Madame le sue origini?
Sono nata in Toscana a Grosseto, settima di otto figli, sette
sorelle e un fratello. Mio padre Felice faceva il contadino
maremmano e mia madre Santina era una casalinga. Poi però mio
padre si trasferì a Roma a fare l’usciere delle Ferrovie e noi
lo seguimmo. Io avevo nove anni.
Come entrò nel
mondo dello spettacolo?
Oh non ci pensavo proprio
allo spettacolo! Avevo fatto la quinta elementare e per aiutare
finanziariamente i miei feci la cassiera in un bar dalle parti
di via Po poi quasi per caso, visto che ero molto alta, iniziai
a frequentare atelier facendo qualche sfilata di moda.
Ma in un’intervista dichiarò che il suo primo lavoro era
stato l’infilatrice di perle?
Oh sì lo avevo
dimenticato! Era un lavoro molto noioso. La mia famiglia si era
appena trasferita e mia madre mi presentò a Fausta, la sua amica
ricamatrice che lavorava in un negozio di cappelli a due passi
dal Pantheon. “Falle imparare un mestiere” disse mamma e io un
mestiere imparai.
Poi l’occasione della vita…
Venni scoperta in una boutique di via Frattina dallo stilista
Roberto Capucci. Lui perse letteralmente la testa per me! Ben
presto mi lanciò nel mondo della moda che contava, sfilai in
bikini a Firenze. Il primo ombelico fuori dai jeans, la
frangetta, il trucco leggero, quasi inesistente.
Un successo istantaneo! Il motivo?
Beh ero
esile, alta 1,76, Magra e slanciata quasi androgina in un’epoca
di maggiorate. Un nuovo prototipo di bellezza e divenni così
un'indossatrice e una fotomodella conosciuta in tutto il mondo.
Dicevano di me che avessi un portamento da gran dama. Per farsi
un’idea assomigliavo più all’idea di Audrey Hepburn che alle
corpulenti Miss Italia degli anni ’50. Carlo Vanzina disse che
effettivamente assomigliavo all’idea Audrey Hepburn, ma a suo
parere ero decisamente più bella e sexy!
Negli
anni cinquanta arriva anche il cinema…
Beh ero
famosa come modella e quindi molti produttori mi chiamavano per
mettere in primo piano il mio viso sulle locandine dei loro
film. Una delle mie prime apparizioni ricordo fu nel ’53 Se
vincessi cento milioni di Carlo Campogalliani. Successivamente
divenne un lavoro vero e proprio, in particolare ricordo il film
western Il cacciatore di indiani accanto a Kirk Douglas. Kirk mi
volle accanto a lui dopo aver visto una mia foto su Life, la
rivista americana.
Successivamente però
ricevette recensioni favorevoli anche dalla critica…
Vinsi l'Orso d'Argento per la migliore attrice al Festival
di Berlino nel 1956 grazie all'interpretazione nel film
Donatella di Mario Monicelli. Poi lavorai con attori importanti
in Italia, in Francia come Marcello Mastroianni e Ursula Andress
nel film La decima vittima del 1965. Lavorai anche nel film La
notte brava di Mauro Bolognini e Un amore a Roma di Dino Risi.
In Francia lavorai con Roger Vadim nel sangue e la rosa del 1960
È stata una delle poche attrici italiane ad aver
lavorato con successo anche a Hollywood.
In America
lavorai con Orson Welles nel Processo del 1962 e Howard Hawks
nel film Hatari; ed accanto a grandi attori del calibro di
Robert Mitchum e John Wayne, uno degli uomini più raffinati che
abbia mai conosciuto!
Si parla di flirt con Frank
Sinatra e Gary Cooper…
Frank fu davvero una meteora
mentre Gary Cooper era un uomo a dir poco affascinante. Pensi
che mi diede il benvenuto usando una scarpa di raso come calice
per lo champagne!
Scrisse anche un romanzo vero?
Beh era una specie autobiografia romanzata dal titolo “Sono come
sono” e come sottotitolo “Dalla dolce vita e ritorno”. Rusconi
la pubblicò nel 1995. Attraverso quelle pagine mi sono
raccontata scrivendo della mia vita come fosse una favola
davvero simile a quella di Cenerentola, compresa la scarpina
fatata di Gary Cooper.
Nessun rimpianto, Madame?
Assolutamente no! Certo mi piacerebbe essere ancora a cena con
Orson Welles, parlare con John Wayne, salutare John Kennedy in
pigiama sulla porta di casa a Palm Springs all’alba, ma non si
può fare. Il passato non torna.
Dal 1970 ha iniziato
a diradare l'attività cinematografica, dedicandosi alla
televisione, soprattutto a miniserie e telefilm in Italia. Nel
1971 ha presentato il Festival di Sanremo accanto a Carlo
Giuffré. Sposata nel 1957 con il conte Franco Mancinelli Scotti
di San Vito, ha avuto una figlia, Cristiana, nata nel 1958. Nel
1968 si è risposata con il fotografo e designer Willy Rizzo.
Dopo una lunga malattia, muore all’età di 82 anni nel primo
pomeriggio dell'8 luglio 2017 a Roma nella sua casa di via
Flaminia, a due passi da Piazza del Popolo,.