Adamo parliamo del mare di inverno?
Più che
una canzone direi una poesia, è stata pubblicata nel 1983 da
Loredana Bertè, pubblicata all'interno dell'album Jazz. Ottenne
un grande successo diventando uno dei pezzi più amati del
repertorio della cantante calabrese.
“Il mare
d'inverno, è solo un film in bianco e nero visto alla TV - E
verso l'interno qualche nuvola dal cielo che si butta giù -
Sabbia bagnata una lettera che il vento sta portando via - Punti
invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi
gabbiani, e io, che rimango qui solo, a cercare un caffè.”
Con questi suggestivi versi inizia il brano, ma chi è l’autore?
Il brano è stato scritto da Enrico Ruggeri su musica di Luigi
Schiavone. Il merito di questo successo va dato sia alla grinta
ed alle capacità vocali ed interpretative della Bertè ma,
soprattutto, alla vena poetica dell'autore.
Da
dove viene?
Ruggeri ha sempre dichiarato che
l'ispirazione del brano gli fu data dalla città marchigiana di
Marotta, dove trascorreva con la madre e le zie le sue vacanze
da adolescente. Ruggeri soggiornava all’Hotel Ambassador,
situato proprio di fronte al mare, e da una camera dell’hotel,
in un malinconico giorno di fine estate, reso ancora più
caratteristico dal forte vento di tramontana, scrisse i testi di
questa bellissima canzone.
Dov’è Marotta?
È in provincia di Pesaro affacciata sull’Adriatico. Per
questo brano il sindaco della ridente cittadina ha conferito a
Ruggeri la cittadinanza onoraria pubblicizzato con tanto di
cartelli all’ingresso ed a beneficio dei tanti turisti che ogni
anno arrivano sulla costa per passare le vacanze.
Una poesia sulla solitudine
Beh sì, Ruggeri
descrive immagini solitamente allegre che nella cupezza
invernale diventano come un film in bianco e nero, ma che
svelano sentimenti profondi ed inediti. Il mare è visto come
l'emblema stesso della solitudine: ampio, profondo e minaccioso.
Quindi il suo stato naturale…
Esatto, quella stessa solitudine viene solo coperta dall'arrivo
dell'estate e dai bagnanti che affollano le spiagge con
ombrelloni aperti e discoteche piene di bugie. Solitudine che
può arrivare all'improvviso come il vento che agita il mare.
Il testo si presta a varie chiavi di lettura…
Beh sì, il testo può essere visto anche come una
riflessione sul consumismo e sull'atteggiamento di una umanità
pilotata dai media, i quali riescono a condizionare il
comportamento della massa che fa del mare un luogo di assoluta
banalità. A un certo punto la voce dice: “Il mare d'inverno, è
un concetto che il pensiero non considera.” Appunto, un concetto
che va oltre l’immagine di stupidi tormentoni estivi e manifesti
coloratissimi di pubblicità.
Chi ha prodotto il
disco?
Ivano Fossati, ma non è mai stata pubblicata
su singolo in Italia per favorire le vendite dell'intero LP,
esistono però tre 45 giri del brano pubblicati nei Paesi Bassi,
Spagna e U.R.S.S. Appare anche nell'album di Ruggeri dal titolo
Presente del 1984.
Altre versioni?
Il
brano è presente anche nell'ultimo lavoro discografico di
Ruggeri, "Le canzone ai testimoni", dove l'artista duetta con
artisti esordienti. Nel caso del suddetto brano, il duetto, è
stato eseguito con Boosta, fondatore dei Subsonica. La canzone,
negli anni, è stata oggetto di diverse cover ed è stata eseguita
da svariati artisti della scena italiana ed internazionale.
Chi era al tempo Loredana Bertè.
Quando
interpretò questa canzone aveva 36 anni. Terza di quattro
sorelle di Bagnara Calabra approdò a Roma nel 1965 e iniziò a
muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo come ballerina
al "Piper Club" locale in cui conobbe Renato Zero. Cinque anni
dopo debuttò in sala di registrazione come corista, ma il
successo arrivò nel 1975 con Sei bellissima, canzone che
esaltava le sue capacità vocali ed espressive. Da lì una serie
di collaborazioni ed altrettanti successi, da Dedicato alla
famosa “E la luna bussò”, finché nel 1983 incise appunto Il mare
d'inverno, una delle prove più importanti della sua carriera
d'interprete, racchiusa nell'album Jazz, che segnò il suo
passaggio alla multinazionale CBS spingendosi sino al 4º posto
della top-ten degli LP più venduti, con una permanenza
complessiva di ventidue settimane nella top 50 degli album più
venduti: rimarrà il lavoro di maggior successo commerciale della
Bertè.
E Ruggeri?
Gli inizi della
carriera musicale di Ruggeri risalgono al 1972, ma il successo
arrivò con i Decibel al Festival di Sanremo 1980 con il brano
Contessa. Nel 1981 intraprese la carriera di solista e grazie
all'album Polvere ottenne un buon successo, coronato dal secondo
posto al Festivalbar. Grazie al brano Il mare d'inverno dello
stesso anno affidato a Loredana Bertè riesce ad imporsi come
autore di eccellenza, aprendo i suoi orizzonti artistici verso
il genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrice rock.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=AgfJq2kA1As
https://www.youtube.com/watch?v=eoknH-SfNVQ