Adamo mi parli dell’Isola che non c’è?
Il
brano di Edoardo Bennato è stato pubblicato nel 1980 nell’album
Sono solo canzonette, un concept album ispirato alla favola di
Peter Pan scritta dallo scozzese James Matthew Barrie. Fatto
curioso fu che l’album venne pubblicato appena quindici giorni
dopo l’altro album Uffà! Uffà!, cosa che sconvolse critica e
pubblico.
Perché questa scelta?
Direi
assolutamente coraggiosa e decisamente contro corrente. Stava a
rappresentare proprio la volontà dell'artista di non seguire la
massa né tantomeno piegarsi alle leggi del mercato. Dopo di lui,
la doppia uscita a breve distanza, fu utilizzata anche da Bruce
Springsteen e dai Guns N' Roses.
Ebbe un enorme
successo vero?
Un brano magnifico a dir poco
magnifico, interpretato in pieno stile Bennato e che ha segnato
la carriera di questo grande nome della nostra musica. Tra
l'altro, l'album ebbe un enorme successo al punto di essere il
più venduto dell'anno e, in assoluto, secondo solo a "The wall"
dei Pink Floyd.
Un album alla ricerca della
felicità?
Esatto, il tema centrale è come riuscire
ad essere felici e per farlo, in questo caso, bisogna
assolutamente sconfiggere i pirati. Pirati ovviamente simbolici
ossia quelli che ogni giorno provano ad annientarci
psicologicamente, convincendoci che non ci meritiamo la bellezza
e la felicità. E per sconfiggere i pirati, sempre rimanendo
nella favola, occorre però, credere. Credere che la felicità
nonostante tutto sia a portata di mano,. Bisogna credere
nell’Isola che non c’è.
Interessante!
Ovviamente la favola di Peter Pan è solo un pretesto
per sottolineare quanto le persone considerate rispettabili
sconfinino spesso nella presunzione e non riescano a soddisfare
il desiderio di libertà e di fantasia.
Il brano
l'Isola che non c'è è quello maggiormente ispirato in tutto
l’album.
Si sviluppa da una frase ricopiata
testualmente dalla fiaba “Seconda stella a destra questo è il
cammino…” e accompagnata da un arpeggio di chitarra acustica e
da una 12 corde, da un contrabbasso fino all’apoteosi di un
meraviglioso assolo di armonica a bocca.
Nell’isola solo i bambini possono accedervi vero?
Beh sì, perché i bambini sono dotati di una forte immaginazione
e quindi possono seguire la seconda stella a destra e poi dritti
fino al mattino. Sono loro a crederci, tramite il sogno e
l’utopia, e pensare che al di là di tutto in certi momenti e in
certe situazioni anche se per poco ci si possa approdare
Nel film Hook ad un certo punto Peter Pan si rivolge
ai Bimbi Sperduti e con una irresistibile semplicità dice:
«Grazie per aver creduto».
Lui a quel punto non è
più l’uomo insensibile ed egoista che beve troppo, ossessionato
dal successo e che non ha mai tempo per la moglie e i figli. Non
è più quella persona drogata dall’ambizione e dall’arrivismo.
Lui è Peter Pan, anche se non se lo ricordava, anche se aveva
fatto di tutto per dimenticarlo: Peter Pan, residente sull’Isola
che non c’è.
Dicono che L’isola che non c’è sia
una canzone contro la guerra…
Pare folle vero? Una
terra senza guerra, niente odio e violenza, né soldati né armi,
dove gli eroi non servono perché non ci sono i cattivi. E le
persone a modo, le persone concrete, lo sanno che è tutta
un’invenzione. Sono cose da bambini. Sono loro che non possono
arrendersi all’idea. Perché la fantasia è un’arma, l’unica arma
che combatte l’indifferenza per un fine chiamato libertà..
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=5pFEKVhmjnY