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MUSICA PASSIONE
Certe notti
«Ci vediamo da Mario, primo o poi»
(Luciano Ligabue,
1995)
Per caso. Una notte,
quasi per sfida, Ligabue decise di scrivere
una canzone con tutti gli accordi in tonalità Mi
maggiore, e solo all’alba si rese conto di
essere riuscito nell’intento e di aver
creato un capolavoro.
«Certe notti la strada non conta E quello che
conta è sentire che vai Certe notti la radio
che passa Neil Young Quelle notti fra cosce e
zanzare E nebbia e locali a cui dai del tu
Certe notti c'hai qualche ferita Che qualche
tua amica disinfetterà Certe notti se sei
fortunato bussi alla porta di chi è come te
C'è la notte che ti tiene fra le sue tette
un po', mamma un po' porca com'è Quelle notti
da farci l'amore, fin quando fa male Fin
quando ce n'è»
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Ciao Adamo, mi parli del brano “Certe notti”?
Certe notti è un singolo di Luciano Ligabue, il primo
estratto dall'album Buon compleanno Elvis, pubblicato il 25
agosto 1995.
Come nasce?
Per caso.
Una notte, quasi per sfida, Ligabue decise di scrivere una
canzone con tutti gli accordi in tonalità Mi maggiore,
sostituendo solo al re# semidiminuito il re naturale, per
evitare una marcata dissonanza, e solo all’alba si rese conto di
essere riuscito nell’intento e di aver creato un brano che in
seguito sarebbe diventato una delle sue canzoni più famose.
Così bello che lo inserisce come primo estratto nel
suo album Buon compleanno Elvis…
Ma veramente non è
andata così… nei lavori precedenti aveva sempre aperto i suoi
album con pezzi decisamente più rock e veloci per cui non
avrebbe voluto proporre il brano come primo singolo, ma la casa
discografica ascoltando il pezzo glielo impose dicendo:
ovviamente la canzone è quella lì!
E Ligabue come
ci rimase?
Alcuni anni dopo disse: “Quando la casa
discografica decise per "Certe Notti" come lancio di "Buon
compleanno Elvis" rimasi colpito. Mi sembrava strana come
scelta. Quella canzone aveva evidentemente un potere che neanche
io le sapevo riconoscere, ma meno male che quel potere l'ha
avuto e che ha prodotto quello che ha prodotto.”
Da quel giorno sarà tutto diverso…
Nulla, per
Luciano Ligabue, fu più come prima. Il primo disco era stato un
grandissimo successo. I successivi avevano venduto abbastanza,
ma non avevano bucato il cuore del suo pubblico, Certe notti,
invece, spianò la strada rappresentando il punto più alto della
carriera del rocker di Correggio.
Il testo?
Il testo parla del modo di intendere e di vivere la
notte da parte di un qualsiasi giovane dell’epoca, tra
sensazioni e emozioni contrastanti che si alternano, come nella
vita di tutti i giorni, tra notti balorde e quelle di falsa
esaltazione che si susseguono ad attimi di euforia, momenti di
solitudine, compagnie femminili più o meno sincere.
Cosa aveva di magico?
Non so, forse il
potere di raccontare la provincia, le serate di chi non più
giovanissimo, a cavallo della via Emilia, andava alla ricerca di
un significato profondo da dare alla notte che stavano vivendo o
aveva vissuto. La macchina che percorre le vie, la vecchia auto
radio che indovina la canzone giusta al momento giusto. La donna
che ti procura ferite e l’altra che ti guarisce dalle ferite. Il
sesso. Insomma tra il bar del paese, le note di Neil Young,
cosce e zanzare, nebbia, locali ed autostrade certe notti se sei
fortunato bussi alla porta di chi è come te, c'è la notte che ti
tiene fra le sue tette un po' mamma e un po' porca com'è, quelle
notti da farci l'amore fin quando fa male fin quando ce n'è.
Perché in fondo, “chi si accontenta gode così così”.
E il Bar Mario?
Beh sì, il Bar Mario
rappresenta i tanti locali dove tutti i giovani si danno
appuntamento, iniziando o concludendo le loro nottate, quindi un
posto rassicurante e di ritrovo che, in qualche modo, ha lo
stesso significato del celebre "Roxy Bar" citato da Vasco Rossi
in "Vita spericolata".
La musica?
È
una ballata rock caratterizzata dall'arpeggio di chitarra
elettrica di Federico Poggipollini, che ha dichiarato d'aver
preso spunto dalle tastiere iniziali in Lucy in the Sky with
Diamonds dei Beatles.
Riscosse un successo enorme
vero?
Probabilmente è il pezzo più famoso di tutto
il repertorio del cantante emiliano. Nel 1996 vinse la Targa
Tenco per la migliore canzone dell'anno. In seguito con un
sondaggio promosso dalla rivista Tutto sarà eletto "Canzone
italiana degli anni novanta". Pensa che tredici anni dopo la
pubblicazione, ossia nel 2008 il brano tornò in classifica
raggiungendo il 14º posto, spinto dalle vendite della raccolta
Primo tempo in cui era stato inserito.
E
l’album?
Anche l’album, grazie alla forza del
singolo conquista pubblico e critica arrivando a vendere oltre
1.200.000 copie, numeri oggi inimmaginabili in Italia, ottenendo
il disco di platino europeo IFPI e vincendo tre premi al "Premio
Italiano della Musica PIM" consacrando definitamente Ligabue
nella musica che conta.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=sURek0ZaupE
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