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FASCINO E SEDUZIONE
Jesus Jeans
«Chi mi ama mi segua!»
“Non avrai altro
jeans all'infuori di me!” La campagna pubblicitaria del secolo
irriverente e provocatoria che ha segnato la storia della
pubblicità e cambiato il modo di pensare alle strategie di
marketing
Bisogna essere piuttosto vecchi per ricordare i Jesus
Jeans, il primo marchio italiano di jeans, prodotto a
partire dal 1971 dalla MCT e dal 1994 dal gruppo
BasicNet. Diciamoci la verità, rispetto alla
concorrenza e parlo di Levi’s, Wampum, Lee e Roy Rogers,
i Jesus non erano un granché, ma quel marchio fu
protagonista di quello che viene oggi considerato uno
degli eventi più importanti della storia italiana della
pubblicità. Sta di fatto che il capo dell’azienda un
certo Maurizio Vitale, per creare un brand di richiamo,
commissionò all’agenzia pubblicitaria “Italia”, unica
agenzia creativa operante in Italia insieme ad Armando
Testa, il lancio dei sui jeans. A quel punto quei
creativi di Michael Goettsche ed Emanuele Pirella,
evidentemente aiutati dal nome del marchio, blasfemo e
dissacratorio, ma molto di moda al tempo grazie ad un
musical americano, coniarono lo slogan "Non avrai altro
jeans all'infuori di me!" e lo stamparono in bella
evidenza su una figura a petto nudo con in dosso un paio
di jeans sbottonati.
Ma la vera pubblicità
che portò al boom del marchio e al fenomeno mediatico fu
quella del 1973, creata sempre da Emanuela Pirella, ma
in collaborazione con il fotografo Oliviero Toscani.
Questa volta le immagini erano riprese dal basso vita in
giù con vista sia posteriore che anteriore che
ritraevano la modella americana Donna Jordan dentro
cortissimi shorts Jesus Jeans con la scritta: “Chi mi
ama mi segua!” Geniale! Ovviamente l’immagine con lato b
fece più presa e il risultato fu che in tutta Italia si
poteva ammirare il primo piano provocante di quel sedere
femminile associato ad una frase pronunciata da Gesù
Cristo, secondo la religione Cristiana. Lo scatto fu tra
i primi di molte altre fortunate campagne di Oliviero
Toscani.
Lo slogan dal sapore trasgressivo,
blasfemo e dissacratorio in linea con lo spirito ribelle
giovanile fu immediatamente adottato dai giovani del
tempo alle prese con le lotte studentesche e più in
generale con la rivoluzione sessuale in atto.
La
campagna fece scandalo e i jeans andarono a ruba…. Lo
spot fece il giro d'Italia e accese molte polemiche. In
tutta la nazione partì una campagna di condanna e
boicottaggio del brand torinese, iniziata
dall’Osservatore Romano e finita da un articolo di Pier
Paolo Pasolini sul Corriere della sera il 17 maggio del
1973. Pasolini dichiarava fermamente il proprio dissenso
e addirittura sdegno per quella che a suo avviso era una
indecente iniziativa commerciale. L’articolo si
intitolava Il folle slogan dei Jeans Jesus e
profetizzava un uso sempre più dissacrante e
sconveniente delle pubblicità senza rispetto per i
valori prestabiliti, come segno di una corruzione morale
dilagante. Ovviamente per quelle campagne bizzarre
quei jeans ebbero un riscontro di vendite eccezionale,
ma dopo la morte di Maurizio Vitale, il capo
dell’azienda, la produzione della "Jesus" cessò per
fallimento. La MCT venne messa all'asta e acquisita
dall'imprenditore Marco Boglione che divenne così
proprietario anche dei marchi Jesus Jeans, Kappa e Robe
di Kappa. Dopo un'attività commerciale di nicchia nel
2011 il marchio venne rilanciato sul mercato con una
sfilata a Palazzo Pitti di Firenze.
* Per
leggere l'articolo completo di Pier Paolo Pasolini
clicca qui:
http://www.corriere.it/la-lettura/pier-paolo-pasolini/notizie/pasolini-il-folle-slogan-dei-jeans-jesus-17-maggio-1973-032c55d2-71b9-11e5-b015-f1d3b8f071aa.shtml
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Giarrettiera
hhttps://it.wikipedia.org/wiki/Jesus_Jeans
http://buukit.com/pubblicita-mi-ama-mi-segua-jesus-jeans/
http://www.tiragraffi.it/2014/10/advintage-1973-chi-mi-ama-mi-segua/
https://ilsognodiunacosa.wordpress.com/2010/12/19/il-folle-slogan-dei-jeans-jesus-17-maggio-1973/
FOTO GOOGLE IMAGE
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