teatrali: Lo zoo di vetro e The Barretts of Wimpole
Street, e interpretai il ruolo di un avvocato nella
serie televisiva Miss Susan nel 1951.
Nel 1948
intanto aveva divorziato da suo marito… A causa di
una forte esaurimento nervoso ero soggetta ad alti e
bassi d’umore e la convivenza con mio marito divenne un
inferno. Richard era duro nei miei confronti e riusciva
a non parlarmi per intere settimane. Ci separammo a
Marzo del 1947 e divorziammo a Settembre del 1948.
Quella separazione mi provocò una sofferenza immane e
caddi in una profonda depressione.
Nel 1952
l'attrice contrasse una polmonite, complicata dalle
conseguenze di un'anoressia nervosa. Fu ricoverata all
Memorial Hospital di Visalia, in California. Nelle
ultime settimane della sua vita, laveva addirittura
smesso di alimentarsi e si era lasciata andare perdendo
completamente la voglia di vivere. Purtroppo il
deterioramento del suo stato di salute la condusse alla
morte prematura il 23 ottobre del 1952, all'età di soli
trentuno anni. Il funerale si tenne il 27 ottobre a
Glendale, in California. Fu sepolta al Forest Lawn
Memorial Park accanto a sua madre. Per il suo
contributo all’industria cinematografica Susan Peters ha
una stella lungo la Hollywood Walk of Fame al civico
1601 della Vine Street. Richard Quine, il suo ex
marito, dopo il divorzio si risposò con Barbara Bushman,
dalla quale ebbe due figlie. Poi nel 1965 con l'attrice
e cantante Fran Jeffries e, infine, con Diana Balfour.
Questo quarto matrimonio durò fino alla tragica morte di
Quine, il quale, afflitto da depressione e da problemi
di salute, si uccise nel 1989 con un colpo di pistola
alla tempia.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Susan_Peters
http://www.cinekolossal.com/star2/p/peters/
https://en.wikipedia.org/wiki/Susan_Peters
http://www.glamourgirlsofthesilverscreen.com/show/293/Susan+Peters/index.html
FOTO GOOGLE IMAGE
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