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GIALLO PASSIONE

Il mistero della ragazza con l'orecchino
di perla
Griet
Griet vive a Delft, un quartiere protestante dell’Olanda del
Seicento. E’ una ragazza umile senza grilli per la testa ed è bella
da morire di una bellezza rara, labbra rosse carnose e dischiuse,
naso sottile e dritto, occhi grandi e vivi.
Ecco immagina il
volto della ragazza, è di una bellezza rara, labbra
rosse carnose e dischiuse, naso sottile e dritto, occhi
grandi e vivi. È davvero bella Griet, questo è il suo
nome! Vive a Delft, un quartiere protestante dell’Olanda
del Seicento. E’ una ragazza umile senza grilli per la
testa, aiuta la famiglia nelle faccende di casa, è
servizievole ed immagina il suo futuro come sposa felice
e madre di tanti figli. Suo padre è un ex decoratore di
piastrelle di ceramica, purtroppo ora è invalido per un
incidente sul lavoro. Ha perso completamente la vista.
Decisamente la famiglia è povera, in gravi
difficoltà economiche e sia la ragazza che il fratello
maggiore, Frans, devono al più presto lasciare la casa
paterna e mantenersi con le proprie forze. Per Frans
è pronto un lavoro di apprendistato nella fabbrica di
ceramiche dove lavora il padre. Delft al tempo è famosa
per la ceramica, è un quartiere molto fiorente dell’Aia.
È anche un importante centro commerciale e industriale,
qui si fa una buona birra, degli ottimi tessuti e
appunto una tipica ceramica chiamata Blu di Delft.
Dicevamo il fratello va a lavorare in fabbrica e la
ragazza dall’orecchino di perla invece va a servizio
presso la casa del pittore Jan Vermeer. Lui ha bisogno
di una donna delle pulizie e i genitori di Griet sono
ben felici di mandare la loro figlia a servizio del
signor Vermeer e sua moglie Catharina, ricchi, influenti
e benestanti che abitano nel "Quartiere dei Papisti",
ovvero il quartiere dove risiedono i cattolici.
Jan Vermeer nel 1653 aveva sposato Catharina Bolnes
probabilmente dopo essersi convertito alla fede
cattolica. La coppia durante il matrimonio aveva avuto
complessivamente quindici figli, quattro dei quali morti
in giovane età. Vermeer appena vede Griet manifesta
tutto il suo interesse, tanto che, quando Griet torna a
casa, sua madre la informa che, a partire dal giorno
dopo, andrà a servizio dai Vermeer e che potrà tornare a
casa solo la domenica. Griet si informa cosa dovrà
fare e la madre le risponde che oltre alle normali
incombenze, dovrà occuparsi della pulizia dell'atelier
dell'artista. La madre le dice che è stata scelta
perché è in grado di pulire una stanza rimettendo poi
gli oggetti esattamente nel loro posto, cosa che lei ha
imparato per facilitare al padre cieco la vita di tutti
di giorni.
Griet inizia a frequentare quella
casa e un po’ alla volta si adatta alla vita da serva ed
a poco a poco conquista la fiducia del pittore. Avendo
l’accesso all’atelier, luogo proibito per chiunque
altro, provoca l'invidia di Tanneke, la fedele
governante e cuoca di casa, e soprattutto della moglie
dell'artista. Tra il pittore e la ragazza si genera un
rapporto di complicità e di reciproca comprensione, al
punto che la ragazza può parlare liberamente con lui e
imparare diverse cose sul mondo della pittura.
Un
giorno mentre faceva le pulizie in casa, la ragazza
viene notata dal maggiore committente di Vermeer, Van
Ruijven, il quale immediatamente prova per lei una certa
attrazione e chiede al pittore di farla lavorare per
lui. Vermeer rifiuta, ma per mantenere buone relazioni
con Van Ruijven, la sua sola fonte di reddito, deve
accettare l'incarico di dipingere per lui un ritratto di
Griet. Allora si mette all’opera, ma nella realizzazione
del quadro è la stessa Griet a rendersi conto che in
quel ritratto manca qualcosa. A quel punto Vermeer
decide di farle indossare gli orecchini di perle
appartenenti alla moglie. Cosa che però, vista la
gelosia della consorte, dovrà rimanere un segreto tra
loro due.
Griet ormai, presa da Vermeer e dal suo
mondo, arriva a forarsi i lobi da sola senza esitazione
nonostante il dolore. Nel periodo in cui Vermeer dipinge
il quadro la relazione con la ragazza diviene più
intima. Catharina, la moglie di Vermeer, che già mal
sopportava Griet, un giorno non trova gli orecchini e
accusa la ragazza di furto. Su tutte le furie si
introduce nell'atelier e per caso vede il quadro che
ritrae la ragazza ormai finito. In un impeto d’ira
vorrebbe distruggere il quadro, ma inaspettatamente il
pittore la ferma e la insulta dicendole a chiare lettere
di aver dipinto Griet perché lei riesce a capire meglio
la sua arte. Griet a quel punto, sconvolta, fugge per
non tornare mai più.
Qualche anno dopo troviamo
Griet, sposata con Pieter, un ragazzo conosciuto al
mercato, e madre di due bambini. Si nota benissimo che
il secondo genito è biondo e molto somigliante al marito
di Griet mentre il primo è alto, con i capelli neri e
gli occhi scuri, molto somigliante al pittore! Sta di
fatto che dopo aver saputo della morte del pittore,
Griet viene convocata dalla moglie Catharina che
inaspettatamente le consegna gli orecchini. Vermeer nel
suo testamento li ha lasciati a lei, rivelando così che
lui non l'ha mai dimenticata.
Il quadro invece fu
messo in vendita all’asta nel 1881 all’Aia, soltanto un
offerente di passaggio appassionato d’arte si accorse
che si trattava di un capolavoro di Vermeer, perciò
l’opera fu battuta all’asta a un prezzo incredibilmente
basso (2 fiorini più 30 centesimi di commissione).
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L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO
BENCIVENGA E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ragazza_col_turbante
https://it.wikipedia.org/wiki/La_ragazza_con_l%
27orecchino_di_perla_(romanzo)
https://it.wikipedia.org/wiki/La_ragazza_con_l%
27orecchino_di_perla_(film)
http://www.finestresullarte.info/253n_chi-era-la-ragazza
-con-l-orecchino-di-perla-di-vermeer.php#cookie-ok
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