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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
ZaSu Pitts
The Silent Screen Star
Attrice statunitense nota per la sua
partecipazione in diverse pellicole drammatiche durante il
periodo del muto, anche se seppe adeguarsi sapientemente al
sonoro specializzandosi nel genere brillante.
(Parsons, 3 gennaio 1894 Hollywood, 7 giugno 1963)
..Madame le sue origini? Il mio nome
vero è Eliza Susan Pitts ed il nome d’arte che assunsi
era il diminutivo dell’unione dei miei due nomi, Eliza e
Susan, con il quale mia madre mi chiamava quando ero
bambina. Dove nacque? A Parsons nel Kansas,
ero la terzogenita di quattro figli. Mio padre, Rulandus
Pitts, era originario di New York ed era stato
gravemente ferito a una gamba durante la guerra civile.
Alla mia nascita si trasferì nel Kansas insieme a mia
madre Nellie Shay. Come mai alcuni anni dopo
ritroviamo la famiglia in California? Io avevo nove
anni quando ci trasferimmo a Santa Cruz con lo scopo di
trovare un clima più adatto e soprattutto nuove
opportunità di lavoro per mio padre. Già nella
scuola superiore si era appassionata alla recitazione…
Ebbi l’opportunità di frequentare il teatro della
scuola, la High School di Santa Cruz, e nel 1915 a 21
anni feci il mio debutto in palcoscenico. Due
anni dopo venne scoperta dalla sceneggiatrice e pioniera
del cinema Frances Marion… Lei vedeva in me una
futura attrice con una splendida carriera da star per
cui mi scritturò e mi fece firmare un contratto con la
Paramount. A 23 anni debuttai con il film Uneasy Money
per la regia di William Beaudine e successivamente in
pellicole dove recitai ruoli piuttosto marginali.
Poi l’incontro con la grande Mary Pickford… Fu
proprio grazie alla stima di Mary che venni scritturata
in molte delle sue pellicole. Nel solo primo anno di
collaborazione interpretai ben 11 cortometraggi e 4
lungometraggi che mi permisero di ottenere una discreta
notorietà e di guadagnarmi il mio primo ruolo di una
certa importanza nella pellicola di King Vidor Better
Times del 1919. Si parlò al tempo di un
interessamento di Charlie Chaplin… Oh sì, lui mi
volle incontrare. Ci conoscemmo, lui vedeva in me una
promettente attrice. Ci furono vari incontri ma, pur
avendomi scritturata, non mi feci mai recitare in
nessuna delle sue pellicole. A 26 anni il
matrimonio… Il 23 luglio del 1920 sposai Tom Gallery,
un attore che in seguito diventò un noto promoter di
boxe a Los Angeles e poi un dirigente TV. Riuscimmo
anche a lavorare insieme in alcuni film come: Bright
Eyes di Roy Del Ruth e Heart of Twenty di Henry Kolker.
Due anni dopo nacque nostra figlia Ann. Si parla
di un’amicizia molto profonda con l'attrice Barbara La
Marr… Più che amicizia parlerei di affetto profondo,
pensi che quando Barbara ci lasciò nel 1926 io e mio
marito adottammo suo figlio Tom. Nel 1924 venne
finalmente la sua grande occasione… Il celebre
regista Erich von Stroheim mi scritturò per il
melodramma Rapacità nel ruolo di Trina, giovane avida,
tramutata dalla sua stessa smania in donna perfida e
malvagia. Il film durava ben nove ore e ridotto in
seguito a due. Purtroppo i tanti tagli mutilarono il
senso del film e al botteghino non si rivelò un vero
successo. Erich von Stroheim la definì la più
grande attrice drammatica… Troppo buono Erich!
Comunque quella stima, ovviamente ricambiata, mi permise
di recitare in altre pellicole di von Stroheim quali
Sinfonia nuziale e Luna di miele, film diviso in due
parti con titoli diversi, dove interpretavo una toccante
principessa storpia. E in ultimo, nel sonoro Scendendo
lungo Broadway, terminato da Raoul Walsh, dove apparvi
come una cattiva donna matura satura di gelosia.
Mi perdoni madame ma dicono che non fosse una bellezza
assoluta. Non si può avere tutta dalla vita, diciamo
che partecipai a circa 200 film e venivo scelta di volta
in volta per il mio glamour particolare, la voce
squillante e il carattere estremamente timido, ma di
grande talento espressivo. Decisamente fuori dai
canoni dell’epoca… Con la mia movenza naturale
dimostravo un’assoluta padronanza davanti la cinepresa,
spesso oscurando l'attrice principale. Per non provocare
gelosie ed invidie purtroppo molte scene vennero
tagliate in sede di montaggio. Poi arrivarono
gli anni trenta ed il sonoro… Sopravvissi senza
problemi alla transazione. Il sonoro mi permise di
cambiare genere e diventare la regina della commedia
brillante di quel decennio spesse volte in coppia con
l'attrice Thelma Todd e con l'attore Slim Summerville.
Poi un nuovo matrimonio… Il 2 maggio del 1933
divorziai da Tom Gallery e l'8 ottobre dello stesso anno
mi risposai con il campione di tennis John E. Woodall.
Negli anni quaranta esplorò altre strade… Mi
cimentai nel teatro vaudeville e alla radio,
partecipando a numerose trasmissioni al fianco di
artisti del calibro di Al Jolson, Bing Crosby e Rudy
Vallee. Nel 1944 debuttai a Broadway con lo spettacolo
Ramshackle Inn, scritto appositamente per me, ricevendo
un ottimo successo di critica e di pubblico. E’
vero che ispirò i creatori di Braccio di ferro per il
personaggio di Olivia Oil? Oh sì, i disegnatori
presero in prestito alcune mie caratteristiche vale a
dire: lamia voce squillante e il mio continuo stringere
i pugni durante la recitazione. Eliza Susan
Pitts morì nel 1963 all'età di 69 anni e venne
seppellita al Holy Cross Cemetery di Culver City. Sempre
nel 1963 scrisse l'autobiografia "Candy Hits: The Famous
Star's Own Candy Recipes", pubblicata postuma, con
appendice dedicata a una serie di ricette per dolci, da
lei stessa ideate. A lei è accreditata una relazione
extraconiugale con l'attore Gibson Gowland, conosciuto
durante le riprese di Rapacità. La stella di ZaSu Pitts
è stata inserita al civico 6500 lungo la Hollywood Walk
of Fame l'8 febbraio 1960, per il suo contributo al
cinema. Nel 1994, le è stato dedicato un francobollo
commemorativo insieme a Rudolph Valentino , Clara Bow e
Charlie Chaplin come rappresentanti delle Silent Screen
Stars. . .. |
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/ZaSu_Pitts
http://www.goldensilents.com/stars/zasupitts.html
FOTO GOOGLE IMAGE
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