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GIALLO PASSIONE
Adamo Bencivenga
L’AMORE SBAGLIATO
(La storia tra
l’insegnante e l’alunno ragazzino)
Cominciò con la luna
sul posto e finì con un fiume di inchiostro.
É una storia da dimenticare. É una storia da
non raccontare. É una storia un po' complicata.
E' una storia sbagliata.
Siamo in Italia, l’Italia della Gradisca di Fellini, di Malena e Malizia,
in una delle tante province dove si nascondono segreti e misteri
inconfessabili che il più delle volte rimangono tali, nascosti nel
perbenismo ristretto di una ipocrisia latente, ma ogni tanto qualcosa
viene fuori e, come in questo caso, se ne parla diffusamente nei bar e
sottovoce in strada finché la voce s’ingrossa e dal trafiletto di
provincia in cronaca diventa un fiume di inchiostro nei giornali
nazionali.
Siamo in Italia appunto e l’anno è il 2017, tutto inizia
in una palestra vicino al centro della città, due donne s’incontrano per
la prima volta, hanno qualcosa di più di trent’anni, sono tutte e due
sposate, madri e con la voglia di sentirsi belle o almeno di
mantenere una linea accettabile. Vivono le loro vite di provincia in
tranquillità e senza tanti grilli per la testa. I loro nomi inventati sono
Paola e Luana. Durante gli esercizi sudano e chiacchierano, tanto da
trovarsi simpatiche e per ammazzare il tempo si offrono reciprocamente un
caffè nel bar vicino alla palestra, insomma alla fine nasce tra loro una
certa confidenza, si fidano l’una dell’altra e diventano amiche.
Finora tutto normale, finora una storia comune come sono i loro momenti
del dopo palestra quando dai loro discorsi di sport e benessere iniziano a
scambiarsi delle confidenze più intime. Così parlano dei reciproci mariti,
dei loro figli, delle tante insoddisfazioni e dei pochi piaceri che la
vita di provincia offre loro. Luana è madre di un bimbo di sette anni, ma
per certi versi è ancora un’adolescente, il suo lato romantico prevale su
tutto, confessa alla sua amica che vorrebbe ancora innamorarsi. Si è
sposata a diciannove anni e il suo matrimonio non le dà più emozioni ed
ora vorrebbe sentirsi ancora al centro dell’attenzione, di due occhi
passionali che la facciano ancora e di nuovo sentire femmina.
Paola
invece è più razionale, tiene alla sua famiglia, vive una vita tranquilla
se fosse per quel figlio introverso che non si decide a crescere e responsabilizzarsi.
E allora si lamenta spesso con la sua amica di David, appunto il figlio
quattordicenne che frequenta la terza media. Purtroppo non va molto bene a
scuola, in particolare nella lingua straniera i cui voti sono sempre
abbondantemente sotto la sufficienza. Luana che di mestiere fa
l’infermiera, in nome di quella amicizia sente l’istinto reale di
aiutarla, non c’è alcuna malizia quando si offre per dare ripetizione di
inglese, vuole solo aiutare la sua amica, anche se lei non è
un’insegnante, ma conosce la lingua ed ha dato già ripetizioni ad altri
ragazzi delle medie.
Come detto siamo nel 2017, sta quasi
esplodendo l’estate e sui loro telefoni rimbomba il tormentone estivo
Despacito di Luis Fonsi, ma il ragazzo non può ancora abbandonarsi al
sogno spensierato delle vacanze, lui deve assolutamente superare l’esame
che avrà a breve per la licenza di terza media. E questa storia sbagliata
inizia esattamente in quel momento, quando Paola accetta la proposta
dell’amica, quando David a malincuore va a casa di questa noiosa pseudo
insegnante, amica della madre, quando nel segreto di quella stanza Luana
inizia le sue lezioni.
Ovvio le prime lezioni riguardano
esclusivamente la lingua inglese, il ragazzo mostra delle lacune
impressionanti, e allora Luana si rende conto che deve iniziare daccapo
ovvero dai verbi, ma col passar dei giorni tutto cambia, i verbi diventano
relativi ed insieme al ragazzo ripete ossessivamente: “I love you”. Lei è
attratta dalla dolcezza di quel ragazzo, sente qualcosa di indefinito, un
qualcosa che la porta ad attendere morbosamente in quei pomeriggi caldi
l’arrivo del ragazzo. E mentre aspetta indossa abiti scollati,
autoreggenti e tacchi alti, si trucca, si fa bella, insomma fa di tutto
per intercettare l’attenzione di quell’adolescente, di attrarlo dentro la
sua gabbia di donna sensuale convinta di giocare a pari livello e che la
differenza di età poi non sia molta.
Lei, avendo un figlio di sette
anni in casa che gioca nell’altra stanza, chiude la porta e nel segreto di
quella stanza ben presto scopre le sue carte di ammaliatrice. Desidera che
lui si concentri più sul suo seno che sui libri, ed essendo un’indomita
sognatrice non si rende conto della differenza di età o forse sì, ma è
proprio questo che la porta ad avanzare tra un verbo e l’altro la sua
proposta indecente. Il ragazzo è confuso, cerca di evitare lo sguardo, fa
del tutto per non guardare quel seno disponibile ed evidente, del resto è
la sua prima volta, forse magari la sogna di notte nel suo letto, forse si
compiace della fortuna sfacciata che lo sta travolgendo, comunque non dice
nulla ai suoi genitori, vive in estrema solitudine quel momento, finché un
bel giorno, travolto dalla sensualità di quella donna matura, asseconda
quelle avances. Chissà forse pensa che è solo un momento, oppure che non
può per nessuna ragione al mondo quell’occasione e infatti quelle lezioni
diventano in breve solo un pretesto per approcci sempre più insistenti,
finché tra i due si instaura una vera e propria relazione. Ma non è una
relazione d’amore, lui nei messaggi hot le dice di non amarla, di non
sentirsi legato sentimentalmente a lei, ma la pseudo professoressa ormai è
più che innamorata persa. Le scrive: “Vieni subito, ho messo le
autoreggenti per te! Ti piace la tua troia vero?” E allora lui corre,
corre perché si sente fortunato, perché sa che nella vita succede solo una
volta e basta.
Certo, non è facile pensare ad una relazione, la
nostra mente e soprattutto la legge non riescono a capacitarsi come sia
possibile una relazione di pari livello e senza abuso tra una
trentacinquenne e un quattordicenne. Beh comunque potrebbe finire tutto
lì, forse un giorno il ragazzo potrebbe vantarsene e raccontarlo ai suoi
amici, ma è proprio in quel momento che una storia segreta diventa una
storia sbagliata perché dal vezzo del seno nudo e quello dell'autoreggente
la donna passa alle vie di fatto e durante una di quelle lezioni
candidamente gli dice che desidera fare l'amore. Il ragazzo è smarrito,
per lui sarebbe la prima volta, ci pensa, ma alla fine succede, i due fanno l’amore
e la bella professoressa più che trentenne rimane irreparabilmente
incinta.
Passano alcuni mesi, la madre del ragazzo ovvero Paola si
accorge che qualcosa non va in suo figlio, dai silenzi del ragazzo, da alcuni segni di
evidente disagio, da certe inquietudini, sente che suo figlio le sta
nascondendo qualcosa. E allora lo mette sotto torchio e alla fine il
ragazzo, vincendo reticenze e paure, è sicuramente felice di svuotare
quell’immenso segreto. Quindi crolla e confessa e racconta i primi
approcci con l'amica della mamma, e racconta con le lacrime agli occhi
anche dei loro rapporti sessuali e perfino di aver subito insistenti
pressioni e veri e propri ricatti psicologici: “Non mi lascia in pace, mi
vuole sempre con sé!”
Paola è sconvolta, la sera stessa ne parla
col marito, lui le dice di stare calma. Il giorno dopo chiama l’amica, si
vedono nel solito bar vicino alla palestra, lei l’affronta e le chiede a
brutto muso se quella storia sia solo frutto della fantasia di David. In
quel momento crede anzi spera che sia tutto falso, spera che la donna se
ne esca con una grassa risata, che le dica che David si sia inventato
tutto, ma non è così, la realtà a volte supera la più fervida
immaginazione. Perché la sua amica Luana non sconfessa il ragazzo rimane
semplicemente sul vago continuando a ripete che David è un ragazzo
dolcissimo e che lei, Paola, è fortunata ad essere sua madre.
Fa il
doppio gioco perché sa che quel figlio concepito è una forma di ricatto,
un modo per tenere legato il ragazzo, e allora decide di portare avanti la
gravidanza nonostante il ragazzo sia contrario. Comunque per un po’ i due
non si vedono, il ragazzo probabilmente si sente prigioniero di quella
storia sbagliata che col passare dei mesi vorrebbe solo cancellare. I
giorni a pensarci, le notti a rigirarsi nella solitudine di quella cosa
che gli appare così enorme e inconfessabile. Luana anche se innamorata
deve anche pensare al figlio che sta per nascere, all’altro di sette anni
ancora bambino, e soprattutto a raffreddare quei sospetti. Non sappiamo
bene cosa abbia in mente, forse sappiamo ciò che ha nel cuore, ovvero di
continuare a vivere la sua storia d’amore in gran segreto e allo stesso
tempo, per il bene di tutti e salvaguardare il suo piccolo amante, di
accollare al marito quella creatura che sta per nascere.
Lei
continua a vedere amici, a fare vita sociale ed essendo una donna sposata
quella pancia che lievita non fa scandalo. Tranne a quel ragazzo che spera
ardentemente di non essere lui il padre perché altrimenti si arriverebbe
all’irreparabile e dovrebbe confessare alla madre che quel rapporto ha
avuto purtroppo delle conseguenze permanenti. Passa ancora qualche
settimana, Luana partorisce e suo marito riconosce il figlio. Tutto bene
allora? Assolutamente no, perché il ragazzo non cambia atteggiamento,
continua ad essere preoccupato e allora la madre lo incalza, lo insegue,
lo pressa finché esce fuori un altro pezzo di verità ovvero che quel
figlio di Luana e di suo marito, nato da pochi giorni, in realtà è frutto
di quell’amore clandestino, di quelle ripetizioni di inglese, insomma è
figlio di David.
Ecco, senti il rumore vero? Il rumore del mondo
che crolla addosso alla povera Paola? Lei ora sta realizzando che quel
figlio, quel piccolo tesoro a breve sarà padre! Non ci crede, anzi non
vuole crederci. Urla a suo figlio che è un pazzo da legare, anzi tenta di
aggredirlo, ma David con estrema calma prende il suo telefono e le fa
leggere gli ultimi messaggi su Whatsapp inviati da Luana: "Se mi lasci
dico a tutti che è figlio tuo". E poi "I miei e mio marito sanno già
tutto, tu puoi dire quello che vuoi". Frasi drammatiche, minacce, forse
solo l'ultima mossa disperata di una donna decisa a tutto e attratta
irresistibilmente da un ragazzino e dal quale non riesce a staccarsi al
punto di minacciarlo per tenerlo a sé.
A quel punto Paola e suo
marito, sconvolti, ascoltano il parere di un avvocato e gli affidano il
caso. Scatta così un esposto in procura e dall’esposto parte l'inchiesta
che ha come oggetto il reato contestato ovvero “Atti sessuali con un
minorenne!” La squadra mobile si presenta a casa di Luana con un mandato
di perquisizione. Le sequestrano il telefono e i certificati di nascita
del secondo figlio, quello di pochi mesi. Lei con una calma impressionante
chiama il marito al telefono, l'uomo torna ma non c’è alcuna scenata,
bensì solo poche parole come se il marito non fosse sorpreso. Forse sa,
forse ha sempre saputo. Forse è consenziente, forse era anche in casa
quando la moglie si appartava e faceva l’amore col ragazzino! Lei ha solo
un momento di emozione quando chiede al marito: "Non ci toglieranno il
bambino, vero?".
Ora quel bambino ha cinque mesi e Luana in
compagnia di suo marito davanti al procuratore sta cercando le parole per
spiegare quello che da fuori è difficile capire, quello che sarà duro
spiegare, ovvero l'amore travolgente o per meglio dire l'ossessione e la
morbosità che abbatte i muri di ogni convenzione fra lei, 35 anni, sposata
e quel ragazzino padre che adesso di anni ne ha 15. Sì padre, perché
l'esame del Dna non ha smentito quei messaggi su Whatsapp di Luana e dice
indiscutibilmente che il padre è David. Ma lei anche davanti al marito non
rinnega nulla, è tranquilla, anzi sbigottita, in fin dei conti che male
c’è amare? La sua sola preoccupazione è il rischio che qualcuno d’ufficio
o i genitori del ragazzo stesso possano chiedere il disconoscimento della
paternità. Ma non finisce qui perché la legge che esclude del tutto che vi
possa essere consenso da parte di un minore ad avere rapporti sessuali,
potrebbe configurare un'aggravante con una pena pari alla violenza
sessuale se si accertasse che quei rapporti sono cominciati prima del
compimento dei 14 anni di lui.
Comunque c’è solo da aspettare le
perizie dei cellulari anche se il ragazzo ha cancellato tutte le chat e
lei ha lasciato qualche traccia: “Dove sei?” oppure: “Perché non mi
rispondi?” Oppure: “Se non mi rispondi mi ammazzo!” Frasi che fanno
immaginare una frequentazione assidua, frasi che lasciano inorriditi
chiunque non comprenda come i sentimenti possano trasformare le persone al
punto di non rendersi conto che dall’altra parte sta leggendo uno
sprovveduto e spaurito minorenne. Lei, Luana, continua a ripetere il suo
mantra: "Non è andata come dicono...". Eh già tutti vorrebbero conoscere
la sua versione, ma lei non spiega, forse non ha nulla da spiegare! Da
qualunque parte la si guardi, questa è soltanto una storia sbagliata. |
É una storia sbagliata É una storia da carabinieri
É una storia per parrucchieri É una storia un po’
sputtanata o è una storia sbagliata, Storia
diversa per gente normale Storia comune per gente
speciale. Cos'altro vi serve da queste vite
Ora che il cielo al centro le ha colpite, Ora
che il cielo ai bordi le ha scolpite.
FINE
I versi in corsivo sono tratti dal brano Una storia
sbagliata di Fabrizio De Andrè
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RACCONTI DI ADAMO BENCIVENGA
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