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AMARSI? CHE CASINO!
Frate Lippi e
suor Marta
Una dolce, romantica
e scandalosa storia d’amore e d’arte tra una
monaca e un frate pittore nel Quattrocento
fiorentino
SI INCONTRARONO NEL
MONASTERO DI SANTA CATERINA DI PRATO. LUI FOLGORATO DA QUELLA
BELLEZZA IMMAGINO' DI RITRARLA NELLE VESTI DELLA MADONNA
Adamo mi racconti la storia tra Frate Lippi
e Suor Marta?
Fu una dolce e scandalosa storia
d’amore e d’arte tra una bellissima monaca e un frate
pittore nel Quattrocento fiorentino.
Chi era
Suor Marta? Suor Marta al secolo Lucrezia Buti
era nata a Firenze nel 1435. Era figlia di Francesco Buti e
di Caterina Ciacchi, diventò monaca cristiana nel monastero
di Santa Caterina di Prato. Lì incontrò Filippo Lippi, frate
e famoso pittore, il quale stava lavorando in città sulla
tavola della Madonna dalla Cintola a san Tommaso. Lucrezia
Buti fece probabilmente il modello per santa Margherita che
si vede a sinistra del dipinto originale.
E
Frate Lippi? Filippo Lippi nacque a Firenze nel
1406. Figlio di un beccaio Tommaso di Lippo e di Antonia
Sernigi, che morì di parto. All’età di due anni fu affidato
a Monna Lapaccia, sua zia e sorella del padre. All'età di
otto anni, nel 1414, venne messo nel convento dai frati
carmelitani e prese i voti nel 1421, mantenendo lo stesso
nome di battesimo. I modelli sulla quale fondò la sua
vocazione artistica furono le novità scultoree di Donatello,
Luca della Robbia, Nanni di Banco e Brunelleschi.
Come nacque la loro storia? Come detto i
due si erano conosciuti a Prato quando Filippo Lippi,
occupato negli affreschi del Duomo, era diventato cappellano
nel monastero di Santa Caterina. L’aveva incontrata per caso
nei corridoi del monastero e poi, galeotto un temporale,
erano stati costretti a rifugiarsi sotto un porticato. Lui
rimase folgorato da quella bellezza tanto da immaginare di
ritrarla nelle vesti della Madonna.
A quel
punto lui cosa fece? Filippo andò immediatamente
dalla madre badessa, Bartolomea dei Bovacchiesi, e le chiese
il permesso di condurre la bella monaca nella sua bottega
per poterla ritrarre nella pala della Madonna col Bambino.
Dopo qualche esitazione da parte della superiora ottenne il
permesso e durante quelle sedute scoccò tra i due la
scintilla del grande amore.
Perché la madre
superiora esitò? Perchè si vociferava che Lippi
fosse una persona poco coerente, dai costumi che poco si
addicevano all’abito che portava. Insomma un frate di dubbia
condotta e poco ligio nei confronti dei suoi committenti,
che spesso lamentavano ritardi, pur avendo già soddisfatto
le frequenti richieste di denaro. In aggiunta, oltre ad
essere un artista di fama era anche amante delle belle donne
e conduceva una vita sregolata. Del resto era un artista per
cui sapeva cogliere la bellezza nella pittura e soprattutto
nelle donne che ritraeva.
Cosa successe in
quella bottega? Lui perse letteralmente la testa
per la bella suora al punto che, con grande scandalo per
tutta Prato e dintorni, pensò bene di rapirla in occasione
della processione della Sacra Cintola. La portò a casa sua e
nei primi tempi la tenne nascosta.
Come mai
lei accettò quel rapimento? Probabilmente perché
nutrivano reciprocamente lo stesso sentimento e perché anche
lei come Filippo era stata vittima della monacazione
forzata. Di provenienza nobile, dopo la morte dei suoi
genitori, insieme a sua sorella Spinetta, era stata
costretta per volontà del fratello, ricco mercante
fiorentino, a prendere i voti controvoglia e in quel
chiostro la bellissima monaca non aveva trovato il luogo dei
suoi ideali di donna.
Poi cosa accadde?
Pur di stare insieme, i due sfidarono ogni convenzione e
ritenendo che l’amore assoluto è sempre benedetto dal
Signore cercarono addirittura l’approvazione del papa. Sta
di fatto che dal 1456 i due convissero in una casa di
proprietà di Lippi in piazza del Duomo, vicino al luogo di
lavoro dove Liippi era impegnato nella realizzazione degli
affreschi della cappella maggiore. Lucrezia, al tempo
ventenne, posò ancora per lui, forse per la sinuosa Salomè e
per altri capolavori dove è presente con il volto
idealizzato, come la celeberrima Lippina degli Uffizi.
Da quell’unione nacquero dei figli vero?
Ebbero due figli: Filippino Lippi nel 1457 e Alessandra
Lippi nel 1465. Ovviamente lo scandalo non si placò e la
relazione tra il frate e la monaca venne osteggiata in tutti
i modi dalle autorità religiose che, pur confermando
all’artista l'incarico per gli affreschi del Duomo, gli
tolsero immediatamente l'incarico di cappellano. Solo grazie
all'interessamento di Cosimo il Vecchio nel 1461 la coppia
ottenne una dispensa dai voti da Pio II per potersi sposare
e legittimare la prole, ma i due non si sposarono mai.
Vissero felici e contenti? Non
sappiamo se vissero come nelle favole, anche perché Lippi
era un autentico e indefesso donnaiolo e di fatto rifiutò di
sposare Lucrezia, ma sappiamo però che per amore, questa
donna sfidò la Chiesa e la misoginia del suo tempo e la sua
bellezza è rimasta nei secoli intatta nell’insieme di
madonne, che Filippo Lippi dipinse dopo averla conosciuta.
Filippo morì tra l'8 e il 10 ottobre del 1469 e fu
sepolto nella Cattedrale di Spoleto. Di Lucrezia sappiamo
che sopravvisse al marito e morì all’alba del Cinquecento.
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L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:
FONTI
https://www.stilearte.it/filippo-lippi-e-suor-marta/
https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Lippi
http://www.skira.net/books/l-amorosa-figura
https://caterinasolang.wordpress.com/2014/01/22/filippo-lippi-e-la-passione-per-madonna-lucrezia/
FOTO GOOGLE IMAGE
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