Nel 1967 esplose "29 settembre":
la storia di un tradimento senza rimorsi, un piccolo scandalo
per l'epoca in cui la Caselli chiedeva "Perdono" e Gianni
Morandi si metteva "In ginocchio da te"
Ciao Adamo, ti va di parlare di 29 Settembre?
La canzone risale al 1967 e incredibilmente era il lato
B del 45 giri “È dall'amore che nasce l'uomo”. Più vicina al
beat rispetto a "29 settembre", era stata scritta da Francesco
Guccini ma venne firmata da Vandelli in quanto Guccini non era
ancora iscritto alla SIAE.
Chi furono invece gli
autori di 29 settembre?
La canzone fu scritta da
Mogol, Battisti e Renato Angiolini. il titolo, pur essendo
riportato nella copertina con il numero 29, alla SIAE risulta
essere depositato scritto a lettere come Ventinove settembre. Il
fatto curioso è che, il maestro Renato Angiolini, pur apparendo
come coautore, il suo nome è assente sull'etichetta del disco.
Un successo vero?
Fu il primo in
assoluto della premiata ditta Mogol-Battisti. Venne pubblicata a
marzo di quell’anno e raggiunse immediatamente il top della
classifica grazie anche al lancio radiofonico nella trasmissione
di Arbore e Boncompagni Bandiera gialla. Dapprima al dodicesimo
posto, la settimana successiva al secondo, infine al primo posto
dove rimase ininterrottamente per quasi due mesi. Alla fine
dell’anno risultò uno dei dischi più venduti con oltre 550 mila
copie vendute. L'anno successivo le due canzoni vennero inserite
nell'album Stereoequipe.
Ricordo di aver letto
che ci furono delle particolarità durante la registrazione..
Le registrazioni vennero effettuate presso gli Studi
Ricordi a cui parteciparono anche l'Orchestra Sinfonica della
Scala di Milano. La Ricordi aveva appena acquistato per i propri
studi di Via dei Cinquecento a Milano un registratore a otto
piste. Il brano 29 settembre fu il primo in Italia ad essere
registrato con queste nuove apparecchiature. Le otto piste sulle
quali si sbizzarrirono Vandelli e soci consentirono una serie di
sovraincisioni.
Quali furono gli aspetti te più
innovativi del brano?
Sicuramente la presenza di un
vero annunciatore radiofonico della Rai, Riccardo Palladini,
ingaggiato per l'occasione, che annunciava un giornale radio con
la data del giorno in cui era ambientata la canzone ovvero il 30
settembre e fa riferimento al giorno precedente, il 29 appunto,
come un flashback. Ed in effetti lo speaker all’inizio del disco
pronuncia: «Ieri, 29 settembre ...» e poi nella terza strofa:
«Oggi, 30 settembre ...»
Cos’è che piacque
maggiormente?
Suonò subito moderna, innanzitutto
perché sovvertì le regole della melodia all'italiana, mancando
di un vero ritornello e superando gli schemi della tradizionale
canzone italiana e poi per la musica che riprendeva il rock
psichedelico dei gruppi americani e inglesi come i Byrds e i
Cream, anticipando di tre mesi persino Sgt. Pepper's Lonely
Hearts Club Band dei Beatles, considerato il capolavoro mondiale
di quel genere.
E il testo?
Un testo
controcorrente e scandaloso per l’epoca in cui la Caselli
chiedeva Perdono e Morandi In ginocchio da te… Racconta la
storia ordinaria di un uomo che seduto al tavolino di un bar
approccia un’altra donna, lei gli sorride e lui ne viene
travolto. Insomma è la storia di un tradimento senza rimorsi
quando il protagonista si risveglia il giorno dopo da quella
notte d’amore e tornando a casa telefona alla sua compagna. Un
racconto fotografico caratterizzato da immagini dai contorni
avvolti nella nebbia come in un sogno, scandito però dalle due
date pronunciate dallo speaker di un giornale radiofonico, “Ieri
29 settembre” e “Oggi 30 settembre”, che riportano il racconto
alla realtà del calendario.
L’origine?
Come ha raccontato Mogol, la data del 29 settembre era
il giorno del compleanno della sua prima moglie Serenella.
Quella fu la terza loro canzone scritta assieme a Battisti. I
due si erano incontrati nel 1965 a Milano, Lucio, 22 anni, era
salito dalla provincia di Rieti a cercar fortuna, Mogol, 29,
invece era già un celebre paroliere, autore tra l’altro del
testo di «Una lacrima sul viso» lanciata da Bobby Solo nel 1965.
Sempre Mogol afferma 29 settembre nacque su una musica originale
e la canzone alla fine risultò così bella che propose a Battisti
di cantarla in prima persona, ma lui gli rispose che si
considerava solo un compositore e non aveva l’ambizione di fare
il cantante. Poi alla fine si convinse e firmò un contratto ad
hoc con la Ricordi per poterla cantare.
Versioni?
Battisti reinterpretò questa canzone nel 1969,
all'uscita del suo primo album. Nella sua versione, molto più
tradizionale, la voce dello speaker è sostituita da un assolo di
chitarra e l’accompagnamento è fornito esclusivamente da una
dodici corde. L'Equipe 84 incise anche una versione in inglese
del brano, con il testo tradotto da Tommy Scott: intitolata 29th
September.
Chi erano gli Equipe 84?
Era un gruppo beat di Modena attivo tra il 1962 e il 1979.
Nacque dalla fusione di due gruppi: i "Giovani Leoni" e "Paolo &
i Gatti". La formazione storica era formata da: Maurizio
Vandelli: voce solista, chitarra, tastiere; Victor Sogliani:
voce, basso; Alfio Cantarella: batteria; Franco Ceccarelli:
voce, chitarra; Patrizio Janniello: basso. Il numero 84 era la
somma degli anni dei quattro componenti all’epoca delle
fondazione.
Come esordirono?
Il
primo 45 giri con un discreto successo per l’etichetta Vedette
fu Papà e mammà (sul retro Quel che ti ho dato, cover di Tell me
dei The Rolling Stones) uscito nel 1964. L’anno successivo
pubblicarono addirittura 5 singoli che scalarono facilmente le
hit parade.
Poi il grande passo…
Stracciarono il contratto con la Vedette e passarono alla più
grande Ricordi, la quale permetteva loro di raggiungere un
pubblico più vasto. Il primo disco, Io ho in mente te, fu subito
un successone, si trattava della cover di You were on my mind.
Altro successo dello stesso anno fu Bang bang! che aveva sul
lato B una canzone dell'amico Guccini, Auschwitz. Il singolo
arriva in prima posizione per cinque settimane.
Poi appunto 29 settembre…
Che nacque dall’incontro
con Lucio Battisti brinda quando l'Equipe festeggia il suo
settimo compleanno. 29 settembre raggiunse la prima posizione
per tre settimane. Ed ancora di Mogol e Battisti fu l'altro
successo dello stesso anno, Nel cuore nell'anima, incisa in una
versione classicheggiante in cui la voce di Vandelli è
accompagnata dell'orchestra della Scala.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=vGCA-320cbM
È
dall'amore che nasce l'uomo/29 settembre
Artista
Equipe 84/Lucio Battisti
Tipo album Singolo
Lato A - È dall'amore che nasce l'uomo
Lato B -
29 settembre
Pubblicazione marzo 1967
Genere
Beat
Etichetta Dischi Ricordi SRL 10-452
Produttore Pier Farri e Maurizio Vandelli
Formati 45 giri