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Adamo Bencivenga
Una visita prevista
Photo Anna Rawka
...
.INTERNO GIORNO ORE 14,45 CASA DI CAMILLA Camilla e Veronica
ROMA. APPARTAMENTO AI PARIOLI. SUONA IL CITOFONO. UNA DONNA SCALZA
ATTRAVERSA IL GRANDE SALONE. RISPONDE CON LE SCARPE IN MANO.
Camilla: Chi è? Veronica: Camilla sono
Veronica. Camilla: Veronica scusa sto uscendo.
Veronica: Fammi salire dai, ti rubo un attimo solo.
Camilla: Ok apro.
CAMILLA ATTENDE L’AMICA. RUMORI
DI ASCENSORE. APRE LA PORTA DI CASA. Camilla: Scusa
tesoro, ma vado proprio di fretta, devo incontrare una persona e poi
andare a prendere Giacomo a scuola. Veronica: Giuro
che ti rubo solo cinque minuti, dai fammi entrare.
VERONICA ENTRA.
EMACIATA E CLAUDICANTE FA DUE PASSI SUL CORRIDOIO. POI SI FERMA.
Camilla: Veronica stai bene? Hai una faccia…
L’AMICA STA PER RISPONDERE MA PERDE L’EQUILIBRIO E CADE SUL PAVIMENTO.
Camilla: Oddio Veronica, cosa ti succede?
LA
DONNA AIUTA L’AMICA A RIALZARSI. Camilla: Dai alzati,
siediti sul divano per favore! Veronica: Posso avere
un qualcosa di forte? Camilla: Whisky va bene?
Veronica: Quello che vuoi purché sia alcolico.
VERONICA BEVE TUTTO D’UN FIATO. LE DUE DONNE ORA SONO SEDUTE ACCANTO SUL
DIVANO. Veronica: Mario ha un’altra!
Camilla: Ma che dici? Non ci credo! Veronica:
Credi sia pazza? Camilla: Conosco la tua gelosia.
Veronica: Questa volta è vero! Camilla:
Hai le prove? Veronica: Il famoso professore di
storia antica romana se la fa con una troia… Camilla:
Come lo hai scoperto?
VERONICA PRENDE IL TELEFONO
Veronica: Ecco guarda… una serie infinita di messaggini, uno più
schifoso dell’altro. La tresca dura da più di due mesi ed io non mi ero
accorta di niente… Camilla: Dai Veronica forse è solo
una ragazzata, un’infatuazione, può succedere ad una certa età. Non credi?
Veronica: Ma hai letto cosa scrive? Leggi questo: “Vorrei
baciare la tua passerina, leccarti le poppine…” Dio che termini indecenti!
E poi questa serie infinita di cuoricini… Dio che orrore! Si è proprio
rincoglionito il professore! Camilla: Ecco appunto
prendila come una sbandata passeggera, in fin dei conti può capitare ad un
uomo di quasi cinquant’anni! Veronica: Ma che dici
Camilla, sei pazza? Io l’ammazzo! E anche se fosse passeggera cosa cambia?
Credi che io sia il tipo di aspettare che sua altezza si rinsavisca?
Camilla: Chi è lei? Sai qualcosa? Veronica:
Da come scrive sarà una sua allieva, infatti ora che ci penso mi parlava
spesso di una certa Marianna, sarà lei la troia! Avrà sì e no diciotto
anni, vedi scrive di poppine quindi sarà una ragazzina col seno piccolo!
Camilla: Questo non significa nulla, anche io ho il seno
piccolo e poi in amore si usano questi termini demenziali…
Veronica: E pensare che lui si era innamorato del mio seno
grande! Camilla: I gusti cambiano mia cara! Piccole,
grandi poi di nuovo piccole… Cretine noi che stiamo dietro alle mode ed ai
loro gusti! Veronica: Cretine noi che crediamo che
l’amore sia un qualcosa di stabile su cui cementare un rapporto.
Camilla: Il problema è che non serve dare consigli!
Bisogna per forza passare attraverso queste esperienze dirette per
rendersene conto!
VERONICA CON LA TESTA APPOGGIATA ALLO SCHIENALE
GUARDA IL SOFFITO. STA SUDANDO. Veronica: Vedi sto
sudando e mi tremano le mani. Camilla: È l’alcol, non
sei abituata. Dai calmati per favore! Veronica: Ma ti
rendi conto? Non ci posso credere! Camilla: Ma scusa,
ne hai parlato con lui? Veronica: Non sono disposta ad
ascoltare balle. Camilla: Dicono che noi abbiamo molta
fantasia, ma loro negano anche l’evidenza… Veronica:
Tu ne sai qualcosa… Camilla: Se ci parli però potresti
farti un’idea, sapere come è maturata questa relazione e quanto il vostro
rapporto abbia influito! Veronica: Camilla ti prego!
Basta con questi sensi di colpa! Io non mi sento responsabile di nulla ok?
Camilla: Calmati Veronica, dicevo per dire.
Veronica: Scusami tu, ma sono sconvolta! Ti prego sto tremando,
riempimi il bicchiere! Camilla: Ti fa male…
Veronica: Domani andrò a scuola e farò una piazzata,
voglio vederla in faccia quella troia! Camilla:
Aspetta, forse è tutto un equivoco… secondo me ci devi parlare, del resto
Mario è una persona leale… Veronica: Leale? Tu lo
conosci quanto me! Camilla: Se lo avessi conosciuto in
tempo! Veronica: Vale anche per me sai…
VERONICA SI ACCENDE UNA SIGARETTA. Camilla: Non avevi
smesso? Veronica: Avevo… Camilla:
Davvero non sai nulla di lei? Ragioniamo insieme dai. Veronica:
No non so chi sia, vedi il bastardo cancella i messaggi di lei.
Camilla: E perché non cancella anche i suoi? Strano no?
Veronica: Evidentemente non vuole che io risalga a lei.
Se è una sua allieva probabilmente sarà una minorenne… Da quel porco ci si
può aspettare di tutto. Camilla: Sì ma questo non
giustifica nulla! Perché non cancella anche i suoi? Veronica:
Cosa vuoi dire? Hai qualcosa in mente? Camilla: Che
conoscendo la tua gelosia, sapeva che avresti rovistato nel suo telefono,
per cui mi viene il sospetto che lui volesse che tu leggessi i messaggi.
Veronica: Quindi un piano studiato… Camilla:
Tutto è possibile… Veronica: A maggior ragione è
finita tra noi! Camilla: In amore non si scrive mai la
parola fine.
VERONICA PIANGE, SCORRE CON IL DITO IL DISPLAY DEL
TELEFONO E LEGGE AD ALTA VOCE I MESSAGGI Veronica: “È
stato bello l’altra sera…” “Dobbiamo rifarlo così…” “È stato davvero
eccitante…” “Non ricordavo tutta quella sensualità…” “Sei stata grande
tesoro!” “A volte la vita ti riserba sorprese che non ti aspetti!”
Camilla: Dai smetti di leggere non ti fare del male.
Veronica: Li conosco a memoria ormai.
CAMILLA
IMPAZIENTE GUARDA L’OROLOGIO. Camilla: Senti io
capirei la tua reazione se si fosse innamorato, forse è solo una sbandata…
Veronica: Ma ti rendi conto cosa le scrive?
Camilla: A volte gli uomini per portarsi a letto una donna fanno
pure peggio! Veronica: No Camilla, ripeto è una cosa
estremamente seria. Leggi qua: “Voglio vivere insieme a te!”
Camilla: Ma come mai hai questi messaggi sul tuo telefono?
Veronica: Sospettavo già da tempo… poi l’altra sera
mentre dormiva, ho preso il suo telefono, mi sono chiusa in bagno e me li
sono inviati. Ultimamente era sempre col telefonino in mano, credevo si
scambiasse messaggi di lavoro e invece messaggiava con quella troia.
Chissà forse l’ha fatto anche davanti a te! Ma a te non ha detto niente?
Camilla: Noi non siamo amici! È solo il mio ex marito e
il padre di Giacomo. Veronica: Perché non ci parli? A
te potrebbe dire qualcosa… Camilla: E se anche fosse?
Veronica: Almeno saprei di che morte morire…
Camilla: Ripeto ho la netta sensazione che lui volesse
metterti al corrente… Veronica: Poteva dirmelo…
Camilla: A volte non è facile…
CAMILLA INDOSSA LE
SCARPE. Camilla: Scusa tesoro ma è molto tardi.
Veronica: Oddio che sbadata… Camilla:
Da quanto dura questa storia? Veronica: Te l’ho detto…
i primi messaggi risalgono a due mesi fa… Camilla:
Veronica perché non me lo hai detto subito? Siamo amiche no? Amiche per la
pelle da quando avevamo sedici anni! Veronica: Sì sì,
ma tu sei anche l’ex moglie, mi vergognavo, in fin dei conti tra noi è
iniziata allo stesso modo. Camilla: Vero sì, anche io
l’ho scoperto frugando sul suo telefono e i vostri messaggi non erano meno
piccanti… Veronica: Dai Camilla mi fai vergognare…
Camilla: Oh tranquilla per me è acqua passata… Ti ho
perdonata tesoro. Veronica: Davvero? Non so come sia
potuto succedere, sì sì lui mi faceva una corte spietata. Sai quante volte
gli ho detto di lasciare stare? Che non era assolutamente una cosa
fattibile tra noi? Camilla: Ma poi è successo… Quella
notte nella nostra casa al mare… Veronica: Non me lo
ricordare per favore… anziché essere un momento gioioso l’ho sempre
vissuto come una colpa. Camilla: Dai non dire così, lo
volevi anche tu no? Veronica: Sì che lo desideravo, ma
ora è cambiato tutto come vedi! Mi raccomando non dirgli niente, per ora
lo sappiamo solo io e te… Camilla: Sei
contraddittoria, prima mi hai detto di parlarci… Veronica:
Tu hai un’ascendente verso di lui, puoi parlarci senza farti scoprire che
sai… Camilla: Che bell’ascendente! Non perse due
secondi per dirmi che si era innamorato della mia migliore amica! Senti
scusa, ma io ora devo proprio andare… Veronica:
Aspetta un attimo dai
VERONICA RIPRENDE IL TELEFONO DALLA BORSA.
Veronica: Ma come fa a scrivere queste cose un padre di
famiglia? Camilla: Anche al tempo era padre di Giacomo
eppure te ne sei innamorata. Veronica: Ma ora ha due
figli. Credevo fosse diventato una persona posata e matura!
Camilla: E cosa c’entra? Essere padre di due figli è diverso che
essere padre di uno? Veronica: Ti prego non infierire,
sono sconvolta Camilla.
VERONICA ALZA LA VOCE Veronica:
Se pensa di andare via e rifarsi una vita con quella zoccola ha capito
male. Gliela faccio pagare! Io non sono come te! Camilla:
Si era innamorato di te cosa dovevo fare? Veronica:
Dovevi ridurlo sul lastrico! Camilla: E tu avresti
voluto? Veronica: Beh vedrai, con me sarà diverso, lo
farò uscire di casa con i soli vestiti che indossa e gli spillerò fino
all’ultimo centesimo. Camilla: Beh lasciagli almeno i
soldi per pagare la retta mensile della scuola di Giacomo, per il resto lo
sai, me la cavo benissimo da sola.
VERONICA PORGE IL TELEFONO A
CAMILLA Veronica: Chiamalo dai, fallo venire qui…
Camilla: E cosa gli dico? Veronica:
Non mi lasciare sola ti prego. Inventati una scusa, digli di andare a
prendere Giacomo oppure di andare per sempre a quel paese.
Camilla: Questo non glielo dico, pensa che non gliel’ho detto
neanche il giorno che è andato via di casa. Veronica:
Tu sei buona tesoro! Sei un’anima gentile, mentre io sono vendicativa!
Camilla: Perché non vi siete ancora sposati?
Veronica: Credevo fosse una pura formalità. Camilla:
A volte dimostri di essere davvero ingenua, mi avete dato il cordoglio per
le pratiche di divorzio ricordi? Veronica: Cosa vuoi
che ti dica? Che io volevo e lui no? Camilla: Ecco
vedi le cose vengono sempre da lontano! Veronica:
Chiamalo dai! Camilla: Non è il caso…
Veronica: Allora lo chiamo io.
IL TELEFONO SQUILLA A VUOTO
Veronica: Vedi non risponde starà con lei ora! Secondo te
dove possono appartarsi? Se è una ragazzina non possono certo andare in
albergo! Camilla: Dai Veronica calmati.
Veronica: Ma cosa ci può mai trovare dentro due poppine?
Camilla: Veronica per favore!!! Veronica:
Vabbè tolgo il disturbo… tu hai da fare…
VERONICA SI ALZA E PRENDE
IL SOPRABITO. SI GUARDA SUL GRANDE SPECCHIO A PARETE DELLA SALA.
Veronica: Dio che schifo… sono pure ingrassata, non
faccio che mangiare dolci. Camilla: Ma cosa dici, sei
bellissima. Veronica: Non quanto te.
Camilla: Sei quanto un uomo possa trovare di meglio in una donna…
Gambe snelle, forme perfette, viso dolcissimo e seno sensuale!
Veronica: Piantala, quello si è perso dietro due poppine, ma ti
rendi conto? Almeno con me aveva fatto una scelta di carne!
Camilla: Non sei giusta! Veronica: Oh scusami
tesoro a volte non so che dico.
CAMILLA HA UN ATTIMO DI
INSOFFERENZA. Camilla: Sapessi come stavo male quando
ho saputo di voi due! Aveva preferito te ed io mi guardavo allo specchio,
piangevo e mi vedevo brutta. Ti prego non fare lo stesso errore. La
bellezza di una donna non si misura attraverso gli occhi di un uomo.
Veronica: Vorrei tanto ascoltarti tesoro, sei sempre cara
con me. Come farei senza di te! Camilla: Gli uomini
vanno e vengono e noi rimaniamo sempre le stesse! Veronica:
Ma un po’ più invecchiate… Camilla: Fidati, gli anni
ci fanno più affascinanti. Veronica: Vabbè vado.
Camilla: Dove vai? Veronica: Vado a
casa, dove vuoi che vada? Anzi prima passo dal fabbro e faccio cambiare la
serratura della porta. Stasera non deve entrare, deve andare a dormire in
qualche infimo motel di periferia! Camilla: Aspetta
Veronica, non fare così. Non esagerare, non buttarlo tra le braccia
dell’altra… Potrebbe essere un’occasione per lui passare la prima notte
con lei… Veronica: Ma se è una ragazzina! Vivrà con i
genitori l’infante! Camilla: Prima parlatevi, ci si
lascia anche con dignità. Veronica: Io ora voglio
solo che crepi! Capito??? Non mi interessa la dignità… Guarda è dignità
questa?
VERONICA CON IN MANO IL SOPRABITO RIPRENDE IL TELEFONO
Veronica: Senti, senti che scrive: “Voglio dormire tra le
tue cosce bagnate!” Camilla: Appunto vedi è come ti
dicevo, non esagerare! Veronica: Quindi potrebbe non
essere una ragazzina? Camilla: Ma che importanza può
avere? Veronica: Io devo sapere, confrontarmi,
convincermi di essere la più bella di tutte! Camilla:
Ecco stai di nuovo facendo lo sbaglio di prima! Veronica:
Ma allora tu pensi che sia una donna matura con le tette piccole?
Camilla: Io non penso niente, ma se lo lasci andare per
altri lidi…
VERONICA CONTINUA A LEGGERE ALTRI MESSAGGI E NON
ASCOLTA L’AMICA. Veronica: Ti rendi conto? Ma lo
dovevo immaginare no? Sono mesi che non facciamo l’amore…
Camilla: Davvero?
CAMILLA SORRIDE. Veronica:
Perché sorridi, ma tu sai qualcosa… Te ne ha parlato? Camilla:
Non parliamo mai di te. Sorrido perché sarebbe alquanto imbarazzante
parlare dei vostri rapporti a letto. Veronica: Non mi
riferivo alle sue penose performance, ma all’assenza totale di rapporti.
Camilla: Totale? E tu come fai? Veronica:
Aspetto mia cara, aspetto… E tu come fai? Camilla: Beh
non sto con le mani in mano… Veronica: Ah ho capito!
Camilla: Ma cosa hai capito… Frequento gente, passo il
tempo, esco con un gruppo di amici, cerco di divertirmi…
Veronica: E tra quel gruppo hai trovato qualcuno che ti piace?
Camilla: No, no, con loro passo solo il tempo. Diciamo
che c’è qualcuno che mi fa la corte ed a me piace. Veronica:
E dove lo hai incontrato? È un tuo collega o lo hai trovato su Facebook?
Camilla: Oh per l’amor di Dio! Per una donna sola ogni
posto può essere quello ideale. In fila al supermercato, alla posta, in
banca, in palestra… Oppure semplicemente qui in casa… Veronica:
Non me ne avevi ancora parlato… Camilla: È da poco
tempo… sai con Giacomo in casa non è possibile… Il mestiere di madre e di
single è duro davvero. Devo combinare molte cose. Non sempre lo posso
lasciare con la babysitter. Veronica: Quindi niente di
serio? Camilla: Non credo ci possa essere un futuro.
Veronica: Perché non ti piace o perché è sposato?
Camilla: Non è sposato, è divorziato, ma ci sono delle
difficoltà. Veronica: Non me ne vuoi parlare?
CAMILLA RICEVE UN MESSAGGIO. LEGGE. Camilla: Vuoi
sapere la verità? Scusami non mi giudicare male, ma dopo la precedente
esperienza ora voglio solo divertirmi! Non voglio impegni.
Veronica: Lui è d’accordo? Camilla: Non
potrebbe non esserlo. Veronica: Tesoro ti capisco,
alla nostra età non è facile incontrare un uomo e desiderare di starci
tutta la vita insieme. Poi guarda me, ho fatto dei casini sovrumani per
stare con lui, calpestando tutto e tutti, e guarda ora cosa mi rimane…
Camilla: Lo so che hai calpestato tutto e tutti…
Veronica: Dai ti prego, non me ne volere ora…
Camilla: Non te ne voglio, stai serena. E poi ora men che meno.
Veronica: Grazie tesoro, sei un angelo!
Camilla: Non sono un angelo… Veronica: Dicevo
alla nostra età avendo un passato è difficile affidarsi al futuro.
Camilla: Ecco appunto, proprio così!
LE DUE DONNE
RIMANGONO PER ALCUNI SECONDI IN SILENZIO. VERONICA SI ACCENDE UN’ALTRA
SIGARETTA. Camilla: Se ti ricordi bene sono stata io a
richiamare Mario, a fissare ore e giorni per fargli vedere Giacomo. Ed
anche con te è successa la stessa cosa. Ti ho ricontattato io, in nome
della nostra vecchia amicizia. In fin dei conti non avevi alcuna colpa se
ti eri innamorata dell’uomo sbagliato. Veronica: Non
era sbagliato, era il tuo uomo! Camilla: Sono stata
mesi in analisi, ho frequentato qualche gruppo anonimo di sfigati. Tutti
che mi consigliavano di superare il momento, di annientare la figura di
quell’uomo, di frequentarne altri, avere altri interessi.
Veronica: Chiodo schiaccia chiodo… Camilla:
Tutte balle, mia cara. Poi ho ricominciato a vivere secondo la mia testa…
Veronica: Ma come hai fatto? Come hai fatto a
dimenticarlo? Camilla: Per superare quella condizione
c’è un solo modo. Veronica: Quale? Camilla:
Non arrendersi. La serenità sta nel covare il proprio risentimento… Dargli
la giusta dimensione e pensare ogni benedetto giorno che la propria
autostima non può prescindere da ciò che è successo. La vita del resto è
piena di rivincite, basta saper sfruttare le occasioni che ti concede.
Veronica: Un po’ come il cinese che aspetta sulla sponda
del fiume… dici? Camilla: O no… non è vendetta, ma
solo la consapevolezza di essere più forte delle avversità e per questo
convincersi che prima o poi la vita te ne darà ragione.
Veronica: Non capisco. Camilla: Prima tu hai
detto che vuoi fargliela pagare, ovvero vuoi vendicarti su chi ti sta
facendo del male. Giusto? Veronica: Sì
Camilla: Vedi cara quell’uomo oltre ad essere la causa è anche la
cura della tua sofferenza per cui anche tu pagheresti il prezzo della tua
stessa vendetta. Secondo me dovresti fare in modo di salvaguardarlo
anziché annientarlo. Veronica: Spiegami… stasera
quando torna a casa dovrei mettere in corridoio il tappeto rosso? E magari
mostrarmi sensuale e lasciva? Camilla: Non ho detto
questo. Ho parlato di risentimento, quindi di rabbia, di incazzatura, ma
quello serve per la tua autostima. Ovvio che il rapporto con lui subirà un
momento di stallo, ma questo non significa che tu debba distruggere ogni
cosa. È possibile che non dipenda da te, dal vostro rapporto, forse
dipende solo da lui. Veronica: Quindi dovrei
considerarla una cosa passeggera? Camilla: Lo è.
Veronica: Come fai a saperlo? Camilla:
In amore non c’è mai la parola fine! Tu lo ami ancora vero?
Veronica: Sì. Camilla: E allora devi trovare
il giusto equilibrio tra amore e odio. Veronica: Senti
tesoro io non ho capito fino in fondo quello che vuoi dirmi, ma sento che
tu sei davvero un angelo. In un certo senso mi hai rinfrancata sai. Mi
sento più leggera ora.
VERONICA GUARDA L’OROLOGIO. INFILA IL
SOPRABITO E PRENDE LA BORSA. Veronica: Oddio che
tardi, ti ho fatto perdere tempo. Che sciocca. Scusami davvero!
Camilla: Oh no, non ce n’è più bisogno, puoi rimanere se
vuoi. Veronica: Ma non devi andare a prendere tuo
figlio? Camilla: No, tranquilla, non serve più. Prima
nel messaggio che ho ricevuto mi hanno scritto che sarebbero passati a
prendere Giacomo e poi lo avrebbero riaccompagnato qui a casa.
Veronica: Avessi io questi amici premurosi! Camilla:
Non è un amico, ma solo una persona che non vedendomi sapeva che avrei
avuto un contrattempo oggi. Veronica: Ah bene, allora
è meglio che vada e ti giuro non passo dal fabbro. Camilla:
Non serve davvero. Non coltivare vendetta, dimostra la giusta incazzatura,
ma pianta il seme della riconciliazione. Veronica:
Dici davvero? Camilla: Sono tua amica e te lo dico con
il cuore. Per quanto mi riguarda non c’è più nulla di definitivo. Un
giorno ti accorgi di amare chi hai odiato con tutta te stessa, un altro
invece ti sorprendi ad odiare chi amavi più della tua vita.
Veronica: Brutta cosa l’imponderabilità per chi come me ha sempre
cercato sicurezze negli altri! Camilla: Tesoro la vita
è solo un magico passatempo. Le certezze di cui parli non vengono da
fuori, non si comprano al mercato. Fanno parte del nostro carattere.
Veronica: Non potevi farmi più felice oggi.
LE DUE
DONNE SI ABBRACCIANO. Camilla: Sono contenta che tu
abbia capito. Veronica: Ho capito che le cose della
vita cambiano… Vanno ma poi tornano. Camilla: Ed è per
questo che devono essere seguite e guidate. Veronica:
Sei davvero un tesoro. Camilla: Oh no Veronica, te lo
ripeto, non sono un tesoro. Sono solo una donna paziente che ha aspettato
il tempo necessario perché le cose maturassero, ma ripeto nulla per me è
più definitivo. Veronica: Già nulla è definitivo…
Camilla: … e scusa se te lo dico, ma oggi sapevo
benissimo che saresti venuta a trovarmi!
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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