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GIALLO PASSIONE
Prima e dopo
l'arcobaleno
La tragica vita di Judy Garland
La regina della
tragedia era un talento pazzesco, ma
anche una tossica con istinti suicidi tanto da
darsi fuoco e tagliarsi le vene divertendosi
ad avere rapporti lesbo in limousine….
Una donna
fragile, distrutta dagli eccessi e sempre
bisognosa di attenzioni.
Adamo, chi è Judy Garland
Dotata di una
grande presenza scenica e di una voce profonda è stata
un'importante artista del XX secolo: sia come cantante che come
ballerina e attrice cinematografica e teatrale. La sua vita
privata è costellata da diversi matrimoni, conclusi con il
divorzio, e da un grave abuso di farmaci. Madre della cantante e
attrice Liza Minnelli, avuta con Vincente Minnelli, l'American
Film Institute l’ha inserita all'ottavo posto tra le più grandi
star della storia del cinema.
Le sue origini?
Il suo vero nome è Frances Ethel Gumm, nata nel
Minnesota, da una famiglia di artisti di vaudeville di origine
ebraica che si trasferiscono ben presto in California. Con le
due sorelle maggiori forma un trio canoro, le Garland Sisters,
attivo dalla fine del decennio, anche in alcuni short sonori.
Nel 1935 viene scritturata dalla MGM, che la mette a recitare a
fianco a Mickey Rooney nella serie dedicata ad Andy Hardy.
Com’era di carattere?
Una donna fragile,
distrutta dagli eccessi e sempre bisognosa di attenzioni. Pare
che risalgano sin dall'epoca adolescenziale l'inizio dell'uso di
droghe ed alcol. Pensa che quando aveva 25 anni si diede fuoco
all’Hotel Plaza di New York proprio davanti alla sua agente e
una volta si tagliò i polsi ridendo mentre il suo sangue copriva
il corpo della sua assistente. Judy aveva un bisogno compulsivo
di compagnia, voleva sentirsi amata e desiderata, non sentendosi
mai bella né attraente.
Qualcuno ha scritto che
nel ’39 durante le riprese del film “Il mago di Oz” con la regia
di Victor Fleming qualcuno abbia abusato di lei.
È
una vecchia storia, riferita da Sid Luft suo futuro marito.
Praticamente ad approfittare di lei sarebbero stati gli attori
nani che recitavano nel film rendendole la vita impossibile sul
set. Erano uomini quarantenni e pensavano che tutto gli fosse
concesso in quanto piccoli. La toccavano ripetutamente e le
mettevano le mani sotto la gonna. Ovviamente loro hanno sempre
negato la circostanza, anzi sostenevano che la Garland si
presentava sempre ubriaca sul set, tanto che uno di loro durante
una ripresa le disse: “Ma come fai ad ubriacarti se guadagni 50
dollari a settimana?”
A 18 anni si fidanza con il
musicista David Rose…
Lo sposa nel 1941 per poi
separarsene un anno e mezzo dopo. Qualche mese dopo ha una
relazione con il regista Vincente Minnelli sul set di Meet Me in
St. Louis. Nace un grande amore e i due si sposano nel 1945.
Alcuni mesi dopo nasce la loro figlia Liza. Tra loro nasce
un’ottima intesa anche lavorativa, faranno insieme The Clock
(1945), e poi in Il pirata (1947), purtroppo sul set di
quest’ultimo film la Garland ha un grave esaurimento nervoso e
viene ricoverata in clinica.
Inizia in quel
periodo la sua lunga crisi personale, vero?
Oltre
che un tesoro pubblico per la sua bravura era anche una pazza,
esigente talentuosissima, tossicodipendente, la cui dieta
consisteva in un cocktail di pillole e Liebfraumilch, un vino
tedesco dal gusto fruttato. Perennemente a dieta e frequenti
ricoveri in ospedale la sua crisi personale culmina con due
tentativi di suicidio e la rottura del contratto con la MGM.
Spesso è costretta ad abbandonare le riprese senza riuscire a
ultimarle come nel caso del film I Barkleys di Broadway nel 1949
dove viene sostituita da Ginger Rogers.
Nel 1951
divorzia da Minnelli…
L’anno dopo sposa Sid Luft:
dal matrimonio nasceranno Lorna Luft, futura attrice e cantante,
e Joey Luft.
In quel periodo c'è anche il suo
ultimo, grande ruolo da protagonista.
Esatto “È
nata una stella” del 1954 di George Cukor, con enorme successo
di critica ma con un riscontro di pubblico inferiore alle
aspettative e fallendo l’ascesa all’oscar andato in
quell’edizione a Grace Kelly per La ragazza di campagna.
Che mi dici dei suoi amori lesbici in limousine?
La una agente Stevie Phillips ha più volte raccontato
di un episodio successo a Londra quando la diva ormai era
decaduta: “I rapporti lesbo in macchina erano uno dei suoi
divertimenti. Una sera durante una corsa in limousine per
raggiungere un concerto, la Garland allungò la mano fino al
sedile posteriore, fra le mie gambe. Si voltò con un sorriso e
cominciò a masturbarmi. Il mio corpo si irrigidì, smisi di
respirare. Ogni mia espressione le chiedeva di smettere, quella
cosa non faceva per me. Presi coraggio per dirglielo ma non ci
riuscii. Per me lei era il suo mito, sognavo di incontrarla sin
da ragazzina e colsi l’occasione quando la mia agenzia mi spedì
a farle da assistente personale.”
La sua vita
personale continua ad essere tempestosa…
Nel 1963
divorzia e sposa due anni dopo il tour promoter Mark Herron, per
separarsi dopo sei mesi e sposare Mickey Deans, manager di
nightclub. Viene trovata morta dall’ultimo marito a Londra, il
22 giugno del 1969, nella propria stanza, per overdose
accidentale di barbiturici. Aveva 47 anni. Ventimila persone
resero omaggio alla salma a New York pochi giorni dopo.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/
https://www.ilsussidiario.net/news/cronaca/
FOTO GOOGLE IMAGE
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