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GIALLO PASSIONE
Lord Byron
Ossessionato dalle donne
«Sono così mutevole.
Sono un così strano miscuglio di bene e
male, che sarebbe alquanto complesso
descrivermi.»
Celebre per la sua bellezza, era attento a non ingrassare e
si sottoponeva a rigide e impossibili diete a base di limone ed
aceto. Non disdegnava avventure omosessuali, ma le donne erano
la sua passione. Fu accusato di incesto, adulterio,
omosessualità, sodomia, amore libero e altro ancora
Adamo, chi era George Gordon Byron?
Principalmente un poeta e uomo di spicco nella cultura inglese,
nato in Inghilterra nel 1788, ma credo che tu voglia sapere
altro...
Beh mi incuriosisce la prefazione, ma
iniziamo dalle origini…
Il nostro rampollo proveniva
da una illustre famiglia normanna che stabilì la propria dimora
a Newstead, nella contea di Nottingham. Il nonno era un
eccentrico navigatore, morto affogato nel mare della Patagonia.
Invece suo fratello William era un tizio piuttosto violento e
completamente pazzo tanto da guadagnarsi il nomignolo di «Wicked
Lord» (signore malvagio) per aver ammazzato con una violenza
inaudita un vicino di casa.
Anche il padre del
poeta non era da meno….
Il capitano John Byron venne
soprannominato «Mad Jack» (Jack il Matto) per la sua vita
licenziosa. Dopo la delusione avuta con la prima moglie Amelia
Conyers, si era sposato in seconde nozze nel 1785 con la
ventunenne Catherine Gordon of Gight. Da quella unione nacque
George Gordon.
Ok abbiamo fatto un bel quadretto
e il nostro de cuius dove nacque?
A Londra,
purtroppo era afflitto da una contrazione del tendine di Achille
che lo rese zoppo per tutta la vita. Trascorse i primi anni di
vita nella dimora della madre ad Aberdeen in estrema povertà
perché suo padre dopo aver accumulato enormi debiti era stato
costretto a fuggire in Francia, dove morì, forse suicida, nel
1791.
Poi, per il nostro George, le cose
migliorarono.
Non molto. Alla morte del prozio nel
1798, ne ereditò il titolo nobiliare e i relativi beni ma anche
i debiti! Divenne Lord e andò a vivere nell'abbazia di Newstead
Abbey, una struttura a dir poco fatiscente.
Gli
studi?
Nel 1801 entrò nella scuola di Harrow, dove
si distinse per la fame insaziabile di letture. Nel 1805 si
iscrisse al Trinity College di Cambridge. Fu in questo periodo
che si interessò alla poesia pubblicando tra l’altro Fugitive
pieces un volumetto in versi. Nel 1809, dopo aver compiuto la
maggiore età, occupò il seggio a lui spettante presso la Camera
dei lord, nell'estate del 1809 Byron intraprese il Grand Tour,
quasi d'obbligo allora per le persone del gran mondo visitando
praticamente tutta l’Europa. Quando nel 1812 tornò in patria
pubblicò Childe Harold's Pilgrimage, una sorta di guida poetica
dei paesi visitati.
Fu un successo vero?
Sulle ali di quella notorietà Byron pubblicò una
cospicua mole di novelle orientali in versi, chiamate «racconti
turchi». In società si distinse per il suo atteggiamento freddo
e sprezzante, con una raffinata sobrietà del vestire, incarnando
squisitamente gli ideali del dandy, fusi a quelli del bel
tenebroso.
E non solo…
Si diede molto
da fare e intraprese gaudenti e intriganti avventure amorose. A
24 anni ebbe una relazione con l'eccentrica scrittrice e
nobildonna Caroline Lamb, la dama più in voga del momento, e
contemporaneamente stabilì un'intensa relazione sentimentale e
intima con la sorellastra Augusta: da questo rapporto
nell'aprile del 1814 nacque Medora Leigh, battezzata con il
cognome del marito della donna.
Con Caroline Lamb
non si lasciarono bene…
Beh lei venne a sapere del
rapporto incestuoso e lo descrisse come «pazzo, cattivo e
pericoloso da frequentare».
E lui?
Aveva altro a cui pensare… Per sedare lo scandalo della nascita
della figlia con la sorellastra nel 1815 sposò Anne Isabella
Milbanke, un'ereditiera colta e appassionata di matematica, con
la quale andò ad abitare a Londra.
Aveva messo
la testa a posto?
Assolutamente no, nonostante la
nascita della loro figlia Ada e la consistente solidità
finanziaria della moglie, il matrimonio naufragò presto. Le
vicende coniugali, già tempestose, si deteriorarono
ulteriormente quando Byron riprese a frequentare assiduamente la
sorella Augusta. Ormai disillusa, la Milbanke non poté che
abbandonare il tetto coniugale, inoltrando la necessaria
richiesta di separazione.
Si dice che oltre ad
essere ossessionato dalle donne, Lord Byron fosse anche
omosessuale?
Le dicerie sulla sua bisessualità
presero forza negli ambienti colti e studiosi, come Symonds,
Raffalovich e Xavier Mayne, affermarono che lo scrittore era “di
temperamento più o meno omosessuale. Ovvero un idealistico
romantico ed ellenico, greco nella sua natura intellettuale ed
erotica, inglese per nascita ma ateniese nel cuore!”
Si parla di attacchi fatti ad arte dalla stampa
conservatrice…
Il vento moralista della
restaurazione vittoriana soffiava e si espandeva al punto che
Byron venne rapidamente escluso dai circoli aristocratici.
Analogamente gli venne suggerito di non recarsi più alla Camera
dei Lord, dove ormai da tempo nessuno gli rivolgeva più la
parola.
Ormai lo avevano messo al bando…
La situazione degenerò ed egli il 21 aprile del 1816
decise di firmare la carta di separazione dalla moglie e di
partire per l’estero portandosi dietro, oltre ai suoi cavalli,
una quantità impressionante di bagagli, e una specie di zoo
personale: un corvo e un falco, dei grossi gatti, una volpe e
due scimmie.
Si imbarcò per il continente senza
più tornare in Inghilterra…
Dopo alcune tappe tra
cui Bruxelles e Waterloo si stabilì a Ginevra dove conobbe Percy
Bysshe Shelley, la sua futura moglie Mary e la loro inseparabile
amica Claire Clairmont. Stimolato dall’ambiente compose il terzo
canto di Childe Harold, il Prisoner of Chillon, The Dream, i
primi due atti del Manfred e Darkness. Con Claire Clairmont
continuò una relazione iniziata già a Londra qualche mese prima;
questa storia d'amore generò, nel gennaio 1817, la loro figlia
Allegra.
Poi l’Italia…
Nel novembre
del 1816 approdò a Venezia. Qui apprese l'italiano e lavorò al
quarto canto del Childe Harold, al Beppo e ai primi due canti
del Don Juan, che fecero furore in Inghilterra. Ovviamente
nell’intrigante laguna non trascurò affatto i piaceri meno
intellettuali. In questo periodo Byron si vantò di aver
posseduto più di duecento donne. Tra le numerose avventure ebbe
due relazioni importanti, prima con la moglie del suo padrone di
casa, Marianna Segati, e poi con la ventiduenne Margarita Cogni
(la Fornarina), facendo della propria dimora sul Canal Grande
una sorta di harem.
Sempre ossessionato dalle
donne…
Diceva delle sue conquiste: “Certe sono
contesse, altre mogli di ciabattini, alcune nobili, alcune di
ceto medio, altre basso, ma tutte puttane!” Si racconta che per
soddisfare più rapidamente e comodamente i suoi desideri, si era
fatto costruire una copia della carrozza con i sedili
reclinabili, usata da Napoleone nelle sue campagne militari.
Nell'aprile del 1819 nel salotto di Marina Benzoni
Byron fece un’altra conquista…
La diciottenne
Teresa, moglie del ricco sessantenne conte Guiccioli: la donna
divenne ben presto la sua amante e i due si stabilirono verso la
fine del 1819 a Ravenna. La giovane esercitò un'influenza
assolutamente benefica sul poeta, che finalmente adottò uno
stile di vita più salutare.
In quel periodo
iniziarono i primi echi rivoluzionari…
Dopo il
fallimento dei moti insurrezionali seguirono gli arresti e le
confische, e i due amanti, coinvolti come finanziatori delle
rivolte, dovettero fuggire a Pisa. Nella città toscana Byron
visse nel palazzo Toscanelli, ed ebbe modo di incontrare
nuovamente Shelley e sua moglie. Purtroppo la serenità durò
poco. Nel 1822 morì sua figlia Allegra e immediatamente dopo il
suo amico Shelley, morto affogato nel mar Tirreno a causa di
un'improvvisa burrasca a poche miglia dalla costa di Viareggio.
E cosa fece?
Nel 1823, persuaso
dall'amico John Cam Hobhouse, aderì all'associazione
filoellenica a sostegno della guerra d'indipendenza greca contro
l'Impero ottomano. Convinse Teresa a tornare a Ravenna e poi
s'imbarcò da Genova per Cefalonia, dove sbarcò nell'agosto del
1823. Nell'isola greca conobbe l'ultimo grande amore della sua
vita: il quindicenne greco Lukas Chalandritsanos. Dopo qualche
mese, nel gennaio 1824 si trasferì a Missolungi, dove morì,
forse in seguito a febbri reumatiche, il 19 aprile. Il funerale
a Londra vide un interminabile corteo di 47 carrozze listate a
lutto, ma miseramente vuote, col solo postiglione: fu l'ultima
vendetta dell'aristocrazia verso il poeta ribelle.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/George_Gordon_Byron
Giuseppe Scaraffia per il Domenicale de Il Sole 24 ore
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/sesso-girovita-ossessioni-lord-byron-ndash-169178.htm
FOTO GOOGLE IMAGE
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