È Adamo che ne pensi di Impressioni di settembre?
È una delle canzoni di maggior successo della PFM. «Il
brano è una fotografia momento per momento», come raccontava uno
dei leader del gruppo Franz Di Cioccio.
La
storia?
Impressioni di settembre venne pubblicata
nel 1971, immediatamente prima dell’album Storia di un minuto,
ma caso strano non era la canzone principale del disco. Era
semplicemente il lato B del singolo La carrozza di Hans.
Chi era la PFM?
La Pfm per esteso
Premiata Forneria Marconi era un gruppo musicale rock
progressivo italiano degli anni settanta che ha avuto grande
popolarità, sia in Italia sia a livello internazionale (nel
Regno Unito, in America e in Giappone). All'epoca fu tra i pochi
complessi italiani a entrare nella classifica degli album nella
celebre rivista statunitense Billboard.
Come
hanno iniziato?
La Premiata Forneria Marconi era a
tutti gli effetti l'evoluzione musicale di Quelli, un quintetto
che nella seconda metà degli anni sessanta si era fatto
conoscere per la qualità e la tecnica strumentale. Il batterista
Franz Di Cioccio, il chitarrista Franco Mussida, il tastierista
Flavio Premoli, il bassista Giorgio "Fico" Piazza e il cantante
Teo Teocoli, che li abbandò nel 1967.
La vita del
gruppo fu breve…
La svolta decisiva, nel 1970, fu
l'abbandono della forma canzone per passare a composizioni di
taglio più elaborato: il quartetto Quelli cambiò quindi nome in
Krel, gruppo nato dall’incontro dei quattro musicisti con il
violinista e flautista Mauro Pagani durante le registrazioni del
disco La buona novella di Fabrizio De André.
Complesso spalla e non protagonista…
In effetti non
trovando spazio nella loro casa discografica dell'epoca decisero
di seguire Lucio Battisti, Mogol e altri che, abbandonata la
Ricordi, avevano fondato una loro etichetta indipendente, la
Numero Uno.
Poi cosa accadde?
Con il
passaggio alla nuova etichetta e al nuovo genere si rese
necessario cambiare anche nome: fra le tante proposte, la scelta
si ridusse a Isotta Fraschini e a Forneria Marconi: scelsero il
secondo dal nome di una forneria di Chiari in provincia di
Brescia frequentata da Pagani, a cui aggiunsero Premiata.
Continuavano però ad essere un solo gruppo
marginale…
Beh diciamo che iniziò una proficua
attività come gruppo di supporto nei concerti italiani di alcune
delle grandi band straniere dell'epoca: i Procol Harum, gli Yes
e i Deep Purple. Fu tramite queste esibizioni che la PFM ebbe
modo di farsi conoscere dall'allora grande popolo del rock, la
loro musica di riferimento era quella dei King Crimson e del
gruppo inglese dei Jethro Tull.
Il 1971 è l’anno
dell’esordio e della consacrazione…
Parteciparono
alla prima edizione del "Festival di avanguardia e nuove
tendenze" di Viareggio con la canzone La carrozza di Hans,
vincendo l'edizione a pari merito con Mia Martini e gli Osanna.
Dopo ovviamente seguì il primo disco con lato A La carrozza di
Hans e lato B Impressioni di settembre.
Impressioni di settembre di Mussida e Pagani su testo di Mogol
divenne presto uno dei loro cavalli di battaglia…
Direi anche un classico della musica italiana. Lo registrarono
in presa diretta in studio, per non perdere l'impatto e
l'energia del live utilizzando il famoso Minimoog. Era una
novità assoluta e costosa e veniva preso in prestito dal gruppo
dall'importatore italiano.
Perché fece successo?
Con l’uso del mellotron il brano assunse una narrazione
evocativa e una suggestione struggente.
Di cosa
narra?
Mogol uscendo di casa una mattina ha
raccontato quello che ha visto o meglio le sue impressioni. È
talmente realistico che sembra a tutti gli effetti una serie di
fotografie scattate momento per momento di quello che si vede:
la rugiada, la nebbia, la campagna, l’erba, il cavallo...
E il significato?
Molti si sono
interrogati sul significato, ma ci sono diverse correnti di
pensiero: alcuni hanno interpretato il testo come metafora del
cambiamento, altri invece hanno avvertito nel mese che segna
l’inizio dell’autunno un senso di nostalgia e di declino. Ma
fondamentalmente è un inno alla speranza cupa perché l’uomo
nuovo nella sua consapevolezza storica non ha dimenticato la
sofferenza, ma è comunque sempre in cerca di se stesso.
“No, cosa sono adesso non lo so, sono un uomo in cerca
di se stesso, sono solo il suono del mio passo.”
Ecco appunto, eliminato Dio come punto saldo, la realtà è
diventata incomprensibile, sfuggente, anche se intuendo
l’esistenza divina in qualche modo si vuole negare.
La canzone termina con un'amara constatazione: "E
intanto il sole tra la nebbia spunta già, un giorno come sempre
sarà".
Esatto tutto diventa nulla e inutile, e ciò
che rimane sono i nostri sensi, il fatalismo, e le emozioni non
sentono ragioni, se non le vivi per tempo volano via. E non
tornano.
Ci sono state delle Cover?
Il brano è stato riproposto in numerose versioni. Tra le più
famose quella di Franco Battiato sull'album Fleurs 3 e quella
del gruppo Marlene Kuntz nel loro Best of. Anche Francesco Renga
ha più volte proposto il brano live, e Gigi D'Agostino
nell'album Lento Violento... e altre storie nonché la versione
del gruppo musicale rock progressivo Epica, inserito nell'album
Confini del 1995.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=OzbDUbu1lMM