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Adamo Bencivenga
Destinazione Paradiso
Photo Alex Basov
Oddio che bello! Mai visto un uomo così affascinante! Lo vedo che
avanza lungo le scrivanie della mia agenzia di viaggi. Ha un portamento
regale, capelli brizzolati, un velo di abbronzatura, un completo a righe
blu oceano, la camicia bianca, i gemelli d’oro ai polsi e un mocassino
classico Hermès. Sta chiedendo qualche informazione ad una delle mie
collaboratrici.
Mi distraggo, sto provando a chiamare mio marito,
ma il telefono è sempre staccato. Ieri sera abbiamo litigato per
l’ennesima volta, come al solito è tornato tardissimo e la scena è sempre
la stessa: i bambini a letto, la cena fredda sul tavolo, la televisione
muta, il mio risentimento per la mancanza di attenzioni e le sue scuse
improbabili sul lavoro e sulla sua carriera da dirigente di banca. Mi
chiedo quanto possa ancora tollerare questo comportamento! Dopo tre
tentativi lascio perdere, in effetti sarebbe superfluo parlare. Ripenso
alla parole di mia madre: “Le parole sono inutili, quello che contano sono
i fatti.”
Riguardo verso la sala. Noto con piacere che il bell’uomo
affascinante col suo stile elegante si sta dirigendo verso di me. Mi
sorride da lontano. Mi domando se sia già stato in questa agenzia e se sia
un cliente oppure un fornitore, ma non ricordo di averlo mai visto. Del
resto non vorrei fare brutte figure. Comunque lui continua a sorridermi ed
io mi chiedo se sappia che sono il direttore di questa agenzia. È evidente
che se desidera parlare con me sicuramente si tratterà di qualche
richiesta particolare. Spero che non sia la solita noia di qualche
reclamo.
Mi stringe la mano, si presenta: “Ermanno Piattelli.”
Mentre si siede sulla poltroncina di fronte m’invade il suo profumo aspro
di uomo deciso ed affabile. Piacere “Giulia Salini.” Dico titubante
aspettando di sapere. “Mi scusi non volevo disturbarla, ma la sua
collaboratrice mi ha indirizzato verso di lei.” “Oh, non si preoccupi,
sono a sua disposizione, mi dica.” Quindi sa... “Proprio oggi ho
portato a termine un faticoso progetto per la mia azienda ed ora vorrei
prenotare un bel soggiorno rilassante.” Mi tranquillizzo, non si
tratta di reclamo. “Nessun problema, mi dica… ha in mente qualche
destinazione particolare?” Si guarda intorno. Poi avvicinandosi e
fissandomi negli occhi sussurra: “Destinazione Paradiso.” “Prego?” Lo
guardo intuendo il motivo per il quale la ragazza lo abbia indirizzato
verso di me. “Un viaggio per cuori solitari” Precisa. “Ah Capisco.”
Sorrido complice, ma abbasso ugualmente lo sguardo. “Abbiamo vari Tour
Operator che offrono servizi ad alto livello per questo tipo di vacanze.”
Così dicendo mi affretto a mostrargli alcuni dépliant di alberghi diversi
per farmi un’idea ed evitare il suo sguardo. Lui non sembra
interessato: “Ascolti, qualsiasi posto va bene, purché sia una struttura a
cinque stelle e non sia un viaggio troppo lungo.” Mentre chiudo i
dépliant vibra il mio telefono. “Signora faccia pure, io ho tempo,
posso aspettare, risponda tranquillamente.” “Si figuri… è mio marito,
lui può aspettare.” Spengo il telefono. “E se fosse qualcosa di
importante?” “Richiamerà, ma ne dubito.” Sorrido. “Capisco. Sono
anch’io sposato.”
Rimaniamo per qualche secondo in silenzio, poi
dico: “Visto che non le interessa la struttura alberghiera ho qualcosa che
fa per lei.” A quel punto prendo dal cassetto tre album piene di foto
di belle ragazze. “Come può notare abbiamo diverse scelte e per tutti i
gusti, signor Ermanno. La didascalia sotto la foto indica l’albergo, la
località e la nazionalità della ragazza.” Lui distrattamente dà un
occhiata veloce al primo catalogo, ma non sembra interessato. “Beh qui
sono tutte belle e sorridenti, non ci sono dubbi, forse troppo giovani per
me, ma a me interessa ciò che non si può vedere attraverso una foto
patinata, ovvero la classe, la grazia e la femminilità.” “Concordo con
lei, ma almeno può farsi un’idea, mi aiuti la prego. Sono solo alcuni
esempi, ha qualche preferenza?” Lui rimane a fissarmi, ha gli occhi di
un verde profondo, i denti bianchi, le mani da vero gentleman, mi sto
letteralmente squagliando… e spero vivamente che non se ne accorga.
Riguarda il catalogo con la stessa attenzione di prima, poi sconsolato lo
chiude. “Faccia lei… o meglio per aiutarla le dico che vorrei che
somigliasse a lei…”
Non me l’aspettavo, il colpo arriva
direttamente a segno. Cerco di nascondere il mio imbarazzo mentre il suo
sguardo indugia sul mio decolleté. Tentando di controllare la voce
dico: “Troppo buono signor Piattelli, ma le assicuro che i nostri Tour
Operator offrono servizi di eccellenza comprese le prestazioni
accessorie.” In quel momento penso ad altro, vorrei almeno uno
specchio per vedere quanto i miei capelli siano in ordine. “Non ne
dubito, ma non credo che siano alla pari della sua classe.” Ancora!
Cerco di nascondermi dietro il monitor del mio computer, poi digito
qualcosa e lascio cadere il discorso. Lui insiste: “Stavo notando le
sue mani, adoro il colore del suo smalto e la grazia con la quale digita
su quei tasti.” Faccio finta di non sentire. “In quale giorno desidera
partire, Signor Piattelli?” Questo fine settimana, venerdì sera. Due
giorni.” Digito ancora. “È di suo gradimento Formentera?” “Oh… va
benissimo, per il resto decida lei.” “Lei è un uomo molto particolare,
difficilmente capitano clienti che si mettono completamente nelle mie
mani.” “Per me sarebbe un piacere signora Giulia.” Dice fissando ancora
le mie unghie ed io di rimando mordendomi le labbra per l’assist non
voluto. Scorrendo la pagina finalmente trovo qualcosa. “Ok vedrà che
si troverà benissimo. C’è una promozione all’Hotel Marriott. Cinque stelle
con piscina e servizi annessi. 1400 euro tutto compreso.” "Ok, sono
certo che mi troverò benissimo, grazie. Mi faccia avere i voucher a questo
indirizzo.” Mi porge la sua carta di credito Gold e il suo biglietto da
visita: “Dr. Ermanno Piattelli Chief Manager Operating Officer.” “Per
la compagnia faccia lei, ripeto mi fido della sua scelta.” “Non si
preoccupi, anche se non ha voluto vedere il nostro catalogo, ho già
un’idea…” “… ed io signora Giulia, non compro mai a scatola chiusa,
tantomeno su un catalogo.” Così dicendo si alza, mi stringe la mano
qualche secondo più del dovuto guardandomi intensamente negli occhi.
Mentre esce saluta affabilmente le tre mie collaboratrici, le quali
ovviamente quasi svengono al suo passaggio. Rimango incantata per un
attimo a pensare… A quel punto decido di richiamare mio marito.
Ovviamente non risponde e gli lascio un messaggio in segreteria: "Mio caro
volevo avvertirti che per tutto il weekend sarò impegnata in una noiosa
Convention a Formentera per una promozione chiamata “Destinazione
Paradiso” della Catena Marriott. Purtroppo non posso mancare…"
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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